Il denimmarcia verso 52 miliardi (+5,4%)

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Transcript Il denimmarcia verso 52 miliardi (+5,4%)

MF
fashion
il primo
XXVII n. 96 - € 0,50
mercoledì
18 maggio
2016 quotidiano della moda e del lusso
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
18.05.16
I
LOOK FALL-WINTER 2016/17 NEL BACKSTAGE DI MIU MIU
SUL SITO MFFASHION.COM TUTTE
LE IMMAGINI DALLE PASSERELLE
FALL-WINTER 2016/17 DI PARIGI,
MILANO, LONDRA E NEW YORK
denim
Il
marcia
verso 52 miliardi (+5,4%)
Entro il 2021 il giro d’affari worldwide attuale di 49,4 miliardi di euro e 1,9 miliardi
di paia di jeans venduti volerà ancora, sorretto dalle vendite di Asia e Sud America. Al
via oggi a Barcellona la 18ª edizione di Denim Première vision; attese 4 mila persone
N
on saranno l’Europa e neppure il Nord
America a determinare la crescita prevista per il jeans nei prossimi cinque anni.
Anzi. In questi due continenti le vendite del
denim, sempre apprezzato, hanno cessato da qualche anno le loro accelerazioni, dopo aver archiviato
esercizi in continua crescita. L’Asia e il Sud America
daranno invece una spinta verticale al mercato, che
dai 56 miliardi di dollari attuali (circa 49,4 miliardi di euro al cambio di ieri) passerà, nel 2021, a 59
miliardi di dollari (circa 52 miliardi di euro al cambio di ieri), segnando una crescita del 5,4% secondo
i dati trasmessi da Première vision che organizza
la fiera Denim Première vision in scena da oggi a
Barcellona (vedere box a pagina II). Il mercato, dove oggi vengono venduti oltre 1,9 miliardi di paia di
jeans, è animato da prezzi medi piuttosto bassi (29
dollari per un paio di pantaloni) e il 70% dei capi venduti non supera i 35 dollari (43% in valore).
Ma è soprattutto sulla fascia alta (oltre i 70 dollari
a capo) che intervengono le innovazioni e quella carica di creatività che caratterizza oggi l’universo del
denim. Anche se il segmento premium rappresenta
continua a pag. II
Alitalia chiama Ettore Bilotta, già stilista di Etihad airways, per le divise
Dopo le grandi aspettative alimentate negli scorsi giorni di rumors, ieri è stato sciolto il riserbo
circa il nome del creativo chiamato a ridisegnare le divise del nuovo corso di Alitalia: Ettore
Bilotta (vedere altro articolo a pagina 10 di MF).
Il restyling delle uniformi dell’ormai ex compagnia di bandiera italiana, passata recentemente
nelle mani della mediorientale Etihad airways,
arriva a 15 anni dall’ultimo progetto stilistico firmato Mondrian. Bilotta si è formato nell’ufficio
stile prima di Lancetti e poi di Raffaella Curiel,
per poi lanciare la sua griffe nei primi anni 2000,
entrando come ospite ufficiale nel calendario di
AltaRoma nel 2005. Nel 2003 è stato chiamato
per la prima volta dalla compagnia di bandiera
degli Emirati Arabi per disegnare tutte le sue divise, per poi riaggiornarle nel 2012. In passato,
invece, erano i grandi nomi della moda italiana a pensare le divise della compagnia tricolore,
come le Sorelle Fontana, Mila Schön, Alberto
Fabiani, Renato Balestra, Giorgio Armani e ultimo in ordine cronologico, Mondrian, le quali
uniformi sono state in servizio fino a oggi. Ettore
Bilotta firmerà tutte le nuove divise, sia invernali che quelle estive, che andranno a vestire
nel segno del rilancio dell’immagine dell’intera compagnia tutti i suoi dipendenti, a partire dai
piloti fino agli assistenti di volo e di terra. Il lancio del progetto avverrà oggi a Roma e domani a
Milano durante una due giorni di eventi.
II
MF fashion
mercoledì 18 maggio 2016
segue da pag. I
solo il 5% in volume (e il 20%
in valore) è qui che nascono le
tendenze e che: «Il consumatore
sempre più esigente trova la risposta alla sua voglia di prodotti
diversi e performanti. Oggi, dal
jeans si esige in primo luogo la comodità e poi l’originalità. Si cerca
l’autenticità, ma coniugata al colore, agli accessori accattivanti e
all’innovazione di certe soluzioni
tecniche», hanno spiegato i vertici di Denim Première vision.
Proprio per rispondere a questo
consumatore di punta, il grande
magazzino Le Bon Marché di
Parigi ha da poco inaugurato un
nuovo spazio consacrato al denim,
l’unico a Parigi dove è possibile
customizzare i propri indumenti in jeans, comprati nel negozio
o acquistati in altri store, grazie
all’allestimento di un Atelier in
partenariato con Notify, in uno
spazio di vetro e metallo che richiama l’architettura industriale,
dove sono costantemente presenti
uno stylist, un modellista e un sarto per consigliare il cliente. Dalle
iniziali ricamate sul rovescio alla
foto del proprio figlio riprodotta
su una tasca, qui si realizzano tutti i desideri di un pubblico ansioso
di differenziarsi attraverso dettagli più o meno vistosi. «Volevamo
proprio mettere in avanti lo spirito della personalizzazione, visto
che questo sembra stare molto a
cuore al consumatore», ha spiegato a MFF Jennifer Cuvillier,
manager e buyer di questo spazio.
«Il denim oggi ha un’immagine
molto forte, ha sfilato con tutti i creatori di prêt-à-porter nelle
collezioni per il prossimo autunno, è presente su
cappotti, gonne e
giacche. Quello
che piace è proprio
l’elemento che sigla
la sua unicità oppure un messaggio
forte, come il rispetto dell’ambiente
rivendicato da marchi come Turtle o
l’attrazione per lo
streetwear espressa
da realtà come Off
White». E quali
sono i trend più forti? «Il jeans work
in progress, che ha
l’aria non finita.
Ma anche lo slim,
che resta presente ma si affermano
tagli più ampi. O
ancora il pantalone
alla pirata da portare coi tacchi. Oggi
esiste una galassia
di marche piccole
ma molto creative e
il nostro compito è
di andarle a scovare nei diversi paesi
e di farle conoscere alla clientela»,
ha poi continuato
Cuvillier. Una decina di brand è così
proposta in esclusiva francese al
Bon Marché, dal newyorchese
3x1 al britannico MiH o a Keji,
che torna al working-jeans delle
origini, ma con i criteri del tayloring inglese. E a confermare il
momento d’oro del denim sono
state anche le passerelle del ready
to wear uomo e donna per l’au-
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Dvf, Saunders debutta con la s/s 2017
Qui sopra, l’Atelier Notify a Le Bon marché di Parigi
In basso, un look Dolce & Gabbana fall-winter 2016/17
tunno-inverno 2016/17 che hanno
confermato la tela di Genova a cult
delle sfilate, tra ricamature barocche (Dolce & Gabbana), graffiti
urban (Gucci), effetti tie and dye
(Stella McCartney), forme college (Miu Miu) proporzioni loose
(Gosha Rubchinskiy) o costruzioni architettoniche e unfinished
(Marques’ Almeida). «Il denim
resta un pilastro del guardaroba,
il suo avvenire si gioca sui trattamenti che gli sono applicati
e i dettagli di accessorizzazione, entrambi devono trasmettere
quell’emozione che da sempre è
associata a un capo in jeans», ha
poi concluso la buyer. (riproduzione riservata)
Silvia Manzoni (Barcellona)
Denim Première vision al via
a Barcellona con una città di
jeans e due new entry italiane:
Blue 1925 e Larusmiani
A Barcellona spunterà, da oggi, una Denim ville che per due
giorni avrà il suo cuore pulsante nello spazio espositivo della
centralissima Fira Montjuic. Una città dedicata al tessuto blu,
allestita da Denim Première vision per rendere omaggio, in
questa 18ª edizione, alla rete industriale che gli ruota intorno.
A oggi circa 4 mila persone sono attese tra i viali di questo spazio urbano per venire a scoprire l’offerta di 23 paesi,
i protagonisti più importanti di questa fiorente industria. La
Turchia (32%), l’Italia (13%), il Marocco (8%) e la Spagna
sono in pole position, ma attese sono anche le aziende giapponesi, brasiliane, americane (2%)
p
e lle francesi. Il 74% delle società
presenti viene dall’Ue e dal bacino
pr
del Mediterraneo, il 21% dall’Asia.
de
Dei sette nuovi espositori, due soDe
no italiani e tessitori: Blue 1925 e
Larusmiani. Cosa aspettarsi dunLa
que dal denim dell’autunno-inverno
qu
2017/2018 che sarà svelato durante
20
l’appuntamento voluto dal grupl’a
po francese Première vision? «Sarà
una
un stagione caratterizzata da un
movimento
di transizione, dalla mumo
tazione,
che integra e anzi fa onore
taz
alle
all imperfezioni e le anomalie.
La star sarà l’indigo», ha spiegato
a MFF
M Philippe Friedman, esperto di tendenze per Denim Première
vision.
«Passato e futuro coesistovis
no sullo stesso capo, attraverso un
gioco
gio di anacronismi e di divertenti
dissonanze».
Una serie di seminari
dis
arricchiranno
come al solito l’offerta
ar
del
de salone. In particolare, due sulle
tendenze
animate dalla consulenten
te americana Michelle Branch e uno
sul denim responsabile, tema che
su
sta a cuore agli organizzatori, attraverso la piattaforma Smart Creation
ve
lanciata da Première vision nel setlan
tembre scorso per promuovere la
tem
riflessione sulla produzione e la
rif
creazione sostenibili. Tra gli altri
cre
appuntamenti da non mancare, la
ap
mostra dedicata dalla rivista Clutch
mo
al denim giapponese e la conferenza congiunta di Calik denim e Lycra
soluzioni in materia di stretch. Tra le
(oggi alle ore 15) sulle soluz
novità più in vista del salone di questa primavera, il jeans anti-macchia della start-up Odo denim, che utilizza dell’argento
puro per rendere il tessuto impermeabile alle tracce sporche
e agli odori. O ancora l’innovante programma informatico di
Selfnation per avere il perfetto jeans su misura attraverso la
scannerizzazione delle proprie misure. (riproduzione riservata)
Silvia Manzoni (Barcellona)
Diane von Furstenberg prepara il terreno per il debutto di Jonathan Saunders.
A seguito dell’annuncio della nomina del
designer in qualità di chief creative officer
(vedere MFF di ieri), i portavoce del gruppo hanno confermato a MFF che la prima
collezione firmata da Jonathan Saunders
sarà quella della primavera-estate 2017
che verrà svelata a settembre a New
York. Ancora incerto, tuttavia, il format che
sarà utilizzato non avendo ancora stabilito
se si tratterà di una presentazione o di un
fashion show vero e proprio. Nel frattempo, la stilista fondatrice e presidente
della griffe ha accolto nella sua house of Dvf il creativo scozzese, pubblicando
sul profilo Instagram del suo brand un’immagine che li ritrae insieme (nella foto), riportando su un piatto la citazione: «I can handle anything» .
Dietrofront dello
Iacc, fuori Alibaba
Mango ripensa
il suo vertice
Passo indietro per la Iacc, la coalizione
internazionale contro la contraffazione che raccoglie oltre 250 membri in
tutto il mondo, tra cui Apple, Google,
Adidas, Chanel, Nike, Cisco system
o Luxottica. Dopo aver visto l’uscita di alcune griffe della moda, come
Gucci e Michael Kors, a seguito
dell’ingresso di Alibaba, accolto tra i
soci anti-contraffazione (vedere MFF
del 10 maggio), l’organizzazione ha
deciso di chiudere le sue porte al colosso cinese dell’e-commerce e ad
altri due e-tailer americani, The real
real e Wish.
Mango si riorganizza con un nuovo
comitato direttivo. Il gruppo spagnolo
ha posto come obiettivo quello di sviluppare le aree prodotto e retail con
un comitato formato da otto persone,
per migliorare la comunicazione tra il
consiglio di amministrazione e il team esecutivo del marchio. A prender
parte al comitato saranno il presidente e fondatore del gruppo Isak Andic,
Jonathan Andic, Daniel López, Toni
Ruiz e Carlos Costa, da parte del
cda, insieme ai manager del brand
Antonio Batlló, Elena Carasso, e Luis
Casacuberta.
Swarovski in aiuto
dei giovani talenti
Carven si prepara
per il nuovo ceo
Torna il programma per talenti di
Swarovski. La griffe riceverà fino al 20 maggio le iscrizioni per
Swarovski collective, iniziativa per
premiare i nuovi nomi della moda.
Ai designer selezionati, che sfileranno durante le fashion week di New
York, Londra, Milano e Parigi, saranno offerti supporto economico e
fornitura di prodotto per le stagioni spring-summer 2017 e fall-winter
2017/18.
Carven (nella foto un look) si prepara
per un nuovo ceo. La griffe francese,
la cui maggioranza fa capo a Bluebell
group, sarà guidata da
Sophie de Rougemont
che sostituirà Henri
Sebaoun. L’annuncio ufficiale della manager, che
oggi è fashion director di
Bluebell, dovrebbe arrivare entro la fine della
settimana.
Sui torna con
Lucà lascia
Opening ceremony Gianfranco Lotti
Anna Sui ha annunciato
una
collaborazione con
Opening ceremony.
La designer ha realizzato una riedizione
delle sue collezioni
passate, lanciando
una linea di 27 pezzi (nella foto un look)
disponibile per l’acquisto sul sito del
retailer Usa.
Gianfranco
Lotti (nella
foto tre bag)
perde il suo
chief executive officer.
Franco Lucà lascerà infatti il suo incarico alla fine del mese per motivi
personali, mantenendo comunque
una posizione non esecutiva all’interno del board of directors. A sostituirlo
saranno i membri del consiglio Stefano
Ferro e Guido Carissimo.
Giglio fashion si allea con Last call
Giglio fashion ha siglato un accordo con Last call, e-commerce controllato da Neiman Marcus. Il distributore b2b che fa capo a Giglio group porterà
nella piattaforme online e negli outlet di Last call la linea di accessori in pelle
di un brand italiano. L’accordo è stato chiuso da Giglio Usa, divisione americana del gruppo costituita poche settimane fa.
Google vara nuove funzioni di shop
Google sempre più vicino ai retailer. Il gruppo ha infatti introdotto l’opzione
click & collect, nel momento in cui si cercherà un negozio sarà possibile visionarne anche il catalogo e acquistare direttamente tramite la pagina del
motore di ricerca. (riproduzione riservata)
mercoledì 18 maggio 2016
Iniziative
Officine Panerai va
in mostra a Firenze
La maison di Richemont porta sull’Arno l’exhibition che racconta
la sua storia iniziata nel 1860 e dedicata: «Ai nostri grandi
appassionati», ha detto il ceo Bonati. Paco Guarnaccia (Firenze)
I
III
MF fashion
naugurazione in grande stile una storia da raccontare l’abbia- ultrasottili con la rivoluzionaria
ieri a Firenze nella ex chiesa mo davvero: dal 1860, anno di cassa Luminor due dello spessodi San Pancrazio attuale sede nascita della marca a Firenze co- re di soli 10 mm e un sofisticato
del Museo Marino Marini, me laboratorio, negozio e scuola Radiomir 1940 minute repeater
per la mostra «Panerai - Dive di orologeria, a oggi», ha spiega- carillon: il più complicato segnainto time», che documenta tut- to a MFF Angelo Bonati, ceo tempo mai prodotto da Panerai.
te le fasi più importanti della di Officine Panerai. «Tanti ap- Nella sala Manifattura è posstoria di Officine Panerai, passionati conoscono la nostra sibile osservare all’opera un
casa orologiaia nata nel capo- storia, dal nostro legame stori- orologiaio proveniente dai laboluogo toscano, fino
ad arrivare ai giorni nostri. Aperta al
pubblico da oggi al
21 maggio, l’esposizione si estende
su una superficie di
mille metri quadrati, in un percorso
su otto aree divise per cronologia e
tematica, tra cui la
sezione Storia antica (1936-1997) che
mette in mostra i
Due immagini della mostra dedicata alla storia della maison
primi orologi e
strumenti realizzati
per la Marina militare fino ad ar- co in qualità di fornitori della ratori della maison a Neuchâtel,
rivare ai modelli Slytech (creati Regia marina militare agli svi- mentre in un’altra un maestro
nel 1995 su richiesta dell’attore luppi successivi, ma tanti altri incisore dimostra la sua arte deSylvester Stallone) e la sezio- clienti, specialmente i più gio- corando la cassa del Radiomir
ne relativa alla storia recente vani, desiderano un racconto, Firenze, un modello speciale in
(1998- 2016), con 60 segnatem- perché vogliono avere la certez- vendita solo nella boutique mopo a coprire il periodo che va dal za di acquistare qualcosa di più nomarca di piazza San Giovanni,
rilancio del brand, dopo l’entra- di un orologio». Per l’occasione, di cui nella mostra viene presenta nel gruppo Richemont, fino la maison ha scelto anche di pre- tata una nuova versione con il
a oggi. «In un periodo in cui si sentare al mondo ben 12 nuovi movimento inciso. (riproduzioparla tanto di storytelling, noi orologi, tra cui quattro modelli ne riservata)
Finanza
In liquidazione Costume national
A Ennio Capasa il brand eponimo
Cala il sipario su Costume national
(nella foto, un look autunno-inverno
2016/17). Dalle carte depositate presso il tribunale fallimentare di Milano
emerge che tutto il sistema Costume
ha chiesto l’ammissione a concordato preventivo subito dopo il passaggio
del brand fondato dai fratelli Ennio e
Carlo Capasa sotto il pieno controllo
del socio giapponese Kentaro Tawara
a cui fa capo la società Sequedge (vedere MFF del 16 marzo). L’assemblea
della società Costume national spa
con sede in via Fusetti a Milano, dove storicamente ha sede lo showroom
del marchio, ha infatti deliberato la
richiesta di ammissione a concordato preventivo proprio il 16 marzo,
all’indomani dell’annuncio ufficiale
dell’uscita di scena dei fratelli Capasa.
Pochi giorni prima, il 9 marzo, aveva assunto le medesima delibera anche l’assemblea della controllante EC
spa, pure passata sotto il pieno controllo di Tawara e
a cui fa capo, oltre alla Costume national spa, anche
la CN distribution, la società che sin qui gestiva produzione e commercializzazione del brand (e che lo scorso
anno ha trasferito la propria sede da Thiene, nel vicentino, a Milano, sempre in via Fusetti). In entrambi i casi, le
assemblee hanno affidato la gestione delle società al professionista Stefano Frattini. E dalle carte depositate, la
direzione del concordato appare chiaramente liquidatoria, anche se ovviamente questo non preclude eventuali
progetti di ripartenza e di rilancio, sin qui non rivelati. Chi
invece sta probabilmente lavorando a un ritorno è Ennio
Capasa: l’assemblea della EC spa, contestualmente alla richiesta di ammissione a concordato preventivo (richiesta
che, sottolinea la società, è stata assunta: «Nell’interesse
dell’intero ceto creditorio ... al fine di preservare il valore
dell’impresa... nonostante attualmente non vi siano procedure esecutive individuali pendenti a carico della società o
istanze di fallimento da parte dei creditori») ha deliberato
anche il trasferimento del marchio Ennio Capasa allo stesso stilista, a fronte della cessione a Tawara delle sue azioni
Alessandro Wagner
EC spa. (riproduzione riservata)
VI
MF fashion
mercoledì 18 maggio 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Abercrombie & Fitch
Avon Products
Coach
Coty
Estee Lauder
Fossil
Gap Inc
Guess
Iconix Brand Grp
Kate Spade & Co.
L Brands
Lululemon Athletica
Men`s Wearhouse
Michael Kors
Nike Inc
Phillips-Van Heusen
Polo Ralph Lauren
Quiksilver
Prezzo ieri
23,88
4,07
38,03
26,22
92,10
27,43
17,50
16,16
7,75
22,37
65,83
61,23
13,24
41,63
57,25
87,28
88,63
0,46
Var.% % 12m
-1,6
1,0
1,0
2,9
-0,7
1,9
-0,3
0,4
0,4
1,5
-0,8
0,8
2,7
0,4
0,2
1,8
2,5
-
10,1
-43,3
1,1
8,9
3,3
-64,8
-55,4
-11,5
-71,3
-19,0
-26,0
-5,2
-77,6
-31,9
9,3
-17,3
-33,1
-71,7
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
31,73
65,52
26,65
37,07
60,69
5,58
-3,3
0,5
-0,1
-0,1
-0,0
-0,5
-13,6
-24,4
38,2
-10,7
-15,4
-69,5
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,10
3,22
17,78
1,02
12,64
1,11
1,02
2,84
14,49
17,90
47,70
15,33
Var.% % 12m
-3,0
-2,1
2,1
0,4
2,0
-0,8
2,5
-1,2
0,2
-0,4
-2,2
-54,1
-18,3
4,6
-14,2
-31,4
-30,6
-27,4
-15,5
-22,1
-50,3
-18,0
-12,5
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,72
1,13
6,62
20,42
0,23
56,25
24,23
0,02
0,8
-0,5
1,5
-3,9
-2,7
1,0
-3,8
-4,1
21,9
-33,9
-49,9
-27,1
-28,2
-31,9
-17,6
-59,2
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
109,95
57,02
201,20
24,36
26,81
0,0 45,9
2,4 -45,6
-0,7 28,7
-0,0 8,7
-4,3 -7,1
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
Prezzo ieri
27,89
Dati in euro
Prezzo ieri
148,25
317,50
142,60
143,95
157,95
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Var.% % 12m
-0,8 -16,9
-0,1 -7,8
-0,5 -15,3
-0,8 -10,1
-0,7 -7,0
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Mulberry
Next Plc
3.577,00
1.143,00
1.025,00
5.360,00
Var.% % 12m
-4,7 -5,5
- -35,6
- 13,6
0,2 -27,1
HONG KONG
DANIMARCA
SVEZIA
Var.% % 12m
-1,6 -21,8
Shiseido
Dati in real brasiliani
Var.% % 12m
SVIZZERA
BRASILE
-0,7
Richemont
Prezzo ieri
60,75
Var.% % 12m
-0,4 -27,9
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
960,00
Pandora
GIAPPONE
261,50
Var.% % 12m
3,1
0,6
-2,5
0,9
0,7
0,4
-43,1
-9,9
-56,2
-42,4
-38,3
-17,3
Dati in corone danesi
Dati in yen giapponesi
Prezzo ieri
Prezzo ieri
Chow Tai Fook Jewellery 5,00
Esprit Holdings
6,30
Global Brands
0,78
L’Occitane
13,50
Prada
27,20
Samsonite
22,95
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
-1,7 -24,5
Dati in dollari Hong Kong
Dati in franchi svizzeri
-3,8
300,00
Swatch I
FRANCIA
Alpargatas
2.749,00
9,85
-1,2 40,1
2,1 25,1
2,8
-4,8
Borsa
Hugo Boss in ripresa
dopo la nomina del ceo
Per il gruppo menswear la seduta di ieri sul listino di Francoforte si è chiusa
in salita del 2,4% sulla scia della nomina di Mark Langer. Alessia Lucchese
H
ugo Boss scommette su Mark
Langer per ritrovare vigore nei
conti e appeal in Borsa. La nomina del manager (vedere MFF di
ieri), da 13 anni in azienda e dal 2010 chief
financial officer e membro del cda, ha sostenuto la performance del titolo alla Borsa di
Francoforte, che ha chiuso la seduta di ieri
con un rialzo del 2,4% a 57,02 euro. Una conseguenza positiva per il gruppo di Metzingen,
che nell’ultimo anno ha perso circa metà del
suo valore sulla spinta del crollo dell’utile
che aveva portato l’ex ceo Claus-Dietrich
Lahrs a dimettersi all’improvviso dopo un
profit warning che aveva trascinato titolo al
ribasso del 30% in due giorni (vedere MFF
del 26 febbraio). «Con le operazioni degli
ultimi mesi, Mark ha reagito con velocità e
mostrato grande determinazione oltre a lungimiranza strategica», ha dichiarato Michel
E-commerce
REBELLE.COM
MANDA ONLINE IL
LUXURY VINTAGE
Arriva in Italia il sito tedesco che
annovera, tra i soci, i fondatori di
Pandora. Prossimo step, la Polonia
S
i aggiunge un nuovo indirizzo alla geografia dei negozi vintage italiani. Si tratta di rebelle.com, il portale tedesco lanciato
nel 2013 da Cécile Gaulke e Max Laurent Schönemann, che
dopo Austria, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Svezia debutta in
Italia con un piattaforma dedicata. «Rebelle.com nasce da una semplice intuizione: l’80% del nostro guardaroba rimane inutilizzato, il 15%
viene indossato abitualmente e il 5% in occasioni speciali», ha spiegato a MFF Gaulke, ceo e founder della realtà di Amburgo che trova tra
i suoi investitori anche il fondo danese North-east venture derivante
da North-east family
office che fa capo a
Winnie Liljeborg
e Per Algot
Enevoldsen, già fondatori del marchio di
gioielli Pandora. «Di
qui l’idea di creare
una piattaforma per
vendere abbigliamento e accessori di lusso
di seconda mano garantendo autenticità e Un’immagine del portale rebelle.com
un servizio impeccabile. Rebelle.com registra un milione di viste al mese, il nostro fatturato
è realizzato per il 35% all’estero e con l’apertura del mercato italiano
faremo sicuramente crescere questa quota perché l’Italia è un paese
che ama lo stile, dove sono presenti molti negozi di second-hand, con
una trentina di loro abbiamo già stretto collaborazioni, e ha un pubblico
molto raffinato che si riconoscerà nel nostro progetto». Dopo L’Italia
Rebelle.com, che nel 2015 ha registrato una crescita del 150% rispetto
all’esercizio precedente anche se al momento i risultati vengono tenuti
riservati, si prepara a sbarcare anche in Polonia e Danimarca. (riproduBarbara Rodeschini
zione riservata)
Perraudin, presidente del consiglio di sorveglianza che ratificherà la nomina di Langer
a breve. Il gruppo, che ha chiuso il primo trimestre con une flessione del 49% dell’utile
netto, ha annunciato di voler diminuire gli
investimenti retail, fulcro della strategia approntata da Lahrs che, si era scontrata con la
difficoltà di sostenere i costi di un network
mastodontico che conta su oltre mille vetrine
monomarca. (riproduzione riservata)
Sopra, un look Hugo Boss
Strategie
Manifestazioni
Rossella Jardini porta
in casa la distribuzione
TheMicam a maggio
sbarca al Dubai mall
Rossella Jardini
cresce e porta in
house la distribuzione della
sua linea, che sin
dal lancio con la
primavera/estate 2016 era stata
venduta worldwide da L.A.
distribuzione.
Il nuovo assetto distributivo:
«Sarà operato dal prossimo
giugno direttamente dallo
ale della griffe in viale
showroom direzionale
Majno 19, in occasione della presentazione della collezione resort 2017». La linea
continuerà invece a essere prodotta da
Cieffe, azienda di Soncino (Cremona)
specializzata nella produzione di abbigliamento femminile. La griffe creata dalla
Jardini (nella foto in alto), ex direttore creativo di Moschino e storico braccio
destro di Franco Moschino, ha debuttato nei negozi con la primavera-estate
2016, per poi regalarsi un evento social
dedicato a giornalisti e clienti lo scorso
febbraio, in occasione della presentazione della seconda collezione, quella per
l’autunno/inverno 2016/17. Sempre a febbraio la stilista ha presentato una linea
di occhiali realizzata in co-branding con
Quattrocento, brand di occhialeria dal
risvolto artigianale che vede al suo timone la coppia formata da Sharon Ezra ed
Eugenio Pugliese. (riproduzione riservaFabio Maria Damato
ta)
Dal 25 al 27 maggio prossimi TheMicam
sbarca negli Emirati Arabi Uniti, nel più
grande centro commerciale del mondo:
il Dubai mall. La mostra internazionale
della calzatura si pone un duplice obiettivo: presentare agli operatori dell’area
del Golfo la prossima edizione della manifestazione, in programma dal 3 al 6
settembre a FieraMilanoRho e rappresentare l’eccellenza della produzione
italiana con la mostra «The art of walking - Shoes stories». La prima edizione
della fiera a Dubai sarà riservata a un
pubblico selezionato di operatori e giornalisti e arricchita da una panoramica
delle tendenze moda a cura di Wgsn, il
più autorevole osservatorio al mondo
del settore fashion. «L’evento a Dubai
è stato possibile grazie al sostegno offerto, attraverso il piano straordinario
di promozione del made in Italy, dal
Ministero dello Sviluppo economico e
da Ice agenzia», ha spiegato la presidente di Assocalzaturifici, Annarita Pilotti.
«Toccheremo il 10 giugno New York, in
occasione della manifestazione FfanyFashion footwear association of New
York e in partnership con il prestigioso Cfda-Council of fashion designers of
America, mentre il 20 giugno toccherà a
Londra, dove saremo ospitati dall’Ambasciata d’Italia. Il 23 giugno Mosca, in
occasione del Festival internazionale del
cinema, che ci ha dato lo spunto per un
evento originale: una mostra di calzature
utilizzate in film storici. Infine, dal 26 al
29 giugno saremo a San Paolo, in Brasile,
con uno stand promozionale theMicam
alla fiera Francal». (riproduzione riservaElena Franchi
ta)