Diegesi e mimesi 7

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Narratologia – Discorsi/pensieri
IV A - Italiano
Diegesi-mimesi
□ Le due parole hanno origine aristotelica, laddove
si usano la prima per descrivere una forma di
racconto narrativo e la seconda con riferimento
alla narrazione drammatica diretta. Nella mimesi i
discorsi dei personaggi si riproducono
direttamente (in inglese viene usato anche il
termine showing), mentre nella diegesi i discorsi si
possono sintetizzare e sistemare secondo la
necessità di chi racconta (corrispondente teorico
telling).
□ In questo senso, il critico letterario Gérard
Genette distingue la "descrizione" dalla
"narrazione".
Racconto di eventi
□ Si possono raccontare eventi o parole, queste
ultime pronunciate o pensate.
□ Il racconto di eventi non può raggiungere la
mimesi perfetta: le azioni non saranno mai
esattamente come quelle che sono o si
immaginano avvenute nella realtà. La mimesi
perfetta di un evento è possibile a teatro e non è
concessa alla letteratura. A seconda di come
impiega i cosiddetti “connotatori di mimesi” per
creare l’“effetto di realtà”, lo scrittore può
raggiungere un più o meno alto grado di illusione
di mimesi.
Racconto di parole
□ Il racconto di parole si esplica nel discorso riferito,
trasposto e narrativizzato.
□ Quello riferito rappresenta la mimesi perfetta
(narrazione mimetica), poiché il narratore cede la
parola al personaggio, lo cita verbatim: discorso
diretto libero o legato.
□ In quello trasposto, che sia in stile indiretto
subordinato/legato o indiretto libero, non è sicuro se
le parole siano del narratore o quelle realmente
pronunciate dal personaggio: la distanza aumenta.
□ Il discorso narrativizzato riduce il discorso di parole
allo stesso di livello di qualsiasi altra azione descritta
(narrazione diegetica): la distanza aumenta
ancora.
Rappresentazione di pensieri
□ Soliloquio (il personaggio parla da
solo, rivolgendosi ad un interlocutore
immaginario);
□ monologo interiore (il personaggio solo
con se stesso);
□ flusso di coscienza (il personaggio fa
fluire i pensieri come vengono, senza
logica).