Impatto dell`ictus ed importanza della terapia preventiva

Download Report

Transcript Impatto dell`ictus ed importanza della terapia preventiva

Tavola Rotonda:
Technology Assessment Clinico. Esperienze
di riorganizzazione rispetto alla gestione
del paziente anticoagulato
MODERATORI: Salvatore Giuffrida, Sara Todaro
• Impatto dell’ictus ed importanza della terapia preventiva
Maria Luisa Sacchetti
• Organizzazione e costi per l’attuale gestione dell’anticoagulazioneFederico Spandonaro
• Prospettive per il futuro: razionale e metodo della ricerca ANMDO
Matteo Ruggeri
• Discussione Direttori Sanitari Centri TAO coinvolti nella seconda fase
del progetto di ricerca ANMDO- Ugo Luigi Aparo, Ugo Barbagallo,
Mario Cavalli, Maria Teresa Cuppone, Anna Rita Mattaliano,
Nadia Storti
• Come il SSN risponde alla disponibilità di nuove evidenze
scientifiche: il punto di vista del paziente
Paolo Binelli
Sapienza- Università di Roma
Disclosures: none
Discussione
Ictus cerebrale:
una malattia in costante aumento
Ictus cerebrale:
una malattia solo dell’anziano?
La dimensione del problema
Prevalenza 2008: 913.000
Incidenza
di cui < 45 aa: 16.500
nuovi ictus/anno
anno 2008
206 000 di cui < 45 aa: 3.305
anno 2001
196 000
Morti/anno: 69.000
la prima causa di disabilità nell’adulto;
la seconda causa di demenza;
la terza causa di morte nel mondo;
Rischio di Eventi Ricorrenti
Dhamoon MS et al. 57th Annual Meeting of the American Academy of Neurology;
Pazienti con eventi (%)
20
Recidiva di Stroke
IM o evento cardiaco non fatale
15
(n=655)
10
5
0
Follow-up
30 giorni
1 anno
ML Sacchetti
5 anni
Prevalenza degli infarti silenti - IS
Silent brain infarcts: a systematic review
Sarah E Vermeer,MLetSacchetti
al Lancet Neurol 2007; 6: 611–19
REVIEW
Dementia and Cerebrovascular Disease
DAVID S. KNOPMAN, MD
From the Department of Neurology, Mayo Clinic College of Medicine,
ML Sacchetti
Rochester, Minn.
Stroke severity in patients with AF
Effect of first ischemic stroke in patients with AF (n=597)1
60%
% of patients
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Disabling
1. Gladstone DJ et al. Stroke. 2009; 40:235-240
Fatal
Stroke Prevention: What works
Intervention
Stroke Prevention Effect
Smoking cessation
Prevents stroke by half in six months
Cretan Mediterranean Diet
Prevents stroke by 60% in 4 years
Blood pressure control
Prevents stroke by 40-50% in 2 years
Antiplatelet agents
Prevents stroke by 25-30% in 2 years
Anticoagulation for atrial fibrillation
Prevents stroke by half in a year
Lipid lowering with statins
Prevents stroke by 25-30% in 2 years
Diabetes control
Prevents stroke by 30% in 4 years
Homocysteine treatment with vitamins
Prevents stroke by 24% in 2 years
Endarterectomy for severe symptomatic
carotid stenosis
Prevents stroke by 66% in 2 years
Getting it all right can reduce the risk of stroke by 80-90% in secondary
prevention1
1. Hackam
DG, Spence JD. Stroke. 2007;38:1881-5.
ML Sacchetti
PAC per la prevenzione, il follow-up e la riabilitazione delle malattie cerebrovascolari
(430-438)
Disciplina di riferimento: Neurologia
Razionale
Il 5% dei pazienti con ictus cerebrale acuto recidiva entro 3 mesi dopo il primo evento. La prevenzione delle
malattie cerebrovascolari, delle loro recidive, e del decadimento cognitivo ad esse conseguenti, nonché delle loro
complicanze motorie e cognitive, necessitano di un rapido e qualificato inquadramento multidisciplinare e multi
professionale. Attualmente tale inquadramento viene eseguito in regime di ricovero (ordinario o di Day Hospital),
non sempre in maniera appropriata. Il PAC rappresenta una modalità organizzativa particolarmente utile per la
presa in carico da parte dello specialista, di pazienti con malattia cerebrovascolare non acuta (Ictus) o TIA, o con
esiti di ictus, ai fini dell’inquadramento diagnostico e della gestione a lungo temine dei casi con esiti.
Tipologia di pazienti
Pazienti con pregresso: ictus cerebrale, TIA , lesioni vascolari cerebrali casualmente documentate (infarti silenti), o
portatori di più di 3 fattori di rischio modificabili e ben documentati per ictus, così come classificati nelle linee guida
italiane SPREAD 2010(1)
Composizione
Per configurarsi un PAC devono essere erogate almeno 5 prestazioni tra quelle sotto indicate (le analisi cliniche,
indipendentemente dal loro numero, vengono catalogate come prestazione unica).
La definizione del programma diagnostico viene effettuata dal medico referente, sulla base delle necessità cliniche
del paziente. Nel PAC non possono rientrare prestazioni non comprese nell’elenco sottostante. Le prestazioni
dell’elenco possono essere erogate una sola volta nell’ambito del PAC
«Occorre essere in grado di esplicitare i perché del fare, per
elencare il come, soprattutto, in quanto tempo»
La “rete” del territorio: una «ragnatela»?
Guardia medica
118
Degenza
riabilitativa
Registro ASL
Amici
INPS
Ospedale
ASA
CDI
Uff.
invalidi civili
Parroco
Vicini
SAD
Prefettura
RSA
Casa
Alb.
Religiosi
Operatori
extracomunitari
Medico
di
famiglia
Parenti
Farmacista
ADI
CD
COLF
Infermiere
privato
Patronati
Poliambulatorio
Notaio
Paziente complesso
e suo nucleo familiare
Protesi
e
Ausili
Posta
Trasporto assistito
ASL
Volontariato
domiciliare
Assistente
sociale
ospedaliera
Cooperative
sociali
Assistente
sociale
comunale
Giudice
tutelare
Catasto
Specialisti
privati
Terapista
della
riabilitazione
Banca
CUP
Specialisti
pubblici
Uff. del
registro
39
Cortesia S. Casazza, 2007
Consulenza in telemedicina
Team
Paziente
Neurovascolare
ML Sacchetti
CAMBIAMENTO
CONCETTUALE
Prestazione
Presa in carico
(percorso)
Numero di
interventi
Esito di una
serie di
interventi
Se c’è davvero spazio
per costruire un nuovo futuro in
Sanità, come mai il dialogo
con le DS e con i Legislatori
è ancora così poco strutturato?
Grazie!