C’È DELLA BUONA SCUOLA NEL DDL 2994? La “Nuova scuola” tra luci ed ombre Bergamo, 4 Maggio 2015 06/11/2015 proteo fare sapere.

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Transcript C’È DELLA BUONA SCUOLA NEL DDL 2994? La “Nuova scuola” tra luci ed ombre Bergamo, 4 Maggio 2015 06/11/2015 proteo fare sapere.

C’È DELLA BUONA SCUOLA
NEL DDL 2994?
La “Nuova scuola” tra luci ed ombre
Bergamo, 4 Maggio 2015
06/11/2015
proteo fare sapere
La Buona scuola
FACCIAMO CRESCERE IL PAESE
Disegno di Legge 2994
Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative
vigenti.
1. Assumere tutti i
1. 100.701 docenti
docenti
2. Le nuove opportunità 2. Potenziamento e
per tutti i docenti
valorizzazione del
formazione e carriera
ruolo del dirigente
3. La vera autonomia
3. Organici
valutazione e
dell’autonomia per
trasparenza
supplenze fino a 10
gg. e copertura posti
vacanti
La scuola in 24 articoli
Gli articoli sui quali soffermiamo l’attenzione:
Articolo 1 (Oggetto e finalità)
Articolo 2 (Autonomia scolastica e offerta formativa)
Articolo 3 (Percorso formativo degli studenti)
Articolo 4 (Scuola, lavoro e territorio)
Articolo 5 (Innovazione digitale e didattica laboratoriale)
Articolo 6 (Organico dell’autonomia per l’attuazione dei piani triennali
dell’offerta formativa )
Articolo 7 (Competenze del dirigente scolastico e istituzione degli albi territoriali
del personale docente)
Articolo 8 (Piano straordinario di assunzioni di personale docente)
Articolo 9 (Periodo di formazione e prova del personale docente ed educativo)
Articolo 10 (La Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del
docente e il Piano nazionale di formazione)
Articolo 11 (Valorizzazione del merito del personale docente)
Articolo 12 (Limite di durata dei contratti a tempo determinato su posti vacanti
e disponibili e Fondo per il risarcimento)
06/11/2015
proteo fare sapere
La scuola in 24 articoli
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Articolo 13 (Comandi e distacchi di personale scolastico)
Articolo 14 (Portale unico dei dati della scuola e progetto
sperimentale per l’assistenza alle scuole)
Articolo 15 (Cinque per mille)
Articolo 16 (School bonus)
Articolo 17 (Detraibilità delle spese sostenute per la frequenza
scolastica nelle scuole paritarie)
Articolo 18 (Scuole innovative)
Articolo 19 (Misure per la sicurezza e la valorizzazione degli edifici
scolastici)
Articolo 20 (Indagini diagnostiche su solai e controsoffitti degli
edifici scolastici)
Articolo 21 (Delega al Governo in materia di Sistema nazionale di
istruzione e formazione)
Articolo 22 (Deroghe)
Articoli 24 e 23, comma 1 (Disposizioni finanziarie e abrogazioni)
06/11/2015
proteo fare sapere
La scuola in 24 articoli: deleghe
Articolo 21 (Delega al Governo in materia di Sistema nazionale di istruzione
e formazione)
1. Nuovo testo unico in materia di istruzione (co. 2, lett. a)
2. Autonomia scolastica (co. 2, lett. b)
3. Abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria (co. 2,lett. c)
4. Assunzione, formazione e valutazione del dirigente scolastico (co. 2, lett. d)
5. Diritto all’istruzione e alla formazione degli studenti con disabilità e bisogni
educativi speciali (co. 2, lett. e)
6. Governo della scuola e organi collegiali (co. 2, lett. f)
7. Percorsi dell’istruzione professionale (co. 2, lett. g)
8. Istituti tecnici superiori (co. 2, lett. h)
9. Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni (co.
2, lett. i)
10. Diritto allo studio (co. 2, lett. l)
11. Ausili digitali per la didattica (co. 2, lett. m)
12. Scuole italiane all’estero (co. 2, lett. n)
13. Valutazione e certificazione delle competenze degli studenti ed esami di Stato
(co. 2, lett. o)
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proteo fare sapere
«LA BUONA SCUOLA»
UN DISEGNO DI LEGGE NON PIÙ DECRETO LEGGE



Deve essere approvato dalle Camere
Viene esaminato dalla VII Commissione della Camera e poi dalle Camere articolo
per articolo e con votazione finale
Il disegno diventa legge dopo che entrambe le Camere hanno approvato lo stesso
testo di legge
Quali saranno i tempi dell’approvazione?
SARÀ POSTA LA FIDUCIA?
QUALI SARANNO I TEMPI per L’EFFETTIVA
APPLICAZIONE ?
Alcuni spunti per una riflessione comune
6
EFFETTO ANNUNCIO
in conferenza stampa del 12 marzo
“Rivoluzione strepitosa”
Realizzare l’autonomia
AUTONOMIA E OFFERTA FORMATIVA POTENZIATA
Arriva l’organico dell’autonomia
Stop classi pollaio i presidi potranno utilizzare
l’organico in modo flessibile
 Organico DELL’AUTONOMIA: eliminare le supplenze coprire tutte le cattedre - potenziare l’offerta formativa rendere la scuola più inclusiva
 Curriculum degli studi Personalizzato.




L’ AUTONOMIA SCOLASTICA
1.
2.
Condivisibile il rilancio dell’autonomia
scolastica, a partire da una dotazione
finanziaria certa, e la programmazione
triennale del POF.
Il cardine è l’introduzione della
programmazione triennale dell’Offerta
Formativa da parte della scuola per il
potenziamento della conoscenza e
delle competenze degli studenti e
l’apertura della comunità scolastica al
territorio.
IL PIANO TRIENNALE O.F.
 ELABORATO DAL D.S.,
sentito il collegio docenti e consiglio d’istituto, nonché i
principali attori economici, sociali e culturali del territorio
 PUBBLICIZZATO in portale unico
al fine anche
di permettere una valutazione comparativa da parte degli
studenti e delle famiglie
In base al piano triennale O.F. il Dirigente definisce e richiede
l’organico potenziato e flessibile per posti comuni e di
sostegno e per potenziamento dell’offerta.
9
IL PIANO TRIENNALE O.F.
LE SCUOLE FANNO SCELTE in merito
 Agli insegnamenti e alle attività curricolari,
 Extracurricolari
 Educative e Organizzative
TENENDO CONTO:




dell’orario degli insegnamenti stabilito dai curricoli nazionali
della quota dell’autonomia e della flessibilità
del POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
e delle ATTIVITA’ PROGETTUALI.
ALL’INTERNO DI UNA CORNICE DI OBIETTIVI NAZIONALI
IL PIANO TRIENNALE O.F.
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI SEGUENTI OBIETTIVI
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte;
d) potenziamento delle conoscenze e delle competenze in materia di diritto e di economia,
cittadinanza attiva;
e) sviluppo di comportamenti per rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale…
f) alfabetizzazione all’arte, ….e ai media …..diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie….stile di vita sano…..;
h) sviluppo delle competenze digitali …;
i) iniziative per il contrasto dei fenomeni dispersione …discriminazione e per inclusione;
l) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio ….;
m) apertura pomeridiana delle scuole….e riduzione del numero di alunni per classe;
n) incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
o) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati ;
p) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del
merito degli alunni e degli studenti;
q) alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli alunni stranieri, anche
mediante l’attivazione di corsi opzionali di lingua e la dotazione di laboratori linguistici anche
in rete.
IL PIANO TRIENNALE O.F.
INDICA QUINDI
 IL FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI
SOSTEGNO DELL’ORGANICO DEI DOCENTI,
sulla base dell’orario degli insegnamenti, anche utilizzando
la quota dell’autonomia e della flessibilità
 IL FABBISOGNO DEI POSTI di ORGANICO potenziato
e flessibile per iniziative di potenziamento dell’O.F. e
attività progettuali
 IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E
ATTREZZATURE MATERIALI sulla base di progetti
materiali
 LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEI DOCENTI in
coerenza con il piano triennale dell’OF e con i risultati dei
Piani di miglioramento previsti dal DPR 80/2013
IL PIANO TRIENNALE O.F.
 Per la piena realizzazione del successo formativo degli
alunni-studenti, anche riducendone il numero per
classe in deroga ai vigenti vincoli normativi,
 naturalmente
“nell’ambito
della
dotazione
organica assegnata e delle risorse, anche
logistiche, disponibili”
 La proposta del Piano triennale, predisposta entro il
mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al
triennio di riferimento, è inviata all’USR, che ne valuta
la compatibilità finanziaria e la coerenza con gli obiettivi
del comma 3, art. 2;
 poi rimesso al MIUR che ne verifica il rispetto dei
propri obiettivi strategici e conferma le risorse
destinabili alle infrastrutture materiali e il numero dei
posti dell’organico dei docenti effettivamente attivabili,
nel limite delle risorse disponibili.
IL PIANO TRIENNALE O.F.
 oltre
al
curricolo
nazionale
(assetti
ordinamentali) e al curricolo della scuola (spazi
di flessibilità e potenziamenti disciplinari), le
istituzioni scolastiche introducono insegnamenti
opzionali a scelta dello studente, ulteriori
rispetto a quelli già previsti dai quadri orari
 A tal fine è possibile utilizzare finanziamenti
esterni, ivi compresi quelli derivanti da
contratti di sponsorizzazione, nel rispetto
degli obblighi di trasparenza procedurale
 È inoltre previsto l’incremento del Fondo per il
funzionamento delle istituzioni scolastiche di
126 milioni di euro annui dall’anno 2016
Organico TRIENNALE dell’autonomia per
l’attuazione dei piani triennali dell’offerta formativa
 L’organico dell’autonomia è determinato su base regionale,
con cadenza triennale, con decreti del MIUR DI CONCERTO
CON MEF e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica
amministrazione sentita la Conferenza unificata.
 Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato
sulla base del numero di classi, nonché della presenza di aree
interne, di aree a forte processo immigratorio e di aree
caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica.
 Con decreti dei dirigenti preposti agli USR, l’organico
dell’autonomia è ripartito tra i territori di competenza e
assegnato ai ruoli territoriali e, successivamente, alle singole
istituzioni scolastiche, sulla base del fabbisogno espresso dalle
stesse nei piani triennali dell’offerta formativa.
 I posti dell’organico sono coperti dal DS con il personale
degli albi fermo restando che devono assicurare la
copertura delle supplenze temporanee fino a dieci
giorni.
ORGANICO FUNZIONALE/DELL’AUTONOMIA
 POSITIVO L’ORGANICO FUNZIONALE:
 per la PRIMARIA per incrementare il tempo
pieno, ripristinare una quota di ore di
compresenza per progetti di recupero e/o
arricchimento, altro…).
 più complesso farlo nella secondaria visto
che le disponibilità, suddivise per singole
discipline e classi di concorso, possono non
coincidere con il reale fabbisogno di risorse
aggiuntive per quella singola scuola
(intreccio con quali STABILIZZAZIONI?)
PER L’A.S. 2015-16
Entro il 30 maggio 2015
Il D.S. individua i docenti da destinare
all’organico funzionale a seguito di una
immediata predisposizione di una STIMA
DEL FABBISOGNO, redatta SENTITI il
Collegio docenti e il Consiglio d’istituto
AL MOMENTO LA NORMATIVA SULL’ORGANICO 2015/16 E’ LA STESSA DELL’A.S.
PRECEDENTE E CIOE’ BASATA SUL NUMERO DI STUDENTI
PORTALE OPEN DATA
E’ ISTITUTITO IL PORTALE UNICO DEI DATI DELLA
SCUOLA PER:
 I PIANI TRIENNALI DELL’O.F.
 I BILANCI
 I DATI AFFERENTI AL SISTEMA NAZIONALE DI
VALUTAZIONE
 EDILIZIA SCOLASTICA
 I PROVVEDIMENTI DI INCARICO DI DOCENZA
 IL CURRICULUM DELLO STUDENTE
 …LA NORMATIVA
18
PROGETTO






Al fine di fornire un supporto tempestivo alle istituzioni
scolastiche ed educative nella risoluzione di problemi
connessi alla gestione amministrativa e contabile,
attraverso la creazione di un canale permanente di
comunicazione con gli uffici competenti del MUR
valorizzando la condivisione di buone pratiche tra le istituzioni
scolastiche medesime,
a decorrere dall’anno scolastico successivo alla data di entrata in
vigore della presente legge
è avviato un progetto sperimentale per la realizzazione di un
servizio di assistenza, anche attraverso la costruzione di un
portale e di forum informatici dedicati.
Il servizio di assistenza è realizzato nell’ambito delle risorse
umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente
e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica.
19
EFFETTO ANNUNCIO
in conferenza stampa del 12 marzo
UNA “STREPITOSA” DIRIGENZA SCOLASTICA
RAFFORZAMENTO POTERI DEL D.S.
 ELABORA IL PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
 Maggiori strumenti ai presidi
 Il Dirigente forma la sua squadra
 Sceglie gli insegnanti da albi territoriali per
realizzare il POF
 VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEL PERSONALE
DOCENTE.
20
22
ELABORA IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
VALUTA E ATTRIBUISCE IL PREMIO STIPENDIALE
ALBO TERRITORIALE
Si possono utilizzare gli uni e gli altri in
classi di concorso diverse da quelle per la
quale si possiede l’abilitazione, purché si
abbia
il
titolo
di
studio
valido
all’insegnamento
24
ALBO TERRITORIALE e LA SCELTA DEL PERSONALE
SCEGLIE (propone) il personale per la copertura dei posti assegnati tra i
docenti iscritti agli albi territoriali La copertura dei posti assegnati
all’istituzione scolastica coincide con gli incarichi proposti dal dirigente
scolastico.
NON VALE PER I DOCENTI IN RUOLO AL MOMENTO DI ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE
PRINCIPI E CRITERI:
 sulla base del loro curriculum-portfolio ritenuto
coerente con la progettualità dell’istituzione
scolastica,
 Incarichi di durata triennale
 Pubblicità dei criteri che il D.S. adotta per
selezionare il docente
 Pubblicità degli incarichi conferiti e motivazione
 In caso d’inerzia del D.S. potere sostitutivo
dell’UST REGIONALE.
25
LA SCELTA DEL PERSONALE
Attualmente, secondo il centro studi camera "in base all’art. 400, 2°
comma, terzo periodo, del decreto legislativo 297/1994 sono gli stessi
vincitori del concorso a scegliere, nell'ordine in cui sono inseriti
nella graduatoria, il posto di ruolo fra quelli disponibili nella regione".
Inoltre "E’ dunque necessario - concludono
gli estensori del dossier camera - disporre
l’abrogazione del terzo periodo del comma
2 dell’art. 400 del d.lgs. 297/1994",
abrogazione che invece il testo attuale del
disegno di legge non prevede, con il rischio
che si apra, proprio su questo punto, un
ampio contenzioso.
26
LA SCELTA DEL PERSONALE IN ENTRATA
Chiamata diretta?
SCELTA DELL’INSEGNANTE «MIGLIORE» ?
ALCUNI SLOGAN DA BAR:

«FINAMENTE
I
DIRIGENTI
POTRANNO
SCEGLIERE
L’INSEGNANTE ADATTO ALLA PROPRIA SCUOLA SULLA
BASE DEL CURRICULUM E IN COERENZA CON IL POF

«FINAMENTE I DIRIGENTI POTRANNO ESCLUDERE I DOCENTI
INCAPACI ED INCOMPETENTI
O CON POCA VOGLIA DI
LAVORARE».
OVVIAMENTE NON CONDIVIDIAMO LA LOGICA MA … IN
OGNI CASO NON RISOLVE IL PROBLEMA
1)
I DOCENTI INSERITI NELL’ALBO SONO TUTTI ABILITATI ED HANNO
SUPERATO CONCORSO PUBBLICO – SE C’E’ IL PROBLEMA DELLA QUALITA’
DEGLI INSEGNANTI ALLORA E’ NEL SISTEMA DI RECLUTAMENTO E
FORMAZIONE
2) IL MECCANISMO DELL’ALBO NON CANCELLA COMUNQUE LE
CAUSE E NEPPURE GLI EFFETTI DEL SISTEMA
LA SCELTA DEL PERSONALE IN ENTRATA
IL MECCANISMO NON E’ ANCORA TOTALMENTE
DEFINITO MA LE CRITICITA’ SONO GIA’
CHIARE

FERMO RESTANDO CHE COME ABBIAMO VISTO IL DIRIGENTE
SELEZIONA E PROPONE ESPLICITANDO I CRITERI E COMUNQUE
SULLA BASE CURRICULUM-PORTFOLIO RITENUTO COERENTE
CON LA PROGETTUALITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA,
OCCORRE CHIEDERSI:
•
•
•
•
QUANDO? COME? CHI E CON QUALI TEMPI ?
IN CASO DI DOCENTE «CONTESO» DA PIU’ SCUOLE
QUALE LA PROCEDURA? QUALI LE PRECEDENZE?
IL DISCRIMINE E’ IL TEMPO? A CHI ARRIVA PRIMO NELLA
SCELTA?
QUALI LE OPZIONI PER IL DOCENTE «CONTESO»??
28
LA SCELTA DEL PERSONALE IN ENTRATA
IL MECCANISMO altre criticità
Secondo il centro studi della camera :
è l'intero impianto della procedura che non convince
L'art. 7, per esempio, prevede che per la copertura dei posti
il dirigente scolastico può proporre l'incarico anche “al
personale docente di ruolo già in servizio presso altra istituzione
scolastica”.
Il dossier camera evidenzia che : "al fine di evitare eventuali
criticità in fase applicativa - ad esempio, dal punto di vista del
coordinamento fra il dirigente scolastico che propone
l’incarico e il dirigente dell’istituzione scolastica presso la quale
il docente è già in servizio - appare opportuno un
chiarimento".
29
LA SCELTA DEL PERSONALE IN ENTRATA
SU UN ELENCO CHIUSO TUTTI I DOCENTI IN ELENCO DEVONO
ESSERE COLLOCATI IN OGNI CASO IN UNA SCUOLA PIUTTOSTO CHE
IN UN’ ALTRA…….. ALLORA
•
•
•
•
SCUOLE CHE NON RIESCONO AD «ACCAPARRARSI» IL
DOCENTE CON IL CURRICULUM ADEGUATO ALLE ESIGENZE
ED AL PROPRIO POF SI DEVONO diciamo così…
«ACCONTENTARE DEGLI ALTRI»
Scuole «migliori» CON DOCENTI «MIGLIORI» E LE ALTRE???
È MIGLIORAMENTO SISTEMA EDUCATIVO??
RIDUCE LA DISPERSIONE DI SISTEMA??
ANCHE PER COLORO CHE PENSANO CHE LE SCUOLE DEBBANO
POTER
ASSUMERE/LICENZIARE
DIRETTAMENTE
IL
PERSONALE QUESTO MODELLO NON CORRISPONDE ALLE
LORO RICHIESTE
IL PROBLEMA DELLA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTO NON
SI RISOLVE LO STESSO perché RISIEDE NEL SISTEMA DI
RECLUTAMENTO E FORMAZIONE NON IN QUELLO DI
COLLOCAMENTO E RICOLLOCAMENTO ATTRAVERSO L’ALBO
ANNO DI PROVA - VALUTAZIONE E DISPENSA
Il personale docente ed educativo neoassunto è sottoposto ad un
periodo di formazione e di prova di durata annuale, al termine del
quale è valutato:
 dal dirigente scolastico
 sulla base di un’istruttoria del docente tutor
 SENTITI COLLEGIO DOCENTI E CONSIGLIO DI ISTITUTO
 anche prevedendo verifiche e ispezioni in classe
 se l’esito della valutazione si preannuncia negativo ed ora
comportante la dispensa dal servizio con effetto immediato e
senza preavviso, disposta dal dirigente scolastico
ma soltanto dopo che con decreto del MIUR siano stati
individuati gli obiettivi, la valutazione del grado di
raggiungimento degli stessi, le attività formative e i
criteri di valutazione,
VALUTAZIONE E VALORIZZAZIONE
Altre forme di valutazione non sono previste, né per il restante
personale docente, né per il personale ATA, compreso il DSGA,
diretto collaboratore del dirigente scolastico e preposto alla
conduzione del servente apparato amministrativo-contabile e
dei servizi vari
•
l’articolo 11, intestato alla valorizzazione del merito del
personale docente attribuisce al dirigente scolastico il potere,
solo sentito il Consiglio d’istituto, di assegnare annualmente
a un numero imprecisato di docenti di ruolo la quota
parte del fondo di duecento milioni annui;
•
ma anche in questo caso soltanto dopo che con decreto del
MIUR siano stati individuati gli obiettivi, la valutazione del
grado di raggiungimento degli stessi e i criteri di
valutazione.
32
VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEL PERSONALE DOCENTE
SALVI GLI SCATTI DI ANZIANITA’ !
•
A partire dal 2016 con stanziamento di 200 milioni annui (lordo
stato=150 milioni lordo dipendente) da ripartire in proporzione
all’organico (con decreto) circa 19.000,00 lordo dipendente per scuola
•
Il D.s., sentito il Consiglio d’istituto, assegna il compenso in
base alla valutazione dell’attività didattica, in ragione dei
risultati in termini di qualità della didattica, di rendimento
scolastico degli alunni, progettualità metodologia didattica
utilizzata, di innovatività e di contributo al miglioramento
complessivo della scuola [circa 23.000 euro per scuola]
•
Se su 5% di 780.000 DOCENTI (comprensivi dei 100.701
ASSUNTI) ossia 39.000 premiati CON circa 3.850,00 euro annui
lordo dipendente
•
Se su 66% di 780.000 DOCENTI (comprensivi dei 100.701
ASSUNTI) ossia 260.000 premiati CON circa 576,00 euro annui
lordo dipendente
Il DIRIGENTE INDIVIDUA fino a 3 docenti che lo coadiuvano
LA CARTA per l’aggiornamento e la
formazione del DOCENTE
 Un VOUCHER DI 500 EURO per A.S. per
l’acquisto di libri, testi per l’aggiornamento e
formazione, iscrizioni a corsi….
 LA FORMAZIONE DEI DOCENTI DI RUOLO IN
SERVIZIO E’ OBBLIGATORIA, PERMANENTE E
STRUTTURALE, le attività sono definite dalle
scuole in coerenza con il Piano triennale
dell’offerta formativa…
LA VALUTAZIONE …
DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
la retribuzione …
del DIRIGENTE SCOLASTICO
Il DDL prevede la remunerazione delle nuove competenze
attribuite al dirigente scolastico
NON c’è reintegrazione del Fondo Unico Nazionale per la
retribuzione fissa e variabile e di risultato e quindi non sana le
decurtazioni imposte dal MEF, e subite dal MIUR, per gli anni
scolastici 2012-13, 2013-14, 2014-15
FUN situazione reale: sottrazione di 58
milioni delle RIA per il decreto Tremonti
QUALE VISIONE DI SCUOLA …
 Una scuola non cooperativa.
 Centrata su una figura forte del D.S.
 Docenti non attori comprimari singolo docente
 Assenza di collegialità, cooperazione
 Ruolo degli Organi Collegiali
consultivo ma non attori principali
nelle decisioni di indirizzo e di
governo.
Quale scuola e quale DIRIGENTE SCOLASTICO
38
Quale scuola e quale DIRIGENTE SCOLASTICO
la visione di DS delineata non è coerente con l’impianto previsto
dalla legislazione sull’autonomia
Quale scuola e quale DIRIGENTE SCOLASTICO
40
Quale scuola e quale DIRIGENTE SCOLASTICO
Aumento delle responsabilità del ds e stravolgimento dei suoi compiti (il nuovo
profilo del dirigente che sceglie i docenti e contraddice quello dell’art.25 e degli
articoli 1 e 2 del CCNL), perfino la sua condizione economica viene modificata per
legge e non attraverso un contratto, senza alcuna interlocuzione con il sindacato
LE DEROGHE



Per l’adozione dei regolamenti, dei decreti e
degli atti attuativi della presente legge non
è
richiesto
il
parere
dell’organo
collegiale consultivo nazionale della
scuola, «non ancora costituito»
3. In sede di prima applicazione e
limitatamente
all’anno
scolastico
2015/2016,
per
la
determinazione
dell’organico dell’autonomia non è richiesto
il parere di cui all’articolo 22, comma 2,
della legge 28 dicembre 2001, n. 448.
Le norme della presente legge sono
inderogabili e le norme e le procedure
contenute
nei
contratti
collettivi,
contrastanti con quanto previsto dalla
presente legge, sono inefficaci.
Altre DISPOSIZIONI del D.D.L










INNOVAZIONE DIGITALE E DIDATICA LABORATORIALE
OPEN DATA
PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI
LA CARTA DEL DOCENTE
DIVIETO CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
LE AGEVOLAZIONI FISCALI
SCHOOL BONUS
DETRAIBILITA’ SPESE PER FREQUENZA SCOLASTICA
EDILIZIA SCOLASTICA E SICUREZZA
LE DELEGHE ED RIORDINO, ADEGUAMENTO E
SEMPLIFICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
CONTRATTUALI IN MATERIA D’ISTRUZIONE
Nella SCUOLA DI RENZI
MANCA IL PERSONALE ATA
ASSENZA DI UN PIANO DI ASSUNZIONE
ASSENZA NELL’ORGANICO FUNZIONALE
ASSENZA DI UN QUADRO DI
VALORIZZAZIONE
44
PIANO STABILIZZAZIONE PRECARI
Prevista l’assunzione di 100.701 docenti:
 dalle Gae, esclusa la scuola dell’infanzia;
 dal concorso 2012 (tutti i vincitori del concorso
2012 ma non gli idonei);
 Non è previsto per ora l’organico potenziato e la
conseguente stabilizzazione per l’ infanzia. Si
prevedono circa 23.000 assunzioni ma ci vorrà più
tempo legato alla delega Governo per il piano di
intervento fascia 0-6 anni);
 I nuovi concorsi partono nel 2016, per consentire
per un altro anno la chiamata dei supplenti su
materie come la matematica. I nuovi concorsi non
riguarderanno i docenti dell’infanzia.
NON TUTTI I PRECARI ABILITATI
POTRANNO ESSERE STABILIZZATI
 Non tutte le GAE saranno svuotate: la
stabilizzazione è individuata a seguito del piano
dell’offerta formativa triennale delle scuole (alcune
classi
di
concorso
potranno
non
essere
previste/richieste);
 Sono esclusi gli abilitati delle 2^ fasce d’Istituto;
 Sono esclusi gli idonei del concorso ordinario 2012
se non vincitori;
 A regime in Ruolo solo per Concorso!
 Future abilitazioni solo con Laurea magistrale
abilitante con tirocinio!
STOP A CONTRATTI A T.D. DOPO 36 MESI
 Si fa divieto di stipulare ulteriori contratti,
su posti vacanti e disponibili tutto l’anno,
dopo aver raggiunto
36 mesi (3 anni),
anche non consecutivi (!!!???)
 Previsto solo un fondo (10 ml.ni per il 2015
ed altri 10 ml.ni per il 2016) per i pagamenti
al personale che vince una causa avente per
risarcimento dei danni conseguenti alla
stipula di contratti a termine di durata
complessiva superiore a trentasei mesi,
anche non continuativi, su posti vacanti e
disponibili.
SCUOLA, LAVORO, TERRITORIO
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
 Stanziati 100 milioni di euro.
 quantificazione del numero di ore (almeno
400 ore per tecnici e professionali,
almeno 200 ore per i licei) da effettuare in
alternanza scuola-lavoro nel
secondo
biennio e nell’ultimo anno (anche in
estate!).
 tra i soggetti presso i quali è possibile
effettuare l’alternanza, vengono inseriti gli
ordini professionali e gli enti che svolgono
attività che afferiscono al patrimonio artistico
culturale e ambientale.
SCUOLA, LAVORO, TERRITORIO
APPRENDISTATO (negativo):
 Prevista la possibilità di stipulare
contratti di apprendistato (un vero e
proprio contratto di lavoro in obbligo
scolastico!) a partire dal secondo anno
della scuola secondaria di secondo grado
secondo le modalità definite dallo
specifico decreto legislativo che sarà
adottato in applicazione del Jobs Act !
NUOVI SAPERI
MUSICA, ARTE, LINGUA, DIRITTO, EDUCAZIONE
MOTORIA…ordinamentali o facoltative?
Nella scuola primaria si individuano queste materie
da affidare a docenti delle relative classi di
concorso abilitati (docenti di scuola di I°/II° anche
se non abilitati per la scuola primaria!?)
Per la lingua Inglese ove non ci fossero risorse,
anche ricorrendo a «fornitura di appositi
servizi» !!!
FINANZIAMENTI e AGEVOLAZIONI FISCALI
 CINQUE PER MILLE DELLE IMPOSTE da
destinare in sede di dichiarazione dei redditi
 SCHOOL BONUS, per le erogazioni liberali in
favore degli istituti spettano crediti di imposta del
65% fino al 2016 e del 50% oltre il 2016
 DETRAIBILITA’ DELLE SPESE sostenute per la
frequenza scolastica
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NO ALL’USO DELLA LEGGE SULLE
MATERIE DI COMPETENZA DEL CCNL
 Il DDL si sostituisce alla Contrattazione sia
Nazionale che d’Istituto.
 NO ad un intervento di Legge sulle materie
di contrattazione:
• Organizzazione del lavoro
• Distribuzione salario accessorio
• Assegnazione incarichi
• Formazione
• Mobilità
IL RINNOVO DEL CCNL: la priorità
 Per poter riaffermare il ruolo della Contrattazione e
della Rappresentanza è necessario contrastare
con forza la regolazione del rapporto di lavoro
tramite il DDL di materie di competenza della
Contrattazione!!!
 Una battaglia che dobbiamo vincere se non si
vuole cadere nella sottomissione del rapporto di
lavoro pubblico alle sole norme legislative del
Governo e del premier di turno!
 Più deboli i lavoratori, nessuna forza per la loro
rappresentanza!
APPELLO AL PARLAMENTO …
 CGIL-CISL-UIL insieme a 24 associazioni
professionali,
di
rappresentanza
e
movimenti, hanno sottoscritto un appello
al Parlamento.
 L’appello considera indispensabile aprire un
ampio confronto nel Paese per delineare una
visione generale, il più possibile condivisa,
sul nuovo ruolo della scuola nella società
della conoscenza.
A questo proposito è
ritenuto decisivo partire dal diritto di ogni
persona all'apprendimento permanente come
base per un progetto complessivo di
cambiamento del sistema educativo italiano.