Transcript Notiziario

A G R O M E T E O R O L O G I C O 13
Notiziario
di PRODUZIONE INTEGRATA per la provincia di Pesaro e Urbino
6 Aprile 2016
0.
Centro Agrometeo Locale - Via Marconi,1 – Calcinelli di Saltara Tel. 0721/896222
Fax 0721/879337 e-mail: [email protected]
Sito Internet: www.meteo.marche.it
NOTE AGROMETEOROLOGICHE SETTIMANALI
La settimana è trascorsa senza precipitazioni di rilievo e con temperature piuttosto elevate, ciò ha
permesso di riprendere le operazioni agronomiche del periodo, particolarmente anomala è la presenza di
nebbia negli ultimi giorni.
E’ possibile consultare tutti i grafici meteorologici orari, disponibili per l’intera provincia al seguente
indirizzo: http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/pu_home.aspx.
1
MAIS: PREPARAZIONE DEL LETTO DI SEMINA E CONCIMAZIONE
Le condizioni meteorologiche dell’ultimo periodo con assenza di piogge e sporadica ventosità, hanno
permesso in questi giorni di rientrare in campo nella maggior parte dei terreni, per la preparazione dei letti
di semina del mais e le semine del girasole; le lavorazioni devono comunque essere molto superficiali in
quanto negli strati più profondi il terreno è ancora molto umido. Anche l’innalzamento delle temperature è
favorevole per poter procedere con la semina delle colture primaverili estive.
Il mais, coltura da rinnovo, solitamente nei nostri areali trova la sua collocazione nella rotazione dopo il
frumento. L’intervallo minimo tra due cicli successivi dovrà essere pari a un anno.
Scelta varietale: con limitata disponibilità di acqua irrigua è consigliabile impiegare varietà a ciclo di
maturazione non troppo lungo, classe di
epoca di semina
Terreni
precocità fino a 500 scegliendo ibridi destinazione
sabbiosi
Argillosi
adatti ad ambienti siccitosi al fine di
a
1
epoca
di
semina
(aprile)
FAO
600
FAO 500
evitare stress idrici alla coltura. A lato si granella
semina ritardata (maggio)
FAO 500
FAO 400
riporta una tabella di indirizzo per la
a
2 epoca di semina (giugno)
FAO 400
FAO 300
scelta della classe di precocità in
a
1 epoca di semina (aprile)
FAO 700
FAO 600
funzione dell’epoca di semina e della foraggio
semina ritardata (maggio)
FAO 600
FAO 500
a
tipologia del terreno.
2 epoca di semina (giugno)
FAO 500
FAO 400
Epoca e densità di semina: il processo
di germinazione del mais si avvia con
Densità di semina consigliate
temperature del terreno >8°C mentre è destinazione
a
2
a
2
1 epoca (pt/m )
2 epoca (pt/m )
fortemente danneggiato da valori inferiori, la
FAO 300
6.7
temperatura minima per avere germinazione e
FAO 400
7.2
6.5
nascite accettabilmente rapide e regolari è di granella
FAO 500
6.9
12°C, quindi la semina può essere fatta
FAO 600
6.7
appena tale temperatura media si riscontra nel
FAO 400
7.2
terreno alla profondità alla quale va deposto il
FAO 500
8
6.9
trinciato
seme (5 cm circa). In genere le semine vanno
FAO 600
7.7
FAO 700
7.2
posizionate dopo la prima decade di Aprile
evitando semine troppo anticipate.
Sono consentite interfile variabili da 45 a 75 cm in funzione dei cantieri aziendali di semina e raccolta.
Normalmente nei nostri areali la semina viene effettuata con interfila a 70 cm, mentre sulla fila la distanza
va regolata fino ad ottenere una densità ottimale pari a quella riportata nella tabella sopra.
Per ottenere tali densità di piante si consiglia di impiegare dal 10 al 15% di semi in più, in funzione della
germinabilità, dell'epoca di semina e delle difficoltà di emergenza che caratterizzano il terreno.
Per determinare il numero di semi sulla fila si dovrà moltiplicare la densità per la distanza dell’interfila
espressa in metri (ad es. per 7 piante/mq con interfila 70 cm. = 7x(1+10%) x 0,7 da cui si ottengono 5,4
semi per metro lineare, che corrispondono ad una distanza sulla fila di circa 18 cm (1/5,4).
Per il controllo degli elateridi si consiglia di non coltivare mais in successione a prati stabili almeno
per 2 anni e con eventuali infestazioni in atto eseguire sarchiature ripetute per creare un ambiente
sfavorevole alle larve. Oltre a queste tecniche agronomiche, con presenza accertata di elateridi si
consiglia di distribuire nel solco di semina uno dei seguenti geodisinfestanti: Teflutrin (1) (2) Zetacipermetrina (1) Cipermetrina (1) Lambdacialotrina (1) Clorpirifos etile (1) Thiacloprid (2).
(1) Prodotto geodisinfestante
(2) Prodotto conciante
La concia del seme è in alternativa alla geodisinfestazione che dovrà essere sempre
localizzata. Le Linee Guida per la Produzione Integrata delle Colture, Difesa Fitosanitaria e Controllo delle
Infestanti" della Regione Marche - 2015 impongono inoltre le seguenti Limitazioni d’uso per
geodisinfestazione e concia:
tranne che nei terreni in cui il mais segue se stesso, l’erba medica, prati, erbai e patata la
geodisinfestazione o in alternativa la concia può essere eseguita solo alle seguenti condizioni:
- la geodisinfestazione non può essere applicata su più del 30% dell’intera superficie aziendale.
Tale superficie può essere aumentata al 50% nei seguenti casi:
- monitoraggio con trappole:cattura cumulativa di 1000 individui
- monitoraggio larve con vasetti: presenza consistente
CONCIMAZIONE
AZOTO: Per quanto concerne la concimazione azotata la dose di fertilizzante da apportare dovrà essere
determinata attraverso l’applicazione della seguente formula:
Concimazione azotata (N) = fabbisogni colturali (A) – apporti derivanti dalla fertilità del suolo (B) +
perdite per lisciviazione (C) + perdite per immobilizzazione e dispersione (D) – azoto da residui
della coltura precedente (E) - azoto da fertilizzazioni organiche effettuate negli anni precedenti (F)
– apporti naturali (G). Al fine di quantificare puntualmente le diverse variabili si consiglia di
ricorrere ad un piano di concimazione redatto da un tecnico competente in materia.
2
In maniera molto sintetica i vari fattori della funzione riportata sono i seguenti:
A) Fabbisogni colturali (kg/ha)
I fabbisogni colturali tengono conto della necessità di azoto della coltura, determinato sulla base degli
assorbimenti colturali unitari e dalla produzione attesa, secondo quanto di seguito indicato:
A = assorbimento colturale unitario x produzione attesa
Coefficiente di asportazione ed assorbimento di azoto, fosforo e potassio in Kg (unità) per tonnellata di mais granella o
trinciato. (Disciplinare di Tecniche Agronomiche di Produzione Integrata Regione Marche 2015)
Coltura
Mais da granella
Mais trinciato
Unità asportate
(kg per tonnellata di prodotto)
N
22.7
3.9
P2O5
10
1.5
Unità assorbite
(kg per tonnellata di prodotto)
K2O
22.3
3.3
N
15.6
P2O5
6.9
K2O
3.8
Per una corretta interpretazione della tabella si fa presente che i coefficienti di asportazione (Unità
asportate in kg per tonnellata di prodotto) tengono conto soltanto delle quantità di elemento che vengono
allontanate dal campo con la raccolta della parte utile della pianta, mentre i coefficienti di assorbimento
comprendono anche le quantità di elemento che vengono localizzati nelle parti della pianta non raccolte e
che rimangono in campo.
(B) Apporti di azoto derivanti dalla fertilità del suolo (kg/ha)
Gli apporti di azoto derivanti dalla fertilità del suolo sono costituiti dall’azoto immediatamente
disponibile per la coltura definito come azoto pronto (B1) e dall’azoto che si libera in seguito ai
processi di mineralizzazione della sostanza organica. La disponibilità annuale è riportata in tabella
seguente.
Azoto pronto (B1) calcolato in Kg/ha
Tessitura
Tendenzialmente sabbioso
Franco
Tendenzialmente argilloso
N pronto
28,4 x N totale (‰)
26 x N totale (‰)
24,3 x N totale (‰)
Densità apparente
1,42
1,30
1,21
Azoto mineralizzato (B2) che si rende disponibile in un anno, calcolato sulla base della tessitura, del
contenuto di sostanza organica del suolo e del rapporto C/N (kg/ha)
Tessitura
Tendenzialmente sabbioso
Franco
Tendenzialmente argilloso
Tendenzialmente sabbioso
Franco
Tendenzialmente argilloso
Tendenzialmente sabbioso
Franco
Tendenzialmente argilloso
Rapporto C/N
9-12
<9
>12
N mineralizzato (1)
36 x S.O. (%)
24 x S.O. (%)
12 x S.O. (%)
42 x S.O. (%)
26 x S.O. (%)
18 x S.O. (%)
24 x S.O. (%)
20 x S.O. (%)
6 x S.O. (%)
(1) L’entità della decomposizione della sostanza organica varia dal 2 al 3% per i terreni sabbiosi, dal 1,7 al 2 % per i terreni di medio
impasto e da 0,5 al 1,5 % per i terreni argillosi. Con un rapporto C/N < di 9 è stato utilizzato il valore più alto dell’intervallo, viceversa con un
rapporto C/N > di 12 ed il valore medio con C/N equilibrato. I valori riportati in tabella sono calcolati considerando una profondità di 20 cm e
che il contenuto di azoto nella sostanza organica sia del 5%. La quantità di azoto che si rende disponibile rimane costante per tenori di S.O.
superiori al 3%
Gli apporti di azoto derivanti dalla mineralizzazione organica sono disponibili per la coltura in relazione al
periodo in cui essa si sviluppa, pertanto nel calcolo è necessario considerare il fattore tempo. Per il mais
il coefficiente tempo proposto nel disciplinare di produzione è pari a 0,75.
Quindi per il Mais B = B1 + (B2 x 0,75)
(C) Perdite per lisciviazione
In relazione all’andamento climatico e alle caratteristiche pedologiche possono determinarsi delle perdite
di azoto per lisciviazione. Tali perdite vengono stimate prendendo come riferimento l’entità delle
precipitazioni in determinati periodi dell’anno, generalmente nella stagione autunno invernale nell’intervallo
di tempo compreso dal 1 ottobre al 31 gennaio, come di seguito riportato:
- con pioggia <150 mm: nessuna perdita:
- con pioggia compresa fra 150 e 250 mm: perdite per lisciviazione progressivamente crescenti da 0 a 30
kg/ha;
- con pioggia >250 mm: perdite per lisciviazione pari a 30 kg/ha.
3
Per calcolare la perdita di N quando le precipitazioni sono comprese tra 150 e 250 mm si utilizza la
seguente espressione:
Perdita (kg/ha) = (30 x (150-y)/100)
dove: y = pioggia in mm nel periodo ottobre - gennaio.
(D) Perdite per immobilizzazione e dispersione
Le quantità di azoto, che vengono immobilizzate per processi di adsorbimento chimico-fisico e dalla
biomassa per processi di volatilizzazione e denitrificazione, sono calcolate come percentuali degli apporti
di azoto provenienti dalla fertilità del suolo (azoto pronto (B1) e azoto derivante dalla mineralizzazione
della sostanza organica (B2)) utilizzando la seguente formula che introduce il fattore di correzione (fc)
riportato nella tabella.
D = (B1+B2) x fc
Fattore di correzione da utilizzare per valutare l’immobilizzazione e la dispersione dell’azoto nel terreno
Drenaggio
franco
0,40
0,25
0,20
Lento o impedito
Normale
Rapido
Tessitura
tendenzialmente argilloso
0,45
0,30
0,25
tendenzialmente sabbioso
0,35
0,20
0,15
(E) Azoto da residui della coltura in precessione
I residui delle colture precedenti, a seguito di interramento, subiscono un processo di demolizione che
porta in tempi brevi alla liberazione di azoto; se però questi materiali risultano caratterizzati da un rapporto
C/N elevato, si verifica al contrario una temporanea riduzione della disponibilità di azoto.
Azoto disponibile in funzione della coltura precedente (kg/ha)
Coltura
Barbabietola
N da residui (kg/ha)
30
Cereali autunno-vernini
- paglia asportata
- paglia interrata
-10
-30
Colza
20
Girasole
0
Mais
- stocchi asportati
- stocchi interrati
-10
-40
Prati
- Medica in buone condizioni
- polifita con + del 15% di leguminose o medicaio
diradato
- polifita con leguminose dal 5 al 15%
- polifita con meno del 5% di leguminose
- di breve durata o trifoglio
Patata
Pomodoro, altre orticole (es.: cucurbitacee,
crucifere e liliacee)
Orticole minori a foglia
80
60
40
15
30
35
30
25
Soia
Leguminose da granella (pisello, fagiolo,
lenticchia, ecc.)
Sorgo
Sovescio di leguminose (in copertura autunnoinvernale o estiva)
10
40
-40
50
(F) Azoto da fertilizzazioni organiche effettuate negli anni precedenti
L’azoto derivante dalla mineralizzazione dei residui di fertilizzanti organici che sono stati distribuiti negli
anni precedenti varia in funzione delle quantità e del tipo di fertilizzante impiegato e nel caso di
distribuzioni regolari nel tempo anche della frequenza (uno, due o tre anni). Il coefficiente di recupero si
applica alla quantità totale di azoto contenuto nel prodotto ammendante abitualmente apportato nel caso
di apporti regolari o alla quantità effettivamente distribuita l’anno precedente per apporti saltuari (vedere le
tabelle relative seguenti). Questo supplemento di N si rende disponibile nell’arco di un intero anno e va
opportunamente ridotto in relazione al ciclo del singolo tipo di coltura.
4
Tale valore fornisce una stima della fertilità residua derivante dagli apporti organici effettuati gli anni
precedenti e non include l’azoto che si rende disponibile in seguito ad eventuali fertilizzazioni organiche
che si fanno alla coltura per la quale si predispone il bilancio dell’azoto.
Apporti regolare di fertilizzanti organici: coefficiente % di recupero annuo dell’azoto contenuto nella
matrice organica distribuita
Matrici organiche
Ammendanti
Liquame bovino
Liquame suino e pollina
Tutti gli anni
50
30
15
Ogni 2 anni
30
15
10
Ogni 3 anni
20
10
5
Apporti saltuari di ammendanti: coefficienti % di recupero annuo dell’azoto contenuto nell’ammendante
Disponibilità nel 2° anno
20
(G) Apporti naturali
Con questa voce viene preso in considerazione il quantitativo di azoto che giunge al terreno con le
precipitazioni atmosferiche. L’entità delle deposizioni varia in relazione alle località e alla vicinanza o
meno ai centri urbani ed industriali. Nelle zone di pianura limitrofe alle aree densamente popolate si
stimano quantitativi oscillanti intorno ai 20 kg/ha anno. Si tratta di una disponibilità annuale che va
opportunamente ridotta in relazione al ciclo delle colture.
Le aziende biologiche possono impiegare solo fertilizzanti di origine organica, nella cui etichetta dovrà
essere presente la dicitura “ammesso in agricoltura biologica”.
Le aziende che hanno l’obbligo del rispetto del Disciplinare di tecniche agronomiche per la
produzione integrata della regione Marche possono distribuire un massimo di 280 U/ha di Azoto (N) per
il mais (ridotto a 200 quando il mais segue un prato di leguminose); inoltre lo stesso prevede che l’azoto
deve essere distribuito frazionandolo in più interventi; in presemina non dovrà superare il 30% dell’intero
fabbisogno e i 50Kg/ha, mentre in copertura ogni singola somministrazione non dovrà essere superiori ai
100 Kg/ettaro.
Nelle ZVN vige l’obbligo del rispetto del limite massimo di 170 Kg/ha di Azoto (N), come quantitativo
medio aziendale; tale limite può essere elevato, ad un massimo di 210 Kg/ha, qualora l’azienda
integrasse la concimazione minerale con apporti di sostanza organica (letame ed effluenti zootecnici per
un massimo di 170 Kg/ha di azoto provenienti da tali fonti).
FOSFORO e POTASSIO: essendo entrambi
Limite inferiore e superiore della classe di dotazione “normale”
gli elementi poco mobili nel suolo agrario è di
per P2O5 e K2O per mais
fondamentale
importanza
verificare la
ppm P2O5
Terreno
ppm K2O
dotazione del terreno, attraverso una analisi
Metodo Olsen
chimica. In presenza di terreni con dotazione
Sabbioso (sabbia > 60%)
16 - 27
102 – 144
normale (così come individuato nella tabella a
Media tessitura (franco)
18 – 30
120 – 180
fianco) sarà sufficiente provvedere ad una
Argilloso (argilla >35%)
21 - 32
144 - 216
concimazione di mantenimento, che provveda
a coprire le asportazioni della coltura. Nel
caso invece di dotazione inferiore alla normalità si dovrà provvedere ad una concimazione di
arricchimento, così come nel caso di dotazione superiore alla normalità si provvederà ad effettuare una
riduzione. Il calcolo della quota di arricchimento (F1) ed il calcolo della quota di riduzione (F2) verranno
eseguiti con la medesima formula
F1 = F2 = P x Da x Q
ove P è la costante che tiene conto della profondità del terreno (4 per una profondità di 40 cm., 3 per una
profondità di 30 cm.), Da è la densità apparente (1,4 per terreni sabbiosi, 1,3 per media tessitura e 1,21
per terreni argillosi, Q è la differenza fra il valore limite inferiore o superiore e la dotazione risultante da
analisi.
In sintesi
CONCIMAZIONE
fosfatica
potassica
Terreni con dotazione inferiore alla
normalità
ASPORTAZIONE + ( F1 x C)
ASPORTAZIONE + ( F1 x G) + H
Terreni normali
ASPORTAZIONE
ASPORTAZIONE
Terreni con dotazione
superiore alla normalità
ASPORTAZIONE – (F2)
ASPORTAZIONE – (F2)
ove C e G sono dei fattori di immobilizzazione del suolo calcolati come segue
C = a + (0,02 x calcare totale [%])
a = 1,2 terreno sabbioso, 1,3 terreno franco, 1,4 terreno argilloso
G = 1 + (0,018 x argilla [%])
H è il valore di lisciviazione del
Argilla %
Da 0 a 5
Da 5 a 15 Da 15 a 25
 25
potassio legato all’argillosità del
K2O kg/ha
60
30
20
10
suolo
5
La distribuzione dei concimi fosfo-potassici deve essere sempre eseguita nella fase di
preparazione del terreno o localizzata durante la semina; si ricorda che disciplinare di produzione a
basso impatto ambientale ammette la concimazione fosfo-potassica solo su terreni con dotazione
scarsa e vieta la distribuzione in copertura.
VITE
La vite sta manifestando un rapido sviluppo vegetativo; al momento la fase fenologica prevalente è
compresa fra gemma cotonosa e prima foglia distesa BBCH 05 – 11, al momento in questa fase non si
consigliano interventi fitosanitari.
CEREALI AUTUNNO – VERNINI
Il frumento duro e gli altri cereali autunno vernini si trovano nella quasi totalità dei casi nella fase
fenologica compresa tra il 2° e il 3° nodo BBCH 32-33.
Dall’analisi dei modelli previsionali emerge una situazioni di rischio moderato per quanto riguarda le
infezioni da Septoria, in leggero calo rispetto alla scorsa settimana.
Dai rilievi effettuati in campo emergono sintomi generalmente localizzati nelle foglie basali, mentre
sulle foglie superiori solo sporadicamente sono state osservate delle manifestazioni di ingiallimenti o
disseccamenti, che comunque sulle base delle analisi di laboratorio non sono da imputare ad infezioni
di Septoria. Si raccomanda la massima attenzione nella verifica della propria situazione di campo.
Sulla base dei dati rilevati in campo e degli output dei modelli previsionali, si ritiene opportuno
rinviare ad ulteriori valutazioni l’eventualità di un intervento fungicida, da effettuarsi in
concomitanza con il raggiungimento della fase di foglia a bandiera distesa, considerata come
momento utile per l’ottimizzazione di un’eventuale trattamento specifico.
E’ stata inoltre rilevata la presenza di Afidi, al momento ampiamente al di sotto della soglia
economica di intervento.
DIFESA DEI FRUTTIFERI
DRUPACEE (albicocco, ciliegio, pesco, susino): il pesco si trova nella maggior parte dei casi nella fase
fenologica di scamiciatura BBCH 72 , l’albicocco si trova fra la fase di scamiciatura e accrescimento frutti
BBCH 72-74, il susino fra allegagione e scamiciatura BBCH 71-72 mentre il ciliegio è compreso fra piena
fioritura e inizio caduta petali BBCH 65 -67 .
POMACEE (melo e pero): il melo si trova nella fase fenologica di inizio fioritura BBCH 60 mentre il pero si
trova nella maggior parte dei casi nella fase di inizio caduta petali BBCH 67 .
Ciliegio in piena fioritura BBCH 65
Avversità
CILIEGIO
Monilia
Note
Ciliegio ad inizio caduta petali BBCH 67
Principi attivi
Per il contenimento della malattia si
ritiene utile ricordare di:
ridurre le concimazioni azotate, eseguire
potature
equilibrate,
limitare
le
irrigazioni, raccogliere e distruggere i
frutti mummificati e i rami colpiti.
Nella fase fenologica di caduta petali per
le condizioni di elevata umidità relativa
atmosferica è possibile intervenire con i
principi attivi riportati a lato.
Si ricorda che contro tale patologia
sono ammessi al massimo tre
interventi anno.
Si raccomanda di non trattare in
fioritura.
Bacillus subtilis (♣),
Fludioxonil (impiegabile esclusivamente nei prodotti in miscela
Ciproxinil),
Ciprodinil (impiegabile esclusivamente nei prodotti in miscela
Fludioxinil),
Fenexamide,
Boscalid (impiegabile in miscela con Pyraclostrobin),
Pyraclostrobin (impiegabile esclusivamente nei prodotti in
miscela con Boscalid),
6
Melo ad inizio fioritura BBCH 60
Avversità
Pero ad inizio caduta petali BBCH67
Note
Principi attivi
MELO e PERO
Ticchiolatura
Si consiglia, negli impianti scoperti, ove la fase
fenologica lo consenta, di proteggere la
vegetazione, da eventuali attacchi di ticchiolatura
impiegando prodotti di copertura, in previsione di
piogge. Non effettuare trattamenti sulle cultivar
in fioritura.
Prodotti rameici (♣), Bacillus subtilis (♣), Dodina
(ammesse solo formulazioni xi), Fluazinam (solo
su melo), Metiram, Propineb (sospendere i
trattamenti dopo la fioritura), Ziram (solo su
pero) e Tiram (solo su pero)
Si ritiene utile ricordare che ai sensi della L.R. 33/12 in materia apistica, durante il periodo di
fioritura sono vietati tutti i trattamenti con prodotti fitosanitari ed erbicidi su vegetazione
spontanea, su colture erbacee, arboree e ornamentali, quindi sono vietati anche i trattamenti
effettuati con prodotti fungicidi.
“L.R. 33/12 Art 8 comma 1: “Durante il periodo di fioritura sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari
ed erbicidi su vegetazione spontanea, su colture erbacee, arboree e ornamentali. I trattamenti fitosanitari
sono altresì vietati in presenza di fioritura delle vegetazioni sottostanti le coltivazioni. In tale caso il
trattamento può essere eseguito solo se è stata preventivamente effettuata la trinciatura o lo sfalcio di tali
vegetazioni con asportazione totale delle loro masse, o nel caso in cui i fiori di tali essenze risultano
completamente essiccati in modo da non attirare più le api.”
Tutti i principi attivi indicati nel Notiziario sono previsti nelle Linee Guida per la Produzione Integrata delle
Colture, Difesa Fitosanitaria e Controllo delle Infestanti" della Regione Marche - 2015 ciascuno con le
rispettive
limitazioni
d’uso
(per
la
consultazione
completa
del
documento
http://www.meteo.marche.it/news/LineeGuidaPI_DifesaFito_2015.pdf e pertanto il loro utilizzo risulta
conforme con i principi della difesa integrata volontaria. Le aziende che applicano soltanto la difesa
integrata obbligatoria, non sono tenute al rispetto delle limitazioni d'uso dei prodotti fitosanitari previste
nelle Linee Guida di cui sopra, per cui possono utilizzare tutti gli agrofarmaci regolarmente in commercio,
nei limiti di quanto previsto in etichetta , applicando comunque i principi generali di difesa integrata, di
cui all'allegato III del D.Lgs 150/2012, e decidendo quali misure di controllo applicare sulla base della
conoscenza dei risultati dei monitoraggi e delle informazioni previste al paragrafo A.7.2.3. del PAN (DM 12
febbraio 2014).
Con il simbolo (♣) vengono indicati i prodotti ammessi in agricoltura biologica.
Nel sito www.meteo.marche.it è attivo un Servizio di Supporto per l’Applicazione delle Tecniche di
Produzione Integrata e Biologica dove è possibile la consultazione dei Disciplinari di Produzione e di
Difesa Integrata suddivisi per schede colturali. Sono inoltre presenti link che consentono di collegarsi alle
principali Banche dati per i prodotti ammessi in Agricoltura Biologica.
Il risultato completo dell’intera attività di monitoraggio (meteorologico, fenologico e fitopatologico)
effettuato
dal
Servizio
Agrometeorologico
è
consultabile
all’indirizzo:
http://meteo.regione.marche.it/calmonitoraggio/pu_home.aspx
Per la consultazione dei prodotti commerciali disponibili sul mercato contenenti i principi attivi indicati
nel presente notiziario è possibile fare riferimento alla banca dati disponibile su SIAN (Sistema
Informativo Agricolo Nazionale).
Banca Dati Fitofarmaci
Banca Dati Bio
7
APPUNTAMENTI E COMUNICAZIONI
Venerdì 8 Aprile 2016 alle ore 9.15, la Regione Marche Servizio Ambiente e Agricoltura, organizza presso
la sala Consiliare del Comune di Treia - Piazza della Repubblica 1 - Treia (MC), un convegno su “IL
GOVERNO DEI NOSTRI SUOLI - una sfida planetaria”. Per il programma dettagliato dell’evento:
http://suoli.regione.marche.it/Portals/2/suoli/DOCUMENTIDOWNLOAD/programma%20invito%20convegno%208%20aprile%202016.pdf
Per iscriversi all’evento: http://suoli.regione.marche.it/adesioni.aspx
L’ASSAM organizza il 4° CORSO PER OPERATORI DI FATTORIA DIDATTICA - che si terrà nelle date: 11 –
13 – 17 – 19 - 24 maggio 2016, presso la sede di Osimo, per un totale di 30 ore. Il corso si pone come obiettivo
formativo la realizzazione di un'offerta formativa che dia alcuni elementi di conoscenza normativa e teorica sulle
tematiche proprie della fattoria didattica e nello stesso tempo permetta ai partecipanti di sperimentare attraverso
dei laboratori didattici, alcuni percorsi e alcune competenze necessarie; destinata a imprenditori, titolari, soci,
dipendenti o coadiuvanti di aziende agricole dislocate nel territorio della regione Marche. Programma e scheda
di adesione su www.assam.marche.it Per informazioni: Donatella Di Sebastiano, Tel. 071 808303; mail
[email protected]
L’ASSAM e la Regione Marche organizzano presso la Piazza del Popolo di Ascoli Piceno la 13° edizione
della Rassegna Nazionale degli oli monovarietali nei giorni 23 e 24 Aprile 2016 nell’ambito della 12°
Edizione di FRITTO MISTO che animerà Piazza Arringo dal 22 Aprile al 1 maggio, con il seguente
programma degli appuntamenti:
- Salone degli oli monovarietali, dove circa 50 aziende proporranno al pubblico i loro oli monovarietali in una
tensostruttura in Piazza del Popolo;
- Incontro tecnico dal titolo “Identità territoriale degli oli monovarietali” sabato alle 15.30 presso la Sala
Ceci della Pinacoteca di Ascoli Piceno;
- Seminario di aggiornamento sugli oli monovarietali e il gioco a squadre “Indovina la varietà”;
- Iniziative rivolte al pubblico previo iscrizioni a [email protected]
La giornata di Lunedì 25 aprile sarà dedicata alla Biodiversità Agraria nelle Marche, la stessa tensostruttura
a Piazza del Popolo ospiterà il mercatino dei prodotti della Biodiversità Agraria. Il programma della
manifestazione può essere consultato sul sito www.assam.marche.it, www.olimonovarietali.it e sulla pagina
facebook Oli monovarietali Olidays.
Condifesa MARCHE – campagna assicurativa 2016: e’ già possibile assicurare le produzioni agricole contro
le avversità atmosferiche con il contributo pubblico, dalla frutta, all’uva, ai cereali, alle colture portasemi e pisello
da industria oltre a tutte le altre orticole. E’ possibile assicurare le produzioni suddette entro le date sotto
elencate:
-COLTURE A CICLO AUTUNNO PRIMAVERILE : 30 Aprile 2016 (es. cereali)
-COLTURE PERMANENTI: 30 Aprile 2016 (es. frutta, olive, uva)
-COLTURE A CICLO PRIMAVERILE: 31 Maggio 2016 (es meloni, cocomeri, mais , patate)
-COLTURE A CICLO ESTIVO, DI SECONDO RACCOLTO, TRAPIANTATE: 15 Luglio 2016 (es fagioli, peperoni, pomodori,
tabacco).
Per assicurarsi è necessario rivolgersi al CAA per il rilascio del PAI indicando i quantitativi realmente prodotti
nella precedente campagna, per stabilire la resa massima assicurabile per il 2016.
Nota a cura di Condifesa Marche
Per informazioni: ASCOLI PICENO tel 0736258445 fax 0736254543 cell [email protected];
PERSARO 072167950 (solo mattino)
ANDAMENTO METEOROLOGICO DAL 30 MARZO AL..4 APRILE
FANO
PESARO
MONDOLFO
MONTELABBATE
PIAGGE
SERRUNGARINA
S. LORENZO IN C.
MONTEFELCINO
Quota
stazione
(m.s.l.m)
11
40
90
110
120
210
260
270
Temp. Media
(°C)
Temp. Max
(°C)
Temp. Min
(°C)
13.9 (7)
14.4 (7)
14.0 (7)
13.7 (7)
13.7 (7)
13.8 (7)
14.9 (7)
13.7 (7)
25.0 (7)
24.1 (7)
22.6 (7)
26.4 (7)
23.4 (7)
25.1 (7)
25.1 (7)
24.8 (7)
7.2 (7)
8.9 (7)
9.4 (7)
6.6 (7)
9.2 (7)
8.7 (7)
8.9 (7)
7.5 (7)
Umidità relativa Precipitazione
(mm)
(%)
90.5 (7)
80.2 (7)
80.3 (7)
72.4 (7)
77.6 (7)
80.8 (7)
81.8 (7)
77.7 (7)
0.4 (7)
0.4 (7)
0.2 (7)
0.2 (7)
0.4 (7)
0.8 (7)
0.0 (7)
0.8 (7)
TT05**
(°C)
15.4 (7)
13.9 (7)
13.9 (7)
-
segue
8
CAGLI
280
15.0 (7)
24.4 (7)
7.9 (7)
59.8 (7)
0.0 (7)
ACQUALAGNA
295
14.2 (7)
24.8 (7)
5.8 (7)
65.7 (7)
0.0 (7)
SASSOCORVARO
340
14.9 (7)
24.4 (7)
7.4 (7)
70.2 (7)
0.2 (7)
S. ANGELO IN V.
360
13.1 (7)
24.8 (7)
4.5 (7)
77.1 (7)
0.2 (7)
URBINO*
476
14.5 (7)
23.2 (7)
9.2 (7)
79.6 (7)
0.3 (7)
NOVAFELTRIA
490
13.5 (7)
22.4 (7)
5.4 (7)
74.9 (7)
0.0 (7)
FRONTONE
530
14.6 (7)
22.4 (7)
5.9 (7)
59.4 (7)
0.0 (7)
* Stazione dell'Osservatorio Meteorologico “A. Serpieri” Università degli Studi di Urbino - ** Temperatura terreno a 5cm
13.5 (7)
13.6 (7)
13.0 (7)
12.0 (7)
-
SITUAZIONE METEOROLOGICA E EVOLUZIONE
Nonostante la strozzatura provocata dalla pressione anticiclonica che arriva dall'Atlantico, rimane attivo il
flusso di aria fredda settentrionale che, colando dalla Valle del Rodano, arriva fino all'Algeria. Dinamica
questa che sta favorendo la nascita di un vortice la cui evoluzione avrà importanti conseguenze, nei
prossimi giorni, anche sul nostro Paese. Per oggi comunque, apprestiamoci a vivere un'altra giornata di
placida stabilità caratterizzata da temperature decisamente elevate, attutite nei valori mattutini dalla
presenza delle nebbie sul versante adriatico e Pianura Padana. Il vortice che sta nascendo sull'Algeria si
accinge a muoversi verso levante alle basse latitudini. Una contemporanea, leggera risalita dello stesso
tra giovedì e venerdì tenderà a portarlo sulle regioni centro-meridionali italiane. Qui il maltempo farà la sua
comparsa, con varie ondate dapprima sul meridione, poi risalendo sul versante adriatico penetrando
quindi dalla Val Padana fino al Piemonte. Nel frattempo le temperature caleranno sensibilmente toccando
per il fine settimana livelli al di sotto della media periodale sul comparto di ponente, sostanzialmente in
linea altrove. Per domenica comunque, il ritorno dell'alta pressione nord-africana tenderà a ristabilire il bel
tempo su gran parte del Paese.
PREVISIONE DEL TEMPO SULLE MARCHE
giovedì 7 Cielo al mattino, prevalentemente velato sul settore interno meridionale, maggiore
soleggiamento verso i litorali settentrionali; progressiva estensione della copertura da sud-ovest con
ulteriore stratificazione nel proseguo del giorno. Precipitazioni probabili soprattutto nella seconda parte del
giorno sul comparto sud-appenninico come rovesci anche temporaleschi, in possibile estensione notturna
sull'entroterra meridionale. Venti a spirare delicatamente per lo più da est e sud-est. Temperature in
flessione. Altri fenomeni foschie e nebbie mattutine e serali.
venerdì 8 Cielo nuvoloso o molto nuvoloso con tendenza ad una perdita di spessore della copertura e ad
una maggiore irregolarità a partire dall'entroterra meridionale in serata. Precipitazioni a guadagnare di
diffusione e intensità da sud, localmente a carattere di rovescio temporalesco; in attenuazione ed in
contrazione verso il settore costiero e settentrionale verso sera. Venti generalmente deboli orientali e nordorientali con possibili contributi da occidente sulla dorsale appenninica. Temperature in discesa specie le
massime. Altri fenomeni foschie e nebbie.
sabato 9 Cielo nuvolosità che già dal mattino tenderà a divenire prevalente da nord anche a dispetto della
irregolarità presente sulle province meridionali; ancora dissolvimenti in serata a partire dall'entroterra
settentrionale. Precipitazioni previste al momento più incidenti e diffuse sul settore interno e province
settentrionali, a scemare nella seconda parte della giornata. Venti deboli, settentrionali con i nord-orientali
che tenderanno a prevalere con il passare delle ore. Temperature ancora in discesa, più accentuata nei
valori minimi. Altri fenomeni foschie e nebbie.
domenica 10 Cielo sereno o poco nuvoloso. Precipitazioni assenti. Venti deboli a disporsi da sud-ovest.
Temperature massime in ripresa. Altri fenomeni foschie e possibili nebbie mattutine
Notiziario curato dal Centro Agrometeo Locale. Per informazioni Dr Agr Angela Sanchioni 0721896222
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prossimo notiziario: mercoledì 13 aprile 2016
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