L’elaborazione del lutto dei familiari Dott.ssa Silvana Castiglia S.C. Psicologia A.S.L. 15 - Cuneo La famiglia è un sistema di relazioni definito in base: - alla propria.

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Transcript L’elaborazione del lutto dei familiari Dott.ssa Silvana Castiglia S.C. Psicologia A.S.L. 15 - Cuneo La famiglia è un sistema di relazioni definito in base: - alla propria.

L’elaborazione del lutto
dei familiari
Dott.ssa Silvana Castiglia
S.C. Psicologia
A.S.L. 15 - Cuneo
1
La famiglia è un sistema di
relazioni definito in base:
- alla propria storia
- al proprio ciclo vitale
- alla propria struttura
Ha una sua identità che è formata
dall’integrazione delle identità
psichiche di ogni componente.
2
La famiglia è un
organismo dotato di una
propria omeostasi
3
Una unità familiare si
trova in equilibrio
funzionale quando:
ciascun membro
funziona con un grado
ragionevole di efficienza
4
nascite
Eventi importanti
perdite
Rottura dell’equilibrio familiare
5
La morte mette in crisi
l’identità della famiglia come
gruppo.
Il sistema familiare deve
procedere all’ integrazione di
questa esperienza.
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Quanto e Come avverrà
l’integrazione dipende da variabili
relative:
a quel particolare sistema familiare
alla tipologia della persona deceduta
alla famiglia come sistema
all’interno di altri sistemi
variabili culturali
7
Variabili del sistema
famiglia:
• Ciclo vitale
• Livello funzionale di integrazione
emotiva
• Storia familiare
• Modalità comunicativa utilizzata
• Modalità di funzionamento
8
Modalità comunicativa della
famiglia:


famiglia “aperta”: si può parlare di
emozioni
famiglia “chiusa”: manca la
comunicazione sui sentimenti
9
Modalità di funzionamento
della famiglia
famiglia
invischiata
famiglia
a funzionamento flessibile
famiglia
svincolata
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Variabili determinate dalla
tipologia del familiare deceduto:
quale importanza funzionale all’interno
del sistema familiare
 ruolo all’interno del nucleo
 sesso
 età

11
Onda d’urto emotiva
Fitto intreccio di contraccolpi, costituiti
da eventi vitali gravi, che possono
prodursi nel sistema familiare nei mesi
o negli anni successivi ad un evento di
grave significato emotivo, come la
morte.
12
Variabili determinate dalla
presenza, o meno, di altri
sistemi che interagiscono con il
sistema familiare:


supporto sociale: quanto la famiglia è
supportata da una rete sociale
amicale/familiare allargata
supporto del personale sanitario prima
del decesso (“accompagnamento”
adeguato durante la malattia e nella
fase terminale)
13
Un adeguato accompagnamento del
malato e della sua famiglia, da parte
dello staff curante, favorisce ed aiuta il
successivo processo di elaborazione
del lutto.
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La “presa in carico” deve contenere,
oltre all’aspetto tecnico, anche la
componente affettiva ed empatica ed
una corretta comunicazione che aiuti i
familiari a comprendere la natura,
l’evoluzione della malattia e gli stadi
psicologici che il congiunto percorre.
15
Il “sentirsi accolti” dal personale
curante favorirà l’esplicitazione di
sentimenti ed emozioni da parte dei
familiari, utile a prevenire l’insorgenza
di eventuali lutti patologici.
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E’ importante che l’assistenza sia
fondata quindi oltre che sugli aspetti
tecnici, anche su quelli umani dei
rapporti interpersonali, cioè sulla
RELAZIONE.
17
Variabili culturali:




popolazione d’origine
costumi
tradizioni
religione
18
LUTTO: in latino luctu (dal verbo
lugere:piangere)
“essere in lutto, portare il lutto”
Insieme di comportamenti individuali e
sociali relativi alla perdita di una persona
significativa
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CORDOGLIO: dal latino cordolium
“profondo dolore provocato da
un evento luttuoso”
L’espressione personale della sofferenza e la
partecipazione emotiva ad essa di altre
persone (“esprimere il proprio cordoglio”,
cioè esprimere la condivisione del momento
luttuoso).
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Il lutto è una reazione
“fisiologica”e “normale” che evolve
lentamente secondo un processo
detto “lavoro del lutto”.
21
Sintomi relativi al lutto, che
coinvolgono i molteplici livelli
della persona:

emozionale: con sentimenti d’angoscia, paura,
rabbia, solitudine, tristezza, disperazione …
 cognitivo: con difficoltà di concentrazione,
disorientamento, lievi stati confusionali, illusioni
sensoriali, idee suicidarie transitorie, pensieri ossessivi
relativi al proprio caro e alle circostanze della sua
morte …
 comportamentale: con ritiro dall’ambiente
sociale, pianto, incapacità a condurre le proprie
attività, maggior dipendenza dagli altri …
 somatico: con perdita d’energia, insonnia, sintomi
somatici dell’ansia (cefalea, tachicardia, vertigini …),
alterazione dell’attività neuroendocrina ed immunitaria
22
…
L’elaborazione del lutto è un processo
lungo ed articolato che si svolge ad
“ondate” per mezzo delle quali la
persona si avvicina e si allontana dalla
percezione diretta del dolore mentale
depressivo.
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Tale processo, perché sia compiuto,
dovrà condurre piano piano a collocare
nel passato ciò che è passato, a
“lasciarlo”, trasformandolo in ricordo:
ciò permetterà di poter effettuare
nuovi investimenti affettivi, emotivi,
cognitivi.
24
Il processo del lutto condurrà quindi a:





un riconoscimento pieno, una legittimità del dolore
provato
una consapevolezza emotivo/cognitiva della perdita
subita
una sua accettazione profonda, un consapevole
rassegnarsi alla perdita subita
una stabile ristrutturazione emotivo/cognitiva della
percezione del Sé che tenga pienamente conto della
perdita
una capacità di poter “lasciare andare via” il
passato, permettendosi di ricordare, in modo da
integrare questa esperienza nel Sé.
Il dimenticare, il “tagliare via” non permette
un’integrazione del Sé.
25
Se il processo rielaborativo rimane
incompiuto, resta viva la sensazione di
perdita insanabile, che può
condurre a stati di grave depressione
cronica: il congiunto scomparso
continuerà ad esistere nella mente del
sopravissuto, tenendolo imprigionato
in una rete di vincoli sentimentali ed
affettivi irrisolti.
26
Fasi del processo del lutto




Fase del torpore o stordimento
Fase della nostalgia o struggimento
Fase della disorganizzazione e
disperazione
Fase dell’accettazione e della
riorganizzazione
27
Il processo del lutto copre, in genere,
un arco di tempo compreso tra gli otto
e i dodici mesi e caratterizza una
normale risposta di lutto, intesa come
fisiologica risposta affettiva alla perdita
di una persona amata.
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Lutto patologico o
complicato
Si definisce in questo modo un
lutto con caratteristiche meno
fisiologiche o chiaramente
patologiche, sia nel senso della
durata (superiore all’anno) che
delle manifestazioni.
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Lutto anticipatorio
E’ rappresentato dal dolore che
interviene, con l’aggravarsi della
malattia e l’ingresso nella fase
terminale, quando il paziente ed i
familiari stanno aspettando il momento
dell’exitus.
30
Quanto si verifica durante il
periodo del lutto anticipatorio ha
un impatto significativo sulla
qualità di vita del morente, così
come sulla qualità di vita del
superstite dopo la morte.
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Fattori di rischio per un
lutto patologico:









carenza di supporto sociale
condizioni economiche difficili
precedenti perdite
eventi traumatici e stressanti nel periodo di vita
precedente
caratteristiche di personalità: pessimismo, carenza di
autostima…
sintomatologia depressiva pregressa
rapporto ambivalente o conflittuale con il defunto
durata della malattia e della fase terminale
modalità di gestione della fase terminale: disponibilità,
o meno, di un supporto sanitario; assenza o presenza di
dolore al momento del decesso…
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Caratteristiche differenziali tra sintomi depressivi del lutto
“fisiologico” e depressione “maggiore”(tab. tratta da “La mente
e il cancro” – M. Biondi, A. Costantini, L. Grassi)
Lutto fisiologico
Evento di perdita
Reazione
Umore
Rabbia
Ideazione
Presente e attuale
Inizialmente intensa, quindi
variabile
Labile, con tristezza, pianto aumentato dal pensare alla perdita
Spesso espressa
Preoccupazione, transitori stati
confusionali e pensieri suicidari
Comportamento
Variabile, con oscillazioni tra chiedere
conforto e desiderio di solitudine, ritiro
dalle attività di durata non eccessiva
Disturbi del sonno Variabili e periodici
Capacità
Immaginative
Risposta al
sostegno offerto
Storia personale
Vivida, con sogni e fantasie diurne rivolte al proprio caro
Solitamento presente, con sensazione
di maggior benessere al conforto e
alla rassicurazione
Solitamente negativa per disturbi
depressivi o altri disturbi psichici
nel passato
Depressione maggiore
A volte non evidenziabile
Intensa e persistente
Persistentemente abbassato e
sintomi di durata elevata
Non espressa e rivolta verso di sé
Disperazione, inutilità, idee suicidarie
persistenti, colpevolizzazione e autoaccuse
Ritiro pressoché totale, perdita del
piacere in tutte o quasi tutte le attività
Persistente insonnia, in particolare
risveglio precoce mattutino
Povera, con rimuginazioni autopunitive
Assente, con sensazione di inaiutabilità diffusa
Frequentemente positiva per altri episodi depressivi nel passato
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