I DrONI Ora parLaNO ItaLIaNO

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startup
DAL MILITARE AL CIVILE
I DRONI
ora PARLANO
ITALIANO
Nasce in provincia di Varese il primo drone che potrà
volare nei cieli italiani. Un mercato che fa gola anche a
colossi come Amazon e Facebook
di valeria panigada
sorveglianza di grandi strutture, al
rilevamento di aree urbane e agricole fino alle attività di protezione cia quando Amazon ha
vile. In questo contesto in forte evolanciato l'idea delluzione, una start up tutta italiana ha
le consegne con i droprecorso i tempi, avviando l'era del
ni, sembra sia scoppiadrone anche in Italia. Il suo nome è
ta una mania. Tutti ne parlano, tutti
Aermatica e dal 2008, dalla sua sede
li vogliono. Anche Facebook li vordi Venegono Superiore, in provincia
rebbe usare per portare internet nelle
di Varese, lavora sulla progettazioaree più remote del mondo. Questi
ne di questi apparecchi. La società
mini-elicotteri comandati a distanfondata dall'ingegnere Piero Refolo
za, che in gergo tecnico si chiamano
è la prima azienda in Italia ad aver
Apr, ossia aeromobili a pilotaggio
ottenuto il permesso di volare nello
remoto, rappresentano una nuova
spazio aereo non segregato. L'autofrontiera tecnologica che
rizzazione, arrivata nel 2012, rapnon solo rivoluzionepresenta una svolta imporrà l'intero settore
tante. Il suo drone Anteos
dell'aeronautica,
infatti è l'unico, almeno
Il drone Anteos
ma avrà ricaduper il momento, che
te economiche
rispetta tutti i requiè l'unico che
importanti su
siti previsti dal regorispetta tutti i
diversi busilamento Enac (l'ente
ness: dalle riche in Italia si ocrequisiti previsti
prese cinemacupa della sicurezza
dal regolamento
tografiche al
del volo) e che vanta
monitoraggio
una assicurazione aedell'Enac
ambientale, dalla
ronautica (obbligatoria
Numero 04 - Aprile 2014
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SPAZIO AEREO
SEGREGATO
E' uno spazio aereo nel quale si
può svolgere attività in maniera
esclusiva per un certo periodo di
tempo. In pratica si affitta una
fetta di cielo dove nessun'altro
può entrare. Per volare invece
nello spazio aereo non segregato,
drone e pilota devono ottenere
speciali permessi.
dal prossimo 30 aprile). Un vantaggio che potrebbe proiettare la società
verso la crescita. Lo dimostrano anche le importanti commesse già acquisite ancora prima dell'effettivo
lancio in produzione e commercializzazione del suo mini-elicottero.
A chi e a cosa servono?
Nati per scopi legati alla difesa e alla
sicurezza, oggi i droni stanno vivendo un boom in tutto il mondo in svariati ambiti. Al di là delle consegne
di pacchi, possono essere impiegati,
per esempio, per la rilevazione dei
danni in un palazzo a seguito di un
terremoto o per delle riprese aeree
per la televisione e il cinema o ancora per la manutenzione degli impianti industriali. I vantaggi legati
all'utilizzo di questi piccoli elicotteri, soprattutto se dotati di sensori,
come telecamere, infrarossi o rilevatori di gas, sono molteplici: minori
Un mercato pronto a decollare
Quello dei droni è un mercato in
forte espansione. Se oggi l'ambito
difesa e sicurezza è quello principale, nel tempo le applicazioni per
scopi civili sono destinate a diventare preponderanti rispetto a quelle militari: si stima che nel 2020 il
mercato dei droni per scopi civili si
attesterà a 1,6 miliardi di euro contro gli 1,4 miliardi dell'uso militare.
In questo contesto Aermatica è pronta a prendere il volo dal cuore del distretto aerospaziale lombardo, nella
nuova sede di Gironico (Como). La
start up, che per il momento è una
società per azioni a capitale completamente privato, ha avviato alcune
importanti collaborazioni con partner industriali e centri di ricerca e, a
seguito del round di finanziamento
attualmente in corso, valuta la possibilità di acquisizione o partecipazione da parte di altre realtà, anche
straniere, capaci di valorizzarne il
know how. Il suo obiettivo è infatti
APR
E' l'acronimo di Aeromobile
a pilotaggio remoto, ossia un
velivolo che viaggia in presenza
di pilota remoto, controllato da
un computer a bordo. Sono noti
più comunemente come drone,
ma anche attraverso altri
acronimi, come UAV
(Unmanned aerial vehicle).
quello di aprirsi all'estero, per poter
operare anche in altri contesti nazionali. A livello operativo, la società
guidata da Refolo prevede di vendere quest'anno circa 50 sistemi Anteos in Italia, con l'avvio della produzione in serie dei suoi droni (20 già
nel primo semestre).
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Numero 04 - Aprile 2014
rischi per gli operatori, riduzione del
tempo di ispezione, maggiore efficacia delle verifiche e in definitiva un
significativo taglio dei costi. In questa ottica rientra anche l'utilizzo di
Anteos. Ovviamente la tecnologica messa a punto da Aermatica non
è a portata del negoziante che vuole
fare consegne a domicilio innovative, ma non riguarda nemmeno solo
ed esclusivamente le grandi aziende
aerospaziali. Tra i suoi clienti, infatti, la startup conta anche medie imprese. Tra quelle più grosse spicca
il nome di Enel, che ha scelto i droni targati Aermatica per sperimentare il monitoraggio delle sue centrali
elettriche. La possibilità di adattare
il mini velivolo a seconda delle esigenze del cliente e la sua facilità d'uso (occorrono pochi giorni di formazione e nessuna abilità particolare
per riuscire a comandarlo), lo rende
facilmente adattabile a differenti applicazioni.
startup
Anteos è una famiglia di droni
ad ala rotante, che si colloca
nella fascia small. Il sistema è
sviluppabile in diverse taglie, tutte
caratterizzate dalle stesse capacità
di volo autonomo, dotabili di
differenti sensori, e con la possibilità
di selezionare la modalità di
funzionamento che meglio si adatta
ai fabbisogni applicativi. Anteos è
disponibile nella versione mini, con
un peso totale al decollo di 7 Kg.
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