Transcript Leggi la rassegna del 25 settembre 2016
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta ENNIO PALMESINO HA ACCOLTO L’INVITO PROPOSTO NELLA RASSEGNA DI IERI ED HA SCRITTO, AL DIRIGENTE SCOLASTICO, LA LETTERA CHE RIPORTO SOTTO QUESTO ARTICOLO.
LA REPUBBLICA
Torino: alcoltest oggi per i prof di un istituto, scoppia la polemica
All'Istituto Giulio, la Cub: "Si sprecano risorse" di JACOPO RICCA 23 settembre 2016 ‐ Riparte l'anno scolastico e ritorna lo spettro degli alcol test per i professori.
Oggi toccherà ad alcuni docenti dell'istituto professionale Giulio di Torino sottoporsi agli esami per capire se abbiano problemi con il bere.
La scelta è stata fatta che ha subito fatto scattare le polemiche tra i prof e tra i sindacati: “Non ci sono risorse per le scuole per far fare le cose più elementari, ma poi si trovano i soldi per fare dei test che sviliscono la dignità degli insegnanti – attacca Cosimo Scarinzi della Cub – Se c'è un problema di sofferenza anche psicologica da parte dei docenti non andando a caccia degli alcolizzati in questo modo che li si risolve”.
Una parte dei professori ha ricevuto la convocazione per domani, a orari scaglionati, e nel testo gli è stato spiegato che erano stati selezionati “a random”, cioè con un criterio completamente casuale: “A parte che chi ha un problema con l'alcol se lo sa giorni prima farà di tutto per non farsi beccare – continua Scarinzi – Ma questa è una regola idiota che non dovrebbe essere applicata”.
Il problema dei test contro l'abuso di alcol tra i docenti si ripete in Piemonte da diversi anni, il primo episodio risale al 2012 quando contro i test alla scuola Regina Margherita venne organizzata addirittura una bicchierata.
Nello scorso gennaio è stata la volta del convitto Umberto I, mentre ora si passa a un istituto professionale: “Noi non possiamo sottrarci e quindi lo faremo – raccontano i prof – Ma perché lo fanno solo ad alcuni e solo qui.
Se è obbligatorio sia fatto a tutti”.
I test sono previsti da un accordo tra Stato e Regioni del 2006 che inseriva i docenti tra le categorie da controllare periodicamente, ma non è stato mai emanato il regolamento su come fare i test tant'è che la maggior parte delle Regioni non l'ha mai attuato.
In Piemonte però la giunta Cota diede l'ok ai test, anche se la maggior parte delle scuole non aveva i soldi per farli.
A ottobre 2015 la giunta Chiamparino ha approvato una nuova delibera con regole meno stringenti, ma che non cancella le verifiche anti ‐ alcol, così periodicamente ci si ritrova con scuole che lanciano i test: “A pagare però sono i singoli istituti – conclude Scarinzi – Potrebbero impiegare meglio le poche risorse che hanno a disposizione”.
(*) C'è un precedente all'istituto Regina Margherita nel dicembre di un anno fa.
si conclude con un brindisi dei professori all'esterno della scuola, organizzato come protesta dalla Cub.
E quella volta il test non fu eseguito.
(*) Nota: le alcolemie effettuate sui luoghi di lavoro hanno lo scopo di valutare il rispetto delle norme che vietano ad alcune categorie professionali, tra cui gli insegnanti, di consumare di alcolici.
Essere convocati il giorno prima ne vanifica l'efficacia.
Dal nostro punto di vista, sentirsi offesi per questi controlli, non conoscerne il significato o addirittura organizzare brindisi di protesta (in orario di lavoro) sviliscono molto di più la categoria degli insegnanti che sottoporsi a un controllo previsto da una legge.
Se qualcuno vuole spiegarglielo al dirigente dell’istituto questo è l’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Se pensate che non sia il caso, leggete l’articolo seguente.
ECCO LA LETTERA DI ENNIO PALMESINO
Gentile dirigente dell'Istituto Giulio, Ho letto sulla stampa il commento del sig.
Scarinzi del CUB, a proposito dei test sull'alcolemia e sulle categorie lavorative da assoggettare a tali test.
Dispiace notare come ancora una volta il sindacato conduca battaglie di retroguardia.
L’elenco delle mansioni lavorative a rischio alcol, assoggettate a tolleranza zero, fu approvato dalla conferenza Stato ‐ Regioni nel 2006, ed io mi pregio di aver dato un contributo a tale documento, in sede di Consulta Nazionale sull’Alcol.
Esso purtroppo deve ancora oggi essere recepito nella sua interezza (dopo dieci anni !).
La cultura alcolica di questo paese fa sì che norme elementari per la sicurezza, quali quelle che richiedono l’alcolemia zero sul luogo di lavoro, ancora non vengano applicate, mentre all’estero sono ormai parte integrante della vita quotidiana di moltissimi lavoratori.
Non devo ricordare l’episodio avvilente di quegli insegnanti di altra scuola torinese, che hanno rifiutato tempo fa di sottoporsi al test sull’alcolemia, ed hanno inscenato una manifestazione pubblica, bevendo spumante a scuola, ma ad esempio è emblematico che nessuno abbia pensato di misurare l’alcolemia al comandante Schettino subito dopo l’incidente della Concordia.
Per arrivare all’alcolemia zero a bordo delle navi fu necessario combattere una dura battaglia, anche contro i sindacati, ma parliamo del 1990.
A quelli di memoria corta, conviene ricordare che la petroliera Exxon Valdez andò a schiantarsi sugli scogli in Alaska, causando un inquinamento senza precedenti in quelle acque.
Fu appurato che il comandante era ubriaco e dormiva in cuccetta, ed aveva lasciato il comando ad un secondo ufficiale inesperto.
La Exxon decise che una cosa simile sono si sarebbe mai più dovuta verificare, ed impose, alle proprie navi ed a quelle a noleggio da terzi, la famosa “Clausola Exxon su alcol e droghe”.
Si stabiliva che l’alcolemia doveva essere inferiore a 0,4 gr/l., che si dovevano effettuare test a sorpresa (veri, non annunciati prima) e chi veniva trovato positivo veniva licenziato immediatamente.
L’opposizione fu forte, ma ancora più forte fu la determinazione della Exxon, che riuscì ad imporre sui mercati internazionali la sua clausola, che divenne quindi uno standard internazionale.
Quando essa fu adottata anche dall’associazione delle Compagnie Petrolifere mondiali (OCIMF) l’alcolemia fu portata a zero.
Oggi sono passati 26 anni e nessuno si permette più di discutere, in campo marittimo internazionale, i concetti di alcolemia zero e dei test a sorpresa.
Anzi, altre aziende private si sono spinte oltre.
L’armamento danese Herning, dopo aver rischiato un disastro in seguito all’incaglio di una sua nave chimichiera su un’isola del Pacifico, sempre a causa di un comandante che aveva bevuto, decise di
estendere l’alcolemia zero non solo a tutte le sue navi, ma anche a tutti gli uffici di terra.
In questo quadro, è molto deprimente che in Italia nessuno abbia misurato l'alcolemia al comandante Schettino, che al momento dell'incidente si trovava a cena e stava bevendo vino.
In Italia quindi le cose vanno ancora alla vecchia maniera.
In caso di incidente sul lavoro, i sindacati sono sempre impegnati nel nascondere l’alcolemia del lavoratore, come nel caso clamoroso dei due macchinisti del Pendolino, che si schiantarono a Piacenza causando 8 morti.
L’alcolemia non venne mai fuori, ma da voci di corridoio pare che fosse intorno a 1,50, roba da ritiro immediato della patente.
Invece poi i sindacati saltano in piedi ad ogni ‘morte bianca’ accusando invariabilmente l’azienda, senza mai mettere in discussione gli stili di vita dei lavoratori, che in tanti casi continuano regolarmente a bere sul posto di lavoro (vedi ad esempio nell’edilizia).
Io invece suggerirei ai sindacati e ai dirigenti come lei, di spiegare agli appartenenti alle categorie lavorative che devono astenersi dal consumo di bevande alcoliche, che essi sono persone speciali, che fanno parte di una squadra speciale, e sono addette a mansioni speciali.
Si tratta di far loro capire che esse sono persone prescelte per un lavoro più delicato, che richiede uno stile di vita sano sotto tutti gli aspetti, mentre questi atteggiamenti ottusamente difensivi del sindacato finiscono per promuovere atteggiamenti vittimistici (come gli insegnanti di cui sopra) di chi si sente trattato alla stregua di alcolista.
Invece deve sentirsi considerato come una persona al di sopra della media, con compiti speciali.
Ennio Palmesino, Genova
Membro della Rete Europea del Mutuo Aiuto per i problemi alcolcorrelati (EMNA)
Membro del Forum Europeo su Alcol e Salute (EAHF) e ‐ mail [email protected]
cell.
347 ‐ 2215882 EMANUELE SCAFATO, DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE ALCOL DELL’ISS SPIEGA: “L’ALCOL ARRIVA DIRETTAMENTE NEL CERVELLO DELLA MADRE E DEL FETO – CONCLUDE – DOVE DISTRUGGE I NEURONI ANCORA PRIMA CHE SI SVILUPPINO”.
http://www.meteoweb.eu/2016/09/alcol ‐ il ‐ 50 ‐ delle ‐ future ‐ mamme ‐ beve ‐ alcol ‐ durante ‐ il ‐ periodo ‐ di ‐ gravidanza/751713/
ALCOL: IL 50% DELLE FUTURE MAMME BEVE ALCOL DURANTE IL PERIODO DI GRAVIDANZA
Il 50% delle future mamme beve alcol durante la gravidanza: a lanciare l'allarme l'Istituto Superiore di Sanità A cura di Francesca Cipparrone 25 settembre 2016 ‐ 00:02
L’Iss punta il dito contro le mamme italiane accusandole di bere alcolici durante il periodo di gestazione.
L’Istituto Superiore della Sanità ribadisce infatti che oltre il 50% delle future mamme italiane bevono due bicchieri di alcolici durante la gravidanza, quando invece andrebbe evitato del tutto.
I dati mostrano che in Europa sono sempre più le incinte che non smettono di bere, in particolare quando la gravidanza non è programmata: si va dal 6% della Svezia all’82% dell’Irlanda.
Secondo le stime, inoltre, 7 neonati su 100 subiscono l’esposizione all’alcol già nel grembo materno.
Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Iss ha spiegato che “In Italia il 50 ‐ 60% delle donne in gravidanza continuano a bere, mantenendo le abitudini che avevano in precedenza.
Poiché l’età media in cui le donne affrontano una gravidanza in Italia è tra 30 e 35 anni abbiamo ricavato, sulla base dei tassi di consumi alcolici in quella fascia, che non bevono meno di due bicchieri, il doppio cioè di quello che dovrebbero evitare”.
Gli effetti dell’alcol sul bambino non si evincono appena nato ma “più avanti nell’età evolutiva, quando iniziano ad apparire evidenti – prosegue Scafato – alterazioni delle capacità cognitive e disturbi nella crescita”.
Gli organi vitali, spiegano gli esperti, come cuore e cervello, si formano nei primi 10 ‐ 15 giorni dal concepimento, quando ancora non si sa di essere incinta.
“L’alcol arriva direttamente nel cervello della madre e del feto – conclude – dove distrugge i neuroni ancora prima che si sviluppino”.
OMICIDIO PLURIMO STRADALE ED ALTRI VARI TENTATIVI DI OMICIDIO
http://www.lastampa.it/2016/09/24/cronaca/la ‐ folle ‐ corsa ‐ del ‐ tir ‐ che ‐ ha ‐ lasciato ‐ tre ‐ orfani ‐ 3xdHyBmaAbpuBEGya1N99O/pagina.html
LA FOLLE CORSA DEL TIR CHE HA LASCIATO TRE ORFANI
Il conducente era ubriaco.
“Non si reggeva nemmeno in piedi”
Il Tir è piombato sull’auto su cui viaggiava la famiglia ferma al casello di Rondissone e l’ha trascinata per 200 metri 24/09/2016 La prima segnalazione alla polstrada è arrivata attorno alle 19, venerdì sera.
«Sono fermo in tangenziale, sulla destra, poco prima dello svincolo per Milano.
Un tir ha tamponato un’altra auto e ha colpito sulla fiancata anche me.
È scappato, ha continuato a correre verso la A4».
Mentre gli agenti rimangono imbottigliati nel traffico, diretti a Falchera, non possono immaginare quello che sta per succedere pochi minuti dopo, 20 chilometri più avanti.
Un altro schianto, terribile, alla barriera di Rondissone.
Questa volta non ci sono solo danni.
C’è una famiglia torinese che ha appena passato il casello.
L’autoarticolato li spazza via.
Mamma e papà muoiono sul colpo.
UNA FAMIGLIA DISTRUTTA Nora Rharif aveva 30 anni, suo marito, Mustafà El Chouifi, 39.
Ci vuole tempo prima che i vigili del fuoco riescano ad aprire le lamiere, per salvare i loro figli, intrappolati nell’abitacolo.
La più grave, ferita alla
testa, ha solo due mesi ed è in prognosi riservata.
La sorellina 4 anni, il maggiore 8.
Loro due sono coscienti, feriti ma salvi.
Abbracciano i pompieri, piangono.
L’autostrada è in tilt.
Auto che si incolonnano, curiosi, il Tir che scappa.
I bimbi vengono caricati su un’unica ambulanza, che corre verso il Regina Margherita.
I medici, quando è ormai notte, sono ottimisti, ma non troppo.
Nessuno di loro è in pericolo di vita, ma le complicazioni non si possono escludere.
Ma la corsa del Tir non è ancora finita.
A Rondissone tampona un’altra auto, che carambola tra le corsie e si ferma in mezzo all’autostrada.
Alla guida c’è un uomo di Milano.
Viene portato all’ospedale di Chivasso.
Se la caverà con qualche contusione.
Il Tir prosegue per altri 40 chilometri.
La corsa finisce a Villarboit.
Qui, il terzo incidente.
Alla fine i feriti saranno cinque, perché è in ospedale anche una donna di 45 anni di Giaveno al volante di una «Sedici».
COMPLETAMENTE UBRIACO AL VOLANTE Ora le telecamere dell’Autostrada racconteranno nei dettagli questa storia.
Sveleranno tutti i sorpassi azzardati che quell’uomo che non sapeva neanche dire il suo nome tanto era ubriaco, ha fatto nei 20 chilometri dalla Falchera a Rondissone.
Si chiama Emil Volfe, 63 anni, della Slovenia: è accusato di duplice omicidio stradale, della fuga e dell’omissione di soccorso, oltre che della guida in stato di ebbrezza.
Lo hanno fermato gli agenti della Polstrada al casello di Villarboit mentre comparava ancora alcol.
Aveva un tasso alcolemico superiore a 2.
Dalle immagini delle telecamere si vedranno le auto sfiorate dal muso dello Scania a 18 ruote, le frenate a cui sono stati costretti gli altri automobilisti per non finire travolti dal Tir.
Che, complice un traffico intenso in città, ha impedito alla Stradale di raggiungerlo e bloccarlo prima dello schianto mortale.
Ma l’uomo al volante, forse non si è nemmeno reso conto di ciò che ha fatto.
Dicono che quando lo hanno ammanettato non stesse in piedi, non riuscisse neppure a soffiare nella cannuccia dell’alcol test.
E dicono che a Falchera viaggiava così veloce che quasi non sono riusciti a leggere il numero di targa.
Un fulmine da cento all’ora.
Che per un bestione da quaranta tonnellate vuol dire uno spazio di frenata almeno doppio se non triplo di quello di un’auto normale.
Come sia riuscito ad affrontare le curve e le strettoie che da Torino portano verso Chivasso è un mistero.
Se abbia sbattuto contro i guard rail e contro i Jersey dei percorsi obbligati è un altro mistero.
Che forse lui, oggi, davanti al procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, potrebbe spiegare.
Ma chi lo sa se davvero ricorda.
O se con gli effetti dell’alcol spariranno anche i ricordi.
La polizia ha intanto accertato che è partito il 21 da Southampton, e ieri era in Italia: ha mangiato e bevuto, poi ha proseguito per Milano dove doveva depositare merce per conto di impresa che ha sede a Pordenone (e succursale in Slovenia).
OMICIDIO STRADALE Intanto, da ieri sera è piantonato all’ospedale di Novara.
In arresto per omicidio stradale.
Non ci sono dubbi e non ci sono attenuanti, andrà a processo e rischia almeno dieci anni di carcere.
La cronaca di questa folle corsa registra la tragedia di tre bambini, rimasti orfani.
Nella loro casa di corso Agnelli gli agenti della Stradale non hanno trovato nessuno, ieri sera.
Cercavano uno zio, una cugina, qualcuno che potesse correre da loro in ospedale e tenergli le mani mentre medici e infermieri si affannavano per medicare le ferite.
A mezzanotte, quasi, non c’era ancora nessuno.
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA http://www.trnews.it/2016/09/24/fuori ‐ strada ‐ con ‐ lauto ‐ 18enne ‐ positivo ‐ ad ‐ alcol ‐ e ‐ droga/123157910/
FUORI STRADA CON L’AUTO, 18ENNE POSITIVO AD ALCOL E DROGA
Incidente nella notte.
Un'auto con a bordo degli amici è uscita fuori strada facendo una serie di carambole.
Alla guida un 18enne, patentato da poco, risultato positivo sia all'alcol che alla droga.
24 settembre 2016 Cronaca NARDO’ ‐ Sono usciti di strada con l’auto, una Ford Fiesta, mentre, la notte scorsa, percorrevano la provinciale che collega Nardò a Porto Cesareo.
Due amici di Galatone sono rimasti feriti ed ora sono ricoverati in ospedale con una prognosi di 25 e 30 giorni.
Dopo una serie di carambole l’auto è finita nelle campagne e i ragazzi sono stati tirati fuori dai soccorritori del 118.
Alla guida un 18enne, patentato da poco, risultato positivo sia all’alcol che alla droga.
I carabinieri di Nardò, intervenuti per rilevare l’incidente, gli hanno ritirato la patente, ma per lui è scattata anche una denuncia.
http://www.reggiosera.it/2016/09/guida ‐ in ‐ stato ‐ di ‐ ebbrezza ‐ dieci ‐ patenti ‐ ritirate/20643/
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, DIECI PATENTI RITIRATE
La Polizia municipale ha anche posto sotto sequestro due automobili perché prive di assicurazione 24/09/2016 REGGIO EMILIA – Sono dieci le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza nella notte tra venerdì e sabato dalla Polizia municipale, che ha anche posto sotto sequestro due automobili perché prive di assicurazione.
Le azioni sono avvenute in due diversi punti di controllo, il primo su via Emilia Ospizio, il secondo su via Gramsci.
A carico di sei conducenti, sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore alla soglia di 0,8 grammi per litro, è scattata anche la denuncia.
http://www.ecodibergamo.it/stories/bassa ‐ bergamasca/raffica ‐ di ‐ controlli ‐ sulle ‐ stradecinque ‐ denunciati ‐ nella ‐ bassa_1203068_11/
RAFFICA DI CONTROLLI SULLE STRADE CINQUE DENUNCIATI NELLA BASSA
Sulle strade della Bassa Bergamasca raffica di controlli dei carabinieri della compagnia di Treviglio nelle ultime 48 ore.
Sabato 24 settembre 2016 Durante i controlli dell’Arma cinque persone sono finite nei guai in altrettanti interventi.
Un 37enne di Cassano d’Adda è stato fermato a Treviglio durante un posto di controllo e risultato positivo all’alcoltest:
1,5 il tasso alcolemico rilevato dai militari dell’Arma.
Immediato il ritiro della patente di guida, la decurtazione di 10 punti e la denuncia a piede libero per guida in stato d’ebbrezza.
Un 25enne di Fara Gera d’Adda, rimasto coinvolto in un incidente stradale senza feriti in paese, è stato trovato positivo all’alcoltest con un tasso alcolemico di circa 0,8.
Anche in questo caso al giovane è stata ritirata immediatamente la patente di guida, con decurtazione di 10 punti e denuncia.
A Zingonia, invece, un magrebino 35enne è stato denunciato dai carabinieri per minacce e oltraggio pubblico ufficiale, oltre che per il rifiuto di fornire le proprie generalità.
Lo straniero, durante un’attività di controllo dei militari della stazione locale avrebbe reagito per sottrarsi al controllo.
A Brembate i carabinieri hanno denunciato un 38enne marocchino per il reato di clandestinità.
Lo straniero, fermato durante un controllo in un esercizio pubblico, è risultato irregolare sul territorio nazionale.
Nei suoi confronti è stata quindi avviata la relativa procedura di espulsione amministrativa.
A Romano di Lombardia un marocchino 32enne, già agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, è stato denunciato dai carabinieri in quanto trovato in possesso di diversi compressori e materiale vario ritenuto dai militari di dubbia provenienza: sono in corso gli accertamenti sul materiale, uno degli oggetti recuperati è stato già riconosciuto dal proprietario.
MINORENNI UBRIACHI http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/quattordicenne ‐ ubriaco ‐ 1.2542071
A QUATTORDICI ANNI SI UBRIACA DURANTE UNA 'FORCA', FINISCE IN OSPEDALE
Il ragazzino ha saltato la scuola e insieme a tre amici ha bevuto vodka fino a sentirsi male Ultimo aggiornamento: 24 settembre 2016 Firenze, 24 settembre 2016 ‐ Un ragazzino, insieme a tre amici ha 'fatto forca' a scuola e con loro è andato a Gavinana, nei pressi del centro commerciale, dove ha bevuto vodka fino a sentirsi male.
È successo ieri a un 14enne, ospite come gli amici di una casa famiglia nel centro di Firenze che ieri, intorno a mezzogiorno, è stato soccorso da un'ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale di Ponte a Niccheri.
Le sue condizioni non sarebbero gravi.
Sul posto è intervenuta anche una volante della questura.
Sono stati i compagni a raccontare quanto successo: gli agenti, che ora indagano per capire come i 4 adolescenti siano riusciti a procurarsi l'alcol (nessuno ha voluto spiegarlo), con loro avrebbero trovato un giovane di venti anni.
http://www.sanremonews.it/2016/09/25/leggi ‐ notizia/argomenti/cronaca/articolo/bordighera ‐ diversi ‐ interventi ‐ del ‐ 118 ‐ sul ‐ lungomare ‐ per ‐ soccorrere ‐ giovani ‐ ragazze ‐ ubriache.html
BORDIGHERA: DIVERSI INTERVENTI DEL 118 SUL LUNGOMARE PER SOCCORRERE RAGAZZE UBRIACHE
domenica 25 settembre 2016, 07:37
Le loro condizioni non sono gravi, ma resta il problema della diffusione dell'alcol tra i giovanissimi Il 118 è stato chiamato per ben tre volte nella stessa notte e nello stesso luogo.
In tre distinte occasioni il personale sanitario è intervenuto sul lungomare di Bordighera per soccorrere altrettante ragazze in preda all'alcol.
Avevano alzato il gomito così tanto che gli amici non hanno potuto far altro che prendere il telefono e chiedere l'intervento dell'ambulanza.
Le loro condizioni non sono gravi, ma resta il problema della diffusione dell'alcol tra i giovanissimi nelle serate clou come il sabato e non solo.
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI http://www.ladige.it/territori/giudicarie ‐ rendena/2016/09/25/motociclista ‐ immobile ‐ sullasfalto ‐ era ‐ ubriaco
MOTOCICLISTA IMMOBILE SULL'ASFALTO: ERA UBRIACO
Dom, 25/09/2016 ‐ 06:13 L’hanno visto immobile, sull’asfalto, accanto alla sua motocicletta.
L’uomo era incosciente, ma non sembrava avere ferite.
La chiamata di alcuni automobilisti di passaggio è arrivata verso le 16 di ieri alla centrale operativa del 118, per chiedere l’intervento dei soccorritori in val Nambrone per un motociclista che era a terra, vicino ai rifugio Cornisello.
Data la distanza, è stato inviato sul posto l’elicottero con a bordo l’equipe sanitaria mentre da Campiglio sono partiti ambulanza e carabinieri.
Il motociclista non era ferito: non sarebbe, dunque, caduto dalla motocicletta, come poteva sembrare in un primo momento.
Nessun incidente e nessuna emergenza sanitaria: l’uomo aveva «solamente» abbondato con l’alcol.
Protagonista della vicenda è un quarantenne che vive nella zona e che già in passato si era fatto notare per le esagerazioni.
Avrebbe portato lui stesso le bevande alcoliche in quota e dopo essersele scolate, ha tentato di tornare a casa.
Intontito dall’alcol, l’uomo è riuscito a fermare la moto e si è sdraiato a terra.
Era quasi in coma etilico quando sono arrivati i soccorsi.
Per accertamenti, il quarantenne è stato accompagnato in elicottero all’ospedale di Trento.
Al Santa Chiara è ricoverato anche un altro motociclista: un 53enne tedesco caduto in moto ieri mattina sul Bondone, nei pressi di Sardagna.
http://www.ilpopulista.it/news/24 ‐ Settembre ‐ 2016/5165/rubano ‐ una ‐ barca ‐ e ‐ fanno ‐ razzia ‐ di ‐ cibo ‐ e ‐ alcol ‐ su ‐ un ‐ isolotto.html
RUBANO UNA BARCA E FANNO RAZZIA DI CIBO E ALCOL SU UN ISOLOTTO
Giunti sul posto vanno a caccia di polli e se li mangiano.
I tre sono stati trovati completamente ubriachi, dagli agenti di polizia che li hanno arrestati Redazione di Redazione ‐
24 Settembre 2016 Sabato pomeriggio tre giovani cittadini albanesi sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per il reato di furto aggravato in una capanno a Marina di Ravenna.
I tre avrebbero tranciato un grosso lucchetto che assicura una barca alla riva, ormeggiata ai margini della valle, per raggiungere un isolotto ove vi è un capanno da pesca.
Entrati all'interno della struttura hanno fatto razzia di bevande alcoliche e per cibarsi hanno ammazzato tre polli che razzolavano in tutta tranquillità sull'isolotto, vera e propria oasi in mezzo alla valle.
Uno spiedo e legna da ardere hanno fatto il resto.
I tre sono stati trovati completamente ubriachi, agli agenti di polizia, avvisati dall'usuario del capanno, non è rimasto altro che arrestarli.
Dei tre albanesi uno solo era in regola con il permesso di soggiorno; i tre sono stati giudicati in tribunale dove è stato convalidato l'arresto.
L'udienza per il processo è stata fissata per il prossimo mese di novembre.
L’IMPEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE http://www.ciociariaoggi.it/news/news/28040/discopub ‐ multato.html
NESSUNA TABELLA SU SOSTANZE ALCOLICHE.
DISCOPUB MULTATOATINA24/09/2016 ‐ 20:30
di Redazione Discopub privo di tabella informativa sulla descrizione dei sintomi correlati al diversi livelli di concentrazione alcolemica e di quella sulle quantità delle bevande che determinano il superamento del tasso alcolico: multe dei carabinieri.
Proseguono i servizi di prevenzione e controllo, attuati dal Comando Compagnia di Cassino, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Frosinone.
Nell’ambito della campagna dei controlli straordinari in materia di tutela della sicurezza dei minori e contrasto all’abuso di sostanze alcoliche, oltre che nel tentativo di frenare il fenomeno della movida, sono state eseguite mirate verifiche ad attività commerciali, bar e luoghi di intrattenimento dei giovani, con l’ausilio di personale del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Latina e della Siae di Cassino.
Proprio in questo ambito ad Atina è stato controllato un discopub ove il personale ha rilevato che all’interno del locale non erano presenti le tabelle riproducenti la descrizione dei sintomi correlati al diversi livelli di concentrazione alcolemica, nonché quella delle quantità delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolico.
Inoltre i carabinieri hanno accertato che le bevande erano stoccate in un luogo privo dei previsti requisiti.
Per queste violazioni il titolare è stato sanzionato con due ammende, rispettivamente di 400 e 1000 euro.
Analoga violazione amministrativa sulla mancanza di tabelle riportanti i sintomi correlati al uso dell’alcol, è stata rilevata presso un altro esercizio del posto, il cui titolare è stato sanzionato con 400 euro di ammenda.
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/09/24/news/movida ‐ primo ‐ bar ‐ denunciato ‐ per ‐ la ‐ birra ‐ calda ‐ 1.14149079
MOVIDA, PRIMO BAR DENUNCIATO PER LA “BIRRA CALDA”
PISA.
È il primo denunciato per aver violato l’ordinanza della birra calda.
È il titolare di un bar di piazza della stazione pescato dai carabinieri mercoledì alle 19 con in frigorifero pieno di...
24 settembre 2016 PISA.
È il primo denunciato per aver violato l’ordinanza della birra calda.
È il titolare di un bar di piazza della stazione pescato dai carabinieri mercoledì alle 19 con in frigorifero pieno di oltre trecento bottiglie di birra e 20 bric di vino.
Fino a poco tempo fa nulla di male, un illecito da quando è in vigore il provvedimento varato dal sindaco Filippeschi che vieta ai locali di alcune zone “rosse” della movida di vendere bevande alcoliche fresche.
Ma alcol, droga e rumori hanno contraddistinto una nuova serata di controlli giovedì.
Polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e agenti della Municipale hanno effettuato nuovi controlli nelle zone frequentati dai giovani.
Un locale è finito nel mirino le emissioni sonore.
Si tratta di un esercizio di piazza delle Vettovaglie.
Due ragazzi stranieri inoltre denunciati per detenzione di droga.
http://www.cassino24.it/cassino ‐ i ‐ carabinieri ‐ setacciano ‐ i ‐ locali ‐ della ‐ movida ‐ con ‐ i ‐ nas ‐ di ‐ latina ‐ e ‐ la ‐ siae ‐ 20626.html
CASSINO – I CARABINIERI SETACCIANO I LOCALI DELLA MOVIDA CON I NAS DI LATINA E LA SIAE
Sabato 24 Settembre 2016 stampa CRONACA Proseguono incessanti i servizi di prevenzione e controllo, attuati dal Comando Compagnia di Cassino, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Frosinone.
In tale contesto, sono stati incrementati i servizi di vigilanza alla circolazione stradale, controlli su persone sottoposte a misure di prevenzione ed arresti domiciliari nonché mirati controlli agli esercizi pubblici a tutela della salute dei cittadini.
Inoltre, nell’ambito della campagna dei controlli straordinari in materia di tutela della sicurezza dei minori e contrasto all’abuso di sostanze alcoliche nonché per infrenare il fenomeno della movida, sono stati eseguite mirate verifiche ad attività commerciali, bar e luoghi di intrattenimento dei giovani, con l’ausilio di personale del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Latina e della SIAE di Cassino.
L’attività ha permesso di conseguire i seguenti risultati: – Ad Atina è stato controllato un noto discopub ove il personale operante ha rilevato che all’interno del locale non erano presenti le tabelle riproducenti la descrizione dei sintomi correlati al diversi livelli di concentrazione alcolemica, nonché quella delle quantità delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolico.
Inoltre hanno accertato che le bevande erano stoccate in un luogo privo dei previsti requisiti.
Per le suddette violazioni il titolare è stato sanzionato con due ammende, rispettivamente di euro 400,00 ed euro 1000,00.
Analoga violazione amministrativa riguardante la mancanza di tabelle riportanti i sintomi correlati al uso dell’alcol, è stata rilevata presso un altro esercizio commerciale del posto, il cui titolare è stato sanzionato con ammenda di euro 400,00;
‐ A Cervaro è stato denunciato per “guida in stato di ebbrezza alcoolica” un 42enne di Sant’Elia Fiumerapido.
Lo stesso coinvolto in un sinistro stradale con la propria autovettura e sottoposto agli accertamenti di rito è risultato con un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla normativa vigente; …OMISSIS….