Non sprecate carta, non rivedrò nessuna dichiarazione

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Transcript Non sprecate carta, non rivedrò nessuna dichiarazione

CITTA’ di DOMODOSSOLA
Provincia del Verbano Cusio Ossola
Il Sindaco Lucio Pizzi:
Non sprecate carta, non rivedrò nessuna dichiarazione.
“Ciao a tutti. E’ molto urgente…bisogna inviare una lettera, ognuno di proprio pugno
esprimendo il proprio parere positivo verso l’accoglienza dei migranti. La lettera Va
consegnata a mano o via mail al ciss ossola ([email protected]) e manualmente presso
l’ufficio protocollo del comune di Domodossola con richiesta di ricevuta di consegna
possibilmente includendo copia del documento di identità. Bisogna coinvolgere il maggior
numero possibile di persone. E’ molto urgente! Iniziamo da oggi. Grazie a tutti. Mercoledì 5
ottobre alle 19 sempre a Trontano faremo un tavolo di raccordo”.
Il Sindaco Lucio Pizzi dice:
“Questo è il messaggio che circola su Whatsapp: mi è stato trasmesso da una persona
che lo ha ricevuto e non ha condiviso questo agire che evidentemente nulla ha a che vedere
con un movimento spontaneo.
In Municipio sono pervenute una quarantina di lettere e alcune mail che, alla luce di
quanto emerge, sembrano invece avere una chiara matrice e forse in alcuni casi anche
ragioni di interesse personale. Hanno scritto, tra gli altri, un dipendente del C.I.S.S. e sua
moglie, educatori, volontari, magari guarda caso anche qualche persona vicina al mondo
delle cooperative o comunque coinvolte nella gestione dei migranti… Sembra più una catena
di Sant’Antonio estranea al volontario slancio umanitario, viste le modalità di reclutamento, e
che porta alcune persone (in parte neanche residenti a Domodossola) ad esprimersi con
alcune lettere più o meno uguali tra loro tentando di dare un’immagine non corrispondente a
ciò che è veramente successo.
Penso che si tratti di una petizione non solo poco spontanea ma ancor meno
indipendente e, soprattutto, poco rispondente al più diffuso sentire che è quello di
un’emergenza immigrazione ormai fuori controllo, mal condotta fin dalla sua genesi e la cui
gestione, purtroppo, sta proseguendo peggio: un’emergenza di cui non si intravede
minimamente la fine e che per troppi è diventato uno squallido business.
Non è un problema di razzismo come i firmatari delle lettere vorrebbero far trasparire:
ho indicato modalità per gestire la situazione di oggi in maniera più equilibrata e condivisa,
con l’idea però che l’emergenza debba avere una fine in tempi ragionevoli. Il mio
atteggiamento sarà determinato e coerente, così come la maggioranza dei miei concittadini
mi invita costantemente a fare: ci sono i migranti ma ci sono prima i domesi.
Non permetterò quindi che nella nostra Città si continui con il passo che era stato
preso dal C.I.S.S. in accordo con la precedente amministrazione: ho detto che avrei difeso
Domodossola dall’immigrazione e quindi farò tutto il possibile. Gli altri possono continuare a
scrivermi e a sprecare inchiostro, carta, toner e cartucce per fotocopiatori: non rivedrò
nessuna dichiarazione né decisione, anzi a breve darò un quadro reale dei fatti.”