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Maggio
Nona tappa
Nostalgia di salvare. Il ritorno
Vuoi volare, Peppino Piumone?
OBIETTIVO EDUCATIVO
Vivere il proprio essere cristiano (= diventare più santo!)
accogliendo l’esigenza di un impegno “missionario”:
la testimonianza e il buon esempio diventano occasione
di annuncio dei valori del Vangelo, specie in situazioni e
ambienti di vita dove i propri coetanei respirano
indifferenza e rifiuto della dignità di figli di Dio.
nona tappa,1
IL RITORNO
"Oh, Franz, ribatteva
Jonathan, dobbiamo esercitarci a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che
c'è in ognuno, e aiutarli a
scoprirla da se stessi, in se
stessi. È questo che io intendo per amore. Si può sempre
andare un po' più in là, ricordi?”.
“Non lo fare Gei Gei - esclamò Judi. - Ci sono gabbiani
cattivi”.
“Non esistono gabbiani cattivi, Judi, solo gabbiani infelici”.
Jonathan fu irremovibile. Un mattino, mentre il sole cominciava a dipingere
di giallo e rosa il mare a oriente, si levò in alto.
Diede una lunga occhiata agli infiniti orizzonti che amava tanto, poi virò decisamente verso occidente e riprese, all'incontrario, la strada del grande fiume.
nona tappa,2
PEPPINO PIUMONE era un mucchio di
penne e rabbia pronta a esplodere.
Ne aveva abbastanza dello Stormo
Simmenthal e di quelle giornate
sempre uguali a scorticarsi ali e becco
alla ricerca di vettovaglie nell'immondizia. "Non me ne importa niente di
come la pensano loro!", rimuginava
fra sè, furioso, mentre volava lungo
il recinto della discarica. Era sera.
Le luci delle auto sulla tangenziale
sembravano lucciole affannate.
“Diventerò anch’io un fuorilegge, se
è questo che vogliono. Ma non voglio passare tutta la vita come uno stupido
pollo!” sbottò a gran voce.
"Via, Peppino, non te la prendere con loro!".
La voce veniva da sopra di lui. Sorpreso, Peppino vide uno splendido gabbiano che aliava senza sforzo, come se non muovesse le ali. Gli ci volle un po'
per riconoscerlo. "Jonathan! Sei tornato!".
La voce di Jonathan era dolce e pacata. "Un giorno i loro occhi si apriranno. E
allora la vedranno come te. Perdonali, e aiutali a capire".
"Sei un reietto. Lo stormo ti ucciderà!" disse Peppino Piumone, molto preoccupato.
"Il cielo è immenso e non ha padroni, ribatté Jonathan. Ci troveremo là domattina, se vuoi imparare a volare. E tu vuoi imparare a volare vero, gabbiano Peppino Piumone?".
"Sì, DESIDERO VOLARE!".
"Allora, domattina, cominceremo con il volo orizzontale...".
nona tappa,3
Il mattino dopo, due gabbiani volavano alti sulla discarica.
Uno era agile e incantevole, e tagliava l’aria tersa del mattino come una
lama ben affilata. L’altro cercava di tenergli dietro: un volo un po’ impacciato, ma che prometteva bene.
Ottomila pupille di gabbiano guardarono, sbarrate.
"È Jonathan, il reietto! E ha osato tornare! Ma questo è inaudito... Inammissibile! E Peppino Piumone è con lui... Deve essere esiliato anche lui!".
“Vedi, Peppino - diceva Jonathan con affetto - ogni gabbiano è fatto a immagine del Grande Gabbiano, una scheggia di infinito... E non badare a quello
che dicono.
Ora che hanno guardato in alto, il cielo incomincerà a entrare anche in loro...
“E NON
SARANNO
MAI PIU’
COME PRIMA”
FINE
Idee che emergono
Vocazione, per un cristiano, è non sentirsi mai arrivati e andare più in
là. La santità coinvoge sempre ogni nuova giornata e non ha la parola
"basta! sono a posto!" in questa vita.
Vocazione: è accorgersi che altri fanno fatica ad arrivare al traguardo
di una vita più dignitosa e cristiana, e provare ad aiutarli,
Vocazione: richiama la fedeltà della propria cresima-confermazione e
gli impegni che ne derivano. È lo Spirito Santo che trasmette la grazia di
una schietta fedeltà.
Vocazione: "leggersi" in Cristo e "leggere" le proprie scelte alla luce
della sua causa: il Regno dei cieli (= paradiso compreso!) per tutti. Non
sono cristiano "per i miei comodi" (Jonathan non sta a vegetare per i fatti
suoi).
Missione: assumersi un impegno per aiutare altri a conoscersi, ad
allargare gli orizzonti delle proprie idee e valori, ad avvicinare la proposta
di Gesù, aiutare chi "alza lo sguardo" e "sogna di volare".
Missione: non resta in eterno un sogno o un pio desiderio di fare
qualcosa per promuovere vita e Vangelo, ma deve diventare scelta concreta nel tempo e nell'azione (Jonathan torna, non vive di nostalgia!).
Missione: è raggiungere chi è più lontano (dalla verità di Gesù, da
una dignità e giustizia più vere, per ignoranza o altri limiti).
Missione: un impegno vissuto con amore. Chi si pone sulla scia di
Gesù non si impone, ma si propone (l'atteggiaanento di Jonathhn è chiaro
di fronte alle reazioni di Peppino e del vecchio stormo).
Missione: non si preoccupa della quantità, ma di un servizio di qualità. Jonathan comincia col primo che è disponibile (non aspetta la grande
occasione, comincia subito).
"Ora hanno alzato lo sguardo" è l'inizio: saper apprezzare con pazienza e umiltà ogni piccolo gesto positivo che possa favorire una tua testimonianza e parola migliore.
Per approfondire
- Al posto di Jonathan, affronteresti il
viaggio di ritorno:
* Contento.
* Preoccupato.
* Sereno.
* Concentrato.
* Con noncuranza.
* Deciso.
* Con furia interiore.
* Affidandoti a Dio.
* Documentato.
* Fiducioso.
* Sicuro.
* Altro...
- Conosci la situazione di qualcuno che ha raggiunto ma certa maturità cristiana e
si è reso disponibile ad aiutare i lontani e gli ultimi?
- Conosci qualche giovane che ha fatto esperienza in un paese in via di sviluppo?
Che ha lavorato in gruppi missionari? Prova ad avvicinarlo e a intervistarlo, con il
tuo gruppo.
- Come ti saresti comportato al posto di Jonathan nell'incontrare il vecchio stormo?
(Crocia la tua risposta):
* Li avresti derisi.
* Avresti "svolazzato" sulle loro teste sfidandoli.
* Saresti stato a vedere.
* Non avresti fatto nulla.
* Ti saresti messo a "predicare".
* Avresti aspettato il da farsi.
* Avresti provocato i piu giovani.
* Ti saresti reinserito tra loro.
* Avresti fatto lo stesso.
* Altro...
- Come ti saresti sentito al posto di Jonathan nel considerare che solo Peppino
Piumone voleva "volare"?
* Deluso.
* Indifferente.
* Contento.
* Imbarazzato.
* Normale.
* Preoccupato.
* Sereno.
* Fiducioso in Dio.
* Adirato.
* Altro...
- A chi potresti cominciare ad "annunciare" le novità che hai appreso? Quali ambienti
o persone dovresti invece evitare per non rovinare il canimino fatto?
CELEBRAZIONE
FESTA
FINALE
E
MANDATO
1. Ambientazione: al centro della celebrazione l'immagine disegnata di una
chiesa dove sono messi in risalto i tasselli delle pietre o dei mattoni. I tasselli devono
essere tanti quanti sono i ragazzi (quindi non tasselli di vaste dimensioni: sopra ci
deve poter stare la firma di un ragazzo/a). A lato del disegno-puzzle: un'icona del
Signore e un leggio con il Vangelo aperto. Un biglietto colorato (delle dimensioni di
un tassello della chiesa disegnata) per ciascun ragazzo. Palloncini e bigliettini augurali inseriti dentro.
2.
Celebrazione
Preghiera introduttiva di lode:
GUIDA - Venite: rendiamo grazie al Signore: Egli è buono!
TUTTI - Il suo amore è per sempre.
GUIDA - Popoli tutti, lodate il Signore.
TUTTI - È forte il suo amore per noi:
la fedeltà del Signore dura in eterno.
GUIDA - Benediciamo il Signore che ci ha donato quest'esperienza di vita.
TUTTI - Sei tu, Signore, la guida dei nostri passi.
GUIDA - Tutto hai fatto, o Dio, con sapienza.
TUTTI - Hai dato un senso alla nostra vita.
lettura biblica:
"Perché state qui? Andate a lavorare nella mia vigna" (Matteo 20,1-16)
NARRATORE - Dal Vangelo di san Matteo.
In quel tempo Gesù raccontò questa parabola.
GESÙ - Il Regno di Dio è così. Un tale aveva una grande vigna e una mattina, molto
presto, uscì in piazza per prendere a giornata degli uomini da mandare a lavorare
nella sua vigna. Fissò con loro la paga normale: una moneta d'argento al giorno; e li
mandò al lavoro. Verso le nove del mattino tornò in piazza e vide che c'erano altri
uomini disoccupati. Disse loro:
SIGNORE - Andate anche voi a lavorare nella mia vigna; vi pagherà quello che è
giusto.
GESÙ - E quelli andarono. Anche verso mezzogiorno e poi verso le tre del pomerig-
gio fece la stessa cosa. Verso le cinque della sera uscì ancora una volta e trovò altri
uomini. Disse:
SIGNORE - Perché state qui tutto il giorno senza far niente?
GESÙ - E quelli risposero:
UOMO - Perché nessuno ci ha preso a giornata.
SIGNORE - Andate anche voi nella mia vigna.
GESÙ - Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore:
SIGNORE - Chiama gli uomini e da' loro la paga, cominciando da quelli che sono
venuti per ultimi.
GESÙ - Chiamò dunque quelli che eran venuti alle cinque di sera e diede una moneta d'argento ciascuno. Gli uomini che avevano cominciato per primi, credevano di
prendere di più. Invece, anche a loro fu data una moneta d'argento ciascuno.
NB: in alternativa può essere utilizzato il brano di Matteo (o di un altro evangelista)
in cui Gesù manda i discepoli in tutto il mondo. Importante è sottolineare che tutti
sono invitati a lavorare per la causa di Gesù. Non è mai troppo presto, o troppo
tardi, e ogni piccolo intervento per annunciare il Vangelo diventa importante.
Rinnovazione degli Impegni battesimali
GUIDA - Rifiutate satana e tutte le sue opere
di male?
TUTTI - Rifiuto.
GUIDA - Credete in Dio, Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
TUTTI - Credo.
GUIDA - Credete in Gesù Cristo, suo unico
Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria
Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai
morti e siede alla destra del Padre?
TUTTI - Credo.
GUIDA - Credete nello Spirito Santo, che è
Signore e dà la vita ed è conferito a ciascuno
attraverso il sacramento della
Confermazione?
TUTTI - Credo.
GUIDA - Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita
eterna?
TUTTI - Credo.
GUIDA - Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di
professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.
TUTTI - Amen.
Significato:
l'impegno e la collaborazione di tutti per annunciare il Regno di Dio e
costruire la Chiesa. Tornare alla vita di ogni giorno desiderosi di trasmettere e "restituire" quanto si èric evuto. Riportare nella propria esperienza il gesto di Jonathan
Junior (che è tornato per insegnare a volare chi guardava in alto).
Preghiera e benedizione del mandato
GUIDA - Dio Onnipotente infonda in voi il suo Spirito e vi custodisca nel suo amore
paterno. Andate e annunciate la buona notizia del suo Vangelo. La vostra vita sia
invito a partecipare alla grande festa del Signore.
TUTTI - il Signore sia luce sul nostro cammino.
GUIDA - Dio Padre vi renda consapevoli del bene a cui vi chiama dentro la sua vigna.
TUTTI - Amen.
GUIDA - Vi dia la forza di portare frutto e di crescere davanti a lui come alberi rigogliosi e carichi di frutti.
TUTTI - Amen.
GUIDA - Siate la gioia di quanti vi incontreranno, il sostegno di chi sarà stanco, il
pane dei poveri, la festa degli amici.
TUTTI - Amen.
GUIDA - E la benedizione di Dio Onnipotente Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su
di voi e con voi rimanga sempre.
TUTTI - Amen.
Canto e grande festa finale con lancio dei palloncini dentro cui sono inseriti pensieri
augurali e di benedizione.
IMPEGNO DI VITA
Mi impegnerò a essere fedele
a un tempo di preghiera quotidiana,
e a cogliere le opportunità
che si presentano di testimomare
il mio essere cristiano attraverso
la cordialità e la generosità.
GIOCHI NELLA TERRA DEI GABBIANI
Gabbiani ciechi e Gabbiani zoppi
Il gioco si può ambientare a piacere.
- Materiale: fazzolettoni.
- Svolgimento del gioco:
Da una parte ci sono i ciechi con gli occhi bendati, di fronte a loro gli zoppi. A
un segnale, ogni cieco corre dal suo zoppo e lo prende a cavalcioni. Lo zoppo
ora guida il cieco nella strada di ritorno al punto di partenza. Chi sarà il primo?
Poi si scambiano i ruoli.
Quando la distanza è parecchia, gli zoppi possono emettere un certo richiamo
precedentemente concordato (verso di animali, ecc.) per guidare il proprio
cieco a sé.
il gioco diventerà particolarmente interessante se la strada del ritorno avrà
degli ostacoli da superare.
Fidati, Peppino!
- Ambientazione a piacere del gioco.
- Svolgimento del gioco:
Il gruppo si dispone su due file
opposte (distanti circa 2 m) in
modo che
ogni giocatore abbia di fronte un
altro. Ognuno guarda negli occhi il
suo
antistante senza ridere o dire nulla.
A un segnale dell'animatore i due partner si avvicinano e restano un momento
vicinissimi, continuando a guardarsi, finché l'animatore dà il segnale di retrocedere. Solo quando sono nuovamente al punto di partenza possono distogliere
lo sguardo. Poi, cambio di partner spostando di un posto la fila.
Segue una conversazione
Come mi sono sembrato?
Ho riso e perché? (Paura del ridicolo, insicurezza...).
Guardare negli occhi negli incontri di ogni giorno...
Gtnikana gigante
È costituita da una serie di giochi, i più interessanti vissuti durante l'espenenza.
Una gara finale tra i vari gruppi.
Sarebbe consigliabile far vivere questo grande gioco nella piazza del paese o
del quartiere (naturalmente se c'è la possibilità). Aiuta a stimolare la concretezza dell'impegno di vita.