Casa21, taglio del nastro al futuro dell`edilizia

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Casa21, taglio del nastro al futuro dell’edilizia
Categoria: Edilizia Bio | Scritto da Andrea Ballocchi il 28 November 2016.
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edilizia progetto casa21
È possibile unire sicurezza antisismica all’efficienza energetica, la bioarchitettura alla domotica, il
feng shui all’interior design? È possibile e già attuato in edilizia: l’esempio c’è e si trova in Val d’Orcia, tra i siti Unesco. Si tratta di una
struttura abitativa, sotto forma di un casale adibito a bed & breakfast, da poco inaugurato in Val d’Orcia, in piena zona di tutela Unesco, un
progetto di restauro e risanamento conservativo. La firma alla base del progetto è un vero e proprio brand: Casa21.
Un progetto culturale
Casa21 è, prima di tutto, un progetto culturale, una mission condivisa per convenzione con il Politecnico di Milano (tre dipartimenti di
ricerca) e gode del patrocinio di enti governativi ed enti di livello internazionale come il T.C.P. The Climate Project creato dall’ex
vicepresidente USA Al Gore. Quel numero che forma il brand vede alla base l’idea fondamentale di Agenda 21, ampio e articolato actionplan scaturito dalla Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, firmato da 180 Paesi. Per rendere strumentale il
progetto culturale è nata l’esigenza di protocollarlo. Come spiega l’architetto Simone Seddio, ideatore di Casa21 nonché titolare dello
studio Pigreco Progetti, «A tal proposito si è istituito un pool di professionisti, 14 tra ingegneri e architetti che fanno capo al comitato tecnico
del protocollo. Quest’ultimo mira al rispetto dei contenuti del Libro Verde della Comunità europea e va a sposarsi con i 570 articoli di Itaca
che compongono Agenda 21». Casa21 ha reso concreti i suoi propositi e questo suo impegno gli è valso, tra l’altro, un prestigioso
riconoscimento: il primo premio mondiale di CSR (Corporate Social Responsibility) tribuitogli dalle Nazioni Unite per aver portato per la
prima volta la responsabilità sociale d’impresa nel settore edile. «Casa21 ha avuto il merito di parlare pionieristicamente di progetto etico
ossia creare i presupposti più idonei per l’esercizio d’impresa attraverso lo svolgimento delle mansioni. Un luogo e motivo d’incontro tra chi
è responsabile dell’ideazione (architetti, ingegneri, progettisti) e chi mette in atto idee e progetti (l’impresa)». Non solo: «Casa21 ambisce a
diventare la Wikipedia nel settore delle costruzioni, ossia una miniera di conoscenze open source. È aperta a tutti gli ordini professionali
Inarcassa che desiderano fare essi stessi da portavoce del protocollo e apportare possibili migliorie, in un contesto di totale apertura nel
pieno rispetto dei diritti della proprietà intellettuale degli sviluppatori».
Spazio ai materiali naturali
Lo stesso architetto spiega come, in un momento di grandissimo cambio epocale come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dalla
cementificazione massiva del nostro mondo, «oggi ci si rende conto della necessità di alternative naturali quali illegno strutturale,
principalmente per il suo impatto zero sull’ambiente e per la sua vocazione al benessere e al comfort, oltre che per i suoi fondati pregi
costruttivi». Spazio quindi al legno, prediligendo il sistema Xlam «per motivi legati principalmente alla velocità esecutiva e alla sensibile
riduzione dei margini di errore» puntualizza l’architetto. Ma vi è un ampio utilizzo di materiali naturali, tra i quali il magnesio, sotto forma di
ossidi e cloruro di magnesio per pannelli WallPanel eco-friendly che siano una valida alternativa per l’isolamento a quelli in cartongesso o
in cemento, poiché molto più leggeri e resistenti, decisamente più sostenibili in ogni fase di vita in cantiere, dal trasporto, la
movimentazione fino al montaggio. Trova spazio anche la lana di pecora come isolante, per sua natura non deperibile grazie alla sua
particolare costituzione cheratinica che assicura protezione, resistenza e durata e capace di garantire ottime caratteristiche di isolamento
termico d’inverno e d’estate, oltre che acustico, e importanti proprietà traspiranti e igrometriche. L’attenzione ai materiali e alla loro vita è
fondamentale nel protocollo Casa21, che ha messo in atto un profondo studio in tal senso.
Il progetto in Val d’Orcia
Il passo necessario dalla teoria alla pratica è il progetto inaugurato proprio pochi giorni fa, fortemente voluto da Regione Toscana e dal
sindaco di Pienza, dove risiede la struttura. Un progetto creato per far toccare con mano e diventare luogo e motivo di incontro
promozionale delle finalità del protocollo, per vedere concretizzata la messa in opera di tutte le sinergie progettuali. È un caso di restauro e
risanamento conservativo. «L’edificio è stato demolito e ricostruito, con vincoli rigidi: siamo in pieno “parco Unesco” in ZPS, ossia in zona
protezione speciale, nonché SIC (sito di interesse comunitario) e SIR (sito di interesse regionale) – illustra Seddio – È, inoltre, uno dei 64
siti europei che fa capo alla Rete Natura 2000, il principale strumento della politica UE per la conservazione della biodiversità. È tra le zone
a più alta restrizione normativa e il fatto che le istituzioni abbiano sposato un progetto di tal genere è la piena dimostrazione che aspetti in
materia di sicurezza e risparmio energetico possano coniugarsi a progetti di housing sostenibile. Per la parte esterna è stata utilizzata
esclusivamente la stessa pietra dell’edificio recuperata. Il progetto in questione comprende la possibilità di dimora per 20 abitanti
equivalenti: si tratta di un B&B, struttura ricettiva ideale per promuovere e dare la possibilità di sperimentare a quante più persone tutto
quello che è stato progettato e messo in atto in una delle zone a più elevato interesse paesaggistico d’italia. Una soluzione che ha anche
finalità di promozione del territorio.
Domotica ed ecostenibilità per prestazioni e qualità di vita
Nel progetto trova ampio spazio anche la tecnologia. Ma non fine a se stessa: tutto è finalizzato al benessere di chi abita lo spazio, che può
utilizzare le soluzioni tecnologiche più avanzate, tra le quali anche la domotica, in modo semplice e intuitivo. L’attenzione alla salute di chi
vi abita si nota anche nel lavoro di arginamento dei campi elettromagnetici. Tutti i dettagli sono curati: basti pensare ai serramenti messi a
protocollo, con materiali a basso impatto emissivo, antisfondamento, con vetri in grado di combinare il meglio quanto a proprietà
antiriflettenti e termiche, debitamente spaziati con gas argon e vetrocamere 51 mm. Tutta questa attenzione ha degli importanti risvolti
anche sotto forma di prestazioni energetiche: «sono tre volte più performanti di quelle previste per i futuriedifici NZEB – afferma l’ideatore
di Casa21– Siamo tra i 4 e i 6 watt al metro quadro di richiesta energetica annua. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra la
ventilazione meccanica controllata, lo scambio in termodinamica, la produzione di calore a biomasse (con termocamini a legna e pellet),
la cogenerazione con pompe di calore».
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L'autore: Andrea Ballocchi
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Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali
e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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