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Fonte: Corriere dell'Alto Adige | Data: 01/10/2016 | Pagina: 6 | Autore: di Raffaele Puglia | Categorie: EURAC
L’evento
di Raffaele Puglia
BOLZANO Tutto
esaurito ieri sera per la «Lunga Notte della Ricerca», evento organizzato dai
diversi istituti ed enti del settore altoatesini. Progresso e
innovazione il leitmotiv della
serata.
Nel corso della manifestazione, durata dalle 17 alle 24,
sono stati presentati i diversi
progetti messi a punto durante l’arco dell’anno. Molteplici
le location all’interno della città che hanno ospitato gli spazi
espositivi. Dal Museion, all’Eurac, l’Università, per arrivare al Techpark, l’Ospedale di
Bolzano, la sede di Alperia.
L’organizzazione non ha lasciato nulla al caso, prevedendo attività per tutti, grandi e
bambini, luoghi di ristoro.
Tanti i curiosi che si sono cimentati svolgendo le diverse
attività offerte dai ricercatori.
Nessuno di loro si è sottratto
alle domande degli interessati, dando luogo a spunti di riflessione per entrambe le parti.
Ricerca, pienone alla lunga notte
La città del futuro con i mattoncini
I temi di ricerca, spaziavano
dai più innovativi ai più tradizionali. Nella sede di Alperia
tema predominante l’energia:
è stato mostrato come funziona e come cambierà la rete
elettrica in Alto Adige. All’EcoResearch attraverso uno speciale strumento, lo spettrometro di massa, è stato mostrato
di quali particelle è composto
il respiro e come queste variano con o senza movimento.
L’Ospedale di Bolzano ha regalato a tutti il piacere di indossare il camice e, accompagnati
dai medici, aggirarsi per le
corsie del reparto di radiologia
per toccare con mano quelli
che sono i macchinari con i
quali ogni giorno vengono
eseguite tac e risonanze.
Anche l’Eurac, l’istituto di
ricerca altoatesino per eccellenza, è stato letteralmente
preso d’assalto. Tra le tante
Documento generato da EURAC press il 03/10/2016 alle 11:22:52
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Creatività
La Bolzano del
futuro costruita
con i
mattoncini
Lego ha
entusiasmato
grandi e piccini
esposizioni, il plastico in miniatura della Bolzano di domani, è stato quello che ha suscitato il maggiore interesse.
Una proiezione nel futuro della nostra città, resa possibile
grazie al lavoro dei ragazzi dell’Istituto per geometri Delai e
dal Gob Max Valier. L’intera
Bolzano costruita con Lego,
dotata di pannelli fotovoltaici.
Il giorno e la notte che si alternano nel giro di pochi minuti.
Un treno che continua a girare.
Si ferma sotto il tunnel. Scompare per un momento. Ricompare, ma questa volta al Noi
Techpark. È li che si trova l’altra metà della Smart City Bolzano. Per i più piccoli, inoltre,
la possibilità di essere per
qualche attimo architetti, progettare e costruire con i mattoni la loro città del futuro.
La notte, emblema del buio,
ieri ha portato innovazione,
progresso e la dimostrazione
che Bolzano è una città che
non si ferma mai.
La scheda
 Ieri anche
Bolzano, come
altre 51 città
italiane, ha
festeggiato la
«Lunga notte
della ricerca»
 Coinvolte 16
location dal
centro all zona
industriale: tra i
siti più visitati
l’Eurac di ponte
Druso,
l’Università e il
TechPark
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