Governo tecnico? ecco i precedenti

Download Report

Transcript Governo tecnico? ecco i precedenti

L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Governo tecnico? ecco i precedenti | 1
lunedì 05 dicembre 2016, 06:45
Governo tecnico? ecco i precedenti
Opposizioni e PD sembrano volere il voto; ma una delle opzioni in campo è il Governo tecnico
di Redazione
Dopo l'esito del referendum e le annunciate dimissioni dell'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi che si
recherà nella giornata di oggi al Quirinale per rassegnare le dimissioni, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
dovrà valutare il futuro della Legislatura. Le opposizioni -dal Movimento 5 Stelle alla Lega a Forza Italiachiedono il voto anticipato, gettonato anche nel Pd -martedì è convocata la Direzione del partito- e tra i renziani.
Mattarella potrebbe riaffidare allo stesso Premier l'incarico di Governo. Nell'ipotesi, molto probabile, che Renzi si
renda indisponibile potrebbe incaricare una personalità dall'alto profilo istituzionale, per un Governo tecnico.
Alcuni pensano all'attuale Presidente del Senato, Pietro Grasso. Ma per un eventuale Governo tecnico di transizione che
riveda la legge elettorale prima di elezioni anticipate ci sono anche altri nomi: il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan,
il titolare dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sono le probabilità avanzate in Italia e all'estero. Si tratterebbe di un
Governo che potrebbe solo transitare alle urne il Paese, oppure restare in carica fino alla scadenza naturale del 2018 della
Legislatura. I governi tecnici nella storia del nostro Paese, dal Dopoguerra a oggi, se ne contano quattro, alcuni arrivano a
indicarne cinque. Il primo è stato quello di Giuseppe Pella, l'ultimo l'ha guidato Mario Monti. C'è chi lo vede come
l'ultima spiaggia per salvare la Repubblica, chi lo demonizza come l'anticamera del golpe. Il Governo tecnico è
fondamentalmente una creatura del Presidente della Repubblica quando non è possibile mettere in piedi un
Governo politico o istituzionale. Ecco i precedenti: oltre a Pella (1953-1954) e a Monti (2011-2013), ci sono stati i
governi di Carlo Azeglio Ciampi (1993-1994) e Lamberto Dini (1995-1996), alcuni indicano anche il Governo guidato da
Giuliano Amato (1992-1993) come un Governo tecnico. Si parla di governo tecnico quando il Presidente della
Repubblica, valutata una situazione di crisi politica o di emergenza economica, incarica di presiedere
l'Esecutivo una personalità non strettamente politica, cioè un tecnico, spesso un economista, o quando il governo è
composto per la maggior parte da Ministri tecnici e non politici. Il Governo riceve ovviamente la fiducia dalle Camere e cioè
dai gruppi parlamentari e quindi ha il sostegno dei partiti. Giorgio Napolitano, allora Presidente della Repubblica, spiegò
nel 2010 che a suo avviso non si può distinguere tra governi tecnici e politici, poichè ricevono tutti la fiducia
dalle Camere e quindi dalla politica. GOVERNO PELLA (8° della Repubblica) Dopo lo scontro sulla 'legge truffa' la
situazione politica era tesissima e il presidente della Repubblica Luigi Einaudi, senza consultare i partiti, incaricò
Giuseppe Pella, ex Ministro del Tesoro Dc, di formare un Governo per svelenire il clima. Si autodefiniva 'Governo della
Nazione'; cadde dopo solo 5 mesi per il crescente malumore della Dc, che sosteneva l'Esecutivo, nei confronti dello stesso
Pella. GOVERNO CIAMPI (50° della Repubblica). Dopo la crisi del Governo Amato e con l'Italia sferzata da tangentopoli e
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/governo-tecnico-ecco-i-precedenti/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Governo tecnico? ecco i precedenti | 2
dalla crisi economica, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro incaricò il Governatore della Banca d'Italia
Carlo Azeglio Ciampi. E' stato il primo Governo guidato da un non parlamentare ed ebbe diversi Ministri non politici, tra cui
i Ministri della Giustizia e del Bilancio, Giovanni Conso e Luigi Spaventa. Fu chiamato anche 'Governo dei professori'.
Durò un anno e 12 giorni. Proseguì l'opera di risanamento dei conti pubblici avviata da Amato e stabilì la pratica della
concertazione con le parti sociali. Inizialmente ne fecero parte esponenti della sinistra, con il placet del Pds: Augusto
Barbera, Luigi Berlinguer, Vincenzo Visco e Francesco Rutelli. Ma dopo il no della Camera all'autorizzazione a
procedere per Bettino Craxi i quattro Ministri si dimisero e il Pds non votò la fiducia ma si astenne insieme alla Lega. Durante
il governo Ciampi si verificarono alcuni attentati terroristici a Firenze, Roma e Milano. Le Camere approvarono la riforma
della legge elettorale (Mattarellum) e la riforma dell'immunità parlamentare, mentre proseguirono le inchieste di
Tangentopoli. I sindaci progressisti vinsero le elezioni e scese in campo Silvio Berlusconi. La presenza in Parlamento di molti
inquisiti, la fine della Dc, la presenza di una nuova legge elettorale prevalentemente maggioritaria, indussero Scalfaro a
sciogliere le Camere. Le elezioni furono poi vinte da Berlusconi, che si contrappose con Msi e Lega allo schieramento dei
progressisti di Pds-Verdi-Prc-Rete e al Ppi. GOVERNO DINI (52° della Repubblica). Dopo la caduta del Governo Berlusconi,
il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro incaricò Lamberto Dini, ex Ministro del Tesoro di Berlusconi ed ex
direttore generale di Bankitalia. Ne fecero parte solo Ministri tecnici, ottenne la fiducia con il sì del Pds e della Lega (si parlò
perciò di ribaltone). Fu caratterizzato dall'impegno per la riforma delle pensioni e per due pesanti leggi finanziarie. A gennaio
1996, nonostante un certo favore anche popolare, Dini si dimise indicando come possibile via d'uscita un Governo per le
riforme, un Governo per gestire il semestre di presidenza italiana della Ue o elezioni. Scalfaro compì diverse consultazioni e
affidò un incarico esplorativo ad Antonio Maccanico che non riuscì a formare il Governo. Il Capo dello Stato sciolse le
Camere e indisse elezioni anticipate, a cui si presentò anche Dini con il neonato Rinnovamento italiano. Le elezioni vennero
vinte da Romano Prodi. GOVERNO MONTI (61° della Repubblica). Dopo una bufera finanziaria sui conti pubblici italiani che
ha portato lo spread a 575 punti e una frattura in seno alla maggioranza, Silvio Berlusconi si dimise. Un voto della Camera
sul rendiconto di bilancio sanzionò, infatti, che l'Esecutivo non aveva la maggioranza necessaria di 316 deputati. Il giorno
dopo, fresco di nomina a senatore a vita da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'ex commissario Ue
Mario Monti ricevette dallo stesso Capo dello Stato l'incarico di formare il Governo. In tempo record (5 giorni)
sciolse la riserva, indicò i ministri (tutti non politici) e ottenne la fiducia delle Camere, con la più ampia maggioranza di
sempre. Lo sostennero tutti i partiti a parte Lega e Idv. E' durato un anno e 5 mesi, durante i quali è stata messa in campo
un'opera di risanamento dei conti pubblici, con una legge anticrisi contenente anche la riforma delle pensioni, e diversi
provvedimenti economici. Fatta votare la legge finanziaria per il 2013, Monti si dimise e Napolitano sciolse le Camere. Alle
elezioni Monti si presentò con la lista Scelta civica. GOVERNO AMATO (49° della Repubblica). Non tutti sono concordi nel
definirlo tecnico. Nasce subito dopo i primi scossoni di Tangentopoli, incaricato dal Presidente della Repubblica Oscar
Luigi Scalfaro mentre infuria una crisi finanziaria sull'Italia. Amato e Scalfaro, pur se il Governo ha il sostegno dei partiti
politici di allora (Dc, Psi, Pli, Psdi) marca nella scelta dei Ministri (spesso non parlamentari) e nelle politiche la distanza dai
partiti sempre più screditati da tangentopoli. Dopo lo svolgimento del referendum del 18 aprile 1993 su finanziamento
pubblico ed elezione del Senato, promossi dai radicali e da Mario Segni, Amato si dimette e viene incaricato Ciampi. Dura 10
mesi. Lo stesso Amato ne parlò come di un Esecutivo dalle «forme di Governo tecnico che suppliva alla politica».
di Redazione
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/governo-tecnico-ecco-i-precedenti/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.