volantino - Partito dei CARC

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Votare NO al referendum del 4 dicembre
MOBILITARSI E COORDINARSI
(Attenzione, questo referendum non ha il quorum: l’astensione giova a Renzi e alla sua cricca)
PER ATTUARE DAL BASSO LA PARTE DEMOCRATICA DELLA COSTITUZIONE
Come nel 1945 anche oggi dobbiamo liberare il nostro
paese. Dobbiamo liberarlo dai vertici della repubblica Pontificia, una forza occupante che, a differenza dei nazisti durante la Seconda guerra Mondiale, parla la nostra stessa
lingua, ma che, come i nazisti e i fascisti, saccheggia e devasta il paese e ci trascina nella guerra, che ha sottomesso
il nostro paese alla Comunità Internazionale degli imperialisti europei, americani e sionisti, distrugge l’apparato produttivo del paese, cancella milioni di posti di lavoro,
privatizza la sanità pubblica e smantella i servizi, distrugge
la scuola pubblica mentre regala miliardi di euro al circolo
della speculazione finanziaria. Di questa forza occupante,
Renzi e il suo governo sono i burattini, come prima di lui
lo furono Letta, Monti e Berlusconi, Prodi, D’Alema.
e progressista della costituzione sia attuata.
Dobbiamo votare NO e contemporaneamente dobbiamo organizzarci e organizzare per
- applicare dal basso le parti progressiste della Costituzione.
Senza farsi legare le mani da leggi, norme e prassi correnti,
che nella stragrande maggioranza dei casi sono leggi, norme
e prassi che violano lo spirito e spesso anche la lettera della
Costituzione, dobbiamo promuovere la mobilitazione per
difendere quei diritti e quelle tutele che i vertici della Repubblica Pontificia non hanno ancora cancellato definitivamente e dobbiamo mobilitarci per estenderli; al primo posto
il diritto a un lavoro utile e dignitoso per tutti. Perché questa
è la base per affrontare ogni altro problema, compresi la sicurezza, la delinquenza, lo smaltimento dei rifiuti, il clientelismo, la corruzione, il parassitismo, la discriminazione,
ecc. ecc. Una delle furbate della Repubblica Pontificia e di
quanti, consapevoli o meno, la servono, è di disperdere l’attenzione su mille e mille importanti e giusti problemi: giusti
e importanti, ma derivati dalla disoccupazione.
- creare le condizioni necessarie a costituire un governo
d’emergenza delle organizzazioni operaie e popolari. Non
è per caso, distrazione o cattiva volontà che la Costituzione
è stata aggirata e violata, ma per precisi e potenti interessi.
Applicare le parti progressiste della Costituzione significa
entrare in guerra con i “poteri forti” nostrani e la loro comunità internazionale, cioè con i mandanti dei governi e
delle forze politiche che hanno lasciato inattuata, aggirato
e poi apertamente violato la Costituzione. Solo le masse popolari organizzate hanno l’interesse e la forza per condurre
e vincere questa guerra. Solo un governo composto da persone che hanno la fiducia delle organizzazioni operaie e popolari e sostenuto da esse ha la volontà e la forza per
applicare su ampia scala la Costituzione. La difesa di un simile governo e la sua attività apriranno la via alla rinascita
del movimento comunista e quindi all’instaurazione del socialismo, che è l’unica soluzione definitiva alla crisi del capitalismo, l’unica prospettiva positiva per noi, per i nostri
figli, per gli operai e le masse popolari del mondo intero.
L’unico modo di liberare il nostro paese è costruire un’alternativa ai governi di destra, di sinistra o di finta sinistra
che la forza occupante impone, ormai senza passare nemmeno dalla formalità delle elezioni; un governo di emergenza delle masse popolari organizzate.
I vertici della Repubblica Pontificia violano e aggirano la
parte democratica e progressista della Costituzione dalla sua
entrata in vigore e non hanno bisogno della riforma promossa
da Renzi: lo dimostrano, i fatti più recenti, l’invio di 140 soldati italiani in Lettonia senza nemmeno un’informativa parlamentare; le violazioni del diritto costituzionale alle cure
mediche, come nel caso della donna incinta morta in Sicilia
per mano di uno dei tanti “medici” obiettori contro l’aborto o
a causa dell’aumento dei ticket sanitari che di fatto permettono
le cure solo a chi può pagarle; le violazioni del diritto all’istruzione e allo studio come la Buona Scuola e i finanziamenti
statali alle scuole private; le angherie, i soprusi e le rapine
come i prelievi forzosi per salvare le banche della cricca Renzi
e come prevede la riforma del sistema tributario dopo l’abolizione di Equitalia. Inoltre gli Enti Locali saranno continuamente sottoposti allo svuotamento delle loro autonomie e
funzioni, in particolare i Comuni, e le riforme elettorali
avranno principalmente la funzione di impedire che qualche
eletto si metta di traverso, che pretenda di governare il territorio anziché fare da esattore di tasse e tributi per il governo È per promuovere questa via che chiediamo ai più generosi
centrale (cioè soldi destinati ai circoli della speculazione in- di arruolarsi nelle nostre file!
ternazionale e non ai servizi pubblici).
Al referendum del 4 dicembre votiamo e chiamiamo a votare
NO per impedire che con la riforma costituzionale Renzi e i
vertici della Repubblica Pontificia abbiano mano libera nel
saccheggio, nella svendita e nella disgregazione del paese!
Ma non basta votare NO per imporre un corso diverso
al paese, non basta a imporre che la parte democratica
FIPMI251116
Partito dei CARC
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