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L’INSEGNAMENTO LINGUISTICO NELL’EUROPA PLURILINGUE
F.Sabatini
PERCHÉ È NECESSARIO UN FONDAMENTO SCIENTIFICO
DELL’ANALISI DELLA LINGUA
F.Sabatini
LO SVILUPPO DELL’APPRENDIMENTO SEMANTICO-LESSICALE
R.Ducati
ATTIVITA’
Alcune avvertenze:
•Ho unificato i due argomenti concordati, perché mi sembrano logicamente conseguenti;
inoltre ho introdotto gli interventi di Sabatini con le Raccomandazioni di Mannheim, che trovo
splendidamente coerenti con lo spirito del QCER e con il nostro tema di lavoro.
•Ho utilizzato i titoli convenuti, però, nel caso decidessimo di mantenere questa presentazione,
sarebbe meglio crearne uno unico che sintetizzi le tre diverse sezioni.
•La formattazione è ridotta all’indispensabile, ma è predisposta per l’animazione.
L’INSEGNAMENTO LINGUISTICO
NELL’EUROPA PLURILINGUE
Dal testo La parità delle lingue nella Comunità Europea, F. Sabatini, 2003
• Numerose Accademie e Istituti linguistici europei lavorano insieme
alla promozione delle lingue standard/nazionali/ufficiali, partendo
dall'idea che il plurilinguismo europeo sia una realtà preziosa da
difendere per il futuro.
• Un punto fermo è stato fissato nei convegni di Mannheim, 14-16
dicembre 2000, presso lo Institut für Deutsche Sprache, e di Firenze,
25-27 ottobre 2001, presso l'Accademia della Crusca e l'Opera del
Vocabolario Italiano.
• In queste due occasioni è stato discusso e definitivamente approvato
il testo delle Raccomandazioni di Mannheim-Firenze per la promozione
delle lingue standard/nazionali/ufficiali d'Europa.
RACCOMANDAZIONI DI MANNHEIM-FIRENZE
per la promozione delle lingue standard/nazionali/ ufficiali
d’Europa
Dal Testo delle Raccomandazioni di Mannheim, 2000-2001
Premessa
• Le varietà linguistiche, usate nei rispettivi Paesi come lingue
standard, garantiscono all’interno del loro dominio il massimo
di funzioni linguistiche e assicurano l’identità culturale di
coloro che le parlano.
•L’identità Europea può essere salvaguardata solo
mantenendo la diversità linguistica del continente e quindi
curando lo sviluppo delle singole lingue e il loro adattamento ai
bisogni di comunicazione del mondo moderno.
•prosegue
LE RACCOMANDAZIONI
Compiti
Scopi
• Conferire una sicura padronanza
•Consentire la piena partecipazione
della lingua materna ,
aiutare gli immigrati ad apprendere
la lingua del Paese in cui vivono
alla vita sociale del proprio Paese
o del Paese nel quale si vive
•Insegnare almeno due lingue
•Conservare la diversità linguistica
straniere europee
europea e comunicare con efficacia
Compiti
• Incoraggiare lo studio delle lingue
classiche , comparare le lingue,
insegnare la storia della lingua ,
potenziare gli scambi scolastici di
alunni e insegnanti,
potenziare le ricerche
sull’insegnamento della lingua
primaria e delle lingue straniere
•Procurare descrizioni scientifiche
di ciascuna lingua standard
•Creare un Consiglio permanente
delle istituzioni linguistiche centrali
dei diversi Paesi
Scopi
•Rinforzare la coscienza linguistica,
comprendere e trasmettere il
patrimonio culturale europeo,
riflettere sull’universalità e sulla
diversificazione del fenomeno lingua,
trarre il massimo vantaggio dalla
cooperazione tra i diversi Paesi
europei
•Curare e potenziare lo sviluppo
permanente della lingua
•Scambiare informazioni su obiettivi e
metodi delle azioni di politica
linguistica
PERCHE’ E’ NECESSARIO UN FONDAMENTO
SCIENTIFICO PER L’ANALISI DELLA LINGUA . 1
Francesco Sabatini,, 2007, in Didattica del Lessico tra grammatica edizionari,, Lettera sul “Ritorno alla Grammatica”
Accademia della Crusca, Firenze
Il professor Francesco Sabatini è stato Presidente dell’Accademia della Crusca dal 2000 al 2008,
ha partecipato ai lavori dai quali sono scaturite le Raccomandazioni di Mannheim-Firenze, ha
dato notevole impulso alla ricerca nel campo della storia e dell’uso attuale della lingua
italiana, potenziando tra l’altro i rapporti dell’Accademia con il mondo della Scuola.
1) Non è possibile usare in modo consapevole e appropriato la
lingua, senza conoscere analiticamente il suo funzionamento.
2) Questa conoscenza aiuta certamente anche nell’apprendere
le altre lingue.
3) L’analisi della lingua è indagine sui nostri processi mentali,
sui nostri rapporti sociali e sulla nostra storia culturale.
PERCHE’ E’ NECESSARIO UN FONDAMENTO
SCIENTIFICO PER L’ANALISI DELLA LINGUA . 2
Francesco Sabatini,, 2007, in Didattica del Lessico tra grammatica edizionari,, Lettera sul “Ritorno alla Grammatica”
Accademia della Crusca, Firenze
Cerchiamo dunque di tener vivo e sviluppare, in tutto il
percorso dell’istruzione scolastica, insieme con le
fondamentali pratiche che alimentano e ampliano le
“abilità” linguistiche, quelle attività che vanno sotto il
nome di “studio riflesso”della lingua.
Solo le spiegazioni ben fondate scientificamente reggono
alla verifica degli usi reali della lingua, sono utilizzabili
anche nell’uso personale e generano interesse
PERCHE’ E’ NECESSARIO UN FONDAMENTO
SCIENTIFICO PER L’ANALISI DELLA LINGUA . 3
Francesco Sabatini,, 2007, in Didattica del Lessico tra grammatica edizionari,, Lettera sul “Ritorno alla Grammatica”
Accademia della Crusca, Firenze
Per comprendere il funzionamento della lingua dobbiamo
tener presenti due prospettive, distinte ma da collegare nel
modo giusto: la prospettiva grammaticale e quella
comunicativa, detta anche “pragmatica” o “testuale”.
•
Occorre lavorare con un metodo, ricorrendo cioè a
costruzioni che presentino tutti gli elementi richiesti dalle
regole generali della lingua.
•
Nell’insegnamento della lingua bisogna rifarsi a un modello
esplicativo, come avviene ad esempio con la grammatica
cosiddetta “valenziale”, che affronta lo studio della sintassi
della frase.
IL RUOLO DEL LESSICO NELL’APPRENDIMENTO
DELLA LINGUA
Rosanna Ducati, Lo sviluppo della competenza semantico lessicale
•Gli stimoli a riconsiderare il ruolo del lessico sono venuti da più
direzioni, ma grande importanza hanno avuto le informazioni
provenienti dalla linguistica dei corpora, grazie alle quali è
aumentata enormemente la consapevolezza che lessico e sintassi
sono interdipendenti e che le parole non possono essere studiate
indipendentemente dal loro contesto.
•Sequenze lessicali prefabbricate/complesse (espressioni fisse o
semi-fisse, forme composte, frasi idiomatiche, collocazioni fisse
dette anche unità lessicali polirematiche, ecc) hanno cominciato ad
attirare l’attenzione che meritano, dando il via a riflessioni
variamente articolate sulla struttura del lessico e sulle valenze
comunicative della lingua.
La competenza semantico-lessicale
Competenza lessicale
e
Competenza semantica
La conoscenza e la
capacità di usare il lessico
di una lingua
Lessico
La consapevolezza e il controllo
che l’apprendente ha
sull’organizzazione del
significato
e
vocabolario
•Il sistema complessivo delle forme
delle parole e lo studio della
formazione delle parole nelle lingue.
• Si riferisce a un elenco o a
un insieme di “parole” di una
particolare lingua
•Il sistema interiorizzato di
conoscenze al quale attingiamo per
riconoscere o per utilizzare le parole
sia in discorsi orali sia scritti.
•Si riferisce a un elenco o ad
un insieme di “parole” che
parlanti specifici di una
lingua possono usare.
La natura del lessico
Gli elementi lessicali
Detti anche lessemi,
comprendono sia parole
singole, alcune delle quali
possono avere diversi
significati (polisemia), sia
sequenze lessicali complesse,
formate da più parole che
costituiscono un insieme
semantico unico, e vengono
usate e apprese in blocco.
e
gli elementi grammaticali
Detti anche funzionali,
appartengono a classi chiuse,
e sono, ad esempio per
l’italiano: gli articoli, i
dimostrativi, numerali,
possessivi, indefiniti, i
pronomi personali (relativi,
interrogativi, indefiniti, ecc),
le preposizioni, i verbi
ausiliari e modali; le
congiunzioni, le interiezioni.
Il lessico è una “spia” della cultura
parole che si riferiscono
all’ambiente, alle abitudini,
alle istituzioni, ai valori, al
cibo, alle relazioni familiari,
alla cortesia
“grasso”
espressioni fisse, quali
similitudini, proverbi,
metafore
e
“vecchio”
Nella nostra cultura:
In altre culture:
usare con cautela
quando ci si riferisce a
qualcuno presente
sono complimenti:
“grasso” = benestante
“vecchio” = saggio
Il lessico è un sistema dinamico, sensibile e aperto,
soggetto a variazioni
Piano sincronico
-il mezzo utilizzato per la
comunicazione (scritto/orale)
-il contesto comunicativo e il
rapporto tra i comunicanti
-la classe sociale e i livelli di
istruzione, l’età, il sesso
-l’area geografica, la cultura e i
suoi valori
e
Piano diacronico
-l’evoluzione storica e sociale
-i mutamenti culturali e di valori
- i cambiamenti dovuti a nuove
scoperte scientifiche e tecnologiche
-il cambiamento di significato di
alcune parole
- l’introduzione di neologismi
-la frequenza d’uso
varietà sincroniche
variazioni diacroniche
L’acquisizione del lessico
Lessico mentale e
memoria
Fasi di acquisizione
del lessico
-Percezione sensoriale
-Notare
-Acquisizione
-Recuperare
-Di determinazione
(uso del dizionario)
-Immagazzinamento
-Creare
-Sociali
(chiedere)
-Recupero
Agganciare il nuovo
al pre-esistente
Strategie per
l’apprendimento
Acquisizione
incidentale
(coinvolgimento
comunicativo)
-Mnemoniche
(fare collegamenti, mappe,
raggruppamenti, scrivere,
ripetere, …)
-Cognitive
Acquisizione
intenzionale
(insegnamento
esplicito)
-Metacognitive
Che cosa significa “conoscere una parola”?
Cariani, Ducati, Leone Lo sviluppo della competenza semantico-lessicale nella classe
plurilingue
1. capirla quando la vedo scritta
2. capirla quando la sento dire
3. ricordarla quando mi serve
4. usarla con il significato giusto
5. usarla correttamente sotto il profilo grammaticale
6. pronunciarla correttamente
7. scriverla correttamente
8. usarla in modo appropriato al contesto (formale o
informale)
9. sapere se ha connotazioni positive o negative e, se ne
ha, quali sono
10. spiegare precisamente cosa vuol dire
11. riconoscere tutti i significati
12. dirne l’etimologia/da cosa deriva
ATTIVITA’
Es. n. 1
a) Evidenziare con uno sfondo comune le parti che meglio
evidenziano il legame fra le tre sezioni di questa
presentazione (le Raccomandazioni di Mannheim, la
Necessità di un fondamento scientifico, il Ruolo del lessico
nell’apprendimento di una lingua) e il tema del corso:
“Come il lessico codifica la realtà”.
b) Costruire un grafico ad albero intitolato “Perché è
importante insegnare il lessico come strumento di codifica
della realtà”, utilizzando il contenuto delle parti
selezionate.
Es. n.2
a) Cercare ed evidenziare le parti in cui sono descritte
proprietà complementari della lingua (p. es.: strutturali e
comunicative) all’interno di una stessa diapositiva.
b) Costruire una tabella di sintesi, a tre colonne, degli aspetti
rilevati :
ARGOMENTO
proprietà n. 1
proprietà n.2