Shimon Peres, Obama esorta Israele a seguire le sue orme

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Shimon Peres, Obama esorta Israele a seguire le sue orme | 1 venerdì 30 settembre 2016, 18:45

Esteri: il Punto

Shimon Peres, Obama esorta Israele a seguire le sue orme

Kerry: colloqui tra USA e Russia per attuare il cessate il fuoco in Siria pronti a chiudersi di Daniele Petroselli

Sul Monte Herzl di Gerusalemme si è svolta la cerimonia funebre religiosa per l'ex presidente israeliano Shimon Peres.

Tanti i grandi della Terra accorsi per l'ultimo saluto, tra cui il presidente USA Barack Obama, il presidente francese Francois Hollande, il presidente tedesco Joachim Gauck, il premier Matteo Renzi e il presidente palestinese Abu Mazen. Particolarmente significativo il discorso pronunciato dall'inquilino della Casa Bianca: «Shimon Peres ha forgiato la storia di Israele», ma soprattutto ha lanciato un messaggio, ribadendo le parole proprio di Shimon Peres: «Il popolo ebraico non è nato per governare un altro popolo». «Non credo che Peres fosse un ingenuo. Israele ha vinto tutte le guerre ma non quella maggiore: quella di non aver più bisogno di vincere», e ha ricordato come Peres volesse che che i palestinesi avessero diritto all'eguaglianza e alla sovranità: «Per questo suo senso di giustizia e per la sua analisi delle condizioni di sicurezza di Israele, egli comprese che per la difesa di Israele i palestinesi devono avere un proprio Stato». Poi un pensiero a Peres: «La nostra amicizia personale derivava anche dal fatto che entrambi abbiamo vissuto vite molte improbabili. Entrambi

rispecchiamo le storie delle nostre Nazioni. La storia di Shimon è quella di un popolo che per centinaia di anni non ha rinunciato al sogno di tornare alla propria patria e non ha mai rinunciato a credere nel bene, nemmeno di fronte ai cancelli

delle camere a gas». «La forza è solo un mezzo, ma il fine è la pace» ha detto invece nel suo discorso il premier Benyamin Netanyahu. «Nel Medio Oriente in tumulto in cui solo i forti resistono, non si raggiungerà la pace se non garantendo la nostra potenza. Ma gli obiettivi sono la prosperità e la pace, per noi e per i nostri vicini». «Peres ha reso un ultimo servizio», ha sottolineato il premier Matteo Renzi. «Un fatto politico di grande rilievo, un'occasione per un segnale da dare a questa terra martoriata. E' stata una giornata importante». Colloqui tra USA e Russia per attuare il cessate il fuoco in Siria pronti a chiudersi. Ad annunciarlo il segretario di stato americano John Kerry: «Siamo sul punto di sospendere la discussione perché è irrazionale nel contesto del bombardamento in atto stare seduti lì tentando di prendere le cose seriamente». Kerry ha ricordato che gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione della «serietà del proposito della Russia». Kerry ha ribadito che non sarà usata la forza militare contro il governo siriano ma ha confermato che gli USA «dovranno perseguire altre alternative

per un periodo di tempo, salvo una più chiara indicazione delle parti belligeranti di essere pronte a prendere in

considerazione un approccio più efficace». Nel frattempo scontri sono stati segnalati nel cuore di Aleppo, attorno alla Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/shimon-peres-obama-esorta-israele-a-seguire-le-sue-orme/ L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.

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Shimon Peres, Obama esorta Israele a seguire le sue orme | 2 Cittadella, patrimonio mondiale dell'Unesco. Secondo fonti locali, le forze governative stanno cercando di aprirsi varchi tra le linee ribelli che ora sono a est della cittadella. I lealisti controllano invece la collina della cittadella e tre quarti del perimetro dell'antico edificio. Mentre anche Save the Children lancia l'allarme bambini: oltre 300 sono stati uccisi o feriti ad Aleppo orientale negli ultimi cinque giorni. In Iraq sono cominciate le prime operazioni dei caccia da guerra francesi per strappare Mosul ai terroristi dell'Isis. Parigi conferma che dalla fase di addestramento si è passati a una fase operativa, ma ancora non è dato sapere se i velivoli sono andati in pattuglia o hanno già dato il via ad alcuni bombardamenti. Allarme terrorismo in Germania, dove la notte scorsa in un normale controllo la polizia ha bloccato al confine con l'Austria un'autovettura con quattro persone a bordo che trasportava materiale plastico per la costruzione di bombe tubo ed armi di vario genere.

L'autostrada è rimasta chiusa per alcune ore in entrambe le direzioni, mentre i quattro sono stati arrestati. Rimanendo in terra tedesca, la cancelliera Angela Merkel ha confermato che la settimana prossima compirà un viaggio in Africa di tre giorni per parlare di politica dell'immigrazione. Ancora non è dato sapere però quali Paesi saranno toccati. Merkel che in questi giorni è tornata sul tema migranti, confermando che con i Paesi del Nordafrica (in particolare Egitto e Tunisia) si dovrà parlare dell'accordo sui migranti, sul modello di quello stipulato con la Turchia. Passando alla Bulgaria, il Parlamento ha approvato la legge con la quale viene imposto il divieto di portare il burqa in luoghi pubblici. Una legge proposta dai nazionalisti del Fronte patriottico con il motivo che la copertura del volto potrebbe «agevolare l'attività di elementi estremisti e terroristici». «Il burqa è più che altro un'uniforme e non un simbolo religioso», ha ribadito il deputato del Fronte patriottico Krassimir Karakacianov. Si potrà coprire il volto solo per ragioni di salute, per esigenze professionali e nei templi religiosi.

Per la prima violazione la multa è di 200 lev (circa 100 euro) e per le violazioni successive di 1500 lev (circa 750 euro). Torna a far discutere il presidente filippino Rodrigo Duterte , che ha comparato la sua campagna antidroga, che finora ha portato oltre 3.000 morti, all'Olocausto compiuto da Adolf Hitler: «Sarei felice di massacrare tre milioni di tossicodipendenti». In Corea del Nord invece decisione a sorpresa di Kim Jong-un, che ha dato il suo assenso all'apertura della Kim Il-Sung University, la più prestigiosa università nordcoreana fondata nel 1946, verso l'esterno con simposi periodici e l'attrazione del maggior numero possibile di studenti stranieri: «L'università dovrebbe ricevere molti studenti stranieri in modo che possano apprendere non solo la lingua coreana, ma anche seguire i corsi regolari e i dottorati dei dipartimenti di vario genere», ha scritto nella sua nota Kim Jong-un. Infine chiudiamo con la presidente della Camera Laura Boldrini, intervenuta oggi al Parlamento di Lubiana, dove ha avuto un incontro con il suo omologo sloveno, Milan Brglez. «Siamo fortemente convinti che le nostre comunità nazionali possano svolgere ruolo importante, di ponte e di raccordo», ha ricordato la Boldrini davanti ai giornalisti. «Noi abbiamo l'esperienza positiva di una comunità italiana in Slovenia e di una slovena in Italia,

integrate e alle quali sono riconosciute diritti. Questo dovrebbe l'esempio che dovrebbe prevalere in tutta l'Unione europea: rispetto e valorizzazione delle differenze. Portiamo buone pratiche, riferimento anche in continuazione nel dialogo tra stati

nell'Unione».

di Daniele Petroselli

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