Asl, la rivoluzione di Casati

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Latina
Il dirigente cambierà l’atto aziendale entro ottobre. Servizi da riprogrammare
Il giornale di
SABATO 30 APRILE 2016
SANITA’
Asl, la rivoluzione di Casati
Modificato il ruolo dei distretti. Più spazio ai Comuni, riformulato il piano strategico
di MARCO BATTISTINI
U
na rivoluzione dolce
quella di Giorgio Casati, che in maniera
molto soft ha fatto intendere
di voler cambiare di 360°
l’impostazione della sanità
pontina. Nessuna polemica
con le gestioni precedenti,
ma nella conferenza stampa
di ieri è apparso chiaro come
il modus operandi dell’attuale numero uno dell’Asl sarà
ben diverso rispetto al passato. “Puntiamo entro ottobre
alla ridefinizione dell'atto aziendale e alla riformulazione del piano strategico” ha
dichiarato Casati. In sostanza ilprecedente attoaziendale verrà pesantemente ritoccato. Le linee guida sono state già tracciate come pure i
punti di interventi. “Dobbiamo potenziare i sistemi informativi –ha tagliato corto il
manager- introdurre funzioni strategiche di staff alla direzione, valorizzare il patrimonio professionale. C'e'
troppo contenzioso e diverse
persone non sonocontente di
lavorare in questa azienda. I
prossimi mesi saranno dedicati alla concertazione con le
parti sindacali e politiche, come pure ascolteremo i rappresentanti delle associazioni. Voglio essere chiaro, quest'azienda deve diventare un
Giorgio Casati, direttore generale facente funzioni dell’Asl di Latina
g
ragno che tesse la tela e non
fare piu' la lumaca rimanendo
rintanata su sé stessa”. Sicuramente innovativa l’idea di
procedere alla modifica del
ruolo dei distretti. “Vorrei togliere ai direttori il compito di
limitarsi alla gestione delle
strutture e passare ad un la-
voro di committenza –ha
chiarito- sicuramente sarà
pure prevista l'istituzione di
un dipartimento delle cure
primarie. Ma per me i direttori dei distretti dovranno presidiare i territori e per questo
ci sara' un comitato di distretto per organizzare i servizi”.
Nelle intenzioni c’è il rafforzamento del rapporto con i
Comuni. “Questo è un territorio a macchia di leopardo
–ha sottolineato- ci sono situazioni positivema anchearee deprivate di servizi sanitari, serve riequilibrio fra domanda e offerta. Ci saranno
tecnici al lavoro per conoscere il fabbisogno dei singoli
Comuni. Come pure bisogna
rimodulare il sistema legato
al percorso assistenziale. E’
necessaria anche una professionalità adeguata. Lavoriamo per migliorare le performance. Partiamo dal presup-
posto che si è ancora in regime di piano di rientro. Ciò significa che non abbiamo autonomia di programmazione. Riteniamo opportuna la
presa in carico dei pazienti e
la continuita' assistenziale
attraverso percorsi clinico
assistenziali (sarebbe stato
costituito un gruppo in azienda che lavora su un progetto e sulla valutazione dei
percorsi, ndr)come pureconsideriamo centrale il ruolo
dei medici di base”.
L’ATTESA
Un commissario per la transizione
L’attuale facente funzioni si sceglierà due direttori. Li prenderà fuori Latina
E
ntro lunedì Giorgio Casati dovrebbe essere nominato commissario dell’Asl di
Latina. Un atto che anticiperebbe la nomina a direttore generale. Deve
ancora completarsi l’iter
con l’inserimento negli
elenchi dei nuovi idonei
alla carica di direttore generale. Tra questi c’è proprio l’attuale facente funzioni di Latina. “Nominero' anche un direttore sanitario e amministrativo
–ha affermato Casati- alcuni direttori di dipartimento verranno confermati, in particolare quelli
di Prevenzione, Salute
mentale, Servizi e Area
critica. Per gli altri stiamo
pensando ad una rivisitazione”. Il nome di Casati
pare mettere d’accordo
tutti. Mondo sanitario e
politico. Il Pd con Forte ne
apprezza le doti e la capacità di approccio immediato sui problemi, come
anche FI attraverso il
consigliere
regionale
Giuseppe Simeone, nei
giorni scorsi aveva sotto-
Il curriculum parla
piuttosto chiaro:
è un vero manager
lineato “che a prima vista
mi ha fatto una buona impressione, ha dimostrato
comprensione e disponibilità all’ascolto”. Le incertezze delle ultime settimane dunque sarebbero
state accantonate. Le
scelte ormai sono sempre
più urgenti. Si profila soprattutto un management con dirigenti esterni all’Asl di Latina. Proprio Casati sarebbe favorevole ad un supporto di
professionisti
provenienti da altre aziende sa-
nitarie. L’attuale direttore generale facente funzioni sarebbe dell’idea di
importare i direttori sanitario e amministrativo.
Stando ad alcune indiscrezioni si lavorerebbe
già su una rosa di nomi fra
le quali scegliere i due dirigenti aziendali, sulla
base delle competenze e
della disponibilità a venire a Latina. Un segnale evidente che dalla capitale
si guarda favorevolmente
all’operato di Casati. Il
curriculum del direttore
generale (f.f.) e amministrativo parla da solo.
Laureato a 23 anni in Economia e Commercio, ha
svolto attività di docenza
universitaria a la Bocconi
di Milano, per poi (nel
1997) approdare nel
mondo della sanità con una consulenza all’Agenzia per i servizi sanitari
regionali. Dopo esperienze in Friuli Venezia Giulia
ed Abruzzo, Casati è tornato nella sua regione,
l’Emilia, con incarichi dirigenziali nell’Asl di Bologna. Nel 2012 il grande
salto al Policlinico Gemelli, dove ha ricoperto il
ruolo di direttore amministrativo. Ora la patata
bollente Latina.