Italiani a Toronto, quando l`Italia sembra più vicina

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Transcript Italiani a Toronto, quando l`Italia sembra più vicina

GIOVEDI 6 OTTOBRE 2016 • CORRIERE CANADESE
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CANADA
L’INTERVISTA
Italiani a Toronto, quando l’Italia sembra più vicina
Sebastiano Bazzichetto
TECNOLOGIA
TORONTO - È da molti anni che italiani, più o meno giovani, lasciano il Bel Paese per un’esperienza
all’estero, per proseguire gli studi o cercare miglior fortuna qui in
Canada.
Abbiamo intervistato Josephine
Stanley, attuale coordinatrice del
gruppo “Italiani a Toronto”.
Un gruppo di amici, un club,
cos’è esattamente questo gruppo?
«È nato come pagina su Facebook nel 2008/2009 su idea di Nino
Fanelli. Di fatto, era la pagina degli italiani che si trovavano in città. Col tempo si sono aggiunte persone al gruppo fino a raggiungere i
2000 membri; più della metà sono
persone in Italia che cercano informazioni su come venire in Canada. Da quella pagina è nato “Italiani a Toronto eventi” che raccoglie circa metà di quelle persone e
una buona parte di loro si trova qui
in città».
Qual è il vostro calendario?
«Si tratta di un incontro mensile, è un modo per ritrovarsi, per
scambiarsi idee e esperienze. Ci si
incontra in un pub sempre diverso,
talvolta in una pizzeria».
Chi partecipa agli incontri?
«La maggior parte dei ragazzi è
qui con la working holiday».
Qual è l’obiettivo? Cosa rappresenta per te?
«In due, tre anni ho visto di tutto e di più: alcuni ragazzi con la
Google lancia
Pixel e sfida
l’iPhone
Un gruppo di ragazzi iscritti al gruppo ’’Italiani a Toronto’’
working holiday vengono all’incontro per un primo contatto con
altri italiani, per sentire la vicinanza all’Italia lontana, magari poi non
vengono più quando hanno un giro di amicizie e un lavoro perché
vogliono immergersi nella cultura locale. Nord o Sud sono differenze che non valgono più perché
si è tutti italiani. Ho sentito anche
molte discussioni, polemiche più o
meno aspre sull’Italia. È vero però
che un italiano all’estero guarda
all’Italia con occhi diversi e questa nuova prospettiva forse è una
delle cose più importanti, si impara ad apprezzare di più sia il Paese che abbiamo lasciato sia quello
che ci ha accolto».
Come partecipare?
«Facilissimo! Il gruppo si trova
su Facebook, gli eventi sono pubblicizzati sulla bacheca; a volte ci
sono eventi paralleli: una serata in
pizzeria per 4 può trasformarsi in
una tavolata di 10 persone e più!»
Perché ti sta a cuore questo
gruppo?
«Perché mi permette di promuovere Toronto, gli eventi culturali che ci sono in città. Un modo
semplice, apparentemente banale, per conoscere meglio e sentirsi
parte della città in cui viviamo ed
interagiamo con gli altri come persone a 360 gradi».
ENGLISH VERSION
“Italiani a Toronto”, when Italy seems closer
Sebastiano Bazzichetto
TORONTO - For many years
now, younger and older Italians
have left the Bel Paese for an experience abroad, either to pursue their studies or to seek their
fortune here in Canada. We met
with Josephine Stanley, currently the coordinator of the group
“Italiani a Toronto”.
A group of friends, a place
for gatherings, what exactly is
this group?
«It was born as a page on Facebook in 2008/2009 based on an
idea by Nino Fanelli. In fact, it
was the page for the Italians that
were in the city. Over the years,
the number of people increased
until reaching 2,000 members;
more than half are people still in
Italy looking for information on
how to come to Canada. From
that page “Italiani a Toronto
events” was born, which includes
about half of those people, and a
good amount of them is here in
the city».
What is the group’s schedule?
«It is a monthly gathering, it is
a way to meet, to exchange ideas
and experiences. We meet in a
diferent pub every time, sometimes in a pizzeria».
Who participates in the
meetings?
«Most of the people is here
with the working holiday visa».
What is the goal? What does
it represent for you?
Second floor view of the Villa grounds
and the surrounding olive trees
«In the last two or three years,
I have known every sort of stories: some guys with a working holiday visa come to have a
irst contact with other Italians,
to feel closer to the far motherland. Later on maybe they don’t
come any longer, as soon as they
have a circle of friends and a job
because they want to immerse
themselves in the local culture.
Coming from the North or from
the South does not matter anymore since we are all simply Italian. I have also heard many discussions of all kinds. However, it
is very true that an Italian abroad
looks at Italy with new eyes, and
this new perspective is perhaps
one of the most important outcomes. You learn to appreciate
more the country that we have
left and the country that welcomed us».
How to participate?
«It’s very easy! The group is
on Facebook, the events are advertised on the wall. Sometimes
there are parallel events: an evening in a pizzeria for 4 might become a table of 10 people or
more!»
Why do you care about this
group so dearly?
«Because it gives me the
chance to promote Toronto, and
the cultural events that happen in
town. An easy, apparently simple,
way to better know and feel part
of the city wherein we live, and
interact with the others as persons by all means».
The olive grove and view of Villa Cappelli
TORONTO - Hardware e
software, per la prima volta è
tutto “made in Google”. Pixel,
il nuovo smartphone presentato
dal gigante di Mountain View,
lancia una sida a tutto campo
ad Apple e Samsung, attuali dominatori del mercato. Centro di
questa sida è proprio la nuova
divisione hardware guidata da
Rick Osterloh.
«Stiamo costruendo un hardware con il Google Assistant
al centro», ha spiegato il manager durante l’evento di presentazione a San Francisco, «crediamo che la prossima grande
innovazione avverrà sull’intersezione tra hardware e software, con l’intelligenza artiiciale
al centro».
«È il primo telefono fatto da
Google dentro e fuori», ha sottolineato Sabrina Ellis, del team
di produzione di Pixel. E il logo
del motore di ricerca più usato
al mondo, stampato sul dispositivo, avrà sicuramente il suo impatto sui consumatori. I pre-ordini sono iniziati in Australia,
Canada, Germania, Gran Bretagna e Usa.
Pixel avrà un prezzo di partenza di 649 dollari e sarà disponibile in due versioni, una
con uno schermo da 5 pollici
e un’altra con uno schermo da
5,5 pollici. Tra le novità principali spazio illimitato per salvare foto e video, una fotocamera
“smart” in grado di selezionare
le immagini migliori e la compatibilità con la nuova piattaforma di realtà virtuale di Google,
Daydream.
La sida all’iPhone passa però
anche per la possibilità di cambiare più facilmente sistema operativo e per un sistema WiFi modulare, fatto di tanti piccoli modem interconnessi. Alphabet, casa madre di Google,
ha siglato un accordo esclusivo
di vendita con Verizon in Usa
ed è pronta a irmare intese analoghe con altri operatori di rete
nel resto del mondo.
An ancient Trullo from Neolithic times next to the olive grove
Extra Virgin Olive Oil deserves its own history book…
Our name literally means “Healthy Home” in Italian.
And, we don’t pretend to contribute to anything less.
Working exclusively with our producer Villa Cappelli
in Terlizzi, Puglia since 2007, we are proud to provide our
customers with a low-acidity, monocultivar, extra virgin olive
oil that reflects the purest form of harvesting and milling olives
– all done with agrarian pride and crat.
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