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25 novembre 2016 delle ore 19:05
Radicali, ieri e oggi. Al MAXXI parlano
Archizoom, Gianni Pettena e UFO, per
raccontare la “liberazione” dell'architettura
Sono passati quasi 50 anni, eppure il
"radicalismo” non è cambiato; la modernità dei
progetti è rimasta; l'architettura, talvolta invece,
avrebbe ancora bisogno di imparare da queste
pratiche, che miravano a liberarla della sua
definizione tradizionale per espanderla all’ambiente
nella sua totalità, inglobando fattori determinanti –
ieri come oggi - la televisione, l’arte, i mezzi di
trasporto, l'abbigliamento, il telefono (oggi
smartphone), le abitazioni... Ma di che
parliamo? Principalmente di quel "Movimento
Radicale”, che da qualche stagione è tornato
alla ribalta delle pareti del museo, di cui si
stanno ristudiando personaggi e azioni. E quale
è il modo migliore per conoscere una corrente
se non attraverso i suoi diretti protagonisti?
Domani, dalle 11.30, il MAXXI infatti ospiterà
intorno a un tavolo Archizoom, Gianni Pettena
e UFO, con gli interventi di Margherita
Guccione Direttore MAXXI Architettura, e
delle curatrici del progetto Domitilla Dardi e
Emilia Giorgi. Per raccontare, appunto, come
la modernità di un movimento abbia trovato
oggi non solo l'abbattimento delle frontiere
disciplinari di cui si faceva portatore, ma che
non abbia perso la freschezza "rivoluzionaria”
delle sue idee.
In home page: ARCHIZOOM, Grattacielo a
Manhattan, 1969, Foto di Dario Bartolini Si
discuteva allora molto quale forma dovesse
avere il grattacielo Sopra: Urboeffimero n.2,
1968, Firenze - Piazza S.Marco
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