Tpl, accuse di peculato Sospeso direttore generale

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LA STAMPA
GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014
Savona .49
.
INCHIESTA DELLA PROCURA «SPESE PAZZE» CON LA CARTA DI CREDITO AZIENDALE
Tpl, accuse di peculato
Sospeso direttore generale
Il presidente Strinati: un atto dovuto, comunque sono amareggiato
MARCO RAFFA
SAVONA
Il direttore generale di Tpl
Giovanni Gommellini è indagato per peculato nel contesto
di un’inchiesta della Procura
di Savona dopo che la scorsa
settimana il consiglio d’amministrazione dell’azienda pubblica di trasporti savonese lo
ha sospeso dal suo incarico.
Venerdì scorso il Cda di Tpl e
il collegio dei sindaci hanno
adottato il provvedimento di
sospensione del dirigente sulla base di una relazione legale
predisposta da un consulente
della società. Subito dopo il
direttore generale è stato convocato e gli è stato notificata
la sospensione. Lunedì mattina il provvedimento, corredato da un circostanziato esposto, è stato depositato in Procura.
A Gommellini il Cda di Tpl
contesta l’uso indebito della
carta di credito aziendale per
tutta una serie di esborsi che
non avrebbero avuto nulla a
che fare con il suo ruolo di dirigente: da spese di viaggio all’estero all’acquisto di capi
d’abbigliamento, ad acquisti
Manager
Giovanni
Gommellini
è entrato
in Tpl
nel maggio
del 2013
Prima
aveva avuto
incarichi
di prestigio
in Duferco
Demag
e Rivalta
Terminal
Europa
in supermercati e farmacie, oltre ad alcuni rifornimenti di
carburante. Una versione savonese, insomma, dello scandalo
delle «spese pazze» che ha travolto decine di consiglieri regionali non solo in Liguria, tra acquisti di mutandine, cene di lusso e gadget vari.
La sospensione in via cautelativa del dirigente è stata adottata come «atto dovuto», a termini di legge visto che Tpl è
un’azienda pubblica e l’ipotesi
di reato contestata è, proprio
per questo, quella di peculato.
Ieri il presidente di Tpl, l’avvocato Claudio Strinati, ha rotto il silenzio su una vicenda che,
non ha difficoltà ad ammetterlo, «mi vede molto amareggiato». «Confermo che la sospensione del dirigente è un atto dovuto e mi auguro, nell’interesse
suo e dell’azienda di cui sono
presidente, che le cose possano
chiarirsi al più presto. Si tratta,
è evidente, di un’indagine particolare, complessa, che riguarda
uscite di denaro, carteggi, rice-
vute. Ritengo non sia il caso di
dire di più anche perché il dirigente indagato ha tutto il diritto
di potersi difendere rispetto alle accuse che lo hanno raggiunto».
Fin qui l’ufficialità, anche se
la decisione di sospendere
Gommellini, oltretutto presa all’unanimità, sottintende una
sorta di inchiesta interna che
ha ravvisato irregolarità da segnalare alla magistratura. A
quanto risulta, le spese non
compatibili con il ruolo istituzionale del dirigente si sarebbero «spalmate» su un arco di
tempo che va dal gennaio scorso a settembre-ottobre. Parecchi mesi durante i quali le «ricevute» evidentemente hanno superato il vaglio di regolarità degli uffici amministrativi di Tpl.
Un altro aspetto che sarà oggetto di approfondimenti da
parte dell’autorità giudiziaria.
Gommellini era stato assunto in Tpl nel maggio 2013: in
precedenza aveva avuto ruoli di
rilievo nel gruppo siderurgicoenergetico Duferco, poi nel
gruppo Demag e quindi direttore generale di Rivalta Terminal
Europa.
Lo stabilimento della Fac, chiuso ormai da tempo
ALBISOLA S. I DUE COMPLICI SONO SCAPPATI
Tenta di rubare rame
alla Fac: bloccato
dai carabinieri
Bloccato mentre tentava di
trafugare rame, sfilacciandolo dai consistenti cavi
elettrici che alimentavano i
macchinari della Fac di Albisola Superiore. I carabinieri,
l’altra notte, hanno arrestato un quarantaduenne, residente a Torino, Sandro Stuto, che ieri mattina è stato
processato con rito direttissimo e ha patteggiato una
pena di quattro mesi di reclusione e ottanta euro di
multa. I militari della stazione di Albisola, qualche giorno fa, avevano già notato
strani movimenti intorno allo stabilimento che fabbricava tazzine da caffè, teiere e
altri accessori per bar e ristorazione situato in via Ca-
sarino, sul lungotorrente Sansobbia. Quindi i vari passaggi
in incognito, fino all’intervento dell’altra notte sotto la
pioggia e in una zona piuttosto buia.
Sandro Stuto, secondo gli
investigatori, avrebbe fatto
parte di una banda che contava almeno altri due uomini,
entrambi romeni, che sono
riusciti a fuggire sui tetti. Anche il mezzo sul quale doveva
essere caricato il prezioso
bottino, non è stato rinvenuto.
Con ogni probabilità, un conducente a bordo del veicolo
avrebbe atteso lontano dalla
Fac, per arrivare sul posto
una volta terminata l’operazione e caricare i sacchi con il
rame.
[M.PI.]
VARAZZE DOMANI L’APERTURA DELLE BUSTE
PRESENTATO IERI DAL COLONNELLO PARISI: QUEST’ANNO IL TEMA CONDUTTORE È «IL CARABINIERE E LA FAMIGLIA»
Altra fumata nera
per gli ex Baglietto
Ecco il calendario 2015 dell’Arma
Ancora un nulla di fatto per i
cantieri ex Baglietto di Varazze. Dopo l’ennesima riunione
svoltasi a Genova per salvare
attività e i posti di lavoro dei
venti dipendenti, la cui cassa
integrazione scadrà alla fine
del mese, si sono incontrati gli
assessori della Regione Guccinelli e Vesco, il sindaco varazzino Bozzano, Ferraro
(Fiom-Cgil) e Mazziotta (Uil).
L’assenza del commissario liquidatore Galantini, però ha
quasi vanificato l’incontro.
«Tutto sarà deciso domani,
all’apertura delle buste per la
concessione del piazzale operativo. Dubitiamo si presenti un
acquirente, al contrario di
quanto sostiene Galantini che
chiede un milione e 300 mila euro per chiudere l’operazione –
spiega Lorenzo Ferraro (FiomCgil) - . I cantieri sono appetibili, ma qual’è l’azienda che si presenta, sapendo che dovrà investire altri milioni per riqualificare o demolire i capannoni, acquistare attrezzature costose e
con lo specchio acqueo in concessione alla concorrenza, ossia Marina di Varazze, gruppo
Azimut Yacht ? ».
[M.PI.]
«Il carabiniere e la famiglia»:
è il tema conduttore del calendario storico 2015 dell’Arma
che ieri a Savona è stato presentato dal tenente colonnello
Alessandro Parisi, comandante provinciale dei carabinieri. Gli stati d’animo, le ansie, lo sconforto e i disagi, ma
anche la fierezza, i consigli, le
rassicurazioni e l’amore che i
carabinieri hanno lasciato in
eredità ai propri familiari anche in circostanze drammatiche, documenti che permettono di «leggere» in modo diverso alcuni episodi - noti o meno
noti - della storia dell’Arma.
C’è tutto questo nel calenda-
La copertina del calendario storico 2015 dei carabinieri
rio che è arrivato ad una tiratura di un milione e 250mila copie,
di cui ottomila in lingue straniere. Le tavole artistiche dell’edi-
zione 2015 sono state realizzate
dal maestro Paolo Di Paolo,
l’immagine di copertina mostra
la caserma «Bergia» di Torino
«la prima casa del carabiniere.
Da allora la caserma è un punto
di riferimento: il luogo dove
ognuno di noi inizia il suo cammino professionale, la casa che
accoglie tutti coloro che scelgono e rispettano quotidianamente i valori dell’essere carabiniere, la casa che riceve anche le
nostre famiglie». Fra i documenti che corredano il calendario c’è il testamento del maresciallo Francesco Pepicelli, poi
morto il 24 marzo ’44 nell’eccidio delle Fosse Ardeatine dopo
aver subito torture nelle carceri naziste di via Tasso, lasciato
alla moglie Olga e alla figlia
Biancamaria.
[C.V.]