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giovedì 17 novembre 2016, 09:30
Etias: un biglietto per l’Europa
Costerà 5 euro, dal 2020, entrare in Europa, prima misura per proteggere l'area Schengen
di Redazione
L'area Schengen, che comprende l'insieme dei Paesi Ue (esclusi Regno Unito, Irlanda, Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria)
più Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera, sarà accessibile ai cittadini provenienti da altri Stati solo se
pagheranno un ‘biglietto di ingresso’ da cinque euro. Lo ha stabilito ieri la Commissione europea, nelle sue proposte
per il rafforzamento del controllo delle frontiere esterne. L'Esecutivo comunitario, infatti, ha proposto di creare un sistema
europeo di informazione e autorizzazione per i viaggi (Etias - The European Travel Information and Authorisation
System), al fine di registrare on-line quanti intendono entrare e uscire nell'area Schengen. Etias è la versione europea
dell’Esta, il sistema elettronico di autorizzazione al viaggio attivo negli Usa dal 2010 per permettere ai cittadini di alcuni
Paesi, tra cui l'Italia, di viaggiare negli States per turismo, affari o in transito senza ottenere un visto. Dall'1 gennaio 2020 i
cittadini di almeno 18 anni provenienti da Paesi extra Ue senza obbligo di visto, dovranno registrarsi
sull'apposito portale, fare domanda d'ingresso, pagare 5 euro (solo i maggiorenni -negli Usa è di 14 dollari, 4 dollari
per la richiesta più 10 dollari se la richiesta viene approvata) e solo dopo aver terminato queste procedure sarà rilasciato il
permesso. La procedura sarà obbligatoria, andrà fatta tre giorni prima della partenza per permettere le verifiche di rito,
avrà validità di cinque anni e potrà essere usata per più viaggi nell'arco di tale periodo. I dati personali verranno
conservati in una apposita banca dati per cinque anni dall'ultimo ingresso effettuato nell'area Schengen. La proposta dovrà
ora essere votata dai 26 Paesi che ne fanno parte. L’obiettivo dell’Etias è rafforzare la sicurezza dei controlli
sui cittadini dei Paesi liberi dall'obbligo di visto. L'Etias permetterà di raccogliere informazioni su tutti coloro che
viaggiano nell'Ue senza obbligo di visto, permettendo così un migliore controllo sui flussi. Non si tratta di un visto, ma di
un'autorizzazione preventiva, on line, a viaggiare nell'area Schengen, che permetterà di identificare
preventivamente gli individui che potrebbero costituire una minaccia sotto il profilo della sicurezza oppure
immigrare illegalmente nell'Ue. L'Etias è necessario perché attualmente le autorità di frontiera hanno poche
informazioni sui cittadini di Paesi extra Ue che viaggiano senza obbligo di visto, mentre dispongono di informazioni
su coloro che viaggiano con visto. L'Etias verificherà le informazioni fornite dai cittadini di Paesi terzi, tramite una richiesta
on line precedente al viaggio; processerà ogni richiesta tramite un sito e una app mobile, confrontandola con le banche dati
esistenti, come quelle dell'Interpol e dell'Europol; emetterà autorizzazioni di viaggio entro qualche minuto, se non ci sono
elementi di fatto o ragionevoli motivi per rifiutarla. Il tutto, secondo la Commissione, dovrebbe richiedere una decina di
minuti e un documento di viaggio valido; l'autorizzazione sarà valida per cinque anni e per più viaggi. L'Etias colmerà
un'attuale lacuna nelle informazioni sui viaggiatori esenti dall'obbligo del visto, raccogliendo dati che potrebbero risultare
vitali per le autorità degli Stati membri prima che tali viaggiatori arrivino alle frontiere dello spazio Schengen. L'Etias,
secondo Bruxelles, rappresenta un passo importante verso la realizzazione di sistemi d'informazione più solidi e
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/etias-un-biglietto-per-leuropa/
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intelligenti per le frontiere e la sicurezza. Inoltre, l'Etias faciliterà l'attraversamento delle frontiere esterne da parte di
cittadini di Paesi terzi esenti dall'obbligo del visto. I viaggiatori disporranno in anticipo di un'indicazione affidabile riguardo
all'ingresso nello spazio Schengen, il che ridurrà nettamente il numero di respingimenti. Anche se la decisione finale
di autorizzare o rifiutare l'ingresso continuerà a essere presa dalle guardie di frontiera nazionali addette ai
controlli di frontiera a norma del codice frontiere Schengen, le verifiche preliminari di tutti i viaggiatori faciliteranno le
verifiche di frontiera e permetteranno una valutazione coordinata e armonizzata dei cittadini di Paesi terzi esenti
dall'obbligo del visto. L'Etias sarà gestito dalla guardia di frontiera e costiera europea in stretta cooperazione con le autorità
competenti degli Stati membri ed Europol. L'agenzia eu-Lisa svilupperà e attuerà la gestione tecnica di questo sistema
informatico. «L'Etias è la connessione mancante nella nostra gestione delle frontiere, che crea un collegamento con
le nostre politiche di migrazione e sicurezza e rafforza gli ingressi a norma del codice frontiere Schengen per almeno il 95%
dei viaggiatori esenti dall'obbligo del visto», ha detto il Commissario per la Migrazione e gli affari interni Dimitris
Avramopoulos. «L'Europa dev'essere aperta, ma non a spese della sicurezza». Per il Commissario per l'Unione della
sicurezza Julian King: «Terroristi e criminali non si preoccupano molto delle frontiere nazionali. L'unico modo per
sconfiggerli è collaborare in modo efficace. L'Etias ci aiuterà a farlo: individuando persone che possono costituire una
minaccia e impedendo loro l'ingresso, potremo rafforzare la sicurezza interna dell'Europa». A essere interessati dai controlli
sarebbero i cittadini di 60 Nazioni, che possono visitare l'area Schengen per brevi periodi senza richiedere visti: tra questi i
giapponesi, gli statunitensi e potenzialmente anche i britannici, a seconda di come si evolveranno i negoziati sulla Brexit tra
Roma e Bruxelles. Il meccanismo è pensato per autofinanziarsi attraverso la tariffa a carico dei viaggiatori. La Commissione
stima che il costo di attivazione sia intorno ai 200 milioni di euro, mentre il mantenimento del servizio costerà 85
milioni di euro all'anno.
di Redazione
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