Articolo classe 3^B - ISTITUTO COMPRENSIVO CASTRONNO

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Gli alunni della Scuola Secondaria “De Amicis” hanno incontrato la sig.ra Vera Vigevani Jarach
PER NON DIMENTICARE
Quest’anno il “progetto memoria” ci ha offerto diversi momenti di riflessione sugli eventi
storici del passato.
Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, noi ragazzi delle classi terze abbiamo
assistito alla proiezione del film “Schindler’s list”.
Successivamente abbiamo visto un documentario - intervista al sig. Enrico Vanzini, un militare
italiano fatto prigioniero dai Tedeschi dopo l’8 settembre e sopravvissuto a Dachau.
In classe abbiamo parlato della Shoah, ma anche della tragedia delle foibe, dei profughi
Istriani e Dalmati. Poi ci siamo resi conto che purtroppo drammi simili sono presenti nel mondo
ancora oggi: i profughi siriani e africani, i massacri etnici, l’aumento delle persone
“scomparse”, torturate e uccise per le loro idee o per la loro religione …
Particolarmente interessante è stato l’incontro con una “nonna” : mercoledì 9 febbraio
abbiamo incontrato la sig.ra Vera Vigevani Jarach, una signora di 87 anni che ci ha raccontato
la sua esperienza. Nata in Italia, a 10 anni emigrò con i genitori in Argentina per sfuggire alle
leggi razziali. In Argentina divenne una giornalista, si sposò ed ebbe una figlia, Franca. Nel
1976 in Argentina si instaurò una dittatura. Franca, che aveva 18 anni, venne rapita dai militari
e di lei non si seppe più nulla. Vera è diventata una delle madri di “Plaza de Mayo” che da quasi
40 anni combatte per conoscere la verità e perché quel che è accaduto in Argentina sotto la
dittatura dei militari, non venga dimenticato.
Certo alla fine di questo percorso abbiamo capito che è giusto ricordare, per fare in modo che
non succeda mai più e che i diritti umani e la dignità di ogni individuo venissero rispettati in
tutto il mondo
Il nostro striscione di benvenuto diceva ” Nunca mas”, che in spagnolo significa “Mai più”.
La signora Vera ci ha suggerito un significato più profondo di questo “slogan”.
È giusto dire “Mai più tragedie umane “, condannare la violenza, il razzismo, l’intolleranza,
Ma bisogna anche dire “Mai più il silenzio”, l’omertà, la complicità, la cieca esecuzione degli
ordini.
La classe 3^B