CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI ACCOMPAGNATORI L’INIZIAZIONE CRISTIANA LE TRE NOTE DELLA CEI Anno Pastorale 2012/2013

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CORSO DI
FORMAZIONE
PER CATECHISTI
ACCOMPAGNATORI
L’INIZIAZIONE CRISTIANA
LE TRE NOTE DELLA CEI
Anno Pastorale 2012/2013
1
Metodologia: il laboratorio
I partecipanti sono aiutati ad essere protagonisti della loro
formazione attraverso la dinamica
“imparare-facendo”
1.
2.
3.
Fase Espressiva (10-15 minuti circa)
Fase Informativa (20-30 minuti circa)
Fase Riespressiva (10-15 per gruppo)
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2
Fase espressiva
Esprimiamoci su:
Iniziazione
Cristiana
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Braingstorming
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Cosa significa
iniziazione?
Gli inizi sono sempre faticosi perché si tratta di
imparare a diventare abili nel fare qualcosa.
C’è bisogno di qualcuno
che ci accompagna dentro..
per poter godere della loro
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TESTIMONIANZA
ABILITA’
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I tre sacramenti dell’Iniziazione Cristiana
Eucaristia
Battesimo
Cresima
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Definizione di iniziazione cristiana
“L’insieme della formazione, dei riti e dei sacramenti che
si celebrano per diventare cristiani”
Cammino
graduale
progressivo
esigente
di conversione
di crescita
formazione scandita da tappe e sostenuta dall’ascolto della Parola,
dalla catechesi, da riti e celebrazioni, dall’accompagnamento comunitario.
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I.
C.
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Il Catecumenato
Deriva dalla parola catechèo che significa far risuonare o istruire a viva voce
Ha valore di
annuncio del
Kerigma
Di insegnamento
dei fatti della
vita di Gesù
e quindi è:
Una fase
della
I. C.
Un periodo
propedeudico al
Battesimo
Scandito da tappe, riti e
momenti di catechesi
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Un’opportuna
catechesi
Un cambiamento di
mentalità e di costume
Particolari riti liturgici
Testimonianza di vita
e professione di fede
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Il catecumenato detta le tappe di un vero e
proprio itinerario di fede
In tal senso il RICA ha influenzato moltissimo anche il
Progetto Catechistico italiano
La Chiesa italiana attraverso le tre
note sull’IC ha fatto la scelta di
proporre
la logica del catecumenato
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Indicazioni del RICA per
rinnovare
la catechesi oggi
Cosa
prendiamo
del RICA?
Paradigma
della traditio redditio
Durante il periodo del catecumenato avvengono
delle consegne:



all’inizio, durante il rito di ammissione, la consegna del Vangelo;
al termine, prima del Battesimo, la consegna del Credo e del
Padre Nostro;
il sabato santo avviene la riconsegna da parte del catecumeno
del credo.
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In questo dinamismo la catechesi ha riconosciuto
una valenza pedagogica del catecumenato:
 la comunità consegna (traditio)
i beni più preziosi che possiede :
il Vangelo , la fede e la preghiera;
 coloro che li ricevono sono chiamati
a restituirli (redditio) dopo averli
recepiti nella loro vita.
Recepire questo paradigma potrebbe significare
“cambiare mentalità”.
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Già nella premessa della Cei al Rica troviamo la
volontà di rilanciare l’evangelizzazione nello stile
del catecumenato
Il RICA non è soltanto un rituale per i catecumeni…
MA UN TESTO CHE OFFRE
UN MODELLO D’INIZIAZIONE CRISTIANA
ADEGUATO
PER UNA SOCIETA’
SCRISTIANIZZATA
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non riguarda soltanto
«coloro che non sono stati battezzati e che
sono mossi dallo Spirito Santo ad aprire il
cuore alla fede»
ma anche
«coloro che, pur già
battezzati, non hanno
ricevuto alcuna educazione
né catechistica né
sacramentale».
E qui si gettano già le basi per il discorso che
affronteranno le tre note.
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La premessa della Cei al RICA:
I vescovi sottolineano che l’Ordo presenta delle
indicazioni di grande stimolo per il rinnovamento della
pastorale:

primato dell’evangelizzazione;

il ruolo della comunità cristiana nella iniziazione,
sottolineando che è la Chiesa che fa i cristiani;

l’unità organica dei tre sacramenti dell’iniziazione;

l’inserimento
liturgico;

l’attenzione alle persone e ai loro ritmi di crescita;

l’iniziazione cristiana come processo a termine (cf.
nn. 23-24).
del
processo
iniziatico
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nell’anno
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La CEI, in risposta alle istanze del RICA,
in vista di un rinnovamento profondo della
prassi dell’iniziazione cristiana
ha pubblicato
TRE NOTE PASTORALI
SULL’INIZIAZIONE CRISTIANA
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Le tre note
L’iniziazione cristiana 2. Orientamenti per
l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi da 7 a 14
anni (1999): per i ragazzi che non sono battezzati e
iniziano il cammino di fede.
L’iniziazione cristiana 2. Orientamenti per
l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi da 7 a 14
anni (1999): per i ragazzi che non sono battezzati e
iniziano il cammino di fede.
L’iniziazione cristiana 3. Orientamenti per il
risveglio della fede e il completamento
dell’iniziazione in età adulta (2003), per gli adulti
che devono completare l’iniziazione interrotta da
bambini o che, dopo anni di lontananza, sentono il
desiderio di riaccostarsi a Cristo.
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il richiamo dei vescovi e le riflessioni pastorali
non sono più affermazioni generiche sulla
necessità di evangelizzare o di diventare missionari
ma propongono
modelli di itinerari nello
stile del catecumenato
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L’iniziazione cristiana 2.
Orientamenti per l’iniziazione dei
fanciulli e dei ragazzi da 7 a 14 anni
(1999): per i ragazzi che non sono
battezzati e iniziano il cammino di
fede;
L’iniziazione cristiana 2.
Orientamenti per l’iniziazione dei
fanciulli e dei ragazzi da 7 a 14 anni
(1999): per i ragazzi che non sono
battezzati e iniziano il cammino di
fede
L’iniziazione cristiana 3.
Orientamenti per il risveglio della
fede e il completamento
dell’iniziazione in età adulta (2003),
per gli adulti che devono
completare l’iniziazione interrotta
da bambini o che, dopo anni di
lontananza, sentono il desiderio di
riaccostarsi a Cristo.
Le tre Note hanno il pregio di una certa concretezza, ma
chiedono prima di tutto una “conversione pastorale”.
“Comunicare il vangelo in un mondo
che cambia” (2001)
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“Conversione pastorale”
Configurare la pastorale secondo il modello della IC
che intessendo tra loro
Itinerario
catecumenale
Testimonianza
e annuncio
Sostegno
permanente
della fede
- mediante la catechesi, vita sacramentale, mistagogia e
testimonianza della carità -
permette di dare unità alla vita di comunità
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LA PRIMA NOTA PASTORALE
Dopo una breve introduzione, il
documento si articola in tre capitoli:
1. un’essenziale
memoria
storica del catecumenato e
della iniziazione cristiana;
2. il
processo
iniziatico
previsto dal RICA;
3. indicazioni pastorali per
l’iniziazione cristiana degli
adulti nelle nostre Chiese.
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Nel primo capitolo si richiama succintamente
l’esperienza del catecumenato antico
di cui vengono sottolineati i suoi elementi costitutivi
Cammino
a tappe
Tirocinio
della
vita cristiana
Formazione
catechistica,
asceticoPenitenziale
e liturgica
Accompagnamento
della comunità
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In questa nota si parla di adulti non battezzati. Qui l’IC viene
presentata come un percorso di “conversione”
LE TAPPE DEL
CAMMINO
1 Tappa
Primo
Annuncio
(non meno di
1 anno)
2 Tappa
Catecumenato
(almeno 2 anni)
3 Tappa
Ultima
Quaresima e
celebrazione dei
Sacramenti
Mistagogia
Mistagogia
e missione
(non meno
1 anno )
Le tappe al loro interno sviluppano 4 vie della vita ecclesiale: la
conversione, la catechesi, i riti e la testimonianza.
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La necessità di riscoprire
l’itinerario catecumenale nella
Chiesa è presentata dalla nota
come una scelta di
evangelizzazione
Una comunità senza catecumenato rischia di essere priva
non solo di un’attività importante, ma della sua funzione,
del suo scopo.
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La prima nota afferma che:
«il catecumenato degli
adulti costituisce il
modello di ogni
percorso di iniziazione
cristiana»
quindi
l’iniziazione per coloro
che hanno ricevuto il
battesimo da bambini va
ripensata e rinnovata
alla luce del modello
catecumenale
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LA SECONDA NOTA PASTORALE
L’iniziazione cristiana 2. Orientamenti per
l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dai ragazzi
da 7 a 14 anni (1999),
La Nota si articola in un’introduzione e
2 capitoli:
1. il primo capitolo è una carrellata
storica che descrive la prassi della
chiesa fino a oggi;
2. Il secondo contiene le indicazioni
pastorali.
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La prima Nota aveva affermato che:
«il catecumenato degli
adulti costituisce il
modello di ogni
percorso di iniziazione
cristiana».
L’IC dei ragazzi dovrà
riferirsi ai principi
enunciati nella prima nota
CEI con degli adattamenti
che tengono conto della
loro età .
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La seconda Nota CEI insiste particolarmente
sull’importanza di un “primo annuncio” di Cristo,
che non presupponga la fede dei destinatari:
il cammino di fede delle
famiglie che chiedono i
sacramenti per i propri figli
è spesso ridotto
ai minimi termini
per cui risulta decisiva una fase di
“prima evangelizzazione”
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Tale fase, previa alla vera e propria
educazione della fede, è tesa a favorire
l’initium fidei
perché nulla può essere
dato per scontato o
presupposto.
Questa attenzione dovrà accompagnare ancor più la catechesi dei ragazzi e
dei giovani e ci dovrà sospingere a ripensare costantemente l’iniziazione
cristiana nel suo insieme e gli strumenti catechistici che l’accompagnano”.
(CVMC, 57)
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Infatti, l’ispirazione catecumenale chiede di passare da un
itinerario quasi totalmente catechistico dottrinale a un
cammino globale, rivolto alla famiglia e al ragazzo.
Ogni itinerario di iniziazione cristiana è un cammino
di vita cristiana
Una formula rapida… LA REGOLA DEL 3x3 (x3)
Comunità
Famiglia
Ragazzi
Esper. di Parola
Esper. di Celebrazione
Esper. di Caritá
Conoscenze
Atteggiamenti
Comportamenti
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L’itinerario proposto dalla “guida” del
servizio nazionale per il catecumenato
Alla fine del mese di ottobre
2001 è uscita presso la
Elledici la “Guida per
l’itinerario catecumenale
dei ragazzi” a firma del
servizio nazionale per il
catecumenato, per rendere
più semplice l’applicazione
pratica della 2^ Nota.
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LA TERZA NOTA PASTORALE
L’Iniziazione Cristiana. 3. Orientamenti per il risveglio della fede.
Il completamento dell’iniziazione cristiana in età adulta (2003).
La Nota si articola in
quattro capitoli
preceduti da
un’introduzione.
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Il dovere della Chiesa di evangelizzare
e il diritto di ogni uomo di venire in
contatto con il Vangelo della salvezza.
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La comunità cristiana è chiamata ad ascoltare ed accogliere
con amore e attenzione le domande religiose di ogni uomo...
… i cristiani devono essere in grado di porsi come
interlocutori credibili e convincenti nei confronti di chi pone
una domanda di fede
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Capitolo secondo
L’annuncio (nn. 19-28)
Il Vangelo è innanzitutto una persona:
Gesù Cristo, che va annunciato e fatto incontrare.
“Al centro del kerygma di Gesù
non c’è il comportamento
dell’uomo,
ma Dio e la sua regalità “
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In sintesi
l’annuncio ha per
oggetto
il Cristo
crocifisso,
morto e risorto,
in lui si compie la piena e autentica
liberazione dal male,
dal peccato e dalla morte.
E’ questa la “buona notizia” che cambia l’uomo e la storia
dell’umanità e che tutti i popoli hanno il diritto di conoscere.
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Capitolo terzo
L’accompagnamento
La parrocchia deve essere sempre di più luogo di:
accoglienza
discernimento
iniziazione
dialogo
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L’ultimo capitolo si sofferma sui possibili itinerari per chi
battezzato, si avvicina
per completare
l’iniziazione
o
per rimotivare la sua
appartenenza ecclesiale.
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CONCLUSIONI
Per restituire autencità all’IC è importante rispettare
l’itinerario classico dell’evangelizzazione,
con le sue diverse tappe:
MISSIONARIA
TESTIMONIALE
CATECUMENALE
PASTORALE
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Occorre, quindi, strutturare un nuovo modello di
r
chiesa che consenta al credente di
i
a
p
p
r
o
p
r
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a
r
s
i
d
e
l
l
a
f
e
d
e
ponendo al centro il percorso catecumenale
quale modello di ogni iniziazione cristiana.
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Oggi, per un’efficace impostazione del
problema dell’IC, si avverte in particolare
l’esigenza di una
“Vera
‘Conversione
pastorale’ ”
Occorre puntare
con coraggio alla
configurazione
di
un nuovo
paradigma
dell’esperienza
cristiana
passando dalla catechesi di trasmissione a una
vera catechesi d’iniziazione.
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Una pastorale unicamente tesa alla conservazione della
fede e alla cura della comunità cristiana non basta più.
E’ necessaria una pastorale missionaria (VMP 1)
Una pastorale missionaria è una
pastorale che deve arrivare a
tutti.
Che
deve
domanda.
accorgersi
della
Che deve far nascere la domanda.
Che deve offrire una risposta, una
pista, un grembo e un ambito
dove si possa fare un percorso e
arrivare a risposte di vita e di fede
autentiche. (Mons. Muratore)
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Prospettiva pastorale
.. “nella chiesa primitiva veniva battezzato il
convertito, mentre adesso bisogna convertire
il battezzato” (Floristàn)
Qui si apre un percorso
interessante perché
l’iniziazione cristiana diventi
fatto degli adulti,
non passando attraverso i fanciulli, ma
in “presa diretta”
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“È necessario dare vita a esperienze significative in una
parola a veri e propri itinerari di riscoperta della fede”
(IC 3,52). Per cui:
Sperimentiamo insieme gli itinerari diocesani
di riscoperta della fede
Il Padre ha messo nel nostro cuore il suo Spirito per preparare cieli nuovi e terra nuova.
Il Figlio è rimasto con noi compagno ed amico “sono con voi tutti i giorni” per
accompagnare la missione “andate e fate discepole tutte le genti”.
La Trinità è venuta ad abitare la nostra storia e il nostro cuore per trascinarci nella
pienezza della vita e della comunione.
Saremo capaci. La nostra Chiesa diocesana sarà capace.
Io credo nel futuro di Dio. Io credo alla dirompenza del Vangelo.
Io credo a profeti con occhi di fuoco che lo Spirito suscita dentro la storia che terranno
acceso. (Mons Muratore)
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gli “ingredienti” necessari per prepararla
quali “passaggi” fondamentali (incontri per
sensibilizzare i soggetti)
gli “operatori” coinvolti (soggetti)
 individuiamo i “destinatari” di questa torta
(chi sono e come coinvolgerli)
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Auguri di un fecondo Avvento
e Buon Natale a tutti
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ARRIVEDERCI AL
PROSSIMO INCONTRO
Don Enzo e l’èquipe
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