Rassegna Stampa 5 Aprile 2016 - Azienda Ospedaliera della

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Cod.: IL.1-Mod.1
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Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi
RASSEGNA STAMPA
Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico
e Servizio Accoglienza
Data: 02/09/2015
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rassegna stampa
5 Aprile 2016
IL CITTADINO
Lodi
•
•
Allarme tumori al seno, cancellati cento esami: le associazioni
insorgono
Lettere & opinioni
Collocazione surreale per i bagni del Maggiore
Codogno
• Il Rotary Club dona una poltrona all’Avis
Sant’ Angelo Lodigiano
• La corsa ciclistica “blocca” l’ospedale
Casalpusterlengo
IL GIORNO
Lodi
Codogno
Sant’ Angelo Lodigiano
Casalpusterlengo
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
℡
℡
2145
2975
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L’assessore Cesani: «Se non ripristinano il servizio
prevenzione ha ridotto il numero di malati»
è grave perché la
Allarme tumori al seno, cancellati cento esami: le associazioni
insorgono
di Cristina Vercellone
L’amministrazione ospedaliera toglie lo stipendio aggiuntivo ai tecnici e “saltano” gli
screening. La promessa: «Assumeremo un operatore in più»
Cancro al seno, oltre cento esami cancellati. In un territorio così
colpito dai tumori come il Lodigiano la notizia ha fatto subito
insorgere l’Associazione lodigiana amici di oncologia e l’assessore
comunale ai servizi sociali Silvana Cesani. Ad essere state annullate,
infatti, sono le visite di prevenzione gratuite al seno promosse dall’Ats
della città metropolitana, l’ex Asl di Lodi, con delle
lettere inviate a casa alle donne, ed effettuate dal
personale del Maggiore.
L’amministrazione
dell’ospedale ha promesso che «si tratta solo di
una riorganizzazione del servizio, le prestazioni,
nell’arco di un mese, saranno ripristinate e tutte le
donne saranno richiamate a fare la visita». La
sospensione degli screening era nell’aria, visto che
il personale della Radiologia, da tempo, non
prendeva più i fondi aggiuntivi individuati
appositamente dall’ex Azienda ospedaliera per
questa attività. Senza più stipendio gli operatori
hanno detto “stop”. Così l’amministrazione è stata
costretta a far saltare gli appuntamenti per un
totale, al momento, di cento esami. La presidente
dell’Assoiciazione lodigiana amici di oncologia
Carla Bertani Allegri è fuori di sè. «A metà mese
verrà il governatore Roberto Maroni a Codogno a inaugurare la nuova
senologia - sbotta -, ma cosa viene a fare se poi non riusciamo a
garantire neanche gli screening? La sanità torna ad essere privilegio
di chi ha i soldi. Adesso che ci vogliono accorpare a Milano
diventeremo la periferia che non conta nulla. Una donna a gennaio
aveva prenotato una visita senologica: gliel’hanno fissata a gennaio
2017. Quello che funziona bene viene smantellato». «Nel giro di un
mese - fa sapere l’amministrazione dell’Asst - le visite che adesso
sono state cancellate saranno recuperate in altre date.Vogliamo
semplicemente riorganizzare il servizio, assumendo un nuovo tecnico
radiologico». L’assessore Cesani è in allerta: «Speriamo - dice - che
la promessa sia mantenuta e la sospensione sia solo temporanea. Dal
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Registro tumori che è stato presentato recentemente al convegno
pubblico dall’ex Asl è emerso che gli screening hanno ridotto la
mortalità per tumore nel territorio. Se il servizio venisse sospeso
sarebbe davvero grave. Si produrrebbero costi di carattere sociale e
anche sul piano sanitario assolutamente rilevanti. Se la malattia viene
intercettata con la prevenzione la persona si può salvare. In caso
contrario si generano dei costi rilevanti anche dal punto di vista
economico per quanto riguarda le cure. Fare gli screening quindi è
conveniente anche dal punto di vista finanziario». In questi giorni
una situazione analoga si è verificata nel laboratorio analisi. Anche in
questo caso l’amministrazione ospedaliera ha tolto le risorse
aggiuntive e gli operatori hanno minacciato di sospendere gli esami
del sangue del sabato.
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La settima edizione della “Granfondo” fa il pieno di partecipanti, ma anche
di polemiche: squadre e corridori domenica mattina per prepararsi
all’evento hanno invaso il parcheggio del Delmati
La corsa ciclistica “blocca” l’ospedale
di Andrea Bagatta
La protesta degli operatori della struttura sanitaria e dei parenti dei degenti: «È
stato un caos indescrivibile»
La settima edizione della corsa ciclistica “Granfondo di Sant’Angelo”
fa il pienone con 1100 partecipanti, ma al successo sportivo di
domenica mattina fanno seguito le polemiche cittadine. Le squadre e i
ciclisti infatti per prepararsi hanno occupato strade, piazze e piazzali
attorno al Cupolone, dove era previsto il raduno, arrivando a intasare
e bloccare il parcheggio del vicino ospedale Delmati. Diverse le
chiamate alla polizia locale, almeno un paio di automobilisti non
hanno più potuto nemmeno spostare le loro auto dal posteggio. La
scena che si sono trovati davanti
alcuni
operatori
dell’ospedale
domenica mattina non era usuale.
Nel
parcheggio
dell’ospedale
Delmati infatti c’erano ciclisti che si
cambiavano, tecnici che montavano
le
bici,
furgoni
e
auto
dell’assistenza ciclistica. Posti auto
disponibili per i lavoratori e per i
famigliari in visita pochi, anzi quasi
nessuno. Con un caos e un ingorgo complessivo del parcheggio, di
fatto inagibile. E lì è scattata la protesta degli operatori dell’ospedale
e anche di qualche parente dei degenti, che hanno cominciato a
bersagliare la polizia locale di chiamate, alcune di protesta, altre
inviperite contro la corsa e la stessa polizia locale, colpevole di non
aver presidiato il parcheggio e aver permesso ai corridori di occupare
gli stalli normalmente riservati ai familiari dei pazienti. Stalli del
parcheggio di proprietà dell’Azienda ospedaliera di Lodi, ancorché a
uso pubblico. «Io stesso ho chiamato la polizia locale chiedendo un
intervento perché lo spettacolo che ci si è parato davanti era
imbarazzante – dice un operatore del Delmati -. Auto e furgoni
dappertutto, con le biciclette e i tecnici dei ciclisti a occupare i corridoi
di passaggio. Non c’era spazio nemmeno per passare, e molti familiari
si sono lamentati. Ma l’amministrazione sapeva che la corsa ci
sarebbe stata, e allora perché non ha fatto nulla per impedire
l’invasione del parcheggio dell’ospedale? È vero che è un parcheggio
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pubblico, ma non per questo se ne può disporre senza rispetto degli
altri, soprattutto tenendo conto che si tratta di una struttura
sanitaria».
La polizia locale, sollecitata da alcune telefonate, è
intervenuta in effetti, ma quando il momento di massimo caos ormai
era trascorso. E d’altronde gli agenti erano impegnati proprio a
supporto della manifestazione ciclistica, per evitare disagi al traffico. I
vigili urbani intervenuti al parcheggio del Delmati invece hanno preso
nota della situazione, compresa la lamentela di un paio di
automobilisti impossibilitati a uscire dal parcheggio con le loro auto,
ma non hanno potuto elevare sanzioni, anche perché le strisce a terra
per delimitare gli stalli non ci sono praticamente più e la segnaletica
carente. Alla fine dunque c’è stato un nulla di fatto e anche le
polemiche sono rientrate. Almeno fino alla prossima corsa.
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Il Rotary Club dona una poltrona all’Avis
di Luisa Luccini
Di ultima generazione e decisamente comoda, dotata di tutte le
movimentazioni elettroniche idonee a consentire sia la tradizionale
donazione di sangue intero, sia qualsiasi tipo di aferesi (dal plasma
alle piastrine). È la nuova poltrona da prelievo che il Rotary Club
Codogno ha donato alla comunale Avis di Codogno, storica
associazione con 1300 donatori di sangue ed un raggio di azione
esteso su tutto il territorio della Bassa Lodigiana: con quest’ultima
donazione, la comunale Avis può ora contare su quattro poltrone per i
prelievi collocate nell’area di donazione che è nella sezione
trasfusionale dell’ospedale di Codogno (palazzina di viale Gandolfi).
Utilizzata già da settimane, la nuova poltrona ieri ha trovato un
momento formale di donazione. «Un ringraziamento di cuore al
Rotary Codogno, che permette finalmente all’Avis codognese di
raggiungere
l’obiettivo
di
una
postazione prelievi con quattro poltrone
– ha sottolineato il dottor Mario Grazioli,
presidente Avis, accanto a lui il
segretario Enrico Baroni - . Gesto di
generosità graditissimo: tramite la
presidente Maura Bergamaschi, avevo
chiesto al Rotary un contributo per
l’acquisto della quarta poltrona, di tutta
risposta il club ci ha invece comunicato
che avrebbe finanziato totalmente
l’acquisto (1700 euro il costo della
poltrona, ndr). Encomiabile slancio di solidarietà». «Abbiamo tenuto
fede al tema rotariano 2015-2016 “Siate dono nel mondo” e,
nell’approssimarsi del 25esimo anno di fondazione, il Rotary Codogno
ha pensato di rendere un servizio utile alla comunità del Basso
Lodigiano donando all’Avis questa poltrona prelievi – ha dichiarato il
presidente Bergamaschi - . La donazione di sangue è un gesto di
nobile altruismo nei confronti del prossimo e rispecchia ciò che è
prerogativa essenziale di ogni rotariano: servire al di sopra di ogni
interesse personale». Ieri era presente anche il segretario Rotary
Ernesto Toselli, che con un prelievo ha “testato” di persona la nuova
poltrona. Presente anche il comandante dei carabinieri di Codogno
maggiore Rosario Giacometti. Ieri sera il dottor Grazioli è intervenuto
allappuntamento conviviale Rotary a Maleo per esprimere i
ringraziamenti Avis a tutto il club.
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Lettere & opinioni
Collocazione surreale per i bagni del Maggiore
Gentile Direttore, attraverso il Vostro giornale vorrei portare alla luce
una situazione, a mio avviso, surreale. Il giorno 25 Marzo c.m., mi
sono recata con mio marito, presso l’Ospedale Maggiore di Lodi, per
una visita cardiologica piuttosto importante ed urgente. Nell’attesa in
reparto, mio marito ha avuto la necessità di un bagno. Ecco che con
stupore apprendiamo che per coloro che non sono ricoverati, l’unica
possibilità di accedere ad un bagno in tutto l’ospedale, è di recarsi o
al piano rialzato o al sesto piano. Trovo indegno che in un ospedale
completamente ristrutturato e modernizzato, con i soldi dei
contribuenti, una persona, che non è certo lì a divertirsi, debba
attraversare piani e piani per trovare un bagno!!!!
Milena Ponginibbio
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