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Singapore e modernità politica | 1
giovedì 06 ottobre 2016, 15:30
Politica Estera
Singapore e modernità politica
Il vice premier ed il premier non si ricandidano per far spazio ai più giovani politici di Singapore
di Francesco Tortora
Bangkok - Eppure un sondaggio popolare di Yahoo Singapore lo aveva designato come la scelta preferita nel ruolo di quarto
Premier di Singapore. Il Vice Premier in carica Tharman Shanmugaratnam, però, ha spiazzato tutti. Nel corso di una
intervista pubblica, ai giornalisti che gli ponevano domande sul suo futuro politico, ha risposto che non ritiene di essere
adatto ad essere Capo del Governo -quarto in successione- dello Stato cosmopolita e che, invece, si debba ripensare
all'intero quadro politico e soprattutto alla gestione delle nuove generazioni politiche di Singapore. Dal suo
punto di vista, cioè, non si tratta di 'personalizzare' la politica di Singapore costellandola di nomi e volti specifici ma di
utilizzare al meglio la politica democratica moderna di Singapore, dove ognuno sente di dover dare il proprio
contributo al miglioramento complessivo di tutta la società di appartenenza. In base a questa sua ottica, il
prossimo Premier deve essere primus inter pares e non un personaggio più o meno popolare, fotogenico o adatto ai
passaggi televisivi. La quarta generazione dei leader politici di Singapore deve, quindi, acquisire le nozioni della
politica e della amministrazione pubblica moderna ma non deve rinunciare ai valori tipici della scena politica e
sociale di Singapore dove ognuno collabora al tutto con spirito di disciplina e di squadra. Questa è Singapore, ha
affermato -in poche parole- il Vice Premier Tharman Shanmugaratnam. E conseguentemente ha chiosato: «Non sono io
l'uomo prescelto per Singapore. Sono un buon politico ma ho piena coscienza di quel che posso fare. E so che non sono io
l'uomo adatto a rivestire il ruolo di prossimo Premier di Singapore».
Nella generazione di politici giovani che si sono affacciati sulla scena di Singapore nel 2011 e nel 2015, l'attuale Vice Premier
ravvede gli elementi adatti a ricoprire i prossimi vertici politici, poiché cooperano insieme, collaborano, si parlano e sono
preparati quanto basta per poter ben sperare. L'attuale Premier Lee Hsien Loong effettivamente ha avuto qualche
problema di salute ma nulla fa pensare che si debba immediatamente cercare un sostituto o che si debba avere fretta
nell'individuare un prossimo leader: insomma, c'è tempo per veder maturare una classe di nuovi leader all'altezza delle sfide
che Singapore deve e vuole affrontare oggi e nell'immediato futuro. Le prossime elezioni generali si terranno il 15
Gennaio 2021, quindi non c'è fretta, conferma il Vice Premier. La quarta generazione mostra i segni di quella
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/singapore-modernita-politica/
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volitività necessaria a sostenere lo sviluppo di Singapore e la terza generazione politica farà da nave-scuola: la
crescita ed il bene di tutta la collettività è il bene primario da perseguire.
Ma quello che oggi si ravvede nella scena politica di Singapore è un po' l'epifenomeno di tanta parte dell'Asia moderna e
contemporanea. Perché effettivamente i media e gli studiosi di geopolitica asiatica e sud est asiatica spesso raccontano le
ascese o le cadute dell'economia ma si rivelano meno efficaci nel “raccontare” quel che accade in termini di evoluzione delle
scene politiche locali, a meno che non si tratti di scenari a tinte forti e ben definite come è accaduto di recente ad Hong
Kong con l'ingresso delle opposizioni anti-cinesi in Parlamento oppure in Thailandia dove vi è una dittatura che non è affatto
disposta a mollare il potere in breve tempo e che -anzi- sta “aggiustandosi” la scena politica ed il quadro costituzionale con
calma e tutto a proprio vantaggio.
Il "caso" di Singapore si pone nel mezzo, se così si può dire: da una parte vive la sua relazione col vicino colosso
indonesiano in termini di acquisizione di gradiente di libertà in progressivo aumento soprattutto in base agli indici di sviluppo
economico e finanziario ma sempre in un clima reciprocamente guardingo, dall'altro Singapore è più marcatamente votata al
suo allontanamento dalla economia d'area in termini di sviluppo sociale e per la qualità della vita, compresi certi indici di
libertà di pensiero. Singapore è quindi una specie di "laboratorio" politico e sociale (perché il dato economico è già
"spiegato" in sé) per il quale -comprensibilmente- sia il Premier sia il Vice Premier attuali ritengono sia più giusto aspettare
di veder crescere la quarta generazione di politici di Singapore autoctoni ed autonomi anche socialmente e politicamente,
non solo economicamente affrancati dalla presenza dell'economia islamica d'area, piuttosto che discutere -oggi- chi possa
guidare la futura leadership di Singapore. Sta ai più giovani membri del Gabinetto di Governo di decidere
autonomamente, senza far riferimento ad altri, chi possa essere il prossimo Premier, ha affermato lo stesso Primo
Ministro Lee Hsien durante una Sessione Speciale della Ventiduesima Edizione della Nikkei International Conference sul
Futuro dell'Asia tenutasi pochi giorni fa a Tokyo.
I risvolti più recenti in termini di riforme politiche e costituzionali hanno progressivamente condotto ad un "sistema" (come
lo hanno definito a Singapore nel dibattito politico) basato su cinque principi fondamentali: assicurare che ci sia sempre
un governo di alta qualità e spessore; mantenere la politica sempre con un alto livello di affidabilità ed aperta alle istanze
civili; mantenere il livello di cosciente responsabilizzazione del Governo; sostenere una società sostanzialmente multirazziale
nel suo complesso; stabilizzatori sociali sempre solidi ed affidabili oltre che un alto livello di controllo dell'intero sistema nel
suo complesso. E così Singapore ha fatto finora, tenendo sempre questi principi basilari a mente così come ha fatto
introducendo innovazioni nel sistema parlamentare, il sistema NCMP nel 1984 per garantire la voce delle opposizioni, il GRC
per assicurare protezione e libertà alle minoranze, il sistema MP nel 1988 e la definizione del Presidente Eletto nel 1991,
disponendo che esso sia lo stabilizzatore e la seconda figura chiave a protezione delle riserve e della integrità del servizio
pubblico. Ecco perché sia il Premier sia il Vice Premier sembrano mostrare di non avere alcuna fretta
nell'introdurre variazioni politiche o costituzionali di rilievo nel breve periodo ed allo stesso tempo chiariscono
immediatamente di non voler affatto essere ricandidati o candidati per le prossime elezioni generali, anteponendo -anche
nei fatti- il voler pensare sempre al bene comune e voler lasciare spazio a nuove generazioni di leader politici alla guida di
Singapore.
di Francesco Tortora
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