Notiziario - ASSAM Regione Marche

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Transcript Notiziario - ASSAM Regione Marche

A G R O M E T E O R O L O G I C O 01
Notiziario
di PRODUZIONE INTEGRATA per la provincia di Macerata
13 g e n n a i o
2016
Centro Agrometeo Locale - Via Cavour, 29 – Treia. Tel. 0733/216464 – Fax. 0733/218165
e-mail: [email protected] Sito Internet: www.meteo.marche.it
NOTE AGROMETEOROLOGICHE
Nella settimana appena trascorsa le temperature sono salite su valori decisamente superiori alla media del
periodo, arrivando nelle ore più calde a superare i 20° C. Si sono registrate deboli precipitazioni che hanno
interessato tutto il territorio provinciale.
Legenda
Per visualizzare i grafici relativi alle stazioni meteorologiche della provincia si può consultare l’indirizzo:
http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/mc_home.aspx
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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MARCHE. I FORTI VENTI DEL 11-12 GENNAIO 2016.
a cura di Danilo Tognetti, Michela Busilacchi - Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche
Troppa è stata l'alta pressione sul Mediterraneo sul finire del 2015, troppa per il caldo accumulatosi nei
bassi strati dell'atmosfera, che ha spinto le temperature verso regimi ben al di sopra delle medie (per le
Marche, la temperatura media dei mesi novembre e dicembre 2015 è stata superiore di quasi un grado
centigrado rispetto alla norma), troppa per la conseguente formazione di un cuscino di aria calda che poi,
quando la situazione si è evoluta, ha portato a degli effetti indesiderati come le burrasche e le mareggiate
di questi giorni. Quando infatti sull'Atlantico settentrionale ha preso forma una vasta depressione, figlia di
una colata fredda polare, che ha avuto l'effetto di ridimensionare la presenza anticiclonica sull'Europa, ecco
che si sono venuti a creare degli attriti notevoli fra le due masse d'aria prevalenti: la calda nord-africana
presente sul Mediterraneo, la fredda in discesa dall'Artico. Man mano che il centro depressionario si è
spostato verso est, portandosi in prossimità delle Isole Britanniche, la compressione barica, è avvenuta
sempre più in prossimità della nostra penisola (Figura 1), culminando nel giorni 10-12 gennaio, quando
sostenuti venti occidentali hanno investito l'Italia, particolarmente violenti tra Toscana e Liguria.
Sulle Marche tale evoluzione è stata vissuta dapprima con un notevole aumento delle temperature dal
giorno 7 gennaio (Figura 2), seguito da un progressivo irrobustimento della ventilazione fino a regimi di
uragano tra le giornate di lunedì 11 e domenica 12.
Passando ai numeri, in base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, in regione, la temperatura media è
passata dai 4,4°C di mercoledì 6 gennaio ai 14°C di lunedì 11; addirittura, numerose stazioni hanno
superato la soglia dei 20°C, come Potenza Picena con 23,2°C, Montefiore dell'Aso con 22,8°C, Fermo con
21,7°C.
Per i venti, le raffiche massime più elevate sono state registrate tutte il giorno 11, in località dell'entroterra;
il valore più alto è toccato alla stazione di Castelraimondo, che alle ore 15 di lunedì ha rilevato una raffica
massima di 132,8 km/h; lievemente al di sotto la raffica massima registrata dalla stazione di Maiolati
Spontini, pari a 132,6 km/h, delle ore 16. Altri valori sono riportati nella Tabella 1.
Figura 1. Mappa del geopotenziale a 500mb delle ore 12 di lunedì 11 gennaio 2016 (Fonte www.wetter3.de)
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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Figura 2. Temperatura media giornaliera regionale (°C), periodo 1-12 gennaio 2016
Stazione
Giorno
Raf. Max (km/h)
Castelraimondo
lunedì 11 gennaio 2016
132,8
Maiolati Spontini
lunedì 11 gennaio 2016
132,6
Urbino
lunedì 11 gennaio 2016
124,3
Montefortino
lunedì 11 gennaio 2016
120,2
Maiolati Spontini
lunedì 11 gennaio 2016
119,1
martedì 12 gennaio 2016
118,4
lunedì 11 gennaio 2016
116,6
Castelraimondo
martedì 12 gennaio 2016
116,3
Treia
martedì 12 gennaio 2016
115,6
Urbino
martedì 12 gennaio 2016
115,3
Montalto delle Marche
Visso
Tabella 1. Raffiche massime (km/h) più elevate rilevate in regione nei giorno 11-12 gennaio 2016.
CEREALI AUTUNNO-VERNINI
La coltura si trova nella maggior parte dei casi in fase di terza foglia vera (BBCH 13), ed in alcuni casi
inizio accestimento (BBCH 21).
Complice l’andamento meteorologico favorevole, la maggior parte degli appezzamenti evidenzia
un’emergenza regolare ed uniforme, e non si notano sofferenze evidenti in nessuna località.
Concimazione azotata
Tra le variabili che influenzano la quantità e la qualità della granella, la concimazione azotata in copertura
riveste un ruolo di primaria importanza; fondamentale è la modalità della distribuzione intesa come
momento dell’applicazione, quantità utilizzata e tipo di fertilizzante impiegato.
Per l’individuazione della corretta quantità di fertilizzante da distribuire è possibile fare riferimento alla
tabella riportata sotto, che evidenzia le unità di azoto assorbite per produrre un quintale di granella,
tenendo in considerazione anche la paglia e le parti che rimangono in campo.
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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Per una corretta gestione della nutrizione azotata rivestono importanza fondamentale l’epoca e la modalità
di distribuzione. Prima dell’accestimento la coltura necessita
di quantità di azoto limitate viste le ridotte dimensioni della
Coltura
Unità di Azoto assorbite,
(pianta intera)
Kg per q.le di prodotto
pianta e lo sviluppo vegetativo rallentato. A partire dalla
Grano
duro
2.9
fase di accestimento la disponibilità di azoto risulta
molto più importante, in quanto incide direttamente sul
Grano tenero
2.6
numero di culmi e quindi di spighe ed inoltre i fabbisogni
Orzo
2.2
tendono ad aumentare. La fase di massimo assorbimento si
Farro
2.7
Avena
2.1
ha in corrispondenza della levata.
Un utile indice per programmare gli interventi azotati può
essere rappresentato dall'Indice TermoPluviometrico ITP, riferito al periodo ottobre-dicembre. Il valore
relativo all’anno 2015 (calcolato su 3 stazioni della provincia rappresentative dell’areale cerealicolo) è pari
a 19, contro un valore storico (10 anni sulle medesime stazioni) pari a 24. Il valore di ITP notevolmente
inferiore alla norma indica un dilavamento molto limitato dell’azoto che, unitamente alle
temperature costantemente superiori alla norma, stanno determinando condizioni ottimali per lo
sviluppo della coltura. E’ utile anche rilevare che se si restringe l’analisi dell’indice ai soli mesi di
novembre e dicembre si ha un valore medio dell’ITP 2015 pari a 5, rispetto ad un valore storico pari a 22,
che evidenzia molto bene quanto scarse siano state le precipitazioni degli ultimi 2 mesi dell’anno e quindi
conseguentemente molto limitate le perdite per dilavamento.
Comunque, al fine di ottimizzare gli obiettivi quanti-qualitativi e limitare le perdite di azoto, si consiglia di
frazionare la distribuzione dell’intero fabbisogno in copertura in tre interventi, distribuendo in
corrispondenza della fase di accestimento circa il 30% circa dell’intero fabbisogno, in corrispondenza
della fase di inizio levata un ulteriore 50% e completando poi l’apporto azotato a fine levata - inizio
botticella.
Per quanto riguarda la forma azotata da impiegare, nella fase di accestimento sono da favorire i concimi in
forma nitrica o ammoniacale, in grado di rilasciare azoto prontamente, anche in condizioni di basse
temperature. Nel caso di strategie aziendali che prevedono l’impiego di concimi a lenta cessione di
origine minerale o organica, nella fase di accestimento può essere distribuita l’intera dose.
Limiti e divieti
Le aziende che ricadono in Zone Vulnerabili da Nitrati (ZVN), sono tenute ad osservare quanto
previsto nel Programma di Azione per le ZVN di origine agricola, approvato con Delibera di Giunta
Regionale n. 1448 del 3/12/2007. L’Allegato 4 della citata delibera fissa i criteri per la redazione del piano
di concimazione e del piano di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici. Fra gli obblighi previsti
per le aziende ricadenti all’interno delle zone ZVN (validi anche ai fini della condizionalità PAC) si ritiene
opportuno segnalare il divieto di distribuzione del letame e dei materiali ad esso assimilati, nonché
dei concimi azotati e ammendanti organici nei seguenti casi:
nelle aree di cava;
terreni gelati, innevati, saturi d’acqua, con falda acquifera affiorante o con frane in atto;
a distanza inferiore a 25 metri dall’inizio dell’arenile per le acque di laghi naturali ed artificiali, marinocostiere e di transizione;
a distanza inferiore a 5 metri dalle sponde dei corsi d’acqua non significativi;
a distanza inferiore a 10 metri dalle sponde dei corsi d’acqua significativi;
nelle superfici non interessate dall’attività agricola;
nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
in tutte le situazioni in cui l’autorità competente emette specifici provvedimenti di divieto ;
nel periodo temporale compreso fra il 15 novembre (con il DDPF n. 925/CSI del 13.11.2015 è stata
concessa una sospensione del divieto di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e assimilati
dal 15.11.2015 al 30.11.2015) ed il 15 febbraio di ogni anno su terreni con prati, cereali autunnovernini, colture ortive ed arboree con inerbimento permanente (dal 1 novembre al 28 febbraio nei
terreni destinati ad altre colture).
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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Per quanto riguarda invece l’utilizzazione agronomica dei liquami e dei materiali ad essi assimilati è
vietata nei seguenti casi:
nelle superfici non interessate dall’attività agricola;
nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
terreni gelati, innevati, saturi d’acqua, con falda acquifera affiorante o con frane in atto;
su terreni con pendenze medie superiore al 10%, che può essere incrementata fino al 20% massimo in
presenza di adeguate sistemazioni idrauliche-agrarie e con l’applicazione delle migliori tecniche di
spandimento volte ad evitare ruscellamento ed erosione;
nel periodo temporale compreso fra il 15 novembre ed il 28 febbraio di ogni anno (in ottemperanza alla
DGR 1448/2007 ed alle NTA del Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche);
sui terreni con falda idrica presente ad una profondità inferiore a 1,50 metri dal piano di campagna;
a distanza inferiore a 30 metri dall’inizio dell’arenile per le acque di laghi naturali ed artificiali, marinocostiere e di transizione;
a distanza inferiore a 10 metri dalle sponde dei corsi d’acqua;
su suoli con colture orticole in atto o colture da frutto, a meno che il sistema di distribuzione non
consenta di salvaguardare integralmente la parte aerea della pianta;
nelle colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento.
Si precisa anche che l’utilizzo agronomico dei liquami e dei materiali ad essi assimilati, per effetto
delle NTA del Piano di Tutela della Acque (approvato con delibera DACR n.145 del 26/01/2010, il cui
art. 75 prevede che continuano ad essere applicabili le NTA contenute nel capitolo 10 del precedente
Piano di Tutela, a sua volta approvato con DACR 302 del 29 febbario 2000), è vietato anche nelle aree
NORMALI nei seguenti casi:
terreni con pendenze superiori al 15%;
suolo gelato, innevato o saturo d’acqua;
nel periodo temporale fra il 15 dicembre ed il 28 febbraio di ogni anno;
su suoli con colture orticole in atto, i cui raccolti siano destinati ad essere consumati crudi da parte
dell’uomo.
Le aziende che ricadono all’interno delle zone
Coltura
Dosi max di Resa ipotizzata
ZVN sono inoltre obbligate al rispetto dei limiti
azoto (ZVN)
T/ha
massimi di concimazione per ogni coltura Frumento tenero
180
6
calcolati come riportato nella tabella a fianco
Frumento duro
140
4
(espressi in kg di azoto per ettaro) e al rispetto del
Orzo
120
5
limite di 170 Kg di azoto per ettaro, inteso come
Avena
100
4,5
media aziendale, derivanti da soli effluenti di
Segale
80
4
allevamento, che può essere elevato a 210 Kg di
azoto per ettaro (inteso sempre come quantitativo medio aziendale) ottenuto sommando i contributi
da effluenti di allevamento ed i contributi da concimi azotati minerali ed ammendanti organici di cui
al D.Lgs 217/2006.
Per tali aziende vi è l’obbligo dell’annotazione delle fertilizzazioni effettuate all’interno del “Registro dei
trattamenti e fertilizzanti”.
Ricordiamo inoltre che in conformità con quanto stabilito dal Programma d’Azione della Regione
Marche le aziende con allevamento che ricadono all’interno delle ZVN sono tenute al rispetto degli
obblighi in materia di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei massimali di distribuzione previsti
nel Piano di Utilizzazione Agronomico aziendale.
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Notiziario AgroMeteorologico n. 10 del 13.1.2016
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Tutti i principi attivi indicati nel Notiziario sono previsti nelle Linee Guida per la Produzione
Integrata delle Colture, Difesa Fitosanitaria e Controllo delle Infestanti” della Regione Marche 2015. ciascuno con le rispettive limitazioni d’uso (per la consultazione completa del documento
http://www.meteo.marche.it/news/LineeGuidaPI_DifesaFito_2015.pdf) e pertanto il loro utilizzo risulta
conforme con i principi della difesa integrata volontaria.
I prodotti contrassegnati con il simbolo (♣) sono ammessi anche in agricoltura biologica.
Le aziende che applicano soltanto la difesa integrata obbligatoria, non sono tenute al rispetto delle
limitazioni d’uso dei prodotti fitosanitari previste nelle Linee Guida di cui sopra, per cui possono utilizzare
tutti gli agrofarmaci regolarmente in commercio, nei limiti di quanto previsto in etichetta ,
applicando comunque i principi generali di difesa integrata, di cui all’allegato III del D.Lgs 150/2012, e
decidendo quali misure di controllo applicare sulla base della conoscenza dei risultati dei
monitoraggi e delle informazioni previste al paragrafo A.7.2.3. del PAN (DM 12 febbraio 2014)
Il risultato completo dell’intera attività di monitoraggio (meteorologico, fenologico e fitopatologico)
effettuato
dal
Servizio
Agrometereologico
è
consultabile
all’indirizzo:
http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/mc_home.aspx
Nel sito www.meteo.marche.it è attivo un Servizio di Supporto per l’Applicazione delle Tecniche di
Produzione Integrata e Biologica dove è possibile la consultazione dei Disciplinari di Produzione e di
Difesa Integrata suddivisi per schede colturali. Sono inoltre presenti link che consentono di collegarsi alle
principali Banche dati per i prodotti ammessi in Agricoltura Biologica.
Per la consultazione dei prodotti commerciali disponibili sul mercato contenenti i principi attivi
indicati nel presente notiziario è possibile fare riferimento alla banca dati disponibile su SIAN
Banca Dati Fitofarmaci
Banca Dati Bio
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COMUNICAZIONI
La Rassegna Nazionale degli oli monovarietali, organizzata da ASSAM e Regione Marche, in
collaborazione con New Business Media, è giunta alla 13° edizione.
Modalità di partecipazione e di pagamento possono essere consultate sul sito www.olimonovarietali.it
I campioni possono essere inviati entro una delle seguenti scadenze:
- 29 gennaio 2016
Quota di partecipazione:
- Pacchetto classico: 90 euro (IVA compresa); la quota comprende la scheda di valutazione sensoriale e
dati analitici (acidi grassi e polifenoli totali). Agli oli non ammessi (punteggio al Panel test inferiore a 7)
sarà rilasciata solo la scheda di valutazione sensoriale.
- Pacchetto qualità: 120 euro (IVA compresa); la quota comprende, oltre a quanto previsto nel pacchetto
classico, il certificato di Panel test ufficiale (con categoria merceologica dell’olio e indicazioni sensoriali
facoltative per etichettatura) e analisi qualitative accreditate (acidità, perossidi, costanti
spettrofotometriche).
Gli oli ammessi verranno segnalati in una pubblicazione a cura di Edagricole.
Riconoscimenti speciali andranno alle varietà di nuova presentazione e agli oli di eccellenza.
Per informazioni:
Barbara
Alfei:
tel.
www.assam.marche.it
071.808319,
[email protected]
www.olimonovarietali.it,
AIOMA Soc. Coop. Agr., organizza dal 1 al 3 febbraio 2016, il corso: “LE OLIVE DA TAVOLA.
Produzione, lavorazione ed analisi sensoriale” della durata di 13 ore.
Le lezioni si terranno a ad Ascoli Piceno presso Agriturismo “Cooperativa Case Rosse” - c.da Case Rosse,
173, Fraz. Poggio di Bretta, il costo è di 183 €, IVA Compresa. Il corso è suddiviso in una parte teorica ed
una di analisi sensoriale. E’ prevista una visita al laboratorio di lavorazione delle olive.
Per prenotazioni potete contattare AIOMA al n. 071-2073196 oppure visitare il sito www.aioma.it, dove
sono disponibili il programma e la domanda di adesione.
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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AIOMA Soc. Coop. Agr., organizza dal 19 al 27 febbraio 2016, un corso teorico-pratico sulla potatura
dell’olivo della durata di 30 ore. Le lezioni teoriche si terranno presso l’agriturismo Il Frantoio di De Carolis
Tiziano - Via Madonna Bruna, 25 - Lapedona (FM). Il costo del corso è di 183 €, IVA Compresa. Per
prenotazioni potete contattare l’AIOMA al n. 071-2073196 oppure visitare il sito www.aioma.it, dove sono
disponibili il programma e la domanda di adesione.
AMPO in collaborazione con OLEA (Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori) organizza Corsi
brevi di introduzione alla conoscenza e all’assaggio dell’olio extravergine di oliva di 4 ore:
1) Sabato 23 gennaio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso FRANTOIO BRIGNONI, Via G. Branca n
9 CORINALDO (An)
2) Martedì 26 gennaio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso Istituto IPSIA “E.Pieralisi” Via Raffaello
Sanzio n. 8 JESI (AN)
3) Venerdì 29 gennaio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso Istituto Alberghiero “G. Varnelli” Via
Mazzini n. 2 CINGOLI (MC)
4) Sabato 30 gennaio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso il CODMA Via Tommaso Campanella n.
1 FANO (PU)
5) Mercoledì 17 febbraio 2016 dalle ore 14.00 alle ore 18.00 presso Istituto Alberghiero “F. Buscemi”
P.zza Mons. Sciocchetti n. 6 SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
I CORSI sono GRATUITI. Per informazioni e iscrizioni contattare: Pierangeli Silvia 071-82774 - email:
[email protected]. Le iscrizioni verranno registrate in ordine di data fino a capienza posti disponibili.
AMPO, organizza a CARTOCETO (Pu) presso l’azienda GALIARDI un Corso Base introduttivo teoricopratico di potatura dell’olivo della durata di 13 ore nei giorni 25-26-27 Febbraio 2016. Il costo di
partecipazione è di € 70,00 (iva compresa) I posti disponibili sono limitati e le iscrizioni verranno registrate
in ordine di arrivo per data.
Per informazioni e adesioni contattare dott.ssa Silvia Pierangeli allo 071/82774 oppure alla mail
[email protected]
Venerdì 15 gennaio 2016 ore 19.00, presso Fondazione G. Bandini - Abbadia di Fiastra Tolentino - (MC)
“I rischi di contaminazione delle produzioni agroalimentari da residui di fitofarmaci”
GIUSEPPE MARIOTTI (ARPAM - Macerata)
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ANDAMENTO METEOROLOGICO DAL 6/01/2016 AL 12/01/2016
Montecosaro
(45 m)
Potenza
Picena
(25 m)
Montefano
(180 m)
Tolentino
(183 m)
Cingoli
Troviggiano
(265 m)
Apiro
(270 m)
Cingoli
Colognola
(494 m)
T. Media (°C)
T. Max (°C)
T. Min. (°C)
Umidità (%)
Prec. (mm)
ETP (mm)
10.2 (7)
21.0 (7)
0.8 (7)
77.0 (7)
8.8 (7)
6.9 (7)
11.3 (7)
23.2 (7)
2.3 (7)
70.1 (7)
13.0 (7)
6.9 (7)
11.1 (7)
18.7 (7)
2.7 (7)
65.1 (7)
11.8 (7)
5.8 (7)
10.8 (7)
18.1 (7)
2.1 (7)
66.6 (7)
11.0 (7)
5.7 (7)
9.9 (5)
18.6 (5)
3.1 (5)
70.0 (5)
8.4 (5)
4.0 (5)
11.2 (7)
19.5 (7)
2.1 (7)
59.4 (7)
12.2 (7)
6.1 (7)
11.3 (7)
17.5 (7)
-0.4 (7)
60.2 (7)
23.4 (7)
5.7 (7)
10.6 (7)
16.0 (7)
1.1 (7)
67.3 (7)
16.4 (7)
5.1 (7)
Serrapetrona
(478 m)
T. Media (°C)
T. Max (°C)
T. Min. (°C)
Umidità (%)
Prec. (mm)
S. Angelo in
Pontano
(373 m)
10.9 (7)
20.5 (7)
2.5 (7)
68.5 (7)
11.2 (7)
Sarnano
(480 m)
Matelica
(325 m)
Castel
Raimondo
(415 m)
Muccia
(430 m)
Visso
(978 m)
11.1 (7)
18.8 (7)
2.6 (7)
58.2 (7)
15.4 (7)
10.2 (7)
19.0 (7)
0.4 (7)
62.6 (7)
17.2 (7)
11.3 (7)
18.4 (7)
-1.2 (7)
75.4 (7)
22.0 (7)
9.6 (7)
17.3 (7)
-1.6 (7)
67.9 (7)
21.8 (7)
9.6 (7)
17.1 (7)
-1.6 (7)
72.1 (7)
17.2 (7)
7.1 (7)
14.8 (7)
-0.3 (7)
77.3 (7)
42.2 (7)
Serravalle
del Chienti
(925 m)
6.6 (7)
13.4 (7)
-2.0 (7)
85.2 (7)
35.6 (7)
ETP (mm)
6.3 (7)
5.8 (7)
7.0 (7)
5.7 (7)
5.5 (7)
5.7 (7)
4.7 (7)
4.5 (7)
Treia
(230 m)
Notiziario AgroMeteorologico n. 01 del 13.1.2016
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SITUAZIONE METEOROLOGICA E EVOLUZIONE
Il Vecchio Continente si mostra suddiviso latitudinalmente in due comparti sia dal punto di vista termico che
igrometrico. Al di sopra dell'arco alpino si notano temperature sensibilmente più basse e tassi di umidità
superiori rispetto ai territori al di sotto di esso e alla Penisola Iberica. Del resto, il mai sopito anticiclone
africano ha recuperato posizioni dallo Stretto di Gibilterra gonfiando la sua campana fino a sopra i Pirenei.
In queste ore, poi, le correnti di caduta da nord-ovest verso la nostra penisola sono quasi completamente
schermate dall'efficace azione alpina; pertanto possiamo goderci un prevalente soleggiamento.
Più che l'opposizione dell'anticiclone meridionale sarà proprio la schermatura delle due importanti catene
montuose di cui sopra a frenare, spezzare e parzialmente contenere le ripetute discese depressionarie
fredde provenienti da nord e nord-ovest. Certo, a tratti le difese orografiche verranno aggirate e si avrà una
tracimazione dell'aria fredda specie sulle regioni centro-settentrionali italiane. Il tutto avverrà in modo
oscillatorio e un po' isterico tra mercoledì e giovedì, poi il calo termico si farà più strutturale e riguarderà
l'intero Stivale.
PREVISIONE DEL TEMPO SULLE MARCHE
Giovedì 14: Cielo alla poca o parziale copertura del mattino sui litorali meridionali, seguirà un progressivo
e marcato aumento della nuvolosità da ponente, stratificandosi soprattutto sulla fascia interna.
Precipitazioni a interessare l'Appennino dalle ore centrali, espandendosi verso le pianure nel corso delle
ore seguenti, preferendo il settore centro-settentrionale; precipitazioni nevose solo a quote molto alte. Venti
in genere deboli da sud e da sud-ovest. Temperature in discesa le minime, in leggero recupero le
massime. Brinate sull'entroterra.
Venerdì 15: Cielo nuvolaglia residua mattutina presente sul comparto meridionale e interno; seguiranno
dissolvimenti da nord senza però escludere temporanei e locali addensamenti nel corso del giorno.
Precipitazioni non se ne escludono di deboli e residue a sud al mattino, con neve sopra i 1000m; per
adesso non se ne prevedono di significative nel proseguo. Venti da deboli a moderati da nord-ovest.
Temperature in crescita le minime, senza particolari variazioni le massime; comunque in calo strutturale dal
pomeriggio-sera.
Sabato 16: Cielo prevalentemente o irregolarmente nuvoloso nella prima parte della giornata; tendenza ad
una minore copertura e maggiore variabilità nella seconda frazione. Precipitazioni per adesso se ne
attendono in discesa da nord specie nelle ore centrali, a carattere nevoso dai 500 metri circa; discontinuità
dei fenomeni nel pomeriggio-sera. Venti moderati da nord-est, a tratti più tesi. Temperature in sensibile
calo.
Domenica 17: Cielo al mattino parzialmente o irregolarmente nuvoloso; tendenza ad una minore copertura
dal settore settentrionale nella seconda frazione del giorno. Precipitazioni nevose a carattere sparso sino a
quote collinari (100-300m) soprattutto al centro-sud, meno incidenti nel pomeriggio-sera. Venti moderati, a
tratti forti, da nord. Temperature ancora in evidente flessione. Gelate.
Previsioni elaborate dal Centro Operativo di Agrometeorologia – ASSAM
Le previsioni meteorologiche aggiornate quotidianamente (dal lunedì al venerdì) sono consultabili all’indirizzo:
http://www.meteo.marche.it/previsioni.aspx
Notiziario curato dal Centro Agrometeo Locale per la Provincia di Macerata, d’intesa con il Servizio Fitosanitario
Regionale, Per informazioni: Dott. Alberto Giuliani - Tel. 0733/216464
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Prossimo notiziario: mercoledì 20 gennaio 2016