Più che terremoto, cambiamenti morfologici epocali

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Più che terremoto, cambiamenti morfologici epocali | 1
venerdì 04 novembre 2016, 13:30
Più che terremoto, cambiamenti morfologici epocali
La morfologia del terreno è cambiata in due mesi, in due anni che succederà?
di Gerardina Trovato
Purtroppo questi ultimi mesi vedono protagonista un Mostro che tiene sotto scacco l'Italia intera: il Terremoto, una delle più
brutali e violente forze della natura, ma ineluttabile ed ineluttabile facente parte integrante della ‘nostra’ vita sulla
Terra. Sappiamo tutti che le ‘placche’ continentali si muovono in continuazione, sappiamo tutti che gli splendidi panorami
che possiamo osservare nel nostro Paese sono frutto di questo movimento, ora sappiamo un po' meglio, altri, purtroppo
benissimo, quanto sono letali. Tutti questi discorsi potremmo tenerli lunghi per migliaia e migliaia di pagine, ogni volta
sempre i soliti discorsi e le solite, oramai ripugnanti, passerelle di autorità varie... si... ripugnanti, ma assolutamente
d'obbligo. Ma cosa ha portato via, oltre vite umane, questo cosiddetto Mostro che colpisce oramai da mesi? Ha portato via
paesi interi, ha portato via un enorme pezzo di memoria storica d'Italia, ha portato via edifici che osservavano la
nostra vita da centinaia di anni. Ma questi paesi verranno ricostruiti? Purtroppo la maggior parte di noi sanno che la
risposta sarà no. Purtroppo la recente storia ci insegna che i politici promettono, ma non riescono mai a mantenere
quello che promettono in queste occasioni, Irpinia e Belice stanno lì a dimostrarlo... Come le vite umane portate via,
così anche i paesi, come li conoscevamo, non esisteranno più, le grandi opere d'arte testimoni di secoli di storia non
torneranno più, e questo, purtroppo, è un dato di fatto. Ma questa volta è successo qualcosa che non avevamo mai visto:
una crepa lunga ben più di 50 chilometri e profonda ben 11, anche se solo in alcuni punti, undici chilometri...come la
Fossa delle Marianne... 1000 chilometri quadrati di TERRITORIO MODIFICATO...territorio modificato, vuol dire che la
morfologia del terreno è cambiata... esatto, ci sono nuove alture e nuovi avvallamenti che prima non
esistevano, tutto questo in due mesi ... in due anni che succederà? Nessuno può dirlo, ma sta cambiando qualcosa di
importante, è successo qualcosa che non avevamo mai visto: stiamo assistendo ad un mutamento morfologico della
terra molto importante. Non sono certo una geologa, ma non serve la laurea per capire che una faglia apertasi ad una
quota di 1700 metri di altezza e profonda ben 11000, quasi dieci volte più profonda della quota cui si trova, non è certo un
fenomeno di poca importanza. Se si studiano i terremoti del passato ci accorgiamo che, in realtà, i cosiddetti sciami
sismici sono sempre stati prolungati nel tempo, ci accorgiamo che, oggi, abbiamo talmente tanta tecnologia che possiamo
misurare anche microeventi non avvertibili dalle persone e quindi il numero ci sembra aumentare... tutto quello che si vuole,
ma, ad oggi, la scienza ufficiale non è assolutamente in grado di prevedere tali eventi, le carte sismiche si basano
esclusivamente su modelli statistici, altri modelli sono completamente inattendibili. Non possiamo sapere né dove, né
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/piu-che-terremoto-cambiamenti-morfologici-epocali/
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quando, né tantomeno quanto saranno forti tali eventi. L'Emilia Romagna era ritenuta una zona abbastanza sicura, ed
invece, pur con una scossa di molto inferiore a quella del 30 Ottobre, tutto è crollato. Ma allora, alla fine che cosa è che
rende pericoloso un terremoto per l'uomo? Di fatto l'uomo stesso, poiché danni mortali o meno dipendono sempre dai
crolli delle strutture costruite dall'uomo, sono rarissime le vittime dovute, ad esempio, ad una frana causata da un
terremoto. Ed allora se il pericolo per noi siamo noi stessi, non sarebbe meglio prevenire tramite una preparazione
culturale adeguata ad affrontare uno stile di vita meno invasivo nei confronti della natura? in modo da creare
con essa una simbiosi di vita che provocherebbe a lei molti meno danni, ed a noi una vita molto più serena... Ora mi tirerò le
antipatie di molti, ma quanto sono sicure quelle casette in legno rispetto ai fabbricati di cemento? Sapete che ci
sono delle Baite (tipica costruzione montana) con una superficie ben maggiore ai 200 metri quadrati fatte completamente in
legno e dotate di tutti i più moderni comfort?... Certo sarebbe dura abituarsi ad una vita più salubre, più ricca di valori, meno
egoista, meno individualista... e potrei continuare... ma il concetto è proprio questo. Forse sarebbe meglio educare ed
essere ‘educati’ nei confronti di un mondo che, oltre ai grandi cambiamenti climatici, sta mettendo in atto anche
enormi cambiamenti morfologici... questo a partire dal 2004 con il tristemente famoso Tsunami. Consiglierei tutti di
informarsi -in questo la rete è imbattibile- su ciò che abbiamo appena scritto, magari da poche persone potrebbe arrivare
un'idea che ne potrebbe salvare moltissime.
di Gerardina Trovato
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