1". fii{anziamenti - Partito Democratico

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ì=FORUM TRASPORTI - STNTESI TAVOLO
lorum "Trasporti e mobilità" ha condiviso la prima parle del
lavoro della giornata del 13 novembre con il fbrum "Arnbiente".
I temi trattati a1 tavolo congiunto hanno riguardato 1o sviluppo
della metro C e della ciclabilità. L'ing. Tancredi ha delineato un
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modello di sviluppo della metro C che, da San Giovanni,
944i triz{:l&é:;
', .'' .-::'
garantirebbe la connessione con la metro B verso la Stazione
&rÈ:{f!'*tÈfz*e"t
Un tavalc per Piramide. il progetto di Tancredi comporla una varlazlone
Sè. -SS 5\ imporlante rispetto all'originale. La proposta di rimodulazione
\:sè S=:S:È ===-+q progettuale non ha riscontrato una risposta positiva da parte dei
i:;
= ÉrJ',,lin1rr:1?lir-r$.;i; pafiecipanti, al contrario, il tbr-um "Trasporli" ha definito, quale
ffiarSilf llfF Har'ltl f.i;r F.:tr':rlr:.r. :{:
eSigenza priOritaria in meritO alla linea C, 1a prosecuzione clel
progetto originale fìno a Ottaviano a1 fine di garantire un
collegamento completo tra le due estremità de1la città, tutto questo con la conditio sine qua non che
i costi e la durata dei lavori debbano essere definiti in maniera trasparente e cefia.
11 tavolo condiviso ò proseguito successivamente con l'intervento delf ing. Contadini che ha
sottolineato come, in maniera crescente, in E,uropa le principali amrninisftazioni cittadine stiano
investendo nella mobilita dolce integranclo il TPL con piste ciclabili e potenzianclo il bike sharing.
I1
f:€
A seguire il verbale relativo agli interventi del forum "Trasporti e Mobilità al "Tavolo per Roma":
Primo Intewento, Círcolo PD Atac, inteniene il segretario Ruggiero Piccolo
Ogni progetto deve partire dali'analisi delle esigenze dei cittadini. Oggi Rorna vive un grave
problema dal punto di vista traspodistico: le corse bus sono state tagliate, 1a metropolitana non è in
graclo di assolvere alla sua funzione a causa dei guasti in linea, il sistema di bigliettazione è messo
in crisi da una gestione complessa che inficia pesantemente g1i introiti. E necessario valutare la
questione tlasporti e mobilità di Roma sviluppando tre macro aree:
1.
2.
3.
Finanziamenti
Sistema delle aziende
Modello della mobilità urbana
1". FII{ANZIAMENTI
La Regione Lazio riceve I'71o/o dei finanziamenti dedicati al Tpl, la regione Lombardia il
l7a/o con una diflèrenza di circa 300 milioni di euro. La rete del Lazio e la più estesa d'ltalia,
senza considerare I'impatto dei flussi di mobilità che caratterizzana la regione capitale. La
presenza di Roma quale polo attrattore nazionale ed internazionale rappresenta l'elemento
che rende la mobilità del Lazio unica nel suo genere. I flussi sono tutti orientati verso la
capitale e la dornanda origina non solo dalla periferia della regione verso la città ma anche
fuori dalla regione verso Roma. Naturalmente a questi flussi va aggiunta la domanda
proveniente dal turismo. Il îaglio che a partire dal 2011 si è abbattuto sul tbndo nazionale
trasporti ha prodotto una ulteriore diminuzione del finanziamento e benché sia la regione sia
il comune di Roma utilizzano oltre ai 570 milioni di euro ulteriori 300 milioni per ente da
ìnvestire nei contratti di servizio per il Tpl, queste somfiìe non son sufficienti per realizzare
un trasporto adeguato. Al netto ilelle attività di efficientamento che certamente possono
essere prodotte sul sistema, sembra non piu rimandabile una riarganizzazione clel sisterna
che passi per una revisione dei finanziamenti (da quest<l punto di vista i costi standard
potranno aiutare), ma che passi anche pff una legge nazionale che riguardi la mobilità
dell'area di Roma e del Lazio, che si caratfertzza per una distribuzione della popolazione
diffusa, senza confìni precisi tra I'area metropolitana e le province laziali. Un effètto questo,
legato alle strategie abitative cui i cittadinì sono stati costretti dai costi delle case nell'Urbe"
2.
SISTEMA DELLE AZIENDE
I
dati ufficiali relativi al settore del Tpl italiano segnano un dato in controtendenza rispetto
alla realtà eurclpea e internazionale. I1 settore in Italia è carattertzzato dalla presenza di
numerose aziende di piccole diinensioni mentre, in Europa, la tetdenza è quella di affidare il
servizio a macro aziende che, spesso, vedono a1 loro interno una compartecipazione tra enti
pubblici e soci privati. La Regione Lazro si caratterizza pff la presenza di circa 100 aziende
che svolgono il servizio di Tpl. Una situazione che dà luogo a una ditlìoile quanto
tàrraginosa gestione delle stesse dando luogo a una dispersione delle risorse del settore.
Anche sulla condizione delle aziende romane è necessario ridurre il numero delle aziende
per arrivare allarealizzatine di una agenzia regionale, che srrolga compiti di pianifìcazione e
controllo ed una azienda regionale che produca
3. MODELLO DELLA MOBILITÀ
il
servizio.
UNEANA
La mobilità urbana si caratterizzaper la presenza di varie aziende di TpL Atac, Roma Tpl,
Trenitalia, Cotral, Roma Agenzia Mobilita" Roma Metropolitane, Aremol. Tutte aziende che
a vario titolo si occupano della mobilità urbana. La parcelhzzaziane del settore del Tpl è un
fènomeno che, fìno ad ora, non ha prodotto nessun risparmio né un effettivo miglioramento
del servizio. Al fine di superare la frammentaziane di cui sopra riteniamo opportuno dare
vrta a una azienda regionale di Tpl e a una sola agenzia che gestisca la piatificazione del
servizio espletato. Altresì, in tal senso, si arriverebtre a un singolo sistema manutentivo in
grado di generare, se gestito in maniera trasparente, un forle risparmio sui costi.
E'necessario realizzare le opere inilastrutturali in graclo di riportare ROMA ai livelli delle
altre capitali europee:
1. Chiusura dell'anello fen'oviario
2. Metro C fino ad Ottaviano
3. Prolungamento della iinea B fino a Casalmonastero
4. Prolungamento della bl
5. Rete tranviaria
6. Ristrutturazione delle linee metropr:litane esistenti
7. Ristrutturazione delle fèrrovie concesse
8. Trasfìirmazione della Centocelle -Giardinetti in un tram urbani
9. Fine del sistema tangenziale. Modifica del sistema di mobilità su gomma
sistema intennodale verso
trasformandolo in
il ferro (ferrovie regionali e metropolitane).
Eliminazione dei percorsi duplicati da diversi sistemi di mobilità
l-L. Corsie preferenziali
1"2. Bus rapid transit
1"3. Tecnologie della mobilità per il controllo e la limitazione dell'accesso al traffico privato
nella fascia verde
1"0,
Secondo Intervento, interviene l'Assessore Regionale alle Palitiche
Mobilità Michele Chtita
del Tbrritorio
e
La riforma del Titolo V clella Costituzione ltaliana, ha affidato il trasporto pubblico locale
alle Regioni. Per quanto ooncerne la disciplina dei trasporti, il nuovo alt. lI7 individua tra le
materie di legislazione concorrente l'ambito materiale delle "grandi reti <li trasporto e di
navigaziane" e "polti ed aeroporti civili", non risultando altri ritèrimenti diretti ai trasporti, e
specificamerfe al trasporto pubblico locale. La materia sernbrerebbe, pertanto" rientrare
nell'ambito della competenza residuale delle regioni richiamata dall'articolo i17, quarto
comÍì.a, in virtù del quale "spetta alie Regioni la potestà legislativa con riferimento ad ogni
materia non espressamente riservata alla legislazione deilo Stato".
Peraltro, va segnalato che la materia dei trasporti presenta connessioni, sotto vari pr-ofili, con
discipline che appaiono riconclucibili a materie attribuite alla legislazione esclusiva dello
Stato, tra le quali si ricorclano in particolare "tutela della concorrenza". per quanto attiene
alle modalità di gestione e di aflidamento del trasporto pubblico locale, "ordine pubblico e
sievrezza", "determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e
sociali che devono essero garantiti su tutto il territorio nazionale", "tutela dell'ambiente".
Il fondo
nazianale trasporti viene distribuito ad ogni singola Regione {alLazio spettano 575
milioni di euro) che ha il compito di reclistribuire il fondo ai propri comuni che dowanno
gestire il contratto di servizio per il Tpl e aIIe aziende di gestione del Tpl regionale che
hanno un contratto di servizio cliretto con le regioni. La Regione Lazia inoltre contribuisce al
sistema di Tpl del Lazio anche erogando tbndi propri per un importo complessivo di circa
200 milioni di e in piu.
Nel caso delLuzio, il fbndo viene diviso tra:
1,. Roma Capitale (con la sua azienda Atac S.p.A.) e gli altri camuni del Lazio;
Uaziende Cotral S.p.A. (azienda c1i proprietà della Regione) che gestisce
2.
3.
4.
il Tpl di
lunga percorrenz a nel Lazto1.
Uaztenda Trenitalia S.p.A. Regione Lazio (azienda di prcprietà dello Stato) che
gestisce ii Tpl su fero di tutta la Regione;
I 182 cornuni del Lazio (ciascuno cr:n le aziende affidatarie)
il
trasporto 1ocale dei comuni del Lazio è sottoposto ad una profonda riarganrzzazione volta
alla creazione di unità di rete trai i comuni e a una redistribuzione delle risorse tale da
aumentare il numero di comuni benefìciari, tìno ad arrirrare a2I4.
Più in generale, l'intero sistema di trasporto locale regionale è in fàse di riorgarrizzazione,
questa amministrazione infatti, sta reahzzando un agenzia regionale che sarà di proprietà
pubblica e che avrà i compiti di programmazione e controllo del Tpl, oltre che il compito di
gestire il sistema di bigliettazione regionale.
Inoltre a partire dal2Al9 sarà obbligatorio reahzzare le gare per tutto il sistema di gestione
del Tpl (gornma. ferro e marittimo)"
La Regione Lazio ha intenzione di riappropriarsi delle sue competenze di controllo e
pianificazione del Tpl e lasciare la gestione del trasporto ad aziende pubbliche o private,
comunque selezionate con gara europea"
Per questa ragione, la Regione Lazio ha awiato. per la prima r.'olta nella sua storia,
l'elabarazitine clel Piano regionale della mobilità, della logistica, delle persone e delle merci.
Questo piano regionale ha la caratteristica innovativa di essere realizzato dai cittadini e da
tutte le fbrze sociali irrteressate ec1 è il primo esempio di costruzione condivisa del
documento di piano che dovrà poi, una volta realizzato, seguire f iter previsto dalla L.R.
30/98. Cli scenari di rifbrimento sono relativi agli sviluppi futuri che possono essere attesi
per i1 sistema di trasporto della Regione, pertanto si riferiscono al "prevedibile", a sua
volta clescritto da due tipologie di intervento:
Do minimum (fare ilminimo): Comprende soltanto gli interventi già sottoposti a cantiere o,
comunque, soltarfo quelli già fìnanziati e privi di rilevanti clifficoltà politiche e istituzionali.
Do everything (fare tutto): Comprende tutti gli interventi previsti nei piani e programmi
esistenti (quindi anche interventi meno "certi").
Il piano è diviso nelle seguenti aree:
t.
Aspetti economici e territoriali
L. Tecnologie abilitarfi
2. Quadro di riferimento de11e politiche
3. Sistema bgistico e trasporto merci
4.
Sistema fbrroviario
L
Sistema aereopofluale
di trasporto
5. Trasporto pubblico
6. Sistema portuale e marittim<:
7. Sistema portuale
B. Sistema stradale
10. Sistemi urbani
11. Roma e Provincia
Gli obiettivi
clel Piano sono
L.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
B.
9.
i seguenti:
La promozione del diritto dei cittadini ad una mobilità sosteníbile, attraverso il
potenziamento e la rnaggiore effrcienza dei sistemi di trasporto pubblico e a basso
impatto ambientale:
L'allocazione delle risorse disponibili per le reti e per i servizi alla clientela secondo
chiare priorità basate sul miglior si:ddisfàcimento della domanda di trasporto,
evitando di pmcedere in modo dispersivo su troppi progetti che rischiano di essere
scarsamente pro duttivi;
La razionahzzazíone della rete clei collegamenti, per evitare inutili duplicazioni e
sprechi. per migliorare la qualità e la puntualità dell'ofierta e per specializ,zare i
diversi modi di trasporto: la gomma per 1'adduzione di breve-medio raggio, i servizi
ferroviari per i collegamenti di maggior distanza e a domanda elevata;
Il ricorso prevalente, per I'affidamento dei servizi di trasporto, a procedure
concorsuali in ur1 quadro regolatorio cerlo, prevedendo strumenti di tutela
clell'occupazione;
La sempliticazione del modello di governance, per ridurre il numero di attori, dare
regole chiare e definile in rnodo univoco ruoli e responsabilità
La vaklrizzazione del sistema portuale della Regione, attral'erso il potenziamento
della rete dei collegamenti rnarittimi, curando gli aspetti formativi, imprenditoriali ed
occupazionali legati al comparlo delf intermodalità terra-mare e finanche del diporlo
nautico;
La piena integrazione del trasporto pubblico non di linea (Taxi e NCC) nel sistema
della rnobilità regionale, attraverso la concefiaziane cai Comuni e le associazioni di
categoria per rendere questo settore realmente sinergico con il trasporlo pubblico
tradizionale;
I1 rispetto clel principio del "chi inquina paga", in moilo tale che i sistemi di trasporlo
collettivi ecl a bassil impatto ambientale possano essere maggiormente diflusi e
potenziati;
11 coinvolgimento e la concentraztane delle risorse private disponibili in percorsi di
finanziamento cli interventi prioritari, anche attraverso I'attuazione di azioni di
project tìnancing.
Il piano regionale della mobilità à relativo alle azioni cla intraprendere iìno al 2020 ma
naturalmente la Regione sta comunque awiando delle azioni c1i riorganizzazione e
efficientemento concrete, coerenti con l'azione di pianitìcazione ma eire hanno
caratteristiche di urgenza per la cittadinanza.
Lo sviluppo socio-economico di un paese è sempre piu strettamente legato alla qualità del
suo sistema di mobilità, ai suoi servizi, aTla sicurezza.
Un sistema di trasporto e mobilità eccellenti sono elementi fondamentali per 1a crescita del
mercato interrro e per quello estero. Viaggiare agevolmente permette la crescita economica e
la qeaziote di nuovi pasti cli lavoro. Un sistema di mobilità di persone e merci che deve
oggi essere necessariamente innovativo, sostenibile e globale"
In questo quadro si inseriscono
Le scelte politiche che questa Amministrazione sta ponenclo in
essere per lo sviluppo
complessivo del nostro sistema logistico regionale passano per la definizione del piano
Regionale del trasporto e logistica. un piano che vede al centro la rir:rganizzaziane del
sistema logistico laziale attraverso I'effìcientemento del sistema distributivo delle merci
nelle nostre città.
I contenuti del piano riferiti alla logistica ed al trasporto delle merci, propongoflo un azione
di indirizza per favorire la riorganizzazione della rete dei servizi logistici urbani in grado di
sviluppare un reale cambiamento dell'approccio nella gesticne del trasporto merci, dal
primo all'ultimo miglio. La concentrazione di pcpol.azione presso le grandi aree
metropolitane (Roma in pr:imo luogo) richiedono soluzioni coraggiose e irurovatil'e per i
modelii di Govemance della logistica cittadina.
I1 Piano quindi, coglie la sfida di riprogrammare f intero sistema regionale della logistica e
distribuzione delie merci.
Il sistema logistico del Lazio si inserisce nella cosiddetta piattaforma lngistica dell'Italia
centrale, composta da Umbria, Marche e Abbruzzo, la cui f'unzione e triplice: area
distributiva) area di transito merci sulla direttrice nord- sud, e land bridge tirreno-Adriatica,
un sistema che attraverso specifici interventi strategici contenuti nel piano abbiamo la
necessità di svilupparlo e renderlo più efficace.
. Il piano prevede, la organizzazione di un sistema logistico strettamente legato alla
intermodalità, una rete di nodi (porti, aeroporti, interporti, terminal intermodali)
carafterrzzati e distinti funzionalmente su cui impostare I'organizzaz,ione della intermcdalità
strada-rotaia e terra-mare. Non vogliamo una prolíferazione di nocli, ma puntare al
miglioramento degli esistenti individuando quegli interventi su1la rete stradale e fen'oviaria
necessari al relativo potenziamento.
Il <locumento preliminare di piano prevede la valartzzazione e lo sviluppo del porlo di
Civitavecchia. soprattutto in rifèrimento al traffico merci e agli spazi retrostanti. Attravers{)
il pirtenziamento e la val*rizzazione dei traftìci RoRo e land bridge. La Regione Lazio sta
comunque avviando la pianificazione dr aziom che rendano sempre piùr eflicace ecl
efÌìciente questo polo, pricritario e strategico per le merci della nr:stra regione, soprattuttir
per la posizione baricentrica delLazio nelf intero territorio nazionale, posta aile spalle del
secondo mercato di consuflìo naztonale, mirando al completamento delle presenti
infi'astr-utture di collegainento alla rete vrarta e ferroviaria in accordo con RFI, e di un
ulteriore potenziamento delle aree retro portuali.
Recentemente, unitamente aila autorità por-tuale e alla direzione clella Agenzia delle
Dogane, abbiamo portato alla definizione e istituzione di una ZanaFranca apefta nel Por1o.
Un attr: importante che oggi ci segnala vantaggi economici di questo lavoro, neii"ultimo
anno abbiamo avuto un sensibile innalzamento complessivo dei traffico merci e dei lirrelli
occupazionali. L'istituzione della zona franca è sopratutto una occasione importante per il
nostro territorio per attrarre investimenti privati nazionali ed internazionali. Un percorso che
si lega strettamente ai progetti di implementazione a breve e medio termine del traffico
container nel porto stesso che nei fatti vak:rizzeranno f intera economia del mare.
il piano nazionale della portualità e della logistica nell'idea de1 riassetto e
razionahzzazione delle autorità portuali, assegna un ruolo irnportante e strategico al Porto di
Civitavecchia e questa amministrazione e intenzionata a proporre in Europa f inserimento
del Porto di Civitavecchia nella rete TENIT.
Inoltre,
Il piano prevede uno sviluppo dell'Interporto di Orte: della sua impofianza strategica come
piattaforma logistica della nostra Regione e ormai nota ed e stata ribadita in maniera chiara
nel Piano Regionale, oggi siamo nella necessità di recuperare rapidamente il tempo perduto
e i ritardi accumulati, per questo stiamo dando una spinta alla concreta ultimazione di alcune
areo, ma soprattutto alla sua fuirzionaiità. In questi mesi abbiamo insistito e lavorato affiche
si definisse un accordo per la messa in opera di terminal ferroviario moderno e
all'avanguardia capace di allacciarsi alla rete fèrrovrarianazianale, inoltre, stiamo definendo
un nuovo articolato, dopo tren 24 anni, che regolasse in maniera più chiara rapporti tra la
Regione e la Società che oggi gestisce f interporto, pensando anche ad un rapporto più
sinergico e di controllo efÍèttivo su questa realtà.
Progetto europeo Futurmecl, stiamo coordinando un progetto strategico di cooperazione
territoriale il cui obbiettivo è migliorare l'accessibilità nei Porti di tutta I'area del
mediter:raneo del traffico passeggeri e delle merci. Un progetto che ci vede impegnati
insieme a venti partner di diversi paesi europei. Nello specifico abbiamo aw-iato un
progetto pilota per la realizzazione di un corridoi doganale tra il porlo di Civitavecchia e
l'interporto di Orte in collaboraz,iane con Uirnet, funzionale alla crescita dei traffici portuali
allo snellimento dell'impatto del trasporto nell'area portuale e limitrofa, inoltre, nell'arnbito
della piattatorma logistica nazianale stiamo lavorando nel rendere attuativa ed etlicace la
sperimentazione del accordo siglato con Uirnet e Ageraia delle dogane che ha come
obbiettivo la costruzione di una rete di controllo in ternpo reale per lo sdnganamento
telematico clelle merci sulle navi.
i contenuti del documento preliminare di piano sono gestiti da una
discussione pubblica che si caratterizza per 1a partecipazione attraverso i media, i social
media e la consegna di documenti integrativi da parte dei lari attori sociali.
In questo momento
par[e uelta
(ìa
li
della R
Kegt0ne sutI tema m() bilità
ed tn rcatlzzaT.tone
ecl
da parte
L'attuale amministrazione ha ar,viato il proprio lavoro affoontando per prirna cosa le
rmergenze frnanzíarie e all'analisi della situazione di caos del TPL. Abbiama ereditatr
lebiti, assenza di manutenzioni e quindi decaclirnento dei sistemi di trasporto, incapaciti
Ii visione e riduzione del fondo nazionale traspofii.
Attività featvzaLe
Iizzate
2013
2014
A.nno dedicato alla progettazione ed alla riorganizzazione dei sistema
2015
?ROGRAMMAZIONE
o
La Regione sta creando, proprio in questi mesi.
l'agenzia unica de1 trasporlo che svolgerà tutte le
funzioni di finanziamento e controllo de1 sistemz
regionale del Tpl. T.'agenzia ha ar,uto awio con ur
decreto del presidente che per altro ha eliminato Cotra.
patrimonio e Astral, garantendo naturalmsnte futti
I ivelli occupazionali.
r
La Regione sta rivedendo la rete cli TPL sr
r
gomma extraurbana, (media e lunga percorrenza)
r
La Regione sta prowedendo all'eflìcientementc
del TPL urbano, attraverso Unità di Rete (UdT) de
Comuni. (Breve percorrenza)
a
La
Resione sta Potenziando
la rete
d:
metropolitana e delle fèrrovie urbane, la prossima
settimana per esempio, inaugureremo la terza linea dj
Roma capitale, la linea C, che è una linea driverless.
o
La Regione sta migli<lrando in termini
infrastrutturali e di gestione la rete fbrroviaria, asse
portante a livello regionale, in particolare, concluderemc
nei prossimi mesi la chiusura dell'anello feiroviario a
nord che consentirà di connettere tutta la città di roma su
un'unica linea tèrroviaria consentendo un aumento del
cadenzamento ed una migliore gestione del traffico
fbrroviario dei treni provenienti dalla regione verso
roma. La regione Lazio sta inoltre prolwedendo alla
ristrutturazione delle infu"astrutture dedicate al trasportc
fèrroviario attraverso un accordo quaclro realizzato cor:
la società di gestione RFI e con il ministero dei trasporti.
Saranno investiti su questo ammodernamento oltre 300
milioni di euro.
c
Revisione del sistema Metrebus: il sistema
Metrebus è il sistema di bigliettazione integrato per il
Tpl della Regione Lazio. Accanto ad
una
rtorgantzzaziote generale, possibile anche grazie alla
creazione dell'ageruia, il prossimo passo sarà
l'estensione del METREBUS ai sistemi urbani delia
regione, operazione che permetterà la rcahzzazione del
Biglietto Unico Regionale, e la possibilità quindi di
spostarsi con qualsiasi mezzo nel Lazio acquistando in
qualsiasi posto un unico ticket.
o
La Regione Lazio ha awiato il lavoro di
rcalizzazrone del piano regionale per la mobilità e la
logistica. Il piano è reahzzato dai cittadini e da tutte le
tbrze sociali interessate ed è il primo esempio di
costruzione condivisa del documento di piano che dowà
poi, una volta realizzato, seguire l'iter previsto dalla
L.R.30/98
TRENITAI,IA
I1 trasporto ferroviario regionale rappresenta uno dei pii
importanti sistemi di Tpl. Questa amministrazione ht
ereditato un imponente debito che per quanto riguarda i
rapporto con I'azienda che gestisce le fèrrovie regional
era di circa 500 milioni di euro. Questa situazionr
debitoria ha avuto nel passato un eflètto rliretto su
servizio offerto ai cittadini, infatti la difficoltà operativr
dovuta ai mancati pagamenti" ha avuto un peso oltre chr
sull'attività industriale e di erogazione del servizic
anche sulla propensione dell'azienda nellr
collabarazione con la Regione"
L'amrninistraz,iane Zingarettt ha dunque dapprirnr
sanato i debiti, successir.,amente ha awiato un rapportc
positivo con Tienitalia, fàcendo impegnare l'aziencli
sulla puntualità e sulla qualità dei viaggi. Oggi k
maggior parte dei treni regionali hanno una Aequenzi
che raggiunge anche i ?,5 minuti, inoltre, grazie allt
nuove economie proclotte, nell'ultimo alìno e mezz(
abbiamo introdotto 26 treni di ultima seneraziont
(Vivalto) nel sistema ferroviario regionale e con i
nuovo contratto di servizio, che sarà stipulato a breve
sarà possibile rinnovare I'intero parco ferroviaric
regionale.
La Regìone Lazio sta inoltre implementando per
prima volta su1 territorio,
IPL COMLINI
TPL REGIONALE
SOTRAL
lz
l'intermodalità
Gomma/Ferro, sia in aree extraurbane che in aret
urbana attraverso la connessione e la riorganizzaziom
rlella rete di trasporto.
2A16 firmato contratto di servizio con Trenitalía car
aurnento servizi e carnbio totale Daroo mezzi.
E' in fase di ultimazione la revisione della rete st
goÍrma extraurbana che sarà funzionale
allz
rivisitazione delle reti urbane clei Comuni (circa 18(
attualmente), allo scopo di renclere irfegrato I'esercizic
e tendere all'efficientemento clel sistema, attraversc
eliminazione delle sowapposizione degli itinerari delk
linee urbane con quelle extraurbane. L'operar,ione mirl
a ridurre gli sprechi e garantire maggiore traspofio ne
comuni attraverso al creazioni di unità di rete
o
2013: Azioni frnanztarie mirate al risanamentc
economico della Società per complessir.i circa 90C
milioni di euro:
.
Copertura economica ai contratti di servizic
antecedenti al 2001:
.
Copertura ftnanziarra
all'adeguamentc
contrattuale
o
Defìnito I'importo contrattuale per l'anno 2CI13;
r
Definito l'importo contrattuale per l'anno 2014 A
*onte di una riduzione dei costi.
r
Sanata la situazione debitoria della Regione
Lazio. verso Cotral.
o
Bilanciei del 20i3 chiuso con ckca2.000.000 in
attir,o.
r
Corretta gestione tariffaria, lotta all'evasione.
Bigliettazione Elettronica, Integrazione taritfaria.
Autista vende e controlla
i
biglietti a bordo. Si
sta
incltre procedendo ad installare ie macchine erogatrici.
RISUL|A|O : + 7oA biglietti venduti e + 10% di
abbonamenti;
o
o
Ellicientamento della rete, eliminando le
sowapposizioni con gli altri mezzi di trasporto
o
2014 NUOVI VERTICI COTRAL
r
Risorse umane: + autisti e meno dirigenti, (con
minori stipendi dirigerúi). Sono stati stabilizzatí circa 40
autisti E IN PIU concorso per l'assunzione di altri i8C
il prossimo anno;
Svecchiamento del parco mezzi; gara innovativa
che saranno assunti entro
r
per I'acquisto di nuovi mezzi meno inquinanti {4i9
mezzi in tbll service).
o
La Regione Lazra intende contbrmare la volontà
cli mantenere il sen'izio "in house" alla Co.Tra.L S.p.a.
fìno al 2A19.
IPL
ROMA CAPITALE
ATAC
PORTI E LAZIOMAR
Metro C messa in servrzro
Metro B: confèrmato il fìnanziamento per il2A14
Ex concesse: si sta ridiscutenclo il contratto di servizio
che sarà a breve siglato, al fine di disciplinare i rapport
tra Atac e Regione Lazio, per una fase transitoria, ir
attesa che si definisca I'assetto futuro delle fèrrovir
regionali
I130112,2013 è stato sottoscritto il contratto di cessionr
delle azioni di Laziomar S.p.A.
In data lSl}IlzAM è stato sottoscritto tra la Regionr
Lazio e Laziomar S.p.A. il contratto di sen izio pet
l'afÍìclamento dei servizi pubblici di cabotaggic
marittimo cli coilegamento con le isole dell'arcipelagc
pontino, avente durata di dieci anni.
PORTI: LaDtrezrone Territorio, Urbanistica, Motrilità r
Rifiuti ha allìdato all'Agenzia Regionale per
Mobilità (AREMOL)
1a
k
predisposizione e la redazionr
del Piano dei Porti.
Porlo di Civitavecchia e zona franca
\4ERCI E LOGISTICA
Riattivato il Tavolo Regionale della logistica
Interporto di Orte
Zona F r anca, Civitavecchia
Progetto europeo Future Med (per migliorare
1' accessibilità dei sistemi portuali)
porto d
Creazione del corridoio doganale tra
Civitavecchia e f interporto di Orte in collaborazione
il
con
AEREOPORII
l]irnet
Ciampino: depotenziamento e specializzazione in cit;
airport
Fiumicino: patenziare capacità -
potenziament<
dell'aeroporlo attraverso la massimizzazione dellt
fi"uibilità del complesso aeropoftuale nell'attuak
sedime
Tbrza
Intervento, Circolo PD Merci, ínterviene il segretario Rocco Lamparelli
E'
necessaria un'azione di indirizzo per favorir-e la riorganizzazione della rete dei servizi
logistici urbani e metropolitani, in grado di sviluppare un reale carnbiamento dell'approccio
nella gestione del trasporto merci, dal primo a1l'ultimo miglio. La logistica, da1 canto suo,
richiede concentrazione per genere merceologica, economie di scala sia dal punto c1i vista delle
attività di movimentazione delle merci che dal punto di vista del trasporlo.
t
Logistica e distribuzione merci a Roma e orea Metropolitana
A
r
r
è ormai non più rinviabile una
Roma, ma soprattutto, nella sua fascia urbana,
azionalizzaz
io
ne
de I I'
ass
etto or ganizzativo e
1
o g i st
ioo
seria
:
carico e scarico merci. Le attuali prazzale destinate alle operazioni di carico e
scarico merci soncr insufficienti ed inadeguate, sia nella quantità che nella tipologia, per lo
svolgimerfo di sicure ecl efficienti operazioni distributive. Vanno intanto liberate, poi
sostanzialmente ripensate, estendendo i1 concetto stesso dt "piazzola" verso quello di v*re e
proprie "aree", con maggior superficie. eventualmente multifunzionali, attrezzabili elo
presidiabili. Lo scopo dowà essere quello di tbrnire agli operatori della distribuzione merci
dei veri punti di sosta specializzatr da cui far partire le operazioni di consegna finale de1le
merci in sicurezza e con la massima ef1icienza.
Aree
c1i
Aree logistiche di prossimità. Le attuali condizioni di mercato non permettono agli operatori
logistici di ottimizzare la propria organizzazione e l'uso di mezzr a basso impatto ambientale
se non si dispone cli aree logistictre "di prossimità" adeguate allo scarico/ricarico delle
merci, allo smistamento ed alla micro logistica. Per aree logistiche di prossimità si debbono
intendere aree coperte dotate di infrastrrtture per la manor,ra dei mezzi, il carico, lo scarico
e lo smistamento del1e merci destinate alle ztl cittadine e pCIco distanti da queste. La
vicinanza clelle aree logisticl-re di prossimità alle zone di distribuzione merci potrà
permettere di rendere il sistema distributivo piu efficiente ed economico.
Corridoi di transito. E'necessario individuare dei corridoi di transito preferenziali su oui far
defluire ii traftìco merci, allo scopo di snellire il relativo flusso. I corridoi cli transito
dowanno tener conto delle attuali zone di provenienza princrpali del1e merci destinate alla
città ed ossere messi in relazione con le eventuali aree logistiche di prossimità nonché con le
aree di carico/scarico.
Diversificanione orari di distribuzione. E' necessario ar,'rriare rapidamente una discussione
con tutti gli attori, sulla modalità e concentrazione della distribuzione delle merci in orari
non coincidenti con quelli dei grandi spostamenti del trasporto pubblico e privato, 1o
sviluppo dell'E-commerce e del Just-time rendono non più rinviabile f individuazicne di
orari diversi soprattutto sul1e arierie di penetraziane alla città e su1le grandi strade di
scorrimento.
Legalità e sicurezza. E' necessario affrontare il terna della infiltrazione di fenomeni di
criminalità nel settore, nei vari processi di esternahzzazione degli appalti, delle mancate
applicazioni dei sontratti collettivi, di norme sulla sicurezza stradale spessa ftirtemente
disattesa e del lavoro nero.
Accesso alla ZTL. Pur condividendo l'impostazione che prevede una premialità per i mezrl
meno inquinanti, c'è una preoccupazione che I'entità degli aumenti ar,r.rti sino ad oggi non
tisne conto di una necessaria gradualità a cui si aggiunge un ulteriore elemento legato alla
revisione degli orari.
L
Quarto Intervento, inter,-iene Stefano Flego del Trasporîo Aereo
Al fine di migliorare
1o sviluppo economico e turistico del territorio elevandolo a livello
nazionale ed internazionale si sottolinea f imporlanza dello scalo di Fiumicino per Roma e la
Reginne Lazio.
In quest'ottica si propone quanto segue:
1,. Effìcentamento dei flussi di traffico sull'aeroporlo cli Fiumicino
2.
3.
4.
5.
6.
Rilancio del traffico internazionale sull'aeroporto di Fiumicino
Crisi Alitalia e concorenza low cost in ambito domestico
Ruolo deil'aeroporto di Ciampino
Problematiche connesse alla mobilità collettiva c1a e per gli aeroporti romani
Intermobilità dei traspofii, collegamento con porto di Civitavecchia
Quinto Intervento, ínten;iene fuIarghe.rita Welyarn dei G'iovani Demacratici
si pr-opone di recuperare il contatto diretto tra pafiito e
cittadini relativamente alla percezione della qualità dei serr,'izi erogati.
Ne1lo specitlco in relazione a quanto sopra si è dato vita a una piattaforma virtuale mirata a
raccogliere dati, criticità e consigli da parte dei cittadini rispetto alla mobilità.
Fino ad ora, in base a quanto evidenziato clalla iettura dei dati, emerge la necessità da parle
dell'utenza di avere una maggiore sicurezzaabordo deimezzi pubblici e il bisogno di un
aumento delle corse.
Il gruppc dei Giovani Democratici
Sesto
Intervento, intewiene Fcusto kstaguzza
Relativamente all'aeroporto di Fiumicino viene osservato come sia necessario potenziare i
servizi di Tpl che colleghino 1o stesso al territoria circostante. \/a sottolineato comerlTSQ/o
dei lavoratori che in esso svolgono il proprio ser\,'izio siano costretti a utthzzare l'auto
privata. Quanto sopra ha pesanti ricadute sul traffico locale e produce una notevole quantità
di inquinamento ambientale. Non va inoltre dimenticato come la valorizzaziane
dell'aeroporto debba compoitare anche una valorizz.azione del territorio circostante.
Conclusione del primo incontro presso l'evento ooUn tavolo per Roma" presso
Hotel
il
Roma Life
L'insieme dei vari interventi ha prodotto un profìcuo scambio di punti di vista relativamente ai
Trasporti e alla Mabilità de11a città di Rorna e dell'area rnetropolitana. Pur partendo da esperienze
diverse, da realtà oggettivamente differenti è emerso un dato univoco incontroverlibile: c'è bisogno
di maggiore concertazione e coníronto tra i diversi attori del settore, siano essi istituzioni, aziende,
le varie agernie di gestione e le espressioni dei collettivi e comitati territoriali. Non può esistere un
progetto sulla mobilità di Roma che ncn includa llLazio e viceversa, occolre creare delle sinergie
efTettive tra Atac, FS, Cotral e tutti gli altri attori del settore al fine cii avere una rete di trasporlo
coordinata e operativa a trecentosessanta gradi.
Roma deve avere maggiori collegamenti con l'aeroporto di Fiumicino che a sua volta deve rredere
potenziati i collegamenti col territorio circostante e con il resto della RegioneLazia.
Molto importante si prefigura la realizzaziane, di un sistema intermodale di adduzione alla
metropolitana per I'accesso al centro della città, e di adduzione all'anello tèrroviario per gli
spostamenti in città e la chiusura dell'anello ferroviario tra le stazioni di vigna olara e nuovo salario.
La riorgantzzaztone del settore merci deve inserirsi su quanto sopra come ulteriore tassello del
mosaico complessivo in divenire. I1 tutto abbracciato da una rete ciclabile che consenta di
percoffere quanta più strada possibile su due ruote in totale sicurezza.
['$Questo progetto fà perno su una idea di mobilità integrata tra i diversi sistemi
di trasporti pertanto appare anche utile approfondire la riflessione sul lionte
della riorganizzazione dei circoli,al fine di proseguire in maniera proficua il
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lavoro
di progettazione attorno al tema dei Trasporti e Mobilità.
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Quanto sopra insieme alla costituzione di un unico circolo dei Trasporli e
tjfr tqvol* Fr€r Mobilità costituisce il primo passo
di un cammino che riprenderà nei
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R R.ss €èÈèSR successivi incontri al fine di delineare la politica futura ciel PD rispetto ai
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