Pesaro e Urbino

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Transcript Pesaro e Urbino

A G R O M E T E O R O L O G I C O 01
Notiziario
di PRODUZIONE INTEGRATA per la provincia di Pesaro e Urbino
13 Gennaio 2016
Centro Agrometeo Locale - Via Marconi,1 – Calcinelli di Saltara Tel. 0721/896222
Fax 0721/879337 e-mail: [email protected]
Sito Internet: www.meteo.marche.it
NOTE AGROMETEOROLOGICHE SETTIMANALI
Anche nella settimana appena trascorsa non si sono registrate precipitazioni, persiste dunque la carenza
idrica di questo anomalo inizio inverno, fatta eccezione per un paio di giorni di pioggia nei primi giorni dell’
anno, sono circa due mesi che non si registrano precipitazioni di rilievo. Anche le temperature sono fuori
norma, anche in questo caso solo giovedì 7 gennaio le minime sono scese sotto lo zero determinando gelate
diffuse, più marcate nei fondovalle, mentre le massime si sono attestate sopra i valori storici. Altro evento
meteorico da segnalare la presenza di vento forte.
E’ possibile consultare tutti i grafici meteorologici orari, disponibili per l’intera provincia al seguente indirizzo:
http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/pu_home.aspx.
1
Marche. I forti venti del 11-12 gennaio 2016.
a cura di Danilo Tognetti1,Michela Busilacchi
2
Troppa è stata l'alta pressione sul Mediterraneo sul finire del 2015, troppa per il caldo accumulatosi nei bassi
strati dell'atmosfera, che ha spinto le temperature verso regimi ben al di sopra delle medie (per le Marche, la
temperatura media dei mesi novembre e dicembre 2015 è stata superiore di quasi un grado centigrado
rispetto alla norma), troppa per la conseguente formazione di un cuscino di aria calda che poi, quando la
situazione si è evoluta, ha portato a degli effetti indesiderati come le burrasche e le mareggiate di questi
giorni. Quando infatti sull'Atlantico settentrionale ha preso forma una vasta depressione, figlia di una colata
fredda polare, che ha avuto l'effetto di ridimensionare la presenza anticiclonica sull'Europa, ecco che si sono
venuti a creare degli attriti notevoli fra le due masse d'aria prevalenti: la calda nord-africana presente sul
Mediterraneo, la fredda in discesa dall'Artico. Man mano che il centro depressionario si è spostato verso est,
portandosi in prossimità delle Isole Britanniche, la compressione barica, è avvenuta sempre più in prossimità
della nostra penisola (Figura 1), culminando nel giorni 10-12 gennaio, quando sostenuti venti occidentali
hanno investito l'Italia, particolarmente violenti tra Toscana e Liguria.
Sulle Marche tale evoluzione è stata vissuta dapprima con un notevole aumento delle temperature dal giorno
7 gennaio (Figura 2), seguito da un progressivo irrobustimento della ventilazione fino a regimi di uragano tra
le giornate di lunedì 11 e domenica 12.
Passando ai numeri, in base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, in regione, la temperatura media è
passata dai 4,4°C di mercoledì 6 gennaio ai 14°C di lunedì 11; addirittura, numerose stazioni hanno superato
la soglia dei 20°C, come Potenza Picena con 23,2°C, Montefiore dell'Aso con 22,8°C, Fermo con 21,7°C.
Per i venti, le raffiche massime più elevate sono state registrate tutte il giorno 11, in località dell'entroterra; il
valore più alto è toccato alla stazione di Castelraimondo, che alle ore 15 di lunedì ha rilevato una raffica
massima di 132,8 km/h; lievemente al di sotto la raffica massima registrata dalla stazione di Maiolati Spontini,
pari a 132,6 km/h, delle ore 16. Altri valori sono riportati nella Tabella 1.
Figura 1. Mappa del geopontenziale a 500mb delle ore 12 di lunedì 11 gennaio 2016 (Fonte www.wetter3.de)
Stazione
Giorno
Raf. Max (km/h)
Castelraimondo
lunedì 11 gennaio 2016
132,8
Maiolati Spontini
lunedì 11 gennaio 2016
132,6
Urbino
lunedì 11 gennaio 2016
124,3
Montefortino
lunedì 11 gennaio 2016
120,2
Maiolati Spontini
lunedì 11 gennaio 2016
119,1
martedì 12 gennaio 2016
118,4
lunedì 11 gennaio 2016
116,6
Castelraimondo
martedì 12 gennaio 2016
116,3
Treia
martedì 12 gennaio 2016
115,6
Urbino
martedì 12 gennaio 2016
115,3
Montalto delle Marche
Visso
Tabella 1. Raffiche massime (km/h) più elevate rilevate in regione nei giorno 11-12 gennaio 2016.
1
2
2
Figura 2. Temperatura media giornaliera regionale (°C), periodo 1-12 gennaio 2016
CEREALI AUTUNNO-VERNINI concimazione azotata
La coltura si trova nella quasi totalità dei casi nella fase fenologica di due-tre foglie vere BBCH 12-13, al
momento non si riscontrano problematiche degne di nota.
Si ritiene utile fornire l’indicazione per la prima concimazione azotata visto l’approssimarsi della fase di
inizio accestimento, momento in cui è particolarmente importante la disponibilità degli elementi nutritivi in
particolare dell’azoto.

Concimazione azotata
Tra le variabili che influenzano la quantità e la qualità della granella, la concimazione azotata in
copertura riveste un ruolo di primaria importanza; fondamentale è la modalità della distribuzione intesa
come momento dell’applicazione, quantità utilizzata e tipo di fertilizzante impiegato.
Per l’individuazione della corretta quantità di fertilizzante da distribuire è possibile fare riferimento alla
tabella riportata sotto, che evidenzia le unità di azoto assorbite per produrre un quintale di granella,
tenendo in considerazione anche la paglia e le parti che rimangono in campo.
Per una corretta gestione della nutrizione azotata rivestono importanza fondamentale l’epoca e la
modalità di distribuzione. Prima dell’accestimento la coltura
necessita di quantità di azoto limitate viste le ridotte
Coltura
Unità di Azoto assorbite,
(pianta intera)
Kg per q.le di prodotto
dimensioni della pianta e lo sviluppo vegetativo rallentato.
A partire dalla fase di accestimento la disponibilità di
Grano duro
2.9
azoto risulta molto più importante, in quanto incide
Grano tenero
2.6
direttamente sul numero di culmi e quindi di spighe ed
Orzo
2.2
inoltre i fabbisogni tendono ad aumentare. La fase di
Farro
2.7
massimo assorbimento si ha in corrispondenza della
Avena
2.1
levata.
Un utile indice per programmare gli interventi e la dose di fertilizzanti azotati può essere rappresentato
dall'Indice TermoPluviometrico ITP, riferito al periodo ottobre-dicembre. Il valore di ITP del 2015
(calcolato su 3 stazioni della provincia rappresentative dell’areale cerealicolo) è pari a 19, contro un
valore storico (10 anni sulle medesime stazioni) pari a 26; se prendiamo l’ITP riferito ai soli mesi di
novembre e dicembre addirittura il valore 2015 è di 6 contro 23; ciò significa che è notevolmente
inferiore alla norma, ed indica quindi un dilavamento molto limitato dell'azoto.
Nonostante la minima dotazione idrica dei terreni, ma con le temperature costantemente
superiori alla norma, lo sviluppo della coltura risulta attualmente ottimale.
Quindi, al fine di ottimizzare gli obiettivi quanti-qualitativi e limitare le perdite di azoto, si consiglia di
frazionare la distribuzione dell’intero fabbisogno in copertura in tre interventi, distribuendo in
corrispondenza della fase di accestimento circa il 20-30% circa dell’intero fabbisogno, in
corrispondenza della fase di inizio levata un ulteriore 50% e completando poi l’apporto azotato a
fine levata - inizio botticella.
3
Per quanto riguarda la forma azotata da impiegare, nella fase di accestimento sono da favorire i concimi
in forma nitrica o ammoniacale, in grado di rilasciare azoto prontamente, anche in condizioni di basse
temperature. Nel caso di strategie aziendali che prevedono l’impiego di concimi a lenta cessione di
origine minerale o organica, nella fase di accestimento può essere distribuita l’intera dose.

Limiti e divieti
Le aziende che ricadono in Zone Vulnerabili da Nitrati (ZVN), sono tenute ad osservare quanto
previsto nel Programma di Azione per le ZVN di origine agricola, approvato con Delibera di
Giunta Regionale n. 1448 del 3/12/2007. L’Allegato 4 della citata delibera fissa i criteri per la redazione
del piano di concimazione e del piano di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici. Fra gli
obblighi previsti per le aziende ricadenti all’interno delle zone ZVN (validi anche ai fini della
condizionalità PAC) si ritiene opportuno segnalare il divieto di distribuzione del letame e dei materiali
ad esso assimilati, nonché dei concimi azotati e ammendanti organici nei seguenti casi:
 nelle aree di cava;
 terreni gelati, innevati, saturi d’acqua, con falda acquifera affiorante o con frane in atto;
 a distanza inferiore a 25 metri dall’inizio dell’arenile per le acque di laghi naturali ed artificiali, marinocostiere e di transizione;
 a distanza inferiore a 5 metri dalle sponde dei corsi d’acqua non significativi;
 a distanza inferiore a 10 metri dalle sponde dei corsi d’acqua significativi;
 nelle superfici non interessate dall’attività agricola;
 nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
 in tutte le situazioni in cui l’autorità competente emette specifici provvedimenti di divieto ;
 nel periodo temporale compreso fra il 15 novembre (con il DDPF n. 925/CSI del 13.11.2015 è stata
concessa una sospensione del divieto di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e
assimilati dal 15.11.2015 al 30.11.2015) ed il 15 febbraio di ogni anno su terreni con prati, cereali
autunno-vernini, colture ortive ed arboree con inerbimento permanente (dal 1 novembre al 28
febbraio nei terreni destinati ad altre colture).
Per quanto riguarda invece l’utilizzazione agronomica dei liquami e dei materiali ad essi assimilati
è vietata nei seguenti casi:
 nelle superfici non interessate dall’attività agricola;
 nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
 terreni gelati, innevati, saturi d’acqua, con falda acquifera affiorante o con frane in atto;
 su terreni con pendenze medie superiore al 10%, che può essere incrementata fino al 20% massimo
in presenza di adeguate sistemazioni idrauliche-agrarie e con l’applicazione delle migliori tecniche di
spandimento volte ad evitare ruscellamento ed erosione;
 nel periodo temporale compreso fra il 15 novembre ed il 28 febbraio di ogni anno (in ottemperanza
alla DGR 1448/2007 ed alle NTA del Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche);
 sui terreni con falda idrica presente ad una profondità inferiore a 1,50 metri dal piano di campagna;
 a distanza inferiore a 30 metri dall’inizio dell’arenile per le acque di laghi naturali ed artificiali, marinocostiere e di transizione;
 a distanza inferiore a 10 metri dalle sponde dei corsi d’acqua;
 su suoli con colture orticole in atto o colture da frutto, a meno che il sistema di distribuzione non
consenta di salvaguardare integralmente la parte aerea della pianta;
 nelle colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento.
Si precisa anche che l’utilizzo agronomico dei liquami e dei materiali ad essi assimilati, per effetto
delle NTA del Piano di Tutela della Acque (approvato con delibera DACR n.145 del 26/01/2010, il cui
art. 75 prevede che continuano ad essere applicabili le NTA contenute nel capitolo 10 del precedente
Piano di Tutela, a sua volta approvato con DACR 302 del 29 febbario 2000), è vietato anche nelle aree
NORMALI nei seguenti casi:
 terreni con pendenze superiori al 15%;
Coltura
Dosi max di Resa ipotizzata
 suolo gelato, innevato o saturo d’acqua;
azoto (ZVN)
T/ha
 nel periodo temporale fra il 15 dicembre ed il 28 Frumento tenero
180
6
febbraio di ogni anno;
Frumento duro
140
4
 su suoli con colture orticole in atto, i cui raccolti
Orzo
120
5
siano destinati ad essere consumati crudi da
Avena
100
4,5
parte dell’uomo.
Segale
80
4
Le aziende che ricadono all’interno delle zone
ZVN sono inoltre obbligate al rispetto dei limiti massimi di concimazione per ogni coltura
calcolati come riportato nella tabella a fianco (espressi in kg di azoto per ettaro) e al rispetto del
limite di 170 Kg di azoto per ettaro, inteso come media aziendale, derivanti da soli effluenti di
4
allevamento, che può essere elevato a 210 Kg di azoto per ettaro (inteso sempre come
quantitativo medio aziendale) ottenuto sommando i contributi da effluenti di allevamento ed i
contributi da concimi azotati minerali ed ammendanti organici di cui al D.Lgs 217/2006.
Per tali aziende vi è l’obbligo dell’annotazione delle fertilizzazioni effettuate all’interno del “Registro dei
trattamenti e fertilizzanti”.
Ricordiamo inoltre che in conformità con quanto stabilito dal Programma d’Azione della Regione
Marche le aziende con allevamento che ricadono all’interno delle ZVN sono tenute al rispetto
degli obblighi in materia di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei massimali di distribuzione
previsti nel Piano di Utilizzazione Agronomico aziendale.
Tutti i principi attivi indicati nel Notiziario sono previsti nelle Linee Guida per la Produzione Integrata delle
Colture, Difesa Fitosanitaria e Controllo delle Infestanti" della Regione Marche - 2015 ciascuno con le
rispettive
limitazioni
d’uso
(per
la
consultazione
completa
del
documento
http://www.meteo.marche.it/news/LineeGuidaPI_DifesaFito_2015.pdf e pertanto il loro utilizzo risulta
conforme con i principi della difesa integrata volontaria. Le aziende che applicano soltanto la difesa
integrata obbligatoria, non sono tenute al rispetto delle limitazioni d'uso dei prodotti fitosanitari previste nelle
Linee Guida di cui sopra, per cui possono utilizzare tutti gli agrofarmaci regolarmente in commercio, nei
limiti di quanto previsto in etichetta , applicando comunque i principi generali di difesa integrata, di cui
all'allegato III del D.Lgs 150/2012, e decidendo quali misure di controllo applicare sulla base della
conoscenza dei risultati dei monitoraggi e delle informazioni previste al paragrafo A.7.2.3. del PAN (DM 12
febbraio 2014). Con il simbolo (♣) vengono indicati i prodotti ammessi in agricoltura biologica.
Nel sito www.meteo.marche.it è attivo un Servizio di Supporto per l’Applicazione delle Tecniche di
Produzione Integrata e Biologica dove è possibile la consultazione dei Disciplinari di Produzione e di
Difesa Integrata suddivisi per schede colturali. Sono inoltre presenti link che consentono di collegarsi alle
principali Banche dati per i prodotti ammessi in Agricoltura Biologica.
Il risultato completo dell’intera attività di monitoraggio (meteorologico, fenologico e fitopatologico)
effettuato
dal
Servizio
Agrometereologico
è
consultabile
all’indirizzo:
http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/pu_home.aspx
Per la consultazione dei prodotti commerciali disponibili sul mercato contenenti i principi attivi indicati
nel presente notiziario è possibile fare riferimento alla banca dati disponibile su SIAN (Sistema
Informativo Agricolo Nazionale).
Banca Dati Fitofarmaci
Banca Dati Bio
APPUNTAMENTI E COMUNICAZIONI
L’AIOMA Soc. Coop. Agr., organizza dall’ 1 al 3 febbraio 2016, il corso: “LE OLIVE DA TAVOLA.
Produzione, lavorazione ed analisi sensoriale” della durata di 13 ore.
Le lezioni si terranno a ad Ascoli Piceno presso Agriturismo “Cooperativa Case Rosse” – C.da
Case Rosse, 173, Fraz. Poggio di Bretta, il costo è di 183 €, IVA Compresa. Il corso è suddiviso in
una parte teorica ed una di analisi sensoriale. E’ prevista una visita al laboratorio di lavorazione delle
olive.
Per prenotazioni potete contattare l’AIOMA al n. 071-2073196 oppure visitare il sito www.aioma.it,
dove sono disponibili il programma e la domanda di adesione
L’AMPO, organizza a CARTOCETO (Pu) presso l’azienda GALIARDI un Corso Base introduttivo
teorico-pratico di potatura dell’olivo della durata di 13 ore nei giorni 25-26-27 Febbraio 2016. Il costo di
partecipazione è di € 70,00 (iva compresa) I posti disponibili sono limitati e le iscrizioni verranno
registrate in ordine di arrivo per data. Per informazioni e adesioni contattare dott.ssa Silvia Pierangeli
allo 071/82774 oppure alla mail [email protected]
L’AIOMA Soc. Coop. Agr., organizza dal 19 al 27 febbraio 2016, un corso teorico-pratico sulla
potatura dell’olivo della durata di 30 ore. Le lezioni teoriche si terranno a Lapedona (FM) presso
Agriturismo Il Frantoio di De Carolis Tiziano - Via Madonna Bruna, 25, il costo è di 183 €, IVA
Compresa. Per prenotazioni potete contattare l’AIOMA al n. 071-2073196 oppure visitare il sito
www.aioma.it, dove sono disponibili il programma e la domanda di adesione.
5
ANDAMENTO METEOROLOGICO DAL 6 AL 12 GENNAIO
FANO
PESARO
MONDOLFO
MONTELABBATE
PIAGGE
SERRUNGARINA
S. LORENZO IN C.
MONTEFELCINO
CAGLI
ACQUALAGNA
SASSOCORVARO
S. ANGELO IN V.
URBINO*
NOVAFELTRIA
FRONTONE
Quota
stazione
(m.s.l.m)
11
40
90
110
120
210
260
270
280
295
340
360
476
490
530
Temp. Media
(°C)
Temp. Max
(°C)
Temp. Min
(°C)
Umidità relativa
(%)
Precipitazione
(mm)
9.6 (7)
9.4 (7)
10.0 (7)
8.8 (7)
12.3 (1)
9.5 (7)
10.5 (7)
8.9 (7)
9.7 (7)
10.1 (7)
12.3 (7)
9.0 (7)
8.8 (7)
7.9 (7)
-
19.8 (7)
19.6 (7)
18.7 (7)
18.9 (7)
14.9 (1)
18.0 (7)
17.2 (7)
17.4 (7)
17.2 (7)
16.4 (7)
18.8 (7)
15.1 (7)
14.4 (7)
14.9 (7)
-
0.7 (7)
-0.9 (7)
1.6 (7)
-0.7 (7)
10.2 (1)
0.6 (7)
1.9 (7)
-0.6 (7)
-3.4 (7)
-2.0 (7)
3.0 (7)
-3.4 (7)
-0.3 (7)
-2.6 (7)
-
83.6 (7)
54.7 (7)
55.5 (7)
67.6 (7)
44.8 (1)
73.6 (7)
76.0 (7)
75.8 (7)
72.4 (7)
70.4 (7)
53.3 (7)
84.7 (7)
92.3 (7)
80.1 (7)
-
27.8 (7)
34.0 (7)
30.4 (7)
29.8 (7)
0.0 (1)
37.4 (7)
33.6 (7)
37.4 (7)
44.0 (7)
43.8 (7)
28.2 (7)
40.6 (7)
31.2 (7)
35.6 (7)
-
*Stazione dell’Osservatorio Meteorologico “A. Serpieri” Università degli Studi di Urbino
SITUAZIONE METEOROLOGICA E EVOLUZIONE
Il Vecchio Continente si mostra suddiviso latitudinalmente in due comparti sia dal punto di vista termico che
igrometrico. Al di sopra dell'arco alpino si notano temperature sensibilmente più basse e tassi di umidità
superiori rispetto ai territori al di sotto di esso e alla Penisola Iberica. Del resto, il mai sopito anticiclone
africano ha recuperato posizioni dallo Stretto di Gibilterra gonfiando la sua campana fino a sopra i Pirenei. In
queste ore, poi, le correnti di caduta da nord-ovest verso la nostra penisola sono quasi completamente
schermate dall'efficace azione alpina; pertanto possiamo goderci un prevalente soleggiamento. Più che
l'opposizione dell'anticiclone meridionale sarà proprio la schermatura delle due importanti catene montuose di
cui sopra a frenare, spezzare e parzialmente contenere le ripetute discese depressionarie fredde provenienti
da nord e nord-ovest. Certo, a tratti le difese orografiche verranno aggirate e si avrà una tracimazione
dell'aria fredda specie sulle regioni centro-settentrionali italiane. Il tutto avverrà in modo oscillatorio e un po'
isterico tra mercoledì e giovedì, poi il calo termico si farà più strutturale e riguarderà l'intero Stivale.
PREVISIONE DEL TEMPO SULLE MARCHE
giovedì 14: alla poca o parziale copertura del mattino sui litorali meridionali, seguirà un progressivo e
marcato aumento della nuvolosità da ponente, stratificandosi soprattutto sulla fascia interna. Precipitazioni a
interessare l'Appennino dalle ore centrali, espandendosi verso le pianure nel corso delle ore seguenti,
preferendo il settore centro-settentrionale; precipitazioni nevose solo a quote molto alte. Venti in genere
deboli da sud e da sud-ovest. Temperature in discesa le minime, in leggero recupero le massime. Altri
fenomeni brinate sull'entroterra.
venerdì 15: nuvolaglia residua mattutina presente sul comparto meridionale e interno; seguiranno
dissolvimenti da nord senza però escludere temporanei e locali addensamenti nel corso del giorno.
Precipitazioni non se ne escludono di deboli e residue a sud al mattino, con neve sopra i 1000m; per adesso
non se ne prevedono di significative nel proseguo. Venti da deboli a moderati da nord-ovest. Temperature in
crescita le minime, senza particolari variazioni le massime; comunque in calo strutturale dal pomeriggio-sera.
Altri fenomeni
sabato 16: cielo prevalentemente o irregolarmente nuvoloso nella prima parte della giornata; tendenza ad
una minore copertura e maggiore variabilità nella seconda frazione. Precipitazioni per adesso se ne
attendono in discesa da nord specie nelle ore centrali, a carattere nevoso dai 500 metri circa; discontinuità
dei fenomeni nel pomeriggio-sera. Venti moderati da nord-est, a tratti più tesi. Temperature in sensibile calo.
Altri fenomeni
domenica 17: cielo al mattino parzialmente o irregolarmente nuvoloso; tendenza ad una minore copertura
dal settore settentrionale nella seconda frazione del giorno. Precipitazioni nevose a carattere sparso sino a
quote collinari (100-300m) soprattutto al centro-sud, meno incidenti nel pomeriggio-sera. Venti moderati, a
tratti forti, da nord. Temperature ancora in evidente flessione. Altri fenomeni gelate.
Notiziario curato dal Centro Agrometeo Locale. Per informazioni Dr Agr Angela Sanchioni 0721896222
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del presente servizio informativo, nonché per tutti gli adempimenti conseguenti. Il titolare del trattamento è: ASSAM - via Dell’Industria, 1 Osimo Stazione, a cui potete rivolgervi per esercitare i
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prossimo notiziario: giovedì 21 gennaio 2016
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