Perché VOTARE NO - Confederazione Unitaria di Base Campania

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Aderente alla Confederazione Unitaria di Base
www.cubcampania.org
24 Ottobre 2016
Perché VOTARE NO!!! AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Il 4 dicembre il popolo italiano sarà chiamato a votare per confermare o respingere la riforma
costituzionale promossa dal governo Renzi.
In questi anni a sinistra la Costituzione è stata oggetto di venerazione, in ottica antiberlusconiana
e legalitaria, dimenticandone la natura di compromesso sociale e politico.
Discorsi come quelli relativi alla “Costituzione più bella del mondo” e simili, hanno dimenticato
che ogni costituzione si regge esclusivamente sui rapporti di forza reali, e che anche un testo
avanzato come quello della costituzione italiana, ha consentito le politiche di attacco ai diritti dei
lavoratori, l’ingresso nella UE, la partecipazione a guerre imperialiste.
La Costituzione, in qualità di sintesi del compromesso politico fra la forza del movimento
comunista che aveva sconfitto il fascismo e il nazismo e il potere dei capitalisti, sancito
dall’occupazione militare USA del paese, racchiude una miriade di contraddizioni.
Ad esempio riconosce e sancisce tutta una serie di diritti che se fossero perseguiti
sistematicamente (come la Carta recita) tenderebbero la società verso il socialismo e ne riconosce
altri esattamente opposti che inchiodano la società al regime capitalista.
Il diritto alla libertà di impresa è in aperta contraddizione con il diritto a un lavoro utile e
dignitoso e a un salario adeguato a garantire una vita dignitosa.
La costituzione Italiana così com’è secondo i sostenitori del SI “è troppo ANTIFASCISTA”.
Ed ecco che Renzi scrive un progetto di riforma che ne ricalca lo spirito. Se a ciò aggiungiamo
che tra gli sponsor più entusiasti della riforma Boschi-Renzi troviamo anche la BCE e
Confindustria, ovvero l'espressione più genuina delle ricette economiche fin qui messe in atto:
taglio delle pensioni (riforma Fornero), licenziamenti facili (Jobs act), attacco ai Contratti
Nazionali, estensione della precarietà (liberalizzazione di voucher), è evidente che anche le
modifiche costituzionali sono frutto della stessa logica di riduzione di diritti e di sfruttamento.
Le posizioni in campo sono chiare:
dalla parte del SI ci sono il governo Renzi e le forze capitaliste che lo hanno messo al potere
e lo appoggiano, da Confindustria, da Marchionne, dalle grandi banche di affari, dal FMI,
dai pescecani delle agenzie di rating, dai mercati finanziari.
Questo ci deve far capire la vera posta in gioco: si tratta di un referendum sul rafforzamento del
dominio del grande capitale in Italia.
La domanda reale che ci dovremmo porre è:
 Vogliamo che sia aumentato il potere del capitale monopolistico finanziario
e dei suoi governi contro la classe lavoratrice?
 Vogliamo meno libertà e diritti democratici per difendere il lavoro contro
l’ingordigia del capitale?
I lavoratori e le masse popolari hanno tutto l’interesse a partecipare, in modo
risoluto, con una propria posizione indipendente e rivoluzionaria e come
principali protagonisti alla vittoria del NO!,
Impartiremo un duro colpo ai disegni antioperai e alla controriforma costituzionale voluti
dalla Troika e dal capitalismo finanziario e portati avanti dal governo Renzi, difendendo
così le conquiste e le libertà democratiche conquistate con decenni di lotte.
La vittoria del NO permetterà agli operai, ai lavoratori, alle donne e gli uomini del popolo, di
vendicarsi di tutte le misure antioperaie e antipopolari portate avanti da questo governo e da
chi lo sostiene, dettate dalla Troika UE-BCE-FMI e dalla NATO ( “Buona scuola”,
smantellamento dei contratti nazionali di lavoro, aumento dello sfruttamento, peggioramento
delle condizioni di lavoro e di vita della classe operaia e delle masse popolari, cancellazione
dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, Jobs Act, l’apice dell’aggressione al mondo del lavoro e
dei diritti sociali che il capitale, con l’appoggio ossequioso delle sinistre, sta conducendo dopo il
1989: è la coerente evoluzione della lotta di classe divenuta massacro di classe, ossia ripresa, da
parte del capitalismo, di tutto ciò che i lavoratori avevano ottenuto lottando.
L’obbiettivo del governo è tagliare pensioni, tagliare stipendi e salari, privatizzare sanità e
servizi e farlo il più velocemente possibile, senza intralci, senza il parlamento possa
obiettare nulla e prima che la società civile e i cittadini possano avere il tempo di mettere in
campo una risposta organizzata.
Il trionfo del capitale sul lavoro.
La classe operaia votando NO non vota semplicemente solo per la difesa dei diritti e delle
agibilità democratico conquistate con decenni di lotte e di sangue, ma vota soprattutto contro il
sistema di sfruttamento e le sue politiche di fame, sacrifici e di guerra, contro la reazione politica,
la svolta autoritaria e il fascismo, che sono generati inevitabilmente dal capitalismo.
Sono questi degli ottimi motivi perché si vada a votare NO.
*Martedì 29 novembre 2016 Presso il Teatro Lazzari Felici alle ore 17.00
Via Santa Maria dell'Aiuto n° 17 - Napoli*
Assemblea pubblica organizzata dalla CUB
"Referendum costituzionale: le ragioni del NO".
L'assemblea, condotta dal coordinatore nazionale CUB Marcelo Amendola vedrà gli interventi
del Prof. CARLO AMIRANTE Già docente di Diritto Costituzionale all'Università
Federico II di Napoli, Avv. GIUSEPPE MARZIALE Giuslavorista, TOMMASO
PIROZZI Segretario FLM Uniti CUB Napoli, FRANCESCO LOFFREDA SGB Campania
Coordinamento nazionale FLMUniti -CUB settore FCA
Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano .