COME FARE PROGETTI

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Transcript COME FARE PROGETTI

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PROGETTO
A cura di
Mario Gori

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Definizioni













Cultura: (dal lat. colo, cultum, colere): complesso, più o meno organico, di nozioni,
conoscenze, idee, credenze. Tale acquisizione coltiva l’animo, alimenta la mente, produce
competenze, ci orienta nel mondo.
Può essere intesa come propria di un comunità (che storicamente l’ha fondata e/o
assorbita da altre comunità, l’ha sviluppata e tramandata), della società (idem se è
universalmente diffusa) o di un soggetto (che l’ha acquisita dal suo ambiente e
caratterizzata secondo le caratteristiche personali.
Civiltà: complesso di realizzazioni tecnologiche e artistiche e di tecniche operative, rituali,
sociali, comunicazionali di una etnia.
Erudizione (dal lat. erudio, erudire= dirozzare, ammaestrare)
Nozionismo: insieme di conoscenze affidate alla memoria senza connessione tra loro.
Sapere (dal lat. sapio, sapere= aver sapore, aver gusto): gustare la coltivazione e i frutti
della mente, conoscenze o cultura. Insieme di conoscenze a carattere linguistico, operativo,
artistico, teorico, magico-religioso, etc.)
Educazione (educare=nutrire, allevare; educere=tirar fuori, condurre, guidare in alto).
Liberare dall’ignoranza, attraverso la cultura per raggiungere la sapienza della verità e del
bene.
Intelligenza (collego, creo legami tra..., unisco, stringo insieme): visione panolpiaca,
sinottica, sistemica, organica.
Ragione (spezzare): osservazione minuta, dettagliata, componenziale, riduttiva (dal tutto
alla somma delle parti)
Capire (prendere, afferrare, ricevere, contenere); prendere, afferrare, ricevere: azioni;
ricevere: azioni passive; contenere: condizioni o proprietà

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Settori scientifici


Discipline (sistemi di conoscenze coerenti e
organizzate, raggruppabili per settori


filosofico
storico
letterario
scientifico
artistico
giuridico-economico
tecnologico


Gnoseologia: studio del VERO (studio della conoscenza di sé e delle cose)
Settore filosofico
Etica: studio del BENE (studio del modo di agire moralmente)

Estetica: studio del BELLO (studio di ciò che percepiamo e valutiamo come

armonia, bellezza)

Teologia: studio delle verità rivelate dalla religione, di tutto ciò che riguarda Dio

Settore storico-letterario





LINGUE (materna e straniera)
POESIA (faccio, creo per ispirazione)
PROSA (che procede innanzi, espressione verbale oscritta che si
svolge senza limitazioni metriche o intenzioni suggestive)
STORIA (vedere, indagare, osservare i fatti accaduti nel passato
più o meno lontano)

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GEOGRAFIA (descrizione della terra abitata e plasmata

dall’uomo)



MATEMATICA (imparo, apprendo)

Settore scientifico




FISICA (natura: studia i fenomeni,
le proprietà dei corpi e le leggi
che li governano)








in chiave astronomica, geologica e biologica
in chiave antropica
ARITMETICA (scienza dei numeri)
GEOMETRIA (misura della terra; studio delle figure)

Termodinamica
Meccanica
Ottica
Elettromagnetismo
Atomica
ecc.

CHIMICA (mescolamento, alchimia: studia la composizione e la trasformazione delle varie
sostanze costituenti la materia organica e inorganica)
BIOLOGIA

vita: fenomeni e leggi che li governano)
sistematica dei viventi

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Arti figurative: pittura e scultura
Architettura
Settore artistico: attività connesse con
Design
l’arte; abilità capacità, = virtù
Musica
Danza
...........
Civile
DIRITTO (complesso di leggi, norme,
costituzioni che regola i
rapporti sociali)
Penale
Settore giuridico-economico
ECONOMIA (gestione razionale dei beni e delle
risorse disponibili e la distribuzione dei
mezzi per ottenere tali risorse)
studio dei materiali
Settore tecnologico
studio delle procedure
arte: abilità nel forgiare le materie prime, capacità di creare
opere che influiscono sull’estetica o sentimento della
bellezza e della armonia): studia i procedimenti, le
apparecchiature, gli impianti che servono a trasformare
le materie prime in prodotti industriali.

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Comunicazione




















Si comunica per informare, partecipando fatti, opinioni, approvazione/disapprovazione,
emozioni, sentimenti…
Oggettiva: comunica fatti
(il “perché” dell’oggetto)

Comunicazione informativa

Comunicazione empatica
chi ascolta mostra di riconoscere e
accettare ciò che dice chi parla

Presupposizioni: condizionano uno stato d’animo e lo determina
Processi inferenziali: completano e interpretano ciò che viene detto
Toni performativi: rendono sottintesa una comunicazione all’interno
di un intervento
Soggettiva: comunica, insieme Risposta laconica, chiara e immediata
ai fatti, stati soggettivi
Risposta generica senza prospettiva
(il “come”: risonanza emotiva, di ulteriori informazioni
sentimenti…)
Risposta di piena disponibilità a
collaborare a ulteriori chiarimenti
Formale: ciascuno resta nel suo ruolo
Bassa o assente: risposte rispettose dei sentimenti di chi parla
Mediocre: considerazione parziale o minimizzata dei sentimenti altrui
Buona: viene espressa comprensione
Ottima: viene espressa comprensione e compartecipazione

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Elementi della comunicazione















ELEMENTI DELLA
COMUNICAZIONE

CHI comunica
CHI riceve
CHE COSA si comunica
MODO col quale si comunica
CODICI di trasmissione di tipo semantico e semiotico
EFFETTO della comunicazione
FATTORI di IDONEITÀ a comunicare
- capacità di comunicare con parole e gesti (codici)
- potenza di comunicazione: valore dell’informazione e della
suggestione connessa
- abitudine al confronto nel dialogo
- campo di esperienza comune agli interlocutori
- intenzioni dell’emittente
- condizioni in cui in quel momento si trovano gli interlocutori

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AZIONE
DIDATTICA
QUOTIDIANA

Azioni
docenti
Azioni
alunni

contenuti
strumenti
tempi
ritmi
spazi
gruppi
relazioni interp.

conoscenze
competenze
capacità
atteggiamenti

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CULTURA, SCUOLA, PERSONA
La scuola nel nuovo scenario
Scenario ambivalente

aumentano i rischi
aumentano le opportunità

Scuola: promuovere negli alunni la capacità di dare senso alla varietà delle loro esperienze
per ridurne la frammentazione e il carattere episodico dall’insegnamento di singole
tecniche e competenze, ad una salda formazione sul piano cognitivo e culturale
(apprendere ad apprendere: metodologia e transfer)

Finalità
orientare

offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base
acquisire strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le
informazioni
promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie in grado di
l’itinerario personale
favorire l’autonomia di pensiero con una didattica rivolta alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi
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Centralità della persona
Alunno al centro dell’azione educativa nei suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei,
estetici, etici, spirituali, religiosi.
Docenti: pensare e realizzare progetti educativi e didattici per persone concrete, qui e ora,:
domande esistenziali, ricerca di orizzonti di significato
Scuola

basi dell’educazione permanente
chiavi per apprendere ad apprendere
costruire e trasformare le mappe dei saperi
comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici

collaborazione extrascuola
Programmare per progetti non miriade di microprogetti
insegnare ad apprendere

-

insegnare ad essere

cittadinanza
convivenza
memoria storica: radici locali e comuni
intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto

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NUOVO UMANESIMO


Dare senso alla frammentazione del sapere: individuazione di un senso dentro la trasmissione
delle competenze, dei saperi e delle abilità.
Educare la persona: scoprire il valore di se stesso, degli altri, delle cose, della realtà.
Eccesso di avere e carenza di essere

Scuola: luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa.
rispetto di sé e degli altri, nessuno escluso.

Educare istruendo:

consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché
non vada disperso e possa essere messo a frutto
preparare i giovani al futuro fornendo le competenze indispensabili
per essere protagonisti
accompagnare il percorso di formazione personale di ciascuno verso
la sua ricerca di senso e la costruzione della propria personalità

Imparare ad apprendere: scoperta del senso e promozione della capacità di innovare e
costruire
saper essere e saper fare
Scuola dell’autonomia: percorso curricolare attento all’unità e irripetibilità di ciascun alunno
condivisione del progetto educativo da parte della famiglia e della società

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Dall’accumulo di informazioni nei diversi campi al dominio dei singoli ambiti disciplinari e contemporanea
elaborazione delle loro connessioni: alleanza tra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia.

Scuola
Obiettivi

Strumenti:

insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza (universo, pianeta,
natura, vita, umanità, società, corpo, mente, storia) in una prospettiva che
superi la frammentazione delle discipline integrandole in un quadro d’insieme
promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: capacità di cogliere gli
aspetti essenziali dei problemi; comprendere le implicazioni degli sviluppi
delle scienze e tecnologie; capacità di valutare i limiti e le possibilità delle
conoscenze; capacità di vivere e agire in un mondo in continuo cambiamento
diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione
Umana (ambiente, clima, energie, risorse, salute, culture e religioni diverse,
bioetica, qualità della vita) vanno affrontati nella collaborazione tra nazioni,
culture e Discipline
esperimento, narrazione, gioco, manipolazione, espressioni artistiche e musicali
studio dei contesti storici, sociali, culturali
formazione scientifica e umanistica

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Curricolo: insieme delle esperienze che si propongono agli alunni in un corso di studi, che
chiama in causa obiettivi e contenuti, metodi, didattiche, organizzazione, strumenti,
relazioni, spazi…
Punti di forza
- visione unitaria del curricolo
- continuità e curricolo verticale
- scuola come ambiente di apprendimento
- centralità e unitarietà della persona che apprende
Novità
- valutazione intesa anche come rendicontazione sociale
- presenza di traguardi specifici anche per la scuola di infanzia
- aggregazione per aree
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e
organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo
dai 3 ai 14 anni.
Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel
rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di
apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di
esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo
ciclo.
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Campi di esperienza
I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli
insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Le scuole, all’interno della loro autonomia didattica,
articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a
orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.
Discipline e aree disciplinari
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in
maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i
saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una
possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le
discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per i campi
di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi,
posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, rappresentano
riferimenti per gli insegnanti,
indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
Obiettivi di apprendimento
Terzo e del quinto anno della scuola primaria e terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
Sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.
Valutazione
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la
scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione
precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate,
promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di
introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini
del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da
valutazioni esterne.

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Nodi culturali
Ambiente di apprendimento e didattica
- contesto ecologico di sviluppo: da una didattica sequenziale ad un’idea di contesto come ecosistema
- ricerca educativa; apprendimento situato: equilibrio natura-cultura, costruzione sociale della
conoscenza (soggettività e intersoggettività)
- didattica-laboratorio: incontro della pluralità dei diversi linguaggi
- intenzionalità: ambiente come sistema di risorse organizzate verso scopi definiti)
- mediazione: criteri-principi di carattere pedagogico che attengono a un apprendimento inteso come
comprensione e costruzione socializzata
Principi fondativi delle indicazioni e ambiente di apprendimento
- fondazione epistemologica-culturale: centralità della persona, nuovo umanesimo, cittadinanza aperta
al mondo
- impianto curricolare: integrazione delle potenzialità dell’allievo, specificità e apertura dei diversi
linguaggi, traguardi per lo sviluppo delle competenze
- unitarietà di apprendimento e di ambiente educativo
- pedagogia indiretta: attività, ascolto e relazioni
- consapevole e intenzionale azione di mediazione educativa (proposte didattiche come situazioni)
- ambiente educativo come contesto ecologico di sviluppo: dalla didattica sequenziale
all’apprendimento come processo complesso
- apprendimento situato
- didattica laboratoriale
- contesto di apprendimento inteso come sistema di risorse
- ambiente visto come esito dell’intenzionalità della scuola: insieme di risorse organizzate per scopi
definiti e condivisi collegialmente

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Campi di esperienze, aree, discipline
- orientamenti del ‘91
- unitarietà dell’esperienza
- concetto di area come possibilità di interazione e collaborazione tra le discipline
- visione unitaria del curricolo
- centralità della persona
- laboratorio come attività didattica privilegiata per tutte le discipline
- attenzione più al metodo che ai contenuti
- attenzione all’ambiente di apprendimento come luogo e come modo in cui si costruisce la didattica
- tutti gli insegnanti sono insegnanti di lingua
Obiettivi, traguardi, competenze
- curricolo progressivo arioso e di ampio respiro: unitarietà del curricolo verticale
Cittadinanza, educazione, curricolo (il come e il cosa della cittadinanza)
- promuovere processi di partecipazione condivisa (patto strategico)
- valorizzazione delle diversità e delle appartenenze, valore della reciprocità, responsabilità
personale e tolleranza
- educazione interculturale
- progettualità su obiettivi comuni, valori condivisi e atteggiamenti collaborativi (cittadinanza attiva
ed europea)
- insegnare ad essere: identità culturale e cittadinanza plurima, scuola come luogo di relazione tra
persone
. cultura che unisce
. pensiero che si nutre di situazioni contestualizzate
. esperienze professionali da recuperare
. approccio positivo alla complessità del mondo
. valorizzazione della percezione diversificata del docente e dell’alunno
. superamento di una cultura datata
. scuola come luogo di identità e di culture plurime
- rapporto tra scuola e enti territoriali e famiglia

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Cultura della documentazione e della valutazione (precede, accompagna, segue i percorsi curricolari
- carattere processuale (non certificazione di bilancio)
- valore formativo, come miglioramento, processo riflessivo e regolativi
- respiro di sistema: intreccio autovalutazione-valutazione sterna, rilevanza didattica, organizzativa, istituzionale
- ruolo dell’Invalsi
- carattere di rendicontazione sociale
Cultura, curricolo e comunità professionale (una delle condizioni fondamentali del curricolo)
Il curricolo è il prodotto della comunità professionale, punto focale di aggregazione per trasformare il gruppo docente in
comunità professionale.
- senso di appartenenza
- competenze professionali
- deontologia
- linguaggio
- significati condivisi
- strutture organizzative
Modelli di formazione in servizio (Direttiva 68/07)
- dai corsi di aggiornamento all’allestimento di supporti permanenti alla ricerca e alla formazione (prospettiva di lunga
durata: da 5 a 10 anni con feed-back dopo 2 anni)
- proposte di modelli forti e interazione tra teoria e pratica
- costruire piani e proposte su misura rispettose dell’autonomia
- iniziative e-learning (autoformazione, costruzione di comunità professionali)
- valorizzazione delle reti di scuole
Limiti:
- attuale facoltatività della partecipazione
- mancanza di standard nelle attuali inziative di formazione
- certezza delle risorse da impegnare
- ruolo dei diversi soggetti
Ascolto e monitoraggio
Prima attuazione e gradualità (come?)
- partecipazione e protagonismo delle scuole
- promozione dell’autonomia curricolare
- ricerca educativa e modifiche ordinamenti

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La scuola tra passato e futuro
Scienze dello
spiegare

Scienze umane

Discipline

conoscenza

Italiano
Matematica
Scienze

Saperi

Storia
Geografia
Ed. Fisica ….

strumentali

Pedagogia
della
Modernità
Scienze del
Comprendere

Scienze cognitive
metaconoscenza

Neuroscienze

Processi, transfer
saperi essenziali

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CONTESTO E METODO
Pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri, positiva interazione con la
realtà naturale e sociale.

Saperi e competenze

quattro assi culturali
Educazione permanente

Competenze chiave

Transfer ulteriori apprendimenti

Imparare ad imparare

Abilità/capacità e
conoscenze:
v. EQF (quadro europeo dei
titoli e delle qualifiche)

Competenze chiave:

Innovazione
metodologica
e didattica (condivisa)

linguaggi
matematico
scientifico-tecnologic0
storico-sociale

Conoscenze(teoriche e pratiche): risultato della assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative
a un settore di studio o di lavoro
Abilità (cognitive e pratiche): capacità di applicare conoscenze e di usare
know-kow per portare a termine compiti e risolvere problemi.
- Cognitive: uso del pensiero logico, intuitivo e creativo;
- Pratiche: abilità manuale e uso di metodi, materiali, strumenti.
Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociale e metodologiche in situazioni di lavoro e studio e nello
sviluppo professionale personale: responsabilità e autonomia.

risultato conseguibile all’interno di un unico processo di insegnamento-apprendimento,
attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze
contenuti negli assi culturali.
programmare per progetti, interdisciplinarità trasversale e verticale
valorizzare l’attività di laboratorio e l’apprendimento centrato sull’esperienza
Ricercazione

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Assi
Asse dei linguaggi
- padronanza della lingua italiana scritta e orale
- conoscenza di almeno una lingua straniera

Integrazione

- conoscenza e fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali
- adeguato uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Asse matematico
- individuare e applicare le procedure che consentano di esprimere e affrontare
situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati
- capacità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di
rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte)
- capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative, esplorare situazioni problematiche, porsi e risolvere problemi, progettare
e costruire modelli di situazioni reali
Finalità: acquisizione di abilità necessarie per applicare i principi e processi matematici
di base nel quotidiano e nel lavoro e in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di
decisione

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Asse scientifico-tecnologico
- esplorazione del mondo circostante: osservare i fenomeni e comprendere il valore delle conoscenze
del mondo naturale e delle attività umane
- acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti per interrogarsi, osservare e comprendere il mondo
e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del mondo reale
- apprendimento centrato sull’esperienza e attività di laboratorio
- acquisizione del metodo scientifico: adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e
di linguaggi specifici, valutazione dell’impatto delle applicazioni tecnologiche specifiche sulla realtà
concreta
- apprendimento dei saperi e delle competenze per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati,
valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture, costruzione di
modelli; capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche
- visione critica di insieme e aree di conoscenza di confine tra le diverse discipline
- salvaguardia della biosfera
- consapevolezza del legame tra scienze e tecnologie, loro correlazione con il contesto culturale e
sociale, con i modelli di sviluppo, di salvaguardia dell’ambiente, corrispondenza della tecnologia a
problemi concreti con soluzioni appropriate
Asse storico-sociale
Competenze: capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale,nazionale, europea e
mondiale secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente
Ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo
- distinguere e connettere i confini tra storia, scienze sociali e economia.
- comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità diacronica (confronto tra
epoche) e sincronica (confronto tra aree geografiche e culturali)
- partecipazione responsabile ai valori, diritti e doveri (cittadinanza, inclusione, integrazione)
- spirito di intraprendenza e imprenditorialità

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Competenze di cittadinanza
- imparare ad imparare: organizzare l’apprendimento scegliendo e utilizzando varie fonti e
modalità di informazione
- progettare: obiettivi significativi e realistici, priorità, vincoli, possibilità, strategie, verifiche
- comunicare: - comprendere messaggi di genere e complessità diversi trasmessi utilizzando
linguaggi e supporti diversi
- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni…utilizzando linguaggi diversi e diverse
conoscenze disciplinari con vari supporti
- collaborare e partecipare: interagire in gruppo (punti di vista, valorizzazione delle proprie
e altrui capacità, gestione del conflitto, contribuire all’apprendimento,
riconoscimento dei diritti…)
- agire in modo autonomo e responsabile: inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita
sociale, far valere i propri diritti e bisogni e riconoscere quelli altrui, opportunità
comuni, limiti, regole, responsabilità
- risolvere problemi: costruire e verificare ipotesi, individuare fonti, risorse, dati, soluzioni
(usando i metodi di tutte le discipline)
individuare collegamenti e relazioni: tra fenomeni, eventi e concetti diversi e di diverse
discipline, coglierne la natura sistemica (analogie-differenze, coerenze-incoerenze,
cause-effetti, probabilistica
- acquisire e interpretare l’informazione: senso critico ambiti e strumenti comunicativi,
attendibilità e utilità, fatti e opinioni

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SCUOLA TRADIZIONALE
Programmi didattici: ogni disciplina con i suoi contenuti, il suo lessico, la sua
sintassi
Docente: espone, spiega, segue la struttura della disciplina
Alunni sagome-classe/scolaresca come categoria astratta
Pedagogia depositaria: istruzione come trasmissione di conoscenze su
prerequisiti
- diagnosi prerequisiti mancanti
- recupero svantaggi
- alunno medio
- si nasce intelligenti
Programma = programmazione
Socializzazione
Referenti: disciplina, alunni (uniformità-differenza)
Docente: facilitatore
Intelligenza formale
Omogeneità domande-risposte
Errore come scarto
Acquisizione di conoscenze strumentali

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SCUOLA CHE CAMBIA
Riferimenti legislativi
Sperimentazione
Messa a regime: 1° settembre 2000 e 2001

SCUOLA
CHE
CAMBIA

Autonomia

Localizzazione della cultura
Rapporto tra processi di mondializzazione e
mantenimento della cultura e delle tradizioni locali
Distribuzione sociale della gestione: democrazia
gestionale
Rapporti con le realtà e le agenzie territoriali
Ricerca di finanziamenti
Circolarità della cultura

Continuità trasversale
Continuità verticale
Educazione permanente
Nuova professionalità
Programmazione condivisa
Progettualità
Messa in rete
Centralità dell’alunno
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SCUOLA OGGI
Formazione di base
Alfabetizzazione
Metodologia: imparare ad apprendere
Piena formazione: sviluppo della persona
Acquisizione di:

- atteggiamenti
- capacità
- conoscenze essenziali

Referente: alunno singolare/diverso
Docente: semplificatore della complessità
Intelligenze multiple
Personalità: formazione
- dell’uomo
- del cittadino
- del lavoratore
orientamento: rispetto di identità personali, sociali, culturali, professionali
Educazione personalizzata: individualizzazione dell’insegnamento

- flessibile
- modulato
- modulare
Stile delle domande
stile delle risposte
Errore come risorsa

Come?
- individuare moduli (parti significative) sul piano formativo (atteggiamenti e capacità) e conoscitivo
(conoscenze, competenze)
- costruzione di percorsi formativi dei singoli alunni (P.E.P.), della classe, della scuola, della rete di
scuole

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DIDATTICA PER CONCETTI










Modello didattico:(variante dello strutturalismo) priorità oggetto culturale
Compito prioritario: attivare i processi di concettualizzazione
- riducendo il carico della esperienza sensoriale
- anticipando il futuro
Concetto come organizzatore cognitivo di: - informazioni
- schemi di relazioni applicabili a situazioni diverse
- vs. unità del pensare il mondo
Concetto come “nome” decontestualizzato-contestualizzabile


transfert



Concetto come prototipo (cfr. Ausubel: l’insegnamento crea le condizioni necessarie per realizzare un
apprendimento significativo se offre la possibilità ai soggetti in apprendimento di collegare nuove
informazioni ai concetti e alle strutture rilevanti già possedute)









FASI:
- mappa concettuale
- conversazione clinica
- rete concettuale
- unità didattica
- unità di lavoro
- verifica

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MAPPA CONCETTUALE









È un diagramma usato per rappresentare parole, idee, compiti o
altri elementi, collegati in maniera radiante partendo da una parola
o da un’idea chiave collocata al centro della schematizzazione.
Si tratta di rappresentazioni grafiche del pensiero (Tony Buzan, 2003; 2008).

La mappa mentale non è un semplice schema che si organizza
unicamente per ripassare la lezione o l’unità appresa.
È parte attiva del processo di comprensione e di assimilazione.
Essa ricalca la modalità naturale del cervello, per questa ragione si
rivela utile nei compiti di apprendimento e di organizzazione della
conoscenza.
Ogni mappa è quindi diversa dall’altra e segue la specifica tendenza
dell’individuo che apprende e delle associazioni che si creano in lui.
Le mappe mentali assecondano lo stile cognitivo di ogni alunno.

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La mappa mentale è l’espressione del pensiero radiante, cioè del
modo personale che abbiamo di organizzare le informazioni.
Tale struttura rispetta i nostri sensi, creando legami forti tra ciò
che pensiamo e gli stimoli visivi e/o uditivi che riceviamo.
Ogni ramo della mappa ha dei concetti chiave che potenzialmente
aprono il varco ad altre mappe mentali: il processo è pressoché
infinito, perché ad associazione mentale segue associazione
mentale.
Migliorano inoltre le interazioni sociali e a questo scopo dobbiamo
offrire occasioni per creare mappe mentali di gruppo: dal
confronto di idee e modi di pensare diversi, emergerà un pensiero
che tiene conto anche delle differenze dell’altro, che saranno viste
come arricchimento e non come problematica distanza.

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Le mappe mentali aiutano gli alunni a (Margulies, 2004):
- generare, sviluppare, organizzare e comunicare idee;
- scorgere le connessioni, i modelli e le relazioni tra i concetti;
- creare ponti con le conoscenze acquisite precedentemente;
- incrementare il vocabolario;
- avere delle linee guida nei processi delle attività di scrittura;
- mettere in luce le idee più significative;
- classificare e categorizzare le informazioni;
- comprendere gli eventi di una storia o di un libro;
- studiare, revisionare e ritenere ciò che si apprende;
- migliorare le abilità e le strategie di comprensione nella lettura.




Le mappe mentali rendono il pensiero astratto in un processo visibile, tangibile.
“Tocco con mano ciò che avviene nella mia mente e lo metto per iscritto, attraverso
immagini, icone, loghi. Le mie idee si materializzano su carta proprio come le ho
pensate”.

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Programmazione per mappe concettuali
Reti sinaptiche
Modello informatico

Modello in parallelo
Ipertestualità e multimedialità

Diagrammi ad albero
Diagrammi di flusso
Programmazione
Mappe concettuali

Multidisciplinarità, interdisciplinarità
Transdisciplinarità
Processualità (più che prodotti)
Metodologia e didattica come scienze dell’insegnamentoapprendimento
Imparare ad apprendere
transfer

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CONCETTO
MAPPA CONCETTUALE
(rappresentazione grafica definizione concetto)
identificazione
approfondimento
oggetto culturale
esplicitazione
relazioni di:
- collocazione spaziale
- subordinazione
- uso di connettivi
- coordinazione
- gerarchizzazione




GRAFO
Mappa (rete)

Organizzazione gerarchica: ad albero



legame

Vertice: concetti generali e inclusivi
via via: concetti espliciti e particolari
Rami: parole-legame: relazioni tra concetti

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Costruzione di una mappa
concettuale
Quadro sinottico (teorico)
Simultaneo-parallelo con ideogrammi
(unità semantiche non verbali) ad albero
Progettare

Rappresentaz. mentale
di natura conoscitiva

Quadro gerarchico (pratico)
Lineare-posizionale con parole
(preposizioni), tassonomico
Denominare
Distinguere
Categorizzare
Realizzazione di comportamenti agiti

Verifica

Agire-disegnare (discutere)-agire…
la stessa mappa concettuale a distanza di tempo (più volte) a confronto

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PERCORSO TEORICO-SPERIMENTALE
Capacità di:
riflettere (cognitiva e metacognitiva)
memorizzare (organizzare e utioizzare)
(trasformare i dati)
ricercare ( variabili polivalenti)
progettare (azioni strategiche)
costruire (sequenze significative)
inventare (vuove sequenze)
creare (diversi significati)

Capacità di strutturare:
metodologia
tattiche prassiche (metodo, azioni, elaborare
strumenti) funzionali a …
azioni singificative
sequenze contestuali

Soggetto/cultura

Soggetto/ambiente/altro

A partire da
Oggetto-azione-evento
Intesi come esperienza
che costituisce il

Nucleo funzionale di
esperienze collegabili
tra loro e come

Mediatore di relazioni
con sé, l’ambiente,
gli altri

Che si organizza in
Nucleo concettuale
(ricco, pregnante, implicante, significativo,
dotato di senso…) esprimibile con il concetto
(parola) intesa come riferimento formale
dell’oggetto-evento-azione inserito in un
modello procedurale (pratico) o sfondo-scenario
(script) di una rete di relazioni organizzate con il
contesto(i) o framework (mappa)in una rete di
relazioni con altri sfondi-scenari (scripts) cognitivi
organizzabili inmappe concettualiaperte
(implementazione-ramificazione

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CONVERSAZIONE CLINICA
• Relazione tra soggetto in apprendimento e oggetto
culturale
• Intervista diagnostica: rilevare le strutture
cognitive possedute in merito al concetto
considerato (sono altro dai prerequisiti)
• Non interessa cosa gli alunni sanno, ma
• - l’organizzazione delle credenze spontanee
sull’argomento
• - non è né lezione né valutazione

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DATI OTTENUTI:
MATRICE COGNITIVA


Compito di apprendimento e sua rappresentazione in una
• RETE CONCETTUALE

• Ordine e connessione operazioni frutto di strategia didattica
• Didassi:
- processi tipici dell’età

- tempi

- strumenti

- spazi

- raggruppamenti

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UNITÀ DIDATTICA













(o unità di contenuto)
Ogni U.D. è un blocco omogeneo di conoscenze.
Ogni blocco (o U.D.) si articola in unità di lavoro (U. di L.)
- blocco del senso comune (v. conversazione clinica)
- blocco dell’esperienza critica messa in crisi dal senso
comune: nascita del conflitto cognitivo
- blocco definizione sistematica
Uso di più metodi
Mediatori attivi
Mediatori teorici
Pluralità di codici
Mediatori analogici
Mediatori simbolici
Variare e combinare i mediatori

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VERIFICA

Efficienza
Efficacia

durante tutto il percorso
• Verifica U.D.: controllare le modalità di
interazione tra
insegnamento/apprendimento
• (feedback, diagramma di flusso)
• Verifica finale: - padronanza competenza


- qualità progetto didattico

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Modulo
- Parte di un complesso organico, concepita come separata e/o separabile e
- Elemento del progetto formativo e dell’organizzazione scolastica
- Insieme strutturato di esperienze e di attività di apprendimento

ricomponibile

modulo didattico
- definire le condizioni di partenza
- gli obiettivi finali
- contenuti omogenei fra loro inseribili in percorsi formativi diversi (a struttura modulare)
PROGETTO
Modulo
U.D.

Modulo

Modulo

Modulo

U.D. U.D.

U.L. U.L. U.L.
Programmazione per progetti: interdisciplinarità, condivisione
Realizzazione del progetto: multidisciplinarità (verifica in itinere)
Verifica progetto: scheda e documentazione

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Schema stesura progetto











Titolo (concetto, parola chiave…)
Riferimenti al curricolo nazionali
- premesse di fondo
- traguardi
- obiettivi specifici e trasversali
Programmazione per
campi esperienza,
contenuti
aree,
specifici e
Discipline
trasversali
Ricercare e trovare materiali
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PROGETTO: INDICATORI
Aspetto progettuale




Valenze indicatori

ob.ed. gen.

conoscere con il metodo scientifico
storicizzare le proprie esperienze
lavorare per progetti
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente





Livello progettuale della scuola
Qualità evolutiva del servizio: efficacia e produttività
Assunzione personale e collegiale di specifici compiti e responsabilità
Necessità di formazione in servizio e aggiornamento
Capacità diagnostica e progettuale, approccio problemico, intenzionale,
tempestivo, creativo
Progettualità scolastica come ricerca pedagogica e didattica (ricerca-azione)
Metodologia della ricera-azione, flessibilità, dinamicità, contestualizzazione,
evoluzione del progetto




Procedure di valutazione
sistemica




congruità ipotesi-bisogni
concretizzazione
efficienza e efficacia
progettualità

risotrse-limiti
strutturali e strumentali
umani e professionali

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Bisogni culturali e formativi
generali e personali

autoaggiornamento
formazione in servizio
condivisione
convivialità
valori
continuità
trasversalità








Analisi
del contesto:
bisogni e risorse

Quantitative: strutturali e strumentali






Qualitative: professionali
propositive e progettuali


piano offerta formativa
progetto educativo di istituto
piano di lavoro di classe
piano di lavoro insegnante

spazi interni e esterni
palestra
locali assemblee genitori e alunni
biblioteca di istituto e di classe
stato conservazione dell’edificio
condizioni strutturali e igienicosanitarie
norme di sicurezza
barriere architettoniche
rapporto alunni aule e laboratori
strutture di supporto all’inseg
strutture e spazi scolastici e non
spazi per conferenze e seminari
locali e strumenti per interventi
individuali
fattibilità
congruenza: prop. form.-bisogni
efficienza: obiettivi-risorse
efficacia: risultati attesi-ottenuti

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Risorse professionali
funzionali nella
collegialità

competenza epistemologica e disciplinare
adeguata cultura generale
padronanza strumenti per leggere il
momento storico-culturale attuale
competenza pedagogica
competenza psico-pedagogica
competenza sociologica
competenza comunicativa interrelazionale
competenza progettuale e organizzativa
competenza docimologica su processi e
esiti formativi
capacità di riflessione costruttiva e critica
su congruità e efficacia interventi

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Indicatori di
qualità
PROGETTO-POF

conseguimento degli ob. culturali-educativi
trasparenza-collaborazione-collegialità (identificazione-gestione-valutazione)
articolazione e organizzazione
interazione pedagogico-culturale con il territorio
continuità verticale
contratto formativo collettivo vs contratti formativi individuali
coerenti sequenze didattiche per classi e discipline
obiettivi disciplinari e trasversali vs sequenze operative
criteri, modalità e strumenti vs osservazioni sistematiche processi apprenditiviformativi
criteri, modalità e strumenti vs verifica e valutazione
prove oggettive controllo processi (ingresso e uscita) per ambiti
standard nazionali e/o territoriali
innovazioni e sperimentazioni didattiche
attività culturali integrative
flessibilità e articolazione vs didattica individualizzata
identità culturale-pedagogica della scuola
continuità presenza docenti
partecipazione genitori
ripetenze e abbandoni
alunni iscritti e frequentanti (confronto-concorrenza con altre scuole)
osservatorio su percorsi successivi e esiti degli alunni
individuazione interessi, attitudini e potenzialità vs orientamento
procedure di valutazione da parte di utenti
aspetti strutturali e strumentali della scuola
strutture e spazi attività di supporto all’insegnamento
presenza e qualità servizi scolastici e di supporto

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Elementi innovatori

centralità dell’alunno
collegialità sostanziale: percorsi, processi, esiti formativi
obiettivi trasversali
progettazione, gestione, verifica curricoli individualizzati
progettazione, gestione, controllo curricoli integrati
curricoli integrati per raggiungimento obiettivi trasversali
dinamiche relazionali positive: scuola e extrascuola
attività didattiche per moduli
interventi metodologico-didattici flessibili e diversificati
condivisione stili e strategie insegnamento vs apprendimento
percorsi insegnam.-apprendim. vs orientamento formativo e continuità
percorsi apprendimento vs autostima e concetto di sé
percorsi formativi vs comunicazione-relazione-comprensione-rispetto
percorsi formativi vs valori: convivenza democratica, legalità, solidarietà




decisionali-organizzative










Competenze

dimensione socio-culturale ruolo e funz. doc.
strategie, criteri e metodi progett. formati
teorie, tecniche e strumenti progr. ed. e did.
criteri, tecniche e strumenti valutazione processo-prodott
tecniche interazione tra gruppi di pari
produzione percorsi progettuali
procedure attività formazione continua

tecnico-disciplinari
relazionali

di sintesi

contenuti e aspetti didattici disciplina
gestione autoaggiornamento disciplinare
utilizzo tecnologie informazione
conduzione del gruppo
età evolutiva, apprendimento, teorie comunicazione
formazione continua
capacità di ricerca singola e collettiva
produzione di materiali didattici efficaci

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Indicatori qualità insegnamento: livelli


PROCESSO: realizzazione delle fasi in cui si articola il progetto (centrale l’aspetto pedagogicodidattico)


Sistemico


















Formazione alunni: dalla situazione iniziale fino a quel momento
Miglioramento professionalità: progettuale, organizzativa metodologico-didattica
Individuazione e gestione del progetto, partecipazione e collaborazione famiglie, extrascuola

Organizzativodecisionale

TecnicoDisciplinare

consapevolezza culturale e sociale ruolo e funzione docente
possesso teorie, tecniche e strumenti programmazione
possesso strategie, criteri e metodi progettazione
possesso criteri, strumenti e tecniche valutazione processo e prodotto
possesso tecniche interazione gruppo
produzione percorsi progettuali vs istruzione e formazione
promozione formazione continua
competenza conduzione attività di ricerca in gruppo
produzione materiali didattici
possesso contenuti disciplina
possesso epistemologia disciplina
capacità di analisi disciplinare
possesso metodologie e strategie didattiche disciplina
padronanza sussidi e strumenti didattici disciplina
gestione autoaggiornamento disciplinare
padronanza tecnologie informazione e comunicazione

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psicologia età evolutiva
neuroscienze della conoscenza e dell’apprendimento














Pedagogico
metodologico
didattico

identità
relazioni
capacità diagnistica
integrazione
bisogni educativi
accettazione, convivenza
percezione positiva della scuola
capacità diagnostica
vissuto e mappa valori
bisogni culturali e formativi fattori personali di apprendimento
capacità pedagogicoprogettuale












medodologico:

Comunicativorelazionale

docimologico

collaborativoprogettuale

valenza formativa e orientativa discipline
progettualità curricolo

comunicazione autentica con gli alunni
comunicazione plurilinguistica
trasparenza
coinvolgimento, autovalutazione
stimolo e rinforzo interessi e motivazioni
verifica e valutazione tappe apprendimento e formazione
capacità diagnostica progettuale e processuale
valutazione efficacia didattica
comunicazione coinvolgimento-collaborazione colleghi
comunicazione coinvolgimento-collaborazione genitori
comunicazione collaborazione-utilizzo risorse territorio

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Indicatori
comportamentali

PROGETTO

Obiettivi

contributi alunni: interesse, coinvolgimento, continuità, congruità, giudizio
positivo, LMG
dinamiche interrelazionali: clima positivo, disciplina, motivazioni,
partecipazione, autoregolamentazione
risultati oggettivi alunni: conoscenze, competenze, abilità, comportamenti
giudizio soggetti esterni: colleghi, genitori, capo di istituto, immagine pubblica
esiti educativi socializzanti
interazione personale e comunicazione-collaborazione: colleghi, genitori, ATA…
interazione comunicazione alunni
professionalità
soddisfazione e gratificazione personale vs deontologia: formazione in servizio
sperimentazioneinnovazione
Attività intenzionale e pianificata, diretta a raggiungere un risultato definibile,
valido in sé e
Verificabile attraverso una serie complessa di passi e di attività specifiche.
Imparare ad assolvere un compito complesso, concordato, finalizzato ad uno
scopo e verificabile
Acquisire capacità cognitive in modo attivo
Padronanza delle conoscenze attraverso il fare
Apprendere ad apprendere
Organizzare le conoscenze
Capacità cognitive generali
Acquisire capacità cognitive
transfert
Valutare l’utilità delle conoscenze

decisione
metodo
personalità
cooperazione

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dalla



Tale modello (necessità-predittività) è inadeguato rispetto ai processi educativi che riguardano
soggetti liberi (possibilità) e all’interazione con essi.












Progettazione
per obiettivi

Definizione precisa e rigorosa degli ob., in termini di competenze osservabili e
misurabili che l’alunno deve possedere al termine del percorso formativo
Scelta di metodi e strumenti funzionali agli obiettivi
Controllo del processo attraverso l’uso sistematico della verifica (iniziale, in
itinere, finale) e del feedback

al

Curricolo fondato su reti concettuali, o quadri sistematici di relazioni logiche tra i principali
concetti alla base dei contenuti di apprendimento.
“L’attività di concettualizzazione, originaria nel bambino, è una funzione analoga a quella che
caratterizza la ricerca dello scienziato. La formazione dei concetti è il compito comune; di fronte
alla realtà di scienziati e uomini “comuni”, fin dalla nascita…, i concetti semplificano, ordinano e
organizzano la realtà…ma soprattutto si intessono secondo reti che diventano sempre più fitte, mano
a mano che si prende coscienza delle interconnessioni presenti nelle varie sfaccet-tature della
realtà…la prospettiva della didattica per concetti permette di esplicare un'attività di insegnamento
(azione didattica) adeguata al problema della siste-maticità degli apprendimenti (oggetto culturale) e
quello della loro congruenza ai processi di conoscenza degli alunni (soggetti in apprendimento)”.
(Nelson)
Modalità di rappresentazione grafica:
- diagramam di Eulero-Venn
- grafo ad albero
- tabella a doppia entrata
- grafi a mappa
………………….

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Mappa concettuale: schema grafico organizzato in modo tale da tenere presenti i nodi concettuali



Mappa concettuale: scelta dei concetti alla base di un determinato apprendimento, loro
rappresentazione grafica che evidenzi le relazioni fra i loro contenuti logici e altri concetti correlati.
Conversazione clinica: piano di intervista semistrutturata con domande stimolo e domande di
specificazione, per esplorare, in ordine ai concetti prescelti, le
conoscenze degli alunni e come le sanno organizzare.
1. predisporre l’intervista con domande-stimolo;
2. organizzare lo spazio per favorire la comunicazione;
3. effettuare l’intervista;
4. in caso di difficoltà, semplificare le domande;
5. analizzare le differenze tra le risposte.
c. Matrice cognitiva: accertamento dei concetti e della loro trascrizione. (Matrice: insieme
generativo di nuove acquisizioni)
d. Rete concettuale: visualizzazione di insieme dei concetti proposti o affrontati;
1. processi di concettualizzazione propri di quella età;
2. concetti già posseduti emersi durante la conversazione clinica;
3. attrezzature e materiali didattici disponibili;
4. numero alunni e possibili raggruppamenti;
5. tempo a disposizione per attuare il progetto.
e. Verifica: attività di controllo per accertare i risultati ottenuti rispetto alla rete concettuale.

















principali, nel quadro di una strategia didattica che non vuole trascurare gli aspetti essenziali, senza
dei quali l’alunno non può giungere a padroneggiare l’argomento.

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Conoscenze

Definizione generale

Definizione riferita alla educazione fisica

(ACQUISIZIONE ORDINATA E
UTILIZZABILE DI INFORMAZIONI)
Il soggetto ha acquisito ordinatamente i dati; ha la possibilità di
selezionarli e utilizzarli dietro richiesta specifica;
ha la possibilità di valutare il loro significato;

(ESECUTIVITÀ)
Il soggetto ha memorizzato le modalità esecutive di certe azioni;
le sa selezionare e utilizzare su specifica richiesta;
sa rendere conto del loro significato in termini di comunicazione;
sa valutarne la pertinenza;
sa rendere conto delle modalità esecutive;
sa rendere conto dello scopo immediato della propria azione.

ha la possibilità di valutare la loro pertinenza.

Competenze

LIBERTÀ DA VINCOLI CONTESTUALI
Il soggetto è in grado di spendere le proprie competenze
nell’interazione con il contesto, applicandole con padronanza e
pertinenza;

LIBERTÀ DA VINCOLI CONTESTUALI
Il soggetto sa riportare le proprie competenze motorie a qualunque contesto,
indipendentemente dalla somiglianza con quello di apprendimento;
usa con padronanza la progettualità strategica e la sa attuare tatticamente;
sa adattare tatticamente la propria condotta motoria
rispetto a variazioni contestuali;
sa trasferire consapevolmente i propri apprendimenti motori a situazioni
simili, sfruttando la loro polifunzionalità.

Capacità

PIENA CONNESSIONE CONCETTOESPERIENZA (METACOGNITIVITÀ)
Il soggetto ha raggiunto il livello metaconoscitivo dei contenuti
può manipolare e trasformare tali contenuti;
può operare astrazioni dai dati primari per cogliere le strutture più
profonde;
può operare un transfert di tali strutture a materiale contenutistico
simile (polifunzionalità della strutture);
può manipolare le reti di connettività che strutturano i contenuti.
è in grado, oltre che di manipolare i contenuti e le strutture, di
costruirli autonomamente;
passa agevolmente dal piano teorico a quello pratico e a quello
empirico e viceversa, mostrando capacità progettuali e astrattive,
intese come reciproche e complementari.

PIENA CONNESSIONE CONCETTO-ESPERIENZA
(METAESECUTIVITÀ)
Il soggetto sa valutare e analizzare criticamente (da un punto di vista
strutturale e semantico) l’azione eseguita e il suo esito in rapporto
all’intenzione e allo scopo diretto;
in particolare sa cogliere significati secondari e impliciti della propria e altrui
azione;
sa teorizzare a partire dall’esperienza;
conduce con padronanza sia la propria elaborazione
concettuale che la propria esperienza motoria e usa
ciascuna delle due in funzione della verifica dell’altra;
sa strutturare (per la propria azione) e comprendere (per l’azione altrui) una
gerarchia di scopi.

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