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e-m@il
Gruppo "Camminare pensando"
Giorno
dopo giorno
vado
di inizio
in inizio,
nomade d'amore.
Marina Marcolini
Parrocchia di San Maurizio
Brusson
7 maggio 2016
Anno XV° - n°737
n° 19
www.brusson.net
Lo vehtì
de la féhta
nuova pièce dei Falabrac
al Printemps théâtral
Aosta, 30 aprile 2016.
Le Falabrac hanno
presentato la nuova
pièce scritta da Roger
Vuillermin:
“Lo vehti de la féhta” al
teatro Splendor.
Racconta le vicende di
una coppia che riceve
l’inaspettata notizia di
essere stata selezionata
per il concorso “La
famiglia dell’anno”,
con l’opportunità di
essere ricevuta dal papa
a Roma. Una serie
di equivoci divulgati
con WatshApp crea
una catena di effetti
indesiderati e comici.
Bravo il regista Roger e
tutta la compagnia!
foto: Federica Gozzellino
Campionato di Tsan
Risultati di sabato 30 aprile
e domenica 1° maggio 2016
Serie C
Juniores
Valtournenche II - Brusson II Challand S. A. - Brusson
1977 - 1645
970 - 1403
Serie A Girone B
Brusson I - Montjovet I
rinviata
Gruppo Cresima
mercoledì 18 maggio
visita alle cappelle di
San Massimo
e San Valentino
con Jean Voulaz
partenza dal piazzale della chiesa
alle 15h00
L'orto ieri, oggi e domani
dalla tradizione alle innovazioni tecnologiche
Brusson, 4 maggio 2016.
Ugo Lini, tecnico dell’Assessorato all’agricoltura presso l’orto di Saint-Marcel,
ha condotto una serata sulla coltivazione dell’orto, con un’interessante confronto
tra i tradizionali metodi di coltura e quelli più attuali, legati anche alle nuove
tecnologie e conoscenze. Qui di seguito possiamo solo accennare ad alcuni temi
trattati, perché tanti sono stati gli interventi e le domande, che hanno reso ancora
più piacevole il confronto. Ha organizzato la serata Non ti scordar di me - onlus.
Il sovescio.
E’ una concimazione naturale che prevede
la semina di alcune specie di piante che
non vengono poi raccolte ma interrate
per arricchire il terreno, fungendo così da
concime. Si può praticare il sovescio già
in autunno, appena terminata la raccolta
degli ortaggi. In primavera, circa venti
giorni prima di seminare, si vanga e
si interra tutto. Sono particolarmente
indicate per il sovescio la segale, il
girasole o il trifoglio. Oltre che fertilizzare
il terreno, lo protegge da erbe infestanti.
Vangatura e concimazione.
Il sistema tradizionale può sempre
andare bene. Anche l’utilizzo
dell’aratro
funziona,
mentre
è sconsigliato l’utilizzo della
fresa, perché sbriciola troppo il
terreno. Il concime più utilizzando
resta il letame, ma va usato con
moderazione, distribuendolo solo
sulla superficie da coltivare.
La rotazione degli ortaggi.
Gli ortaggi non amano mettere radici
a lungo nello stesso posto dato che
l’anno dopo trovano il terreno troppo
povero per i loro gusti! Ecco perché
bisogna sostituirli con altri ortaggi
che al contrario arricchiscono il
suolo.
Non tutti gli ortaggi si possono
seminare vicino, anche perché al
momento di mettere l’acqua, alcuni
ne hanno bisogno di poca ed altri in
dosi più abbondanti. Ad esempio i fagioli vanno bene insieme con gli ortaggi a
foglia, come l’insalata e le coste, mentre le carote si accompagnano bene vicino
ai porri e alle cipolle.
La semina.
Il seme deve essere messo
sotto uno strato di terra pari
a tre volte il suo spessore.
Inoltre,
terminata
la
semina, è bene schiacciare
il terreno, così da far
attecchire meglio il seme
e da rendere più veloce
l’uscita della pianta.
La pacciamatura.
La pacciamatura imita
la natura e consiste nel
ricoprire il suolo con
materiale di origine
organica. La pacciamatura
rende il terreno più fertile
ed equilibrerà il bilancio
nutritivo,
mantiene
il terreno più umido
così da rendere meno
frequenti le irrigazioni e
massimizzare il risparmio idrico, arresta la crescita delle erbe infestanti, mantiene
più sane le piante, contribuisce a rendere il suolo più morbido evitando l’erosione
del suolo. L’erba di prato è ottima per la pacciamatura, è molto umida e si
deteriora in fretta. Va distribuita in uno strato molto sottile, ancora meglio se
tagliata col tosaerba. Anche durante l’estate si continua a spandere l’erba che si
taglia, aggiungendo strato su strato.
Si possono anche usare i teli neri da stendere sul terreno. Ora sono in commercio
dei teli biodegradabili.
Il rincalzo.
Quando le piante sono già
cresciute, la tecnica del rincalzo
con la terra permette lo scorrimento
dell’acqua ed impedisce ai raggi
solari di raggiungere il cuore della
pianta: in questo modo gli ortaggi
saranno più chiari in alcune
parti: indivia riccia, scarola,
porro, finocchio, sedano e cardi
diventano più teneri.
Irrigazione.
Quando si è appena seminato è meglio irrigare con un getto fine. Evitare di irrigare
quando c’è il sole: potrebbe danneggiare la pianta. Meglio irrigare al mattino
presto.
Pidocchi.
Per eliminare i pidocchi far
macerare delle ortiche per 48
ore. Poi aggiungere sapone
di Marsiglia e spruzzare sulle
piante.
Se tra i presenti alla serata c’è chi ha preso altri appunti può comunicarli in
parrocchia, così possiamo aggiungerli a questi e condividerli.
ORaRI
RaRI
SANTE
ANTE
MESSE
ESSE
Lunedì 9 maggio
Non ci sarà la S. Messa
Martedì 10 maggio
Non ci sarà la S. Messa
20h30 - Rosario all'oratorio di Grosjacques (Arcesaz)
Mercoledì 11 maggio - a Pasquier
20h00 - S. Messa def. Fosson Antonio, Maria e figli
Giovedì 12 maggio - a La Pila
20h00 - S. Messa
20h30 - Rosario all'oratorio di Guier (Extrepieraz)
Venerdì 13 maggio - ad Extrepieraz
20h00 - S. Messa
Sabato 14 maggio
18h30 - S. Messa anniv. def. Vacquin Silvio
- in chiesa
20h00 - S. Messa - ad Arcesaz
Domenica 15 maggio - in chiesa
7h30 - S. Messa
10h00 - S. Messa anniv. def. Lévêque Battista
souvenirs
Foto: giochi di primavera - 14 maggio 2006
Consapevolezza
Grandissima parte delle nostre energie
mentali è impegnata, qualche volta
consumata, dalle preoccupazioni della
quotidianità, che ci distraggono e ci
alienano. Perdiamo così il piacere del
vivere che ci viene dall’essere presenti
a ciò che viviamo nel momento. Questa
attitudine connaturata, purtroppo, è
spesso sepolta dentro di noi dalla cultura
dell’immagine e della competitività.
Siamo divorati dal bisogno di possedere
di più: più notizie, informazioni,
amicizie, denaro, verità, che ci tengono
in continua tensione senza lasciare
spazio per la riflessione profonda.
La conseguenza è che portiamo dentro di
noi un senso di intima insoddisfazione e
alienazione.
Il cammino verso una nuova forma di
consapevolezza è lungo e progressivo.
Per iniziare, dovremmo farci dono
durante la giornata, tra un impegno e
l’altro, di un quarto d’ora tutto per noi.
Interrompiamo l’impulso a fare e creiamo
uno spazio nella mente in cui il rumore
dei pensieri possa tacere. Daremo la
possibilità di emergere alle emozioni, alle
sensazioni che abitano il nostro animo.
A quelle positive per poterne godere; a
quelle negative per poterle attraversare
ed elaborare evitando che inquinino il
positivo.
Mario De Maio
I care
Numeri che parlano. interessante è il quadro
che emerge dal 100 People Project, che mostra
come sarebbe il mondo se i suoi abitanti,
anziché essere più di sette miliardi, fossero
soltanto cento. Ebbene, se la popolazione della
Terra fosse composta da 100 persone, avremmo
50 donne e 50 uomini. Per quanto riguarda
la distribuzione territoriale, 14 abitanti
sarebbero americani, 11 europei, 15 africani
e 60 asiatici. E le religioni? Avremmo 33
cristiani, 21 musulmani, 14 induisti, 6 buddisti e
10 appartenenti ad altre religioni, mentre sedici
sarebbero gli atei. Veniamo alle lingue. Dodici
abitanti sarebbero di lingua cinese, 6 di lingua
spagnola, 5 di lingua inglese, 4 di lingua hindi,
3 di lingua araba. Quanto ai livelli di istruzione,
86 persone saprebbero leggere e scrivere e
14 no. Circa la ricchezza, quindici persone
spenderebbero 2 dollari al giorno, 56 persone dai
2 ai 10 dollari al giorno, 13 dai 10 ai 20 dollari al
giorno, 9 dai 20 ai 50 dollari al giorno, 6 persone
dai 50 ai 90 dollari al giorno, mentre una sola
persona spenderebbe più di 90 dollari al giorno.
Inoltre, una sola persona controllerebbe il 50 per
cento di tutti i soldi. Ventuno persone sarebbero
sovrappeso, 63 avrebbero un peso normale,
15 sarebbero malnutrite e una morirebbe
di fame. Ottantasette persone avrebbero a
disposizione acqua pulita e 13 no. Settantasette
persone avrebbero un tetto sulla testa, 13 no;
44 avrebbero internet, 56 no. 75 avrebbero
un telefono, 15 no. Sette persone avrebbero
frequentato l’università, 93 no. Eh sì, i numeri
parlano.
di Aldo Maria Valli - 4 aprile 2016
Quando i ricchi pensano ai poveri
hanno povere idee.
in bacheca
Gruppo animazione
laboratori catechismo
martedì 10 maggio 2016
alle 14h00 - in sala parrocchiale
Non ti scordar di me - onlus
riunione dei soci
mercoledì 11 maggio 2016
alle 21h00 - in sala parrocchiale
Auguri a
Julien Gens - 11 maggio
André Payn - 13 maggio
Michelle Saracco - 15 maggio
e
a tutte le mamme - 8 maggio
Notizie dal mondo
Obiettivo
Aleppo sta morendo e con lei tutte
le Convenzioni internazionali.
Il bombardamento degli ospedali, nuova
tragica tattica del tragico conflitto siriano.
Evita Peron
di Uber - 4 maggio2016
Redazione: Geremia Momo - tel 0125 300 113 - cellulare 347 25 82 830 - e-mail: [email protected] - fotocopiato con mezzi propri