N°39 del 10/11/2016

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0828. 1992339 - unicosettimanale. it - redazione@unicosettimanale. it
Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale:Viale della Repubblica, 177
Capaccio Paestum (Sa) - “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,
comma 1, Aut: 952/ATSUD/SA - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
Le sacre acque
di Paestum
Anno XVII
n° 39 del 10 novembre 2016
Embargo alla Russia
La Piana del Sele paga il conto
GIUSEPPE LIUCCIO
S
ono stato di recente a Paestum, su invito
dell’amico dott. Gerardo Siano, che è stato
mio alunno al liceo classico di Agropoli. Ci
sono stato per partecipare ad un dibattito sull’interessante e stimolante tema: IL MELOGRANO
NEL MITO, NELLA STORIA E NELL’ALIMENTAZIONE, nell’ambito della Borsa Archeologica
del Turismo. Il sindaco, dott. Italo Voza, nella sua
squisita sensibilità, mi ha riservato la gradita sorpresa di conferirmi il Premio “Il Melograno di Paestum” alla sua prima edizione, a cui auguro
numerose altre tutte cariche di successo. Rientrato
a Roma ho metabolizzato le emozioni e dal labirinto della memoria ho tirato fuori le mie tante altre
occasioni di scrittura sul tema. Ne recupero due, in
sintesi ovviamente, come emozioni di viaggio e
suggerimenti di operatività per l’immediato futuro,
rispettivamente all’Heraion di foce Sele, la prima,
e alle sorgenti di Capodifiume, la seconda.
SEGUE A PAGINA 7
Insipienza dei
“sadducei” cristiani
ORESTE MOTTOLA
L’
Occidente vuole castigare Putin ed Erdogan e in realtà ci diamo martellate
su noi stessi. Scattano le sanzioni e il
costo più salato lo paga già la Piana del Sele. Le
scelte di politica estera, caratterizzata dalla sempre maggiore freddezza tra Europa, Usa e Russia, non ci devono far pensare alla paura di
crescenti scenari da war games, ma hanno già da
adesso pesanti conseguenze molto vicino a noi.
L'embargo russo ha bloccato l'espansione del settore salernitano di insalatine da taglio e ortofrutticoli freschi, la cosiddetta “quarta gamma”,
verso i mercati della Russia. Ad essere penalizzata è soprattutto la Piana del Sele che risente
anche dei mancati introiti – nelle stesse aree - per
la vendita di mozzarelle di bufala e vini.
Caricatura tratta dal sito www.sputniknews.com
Tre GAL tra i primi
quattro finanziati
MASSIMILIANO DE PAOLA
L.R.
D
omenica scorsa il Vangelo ci ha presentato
l’incontro tra Gesù e i Sadducei motivato
dal desiderio di vendetta di costoro per
l’amaro di precedenti rimproveri. È un finto dialogo, senza possibilità d’intesa perché i benpensanti
si propongono solo di umiliare il giovane rabbi.
SEGUE A PAGINA 6
N
SEGUE A PAGINA 8
ILARIA LONGO
P
er la seconda volta,
su
queste
pagine, ci occupiamo di Nonna
Maria.
SEGUE A PAGINA 15
100 mln di “beni del parco”
da mettere a reddito
BARTOLO SCANDIZZO
oi della redazione di UNICO, in occasione delle ricorrenze dell'1 e 2 Novembre, ci siamo presi una piccola
pausa. Nel frattempo, ovviamente, sul nostro
territorio si sono continuate ad alternare notizie belle ad altre meno belle, e oggi ve le voglio raccontare.
Nonna Maria, 103 anni La maestra Paola
orgoglio di Piaggine
di buona cucina
DIODATO BUONORA
SEGUE A PAGINA 9
“F
a più rumore un albero che cade
che un’intera foresta che cresce”.
La massima del filosofo cinese
Lao Zi mai come in questo momento storico,
impregnato di notizie negative e di scandali
veri o presunti, sembra essere tanto attuale.
SEGUE A PAGINA 11
S
ono 52 i “beni del parco”!
Si tratta di unità immobiliari di proprietà o prese in
comodato dai comuni nel corso
degli anni perché, oggettivamente, avevano una valenza sto-
rica architettonica. In molti casi
l’ente parco ha richiesto e ottenuto che fossero destinatari di
investimenti per la loro ristrutturazione e messa a reddito e che
diventassero volano di sviluppo
dei comuni dove sono situati.
SEGUE A PAGINA 2
IL SONDAGGIO
BMTA
La BMTA di Paestum nel 2017
arriverà alla sua XX edizione.
Deve mantenere il format attuale
Deve evolversi verso un forDeve evolversi verso un format di dimensione più divulga- mat di dimensione più divulgativa
tiva
Per votare vai sul sito www.unicosettimanale.it
2
n° 39 10/11/2016
PARCO CILENTO DIANO ALBURNI
Pellegrino convoca il consiglio per approvare il bilancio 2017
100 milioni di “beni del parco” da mettere a reddito
SEGUE DALLA PRIMA
biamo segnalato la necessità che il
PNCDA mettesse a reddito questi
“beni” al fine di valorizzare gli inon sono pochi, invece, gli imvestimenti fatti e per evitarne il demobili che, dopo essere stati rigrado che scaturisce sempre dalla
strutturati, ammobiliati, e
mancata utilizzazione di un immocollaudati sono rimasti nell’abbandono e
bile.
andati a finire nel dimenticatoio sia dei
Purtroppo, fatto
salvo per alcune
Convento di Sant’Antonio - Laurino
< ;:9878
6543721024378/1.9-521,501+*9.5
)2.2,832 strutture
(Pa( ;-)58
'94381,501&505%78+2/1357754*1)241.8))$*81.5,*3577845815190*#*
"72"7*53!
lazzo Mainenti e
questi “beni”. La cosa più semplice è
5002-%987,2
*81-3.*)8/1)5437215,9)8*24518.*543805
)2.2,832
Tenuta Montisani di- quella di restituire alla responsabilità dei
27%21,5008198784384811378-+57*32180081)$*5-81,*168448024%81*41
68448024%8
)2.2,832 ventate sedi dell’ente
comuni gli immobili e i relativi costi. Si
)2.2,832
a Vallo della Lucania, farebbe così una ridistribuzione delle re65437215,9)8*24518.*543805151)8-81)2.948051*41)24)5--*2451801
68-350184127542
)2.2,832
62.945
il Museo Naturalistico sponsabilità ed anche un significativo ri 68-35008835
*0081838782
"72"7*53!
a Corleto Monforte e sparmio di risorse (circa € 400.000
650051,*190%$57*8
68-*481,501*4%87,2
"72"7*53!
Villa Materazzo a S. all’anno) da parte dell’ente al netto degli
650051,*190%$57*8
*+9%*215,18755183375835
)2.2,832
Maria di Castel- investimenti fatti finora (circa € 100 mi 650051,*190%$57*8
8-)$51,*1+*32,5"978*245
"72"7*53!
l’Abate), le altre sono lioni tra acquisizioni e interventi di ri< 650051,*190%$57*8
;4-81+09#*8051*4357#543*1,*17*:980*+*)8*245
"72"7*53!
in attesa di un piano strutturazione). Ovviamente, c’è da
<< 6543208
20"8/1357754*1)241.8))$*81.5,*35778458151"*4*
"72"7*53!
<( 6543208
'*45381,*1'80*4972
"72"7*53!
organico di valorizza- attendersi una levata di scudi da parte dei
< 6270532124+2735
9-521839780*-3*)21,5%0*1;0974*
)2.2,832 zione. Eppure, facomuni che farebbero fatica a ritagliare
< 6270532124+2735
*+9%*21.243842102)1627)2.248
)2.2,832
cendo
leva
su
un
risorse dai propri bilanci sia per la ge< *94%842
1)8#8102)80*3!1&75.243*
)2.2,832
patrimonio così im- stione ordinaria sia per il rilancio del< 897*42
'80821,9)80515175083*#51"573*4545
"72"7*53!
l’utilizzo dei beni stessi.
< 897*42
;7551"5710817580*8*2451,500*."*84321"571*017*)*)08%%*21,50051-845
)2.2,832 portante, sia per il va< 897*42
1)8#8102)181987,*8
)2.2,832 lore in sé sia per gli
Potrebbe esserci anche un’altra via …
< 9-378
15,*+*)21-)208-3*)21*4102)1
2))816*05432
)2.2,832 investimenti fatti per
Quella appunto di dare seguito all’idea
( 8%0*842153575
68""5008179"5-3751,*1843819)*8
)2.2,832
renderli fruibili, il di porre questo patrimonio alla base di
(< 24351841*8)2.2
'8082187245/1)543721"571833*#*3!1)9039780*1)54372102)8051,501"87)2
)2.2,832
potrebbe un progetto di rivalutazione del patrimo(( 24351841*8)2.2
-350021*4102)1800*)500*
)2.2,832 PNCDA
dare un’anima identi- nio immobiliare dei comuni del parco. Si
( 2435)27*)5
*"51
2--5/1357754*1)241"*4*120*#*151"8-)20*
"72"7*53!
( 2435)27*)5
&57754*1*4102)18*81;75481+78168-81,50162435
"72"7*53!
taria unica al territorio tratterebbe di “rastrellare” risorse non
( 2#*150*8
16$*5-81,*1841*27%*2151624#543216505-3*4*/1-8081)24+575451
)2.2,832 compreso nell’area
spese all’interno del bilancio, proprio
( 2#*150*8
16$*5-81,500;4494*838/1)543721)90397805
)2.2,832 protetta. In fondo, per
quelle destinate alla messa a reddito pre( 3383*
62005)*#*38/1-543*57215,12"5751.9787*51,5008758187)$5202%*)8
)2.2,832
ogni
intervento
fatto
viste
nei singoli progetti di ristruttura( '53*48
--57#8327*218-37242.*)2102)1;75-381*41)24)5--*245180162.945
)2.2,832
zione, di chiamare in causa i comuni
( '*8%%*45
65437218))2%0*5481"75--21515,*+*)*21-)208-3*)2102)1'7942
)2.2,832 erano previste le risorse proprio per dare dove i siti sono allocati, di individuare
6543721#*-*38128-*1,*,833*)21-"57*.543805102)1'*5-)211378-+57*321801
'*8%%*45
)2.2,832
62.945
seguito alla loro una misura che configuri la possibilità di
< '*8%%*45
6543721)903978051624#54321,5*168""9))*4*1
)2.2,832 messa a reddito.
finanziamento per le aree interne, di
( 2))8,8-"*,5
27%21,*1'*5378)9"8
"72"7*53!
Il
24
novembre
il
prechiamare consorzi e aziende private di 2))8,8-"*,5
*81-3.*)8/1-8081.903*.5,*805
)2.2,832
sidente Tommaso Pel- sponibili a compartecipare al progetto e
2))8%027*2-8
;758187)$5202%*)81,*1
2))8%027*2-8
"72"7*53!
di porre le basi, così, alla realizzazione
2))8%027*2-8
;43*:987*9.14501)543721-327*)21,*1
2))8%027*2-8
)2.2,832 legrino ha convocato
2-)*%42
9-52108278327*2187)$5202%*)21"75--21*102)80*1,50081)8-81)2.94805
)2.2,832 il consiglio dell’ente
di un unico soggetto in grado di coordi 8))2
*81-3.*)8/1
*+9%*2123208
)2.2,832 parco per approvare il
nare e mettere a reddito il patrimonio. Da
841*2#844*181'*72
6543721)903978051)8-81,*17354%81+7812-)2
)2.2,832
bilancio preventivo qui a far partire una grande iniziativa per
8418972108179)8
;7581+894*-3*)8151.90*4*
)2.2,832
l’acquisizione, il recupero e la messa sul
841'*53721801&848%72 6543721,*18))2%0*5481*4102)80*3!1*81,500812438%48
)2.2,832 del 2017. Sarà l’atto
mercato del turismo di medio e lungo
< 843;7-54*2
*+9%*2124351687.502
)2.2,832 politico economico
( 848
*+9%*1*4105%4211657#83*1411)8-5335
)2.2,832 più importante della
termine di parte del patrimonio abitativo,
8--842
6543721"20*+94*24805
"72"7*53!
sua presidenza. In che è la “croce” poggiata sulle spalle di
5--816*05432
654372175)9"572178"8)*
)2.2,832 esso saranno conteogni sindaco o amministratore dei nostri
5--816*05432
'8082162""20811#84*19*)83*1801"*842135778
)2.2,832
nute,
sotto
forma
di
piccoli comuni, il passo è breve anche se
*)*%48421,5%0*1;0974* 68-350021*9--2
)2.2,832
non semplice.
3*2
65437212480510-915,15,*)2081,501"87)2
)2.2,832 numeri, le priorità che
3*2
Ovviamente, l’approvazione del bilancio
65437215,9)8*24518.*5438051"75--2151-)92081505.5438751,*127%81 )2.2,832 la sua gestione ha in 3*2
6543721,*18))2%0*5481*41#*810*)5321+78127%8
)2.2,832 tenzione di porre alla
del PNCDA prevederà anche altre decine
&5%%*842
'808218438187*8
"72"7*53!
base del suo mandato. di capitoli che caratterizzeranno la poli6543721,*18))2%0*5481"75--2151-)92081.8357481+78168-3501
9%%5721
< &277517-8*8
)2.2,832 È quella l’occasione
tica di questo consiglio.
*..2*051*48%**051"571+7848
per dare un segnale Appena il documento di programma( 80021,500819)84*8
'808218*4543*
"72"7*53!
forte su cosa l’attuale zione economica sarà approvato saremo
80021,500819)84*8
&549381243*-84*/1+87*)83*151357754*
"72"7*53!
gestione vorrà fare di in grado anche di commentarlo.
Patrimonio immobiliare Ente Parco
BARTOLO SCANDIZZO
N
comuni sia dell’ente tranne per un fatto:
le spese di manutenzione, di riscaldamento e di quant’altro necessario al loro
mantenimento sono state caricate sul bilancio del Parco Nazionale del Cilento,
Diano e Alburni (PNCDA).
Su Unico, più volte in questi anni, ab-
VALLO DELLA LUCANIA
n° 39 10/11/2016
3
Rete fognaria e sistema depurativo. La Regione Campania finanzia Consac
Il sindaco Aloia: «Il merito non è del presidente Maione»
VERONICA GATTA
L
unedì 31 ottobre, con decreto dirigenziale pubblicato sul Bollettino ufficiale, la Regione
Campania ha assegnato a Consac il finanziamento per l’ampliamento della rete fognaria e l’adeguamento del sistema
depurativo dei comuni di Vallo della Lucania, Novi Velia e Cannalonga.
L’importo previsto è di 1.800.000,00
euro, a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, con l’obiettivo di «tutelare e migliorare la qualità
dell’ambiente in relazione al servizio
idrico integrato».
Gennaro Maione, presidente Consac
«Riunire in un unico impianto le attività
depurative di tre comuni – afferma il presidente Consac, Gennaro Maione – sfruttando la posizione olografica del
depuratore di Vallo della Lucania, posto
a valle dei tre centri abitati, consentirà il
flusso dei reflui per gravità, senza alcun
costo energetico. Si tratta di un risultato
importante, - continua Maione - frutto di
un lavoro sinergico tra i diversi attori istituzionali, che deve essere il più possibile
replicato sul territorio per superare l’eccessiva frammentazione degli impianti e
di apportare consistenti riduzioni ai costi
di gestione che gravano sui cittadini.
L’affidamento della gestione del servizio
idrico integrato per ambiti territoriali più
vasti della circoscrizione comunale –
conclude il presidente Consac – garantisce indubbiamente l’ottimizzazione dei
processi di trattamento ed il miglioramento della qualità del servizio a beneficio degli utenti».
«Sono molto sorpreso dal Comunicato
stampa di Consac gestione idriche, con il
quale l’attuale Presidente, comunicando
l’avvenuta pubblicazione del decreto dirigenziale di finanziamento del progetto
del comune di Vallo della Lucania, che
prevede l’ampliamento della rete fognaria della nostra città e l’immissione dei
reflui dei Comuni di Novi Velia e Cannalonga, si attribuisce, in maniera anche
poco velata, “meriti” per il raggiungimento di questo importante obiettivo».
Queste le parole di Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania che chiarisce:
«voglio subito dire in maniera chiara, che
su tale progetto e sul suo successivo finanziamento il Consac non ha nessun
merito; sarà, purtroppo per la normativa
regionale, solo l’Ente Attuatore dell’intervento, essendo l’Ente gestore dell’intero sistema idrico-fognario del nostro
Comune».
È un risultato importante quello raggiunto con il finanziamento regionale,
per cui Aloia ha voluto spiegare nel dettaglio le varie tappe: «Le politiche ambientali hanno rappresentato già dalla
prima Consiliatura una priorità nella nostra azione amministrativa. Per tale ragione ci siamo posti come primo
obiettivo di ridurre in maniera significativa l’inquinamento dei nostri fiumi – afferma il primo cittadino vallese –. Infatti
uno dei primi progetti che abbiamo realizzato prevedeva l’ampliamento della
rete fognaria e adeguamento del sistema
depurativo con l’immissione dei reflui
dei comuni di Novi Velia e Cannalonga
nel nostro impianto, una vera e propria
“cintura ecologica” di protezione intorno
alla nostra città. Questo progetto – continua Aloia – nasceva dalla considerazione
che ciascun Comune possiede il proprio
impianto di depurazione delle acque reflue, i cui scarichi confluiscono negli affluenti del torrente Badolato o
direttamente nello stesso corso d’acqua;
il torrente rappresenta un affluente del
fiume Alento che sfocia sulla costa cilentana, tra le marine di Casalvelino ed
Ascea. Dunque, è un elemento importante nell’eco-sistema cilentano. Mentre
l’impianto del Comune di Vallo della Lucania è stato di recente oggetto di un significativo intervento innovativo di
ristrutturazione che lo ha messo in condizione di soddisfare una popolazione di
16.000 abitanti equivalenti, con un livello
di depurazione ampiamente nei limiti
normativi, gli impianti di Novi Velia e
Cannalonga, invece, necessitano di urgenti interventi di adeguamento, per mi-
gliorarne le prestazioni depurative. Pertanto, al fine di utilizzare meglio le risorse esistenti e ridurre l’inquinamento
dei nostri corsi d’acqua, abbiamo pensato, sottoscrivendo un apposito accordo
di programma con i colleghi Sindaci
coinvolti, di unificare le reti fognarie dei
comuni di Vallo della Lucania, Novi
Velia e Cannalonga e di convogliare le
stesse in un unico impianto di depurazione. In tal modo si avrà un maggior
controllo ambientale degli scarichi fognari di un ampio territorio, un risparmio
di risorse economiche - soprattutto in termini di energia elettrica - per il funzionamento di un solo impianto di depurazione
e non di tre impianti, ed in ultimo la possibilità di avere un unico soggetto per la
gestione sia delle reti che del sistema depurativo, con garanzia di maggiore efficienza».
Per realizzare tale importante infrastruttura è stato necessario attuare un iter
scrupoloso eseguendo le seguenti procedure amministrative:
- Con deliberazione della Giunta Comunale n°150 del 7 settembre 2012 si davano specifici indirizzi all’UFFICIO DEI
LAVORI PUBBLICI COMUNALE affinché provvedesse a tutto quanto necessario al fine di redigere un’adeguata
progettazione per la realizzazione della
rete fognaria intercomunale in oggetto
- In data 21 dicembre 2012 il responsabile dell’Ufficio dei Lavori Pubblici,
geom. De Cesare Maurizio, dopo aver
espletato adeguata gara, affidava il servizio di progettazione all’Ing. Pantaleo
D’Amato
- In data 27 marzo 2013 con delibera
n°42 della Giunta Comunale è stato approvato il progetto definitivo dell’opera
in essere per l’importo complessivo di
euro 1.800.000
- Successivamente sono stati acquisiti i
pareri dovuti delle istituzioni sovra-comunali: Ente Parco del Cilento-Vallo di
Diano-Alburni, Autorità Ambito Sele e
CONSAC.
- Espletata tutta la fase amministrativa, il
progetto fu candidato dal COMUNE di
VALLO della LUCANIA, a finanziamento all’avviso pubblico D.D. n°486
del 19/07/2013 pubblicato sul BURC
n°41 del 29/07/2013 nell’ambito del
POR Campania FERS 2007/2013 obiettivo operativo 1,.4 “migliorare la gestione integrata delle risorse idriche”
- Con Delibera della Giunta Regionale
Antonio Aloia,
sindaco di Vallo della Lucania
n°94 del 9 marzo 2015 la Regione Campania ha finanziato il progetto del Comune di Vallo della Lucania che prevede
l’ampliamento della Rete Fognaria e
l’adeguamento del Sistema Depurativo
con l’immissione dei reflui dei Comuni
di Novi Velia e Cannalonga, per un importo di euro 1.800.000,00 di cui euro
1.625.872,26 a valere su risorse del
Fondo Sviluppo e Coesione, avente come
soggetto attuatore il CONSAC Gestione
Idriche S.p.A.
- Infine lunedì 31 ottobre 2016 è stato
pubblicato, sul Bollettino Ufficiale n. 71
della Regione Campania, il Decreto Dirigenziale n. 710, che trasferisce il finanziamento, come previsto dalla normativa
regionale, all’Ente attuatore.
«L’occasione mi è propizia per ribadire
la grande valenza ambientale del progetto
messo in campo . conclude Aloia – che
ha, tra le altre cose, l’ambizioso obiettivo
di risanare, per il tratto di competenza, i
nostri fiumi, in particolare i torrenti Masalpino, Fabbrica, vallone Carmine e
Mennonia, che sono tutti affluenti del Badolato. Tra l’altro con tale progetto di risanamento ambientale si cercherà di
risolvere alcuni problemi atavici della
nostra Città; penso in particolare ai problemi di salubrità della località San Nicola in via Longobardi e alle abitazioni
ubicate lungo la strada provinciale che
collega Vallo della Lucania a Cannalonga, che finalmente saranno dotate di
una rete fognaria a cui allacciarsi».
4
n° 39 10/11/2016
BCC: il secondo gruppo è anche una difesa...
RIFORMA
Intervista al Direttore Generale della BCC di Aquara, Antonio Marino
In relazione alla costituzione del
Gruppo Bancario Cooperativo
voi siete favorevoli ad uno o più
Gruppi?
Noi diciamo subito che siamo preliminarmente favorevoli alle BCC
perché sono banche che in Campania come in Italia hanno dimostrato
nel tempo di essere utili allo sviluppo delle comunità dove operano
e perciò amate da soci e clienti.
Sono state e saranno sempre banche con una grande capacità di
ascolto, banche che tengono sempre la porta aperta per chi è debole
ma sano, per chi ha meno opportunità di credito nelle grosse banche.
Per parlare della nota riforma che
ci riguarda, dico subito che in
tempi non sospetti la BCC di
Aquara già si pronunciò a favore di
una pluralità di gruppi, almeno due.
Finora il credito cooperativo era
costituito da 360 gruppi perchè
ogni bcc era praticamente un
"gruppo" a sè, una repubblica a
parte. Adesso abbiamo paura a fare
due gruppi? Mi sembra inverosimile.... In sostanza vi sono al momento due gruppi in gestazione.
Accanto al gruppo ICCREA sta nascendo il Gruppo trentino di Cassa
Centrale Banca, che pure ha adesioni in ogni parte d'Italia.
Come si pongono le BCC Campane?
A Verona lo scorso 13 ottobre
erano presenti alla presentazione
del progetto trentino ben sei bcc:
Aquara, Roscigno, Buccino, Buonabitacolo, Vallo della Lucania e
(per delega) Fisciano.
Non sono poche. Le altre stanno
probabilmente con ICCREA. In
maggioranza sono tutte quelle che
hanno un posto nel comitato esecutivo della Federazione Regionale.
Avere almeno due Gruppi significa
avere anche una sana competizione
che porterà più dinamismo all'interno del nostro movimento che altrimenti
si
andrebbe
ad
ulteriormente appiattire. La voglia
di competere è il motore dell'impresa, anche bancaria. Più gruppi
significa anche pluralismo, maggiore democrazia economica, superamento del pensiero unico.
Le argomentazioni che usa ICCREA per insistere sul gruppo
unico sono molto semplicistiche.
Continuano a dire che insieme valiamo di più ma dimenticano di dire
che resisteremo di meno. In buona
sostanza dicono che se vogliamo
che tutto cambi, tutto deve restare
com'è. Nessuno che fa un passo indietro. Nessuno che propone una
nuova classe dirigente. Nessuno
che si voglia convincere che se ci
hanno imposto questa riforma è
perché ci hanno voluto dire che
c'era bisogno di cambiare passo.
Non si può aderire al gruppo unico
a prescindere. C'è bisogno di una
sostanziale discontinuità altrimenti
non faremo nessun progresso e non
cogliamo lo spirito della riforma.
Chi si ostina a non capirlo è solo
perché vuole difendere il suo orticello che, tra l'altro, il più delle
volte è anche mal coltivato... o
forse proprio per questo!
Qual è oggi lo stato dei conti
delle BCC Campane?
Viviamo tutti un momento difficile.
La crisi economica continua a mordere. I tassi negativi ci stanno massacrando. Tutto il settore bancario
soffre. Anche le BCC hanno oggi
problemi di redditività. La forbice
dei tassi si è notevolmente ridotta.
A fine anno probabilmente presenteremo bilanci con conti economici
non brillanti anche se sono, a ragione, fiducioso sul risultato della
nostra BCC di Aquara. Mi sarei
aspettato dalla nostra Federazione
Regionale una qualche riflessione
BANCA TRASPARENTE
sore, ha disposto la donazione
di un’ abitazione ed un terreno
alla propria figliola, con l’evidente intenzione di sottrarre il
proprio patrimonio alla garanzia prestata a fronte del credito
concesso dalla BCC ad alcune
società di cui lo stesso era fidejussore.
La 3^ Sezione Civile del Tribunale di Salerno con la sentenza n.
5350/2016 del 13.10.2016, ritenendo fondata la domanda della
banca, ha:
1) Revocato e dichiarato inefficace l’atto col quale il genitore
(debitore della BCC) ha donato
alla figlia la proprietà di una abi-
lare momento politico in cui si predilige il gigantismo e le istituzioni
finanziarie sono esposte maggiormente alla voracità di chi (pubblico
o privato) dispone di grosse
somme, all'insegna del pesce
grosso che mangia il piccolo...
In questa ottica, è del tutto evidente
che avere più di un gruppo bancario cooperativo diventa anche una
difesa e, scusate se è poco.
Io non sono un inguaribile nostalgico ma la cooperazione significa
voto capitario, che è tanto inviso al
capitalismo predatorio. Mentre la
cooperazione significa anche attenzione per i piccoli clienti che sono
l'ossatura principale del sistema
economico italiano, significa anche
e soprattutto la prevalenza dell'uomo sul capitale. Si tratta di stabilire se in Italia oggi c'è ancora
spazio e voglia di un credito autenticamente cooperativo che sia semplice e umano a discapito
dell'"homo homini lupus" che sta
portando a maggiori diseguaglianze economiche e sociali. E su
questo dobbiamo riflettere, perché
le diseguaglianze sono sempre state
l'inizio della fine in ogni società!
Ecco, nel futuro del Credito Cooperativo, per tornare alla domanda,
più che una fuga in avanti io vedrei
bene un ritorno al passato, seppur
riveduto e corretto negli stili di
vita.
BATTIPAGLIA
UN’ALTRA CAUSA VINTA DA BCC AQUARA
E’ giusto che tutti sappiano che la
Banca di Credito Cooperativo di
Aquara, utilizzando i giusti strumenti giuridici ed avvalendosi di
bravi avvocati, vince le cause
anche contro clienti difficili ed
esperti che cercano in tutti i modi
di sottrarre il proprio patrimonio
alla garanzia del credito – somma
avuta in prestito. La sentenza n.
5350/2016 emessa dal Tribunale
di Salerno riguarda proprio un
caso del genere. In sintesi, la BCC
di Aquara con la causa civile n.
735/2015 R.G. ha promosso
azione di revocatoria ordinaria di
un atto con cui un debitore della
medesima, in qualità di fidejus-
collettiva più pregnante su questi
temi della redditività. Invece, si
fanno solo riunioni "tattiche" per
invogliare ad aderire dogmaticamente al gruppo ICCREA. Dobbiamo dare più visibilità al
movimento del credito cooperativo
in Campania perché siamo pur
sempre le banche più amate e più
utilizzate dalle piccole imprese e
dalle famiglie, soprattutto nelle
zone interne.
Possiamo vantare di essere banche
che hanno sempre e solo fatto attività creditizia, mai finanza creativa
o forme speculative.
Possiamo ancora risalire la china
ma abbiamo bisogno, nel breve, di
una nuova progettualità politica
che finora ci è mancata.
Come vede il futuro delle BCC?
Questa discussione su uno o due
gruppi è un falso problema. Manca
il capitale umano più che quello
economico. Ci si preoccupa di
come raccogliere risorse economiche sul mercato ma il vero problema e come attrarre risorse
umane intellettualmente oneste e
soprattutto competenti. Il vero problema è che una volta messe le
BCC sotto una SpA esse diventeranno scalabili e sempre più indirizzate verso la fine del voto
capitario. Questo significa uno
stravolgimento epocale che preoccupa ancor di più in questo partico-
tazione e di un terreno;
2) Ordinato al Conservatore dei
RR.II. di Salerno la trascrizione
della sentenza;
3) Condannato i convenuti (debitore e figlia) al pagamento, in favore della parte attrice (BCC di
AQUARA), delle spese di giudizio.
Gianfranco Valiante, sindaco di
Baronissi, in visita alla filiale
Gianfranco Valiante, sindaco di
Baronissi e già consigliere regionale, è stato ospite gradito a Battipaglia presso la filiale della Bcc
Aquara dove si è confrontato con
il direttore generale Antonio Marino sulla situazione economica in
generale e dell’area salernitana più
in particolare. Valiante ha, inoltre,
mostrato attenzione per le problematiche delle BCC e in merito alla
riforma delle Banche di credito
cooperativo.
CASTELCIVITA
Promozione delle eccellenze
La Bcc Aquara ha offerto il proprio supporto all’associazione “La Pagoda”, presieduta da Assunta Falco e che ha
organizzato a Castelcivita sabato e domenica scorsi la settima edizione de “La
Patata di montagna”, confermando la
propria mission di promuovere le eccellenze sul territorio.
SALA CONSILINA
n° 39 10/11/2016
“Scuola e famiglia fanno da cerniera nella crescita”
IN FARMACIA
RICONOSCERE LA
CANDIDA INTESTINALE
Gli avvocati discutono di tutela dei minori
ANTONELLA CITRO
ALBERTO DI MURIA
“L
a tutela penale e civile dei
minorenni della famiglia e
dei soggetti fragili – profili
giuridici e psicologici” è il titolo del
convegno organizzato dal comitato pari
opportunità dell’ordine forense di Lagonegro e che ha avuto luogo sabato 29
ottobre all’aula magna dell’Istituto
comprensivo “G. Camera” di Sala
Consilina. “L’ordine è molto sensibile
nei confronti dei minori, nei soggetti
fragili e dei deboli. L’8 novembre consegneremo la somma ricavata dall’iniziativa di beneficenza posta in essere
dal consiglio dell’ordine all’associazione Una speranza onlus - afferma il
presidente Gherardo Cappelli – abbiamo costituito l’organismo di composizione
della
crisi
da
sovraindebitamento previsto da una
legge del 2012 dove i soggetti che non
hanno un reddito elevato e quindi non
possono accedere al concordato fallimentare, possono utilizzare questo
nuovo procedimento che consentirà
loro di bloccare azioni esecutive, di
proporre un piano di rientro ai debiti ed
avere anche una riduzione dei debiti.
Se questo piano viene accolto dal tribunale, da quel momento in poi ci sarà
una parziale esdebitazione, cioè i debi-
L
tori oltre ad avere la sospensione dell’esecuzione avranno anche una riduzione dei debiti stessi. Noi abbiamo
costituito un organismo, settimo in Italia e il primo tra i tribunali non provinciali, che accelera queste procedure e
serve per diffondere e pubblicizzare
questa normativa ai cittadini ed eliminare tensioni sociali”. Sulla stessa lunghezza d’onda è il presidente cpo
Michela Patti: “Bisogna prevenire i disagi minorili prima che sfocino in
azioni gravi - riferisce - anche noi avvocati ci stiamo attivando per porre in
essere una serie di azioni positive che
aiutino e tutelino i soggetti fragili in
primis il minore. È importante che si
attivino le istituzioni, la scuola e la famiglia; il 20 novembre ricorre la gior-
Capaccio. L’Agorà dei Liberi presenta
“Siete venuti a trovarmi?”
CHIARA SABIA
“S
IETE VENUTI A TROVARMI?” è la mise-enscène del diario personale
del capaccese A.L. che, durante il suo
internamento in un’ospedale psichiatrico, affida ad una penna tutti i suoi
residui di normalità. In una grande
stanza l’attore e regista Matteo Pecorini della compagnia teatrale ‘’Chille
de la Balanza”, darà luogo ad uno
spettacolo divertente e amaro, pieno
di ricordi e nostalgia, passando in rassegna tutte le scene di vita quotidiana
di un paese ‘’tra mare e montagna’’.
Lo spettacolo verrà riproposto nella
sede dell’Associazione Culturale
Agorà dei Liberi di Capaccio sabato
12 novembre alle ore 21:15.
5
nata internazionale dei diritti del minore e nel 1989 è stata firmata una convenzione che prevede una serie di
tutele del minore e soprattutto prevede
che il minore perché sviluppi una personalità armoniosa completa, sia allevato in un clima di giustizia di libertà
di uguaglianza e solidarietà. Molte
volte i diritti vengono proclamati ma
non attuati e oggi, si assiste in molti
casi, a sistematiche violazioni dei diritti
umani, ecco perché è importante fare
formazione e informazione”. Presente
all’incontro anche il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, Angela Rivellese: “I minori non sono
parte lesa ma anche autori di reati, e
anche questo è un argomento molto delicato perché sta aumentando la devianza e il disagio minorile e quindi i
minori sono autori di reati - dice – la
scuola è il punto nevralgico e deve collaborare molto con le istituzioni e aiutare i genitori in questo difficile ruolo
perché purtroppo è un vantaggio o
svantaggio, quando i bambini sono inseriti nei contesti scolastici trascorrono
il loro tempo negli istituti scolastici e
quindi chi maggiormente può riferire
sulla loro condotta se non gli insegnanti. Tuttavia non deve essere una
delega assoluta perché a volte i genitori
fidando nella scuola rallentano le loro
responsabilità e invece è necessaria una
vera sinergia. In ultimo l’attenzione
esagerata dei media nei confronti del
minore non va a suo vantaggio, ma ingigantisce le situazioni già di per sé
problematiche; quest’attenzione mediatica non è sempre veicolata nel
modo giusto perché è una posizione di
parte non della istituzione che non può
mettersi a confronto in televisione ad
esempio. I processi si fanno in tribunale non in tv”.
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a candida (candida
albicans) è un microorganismo presente
nel
nostro
organismo sotto forma di
spora di lievito, ovvero in forma monocellulare. In condizioni fisiologiche, la candida
vive nell’organismo umano come commensale
saprofita, cioè una forma vitale che vive dentro un altro organismo al quale non arreca
alcun danno. Però, ad opportune condizioni, è
in grado di determinare una patologia infettiva
chiamata candidosi che, nel caso in cui sia localizzata nell’intestino, prende il nome di candida intestinale. Le cause di questo tipo di
infezione vanno ricondotte a condizioni particolari, prime tra tutte l’immunocompromissione e l’immunosoppressione, in cui un
soggetto si trova in un determinato momento
della vita, che alterano il normale equilibrio
dell’organismo. Non è quindi una infezione da
contagio ma si manifesta a seguito di diverse
situazioni cliniche, tra cui HIV e diabete.
Nella candidosi intestinale principalmente si
riscontra il rallentamento dei processi digestivi
e l’alterazione della mucosa intestinale, con la
conseguente comparsa di stipsi e diarrea. A
causa della stretta relazione tra intestino, sistema immunitario, sistema endocrino e sistema nervoso non vanno escluse
manifestazioni di tipo neuropsichico come
vertigini, mal di testa e difficoltà di concentrazione. Nei soggetti affetti da questa patologia si verifica anche una graduale perdita di
peso, talvolta associata a stanchezza, febbre,
dolori muscolari e ossei.
La malattia può essere curata con farmaci antifungini che spesso agiscono rapidamente.
Quando si accerta la presenza di candida intestinale la prima azione da compiere è quella
di cominciare ad assumere un’alimentazione
sana, povera in zuccheri e ricca di vitamine e
minerali. È bene arricchire la dieta con latte di
soia o di riso, evitando quello di mucca, cerali
come il farro e la quinoa e il pesce.
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SOCIETÀ
n° 39 10/11/2016
“I terremotati sarebbero meritevoli dell’ira divina”
Insipienza dei “sadducei” cristiani
SEGUE DALLA PRIMA
L. R.
Q
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uesti è appena arrivato a Gerusalemme e viene interrogato dal
potente gruppo di conservatori, i
quali si distinguono nel panorama culturale e religioso di Israele per essere degli
accesi ed intransigenti tradizionalisti legati ad una lettura fondamentalista delle
Scritture, delle quali privilegiavano il
Pentateuco, ritenuto santo, ridimensionando la portata religiosa e normativa dei
libri relativi ai profeti e gli scritti sapienziali. Perciò, non trovando la parola resurrezione nella Torah ne rigettano l’idea,
a differenza dei farisei e degli esseni, che
la ritengono il destino ultimo dei giusti.
Per mostrare l’assurdità dell’assunto i
Sadducei utilizzano un apologo paradossale e citano il levirato per ridicolizzare
la credenza senza rendersi conto che, in
tal modo, proprio facendo riferimento al
loro apologo riducono la vita a mera opportunità per la sopravvivenza del patrimonio genetico dell’uomo da trasmettere
da padre in figlio.
Per tutta risposta Gesù conferma l’importanza della fede nella resurrezione e le
conseguenze per l’uomo. Del resto, Cristo è la primizia, il Risorto che rivela a
tutti un aspetto decisivo e inevitabile
dell’esistenza. Rispetto al mondo che
passa, Gesù descrive la novità del Regno.
Nel valutarne intensità e profondità dei
rapporti occorre concentrarsi sul dono di
amare con il cuore di Dio. Egli invita a
volgere lo sguardo oltre l’orizzonte del
visibile per trovare il Regno promesso
come fa col ladrone pentito.
Disponibili, in questa vita, all’impegno
nelle opere di misericordia verso gli altri,
si viene ammessi alla ri-creazione, alla
trasfigurazione radicale, una situazione
assolutamente nuova e diversa, nella
quale cessa l’attività per la prosecuzione
della specie in quanto non si morirà più.
Gesù contrappone un mondo nuovo non
per dire che finiranno gli affetti, ma per
sottolineare che l'unico a persistere per
sempre, quando non rimane più nulla, è
l'amore. I risorti vivono la gioia umanissima e immortale di dare e ricevere
amore perché amare è la pienezza dell'uomo e di Dio, che vince la morte e ci
rende per sempre suoi figli.
Questa premessa aiuta a comprendere
dove si nascondono e come operano i
sadducei odierni. Un dottore in teologia
da trent’anni, facendo riferimento
alla stessa fonte dei
sadducei, ha ritenuto le tremila e
più scosse di terremoto, che hanno
angustiato
da
giorni tanti italiani,
un meritato castigo
divino. Anziani,
donne e bambini
sotto le tende, al
freddo pungente e
con un crescendo
di paura man mano
Padre Giovanni Cavalcoli
che la notte cala,
sarebbero meritenato una risentita e giustificabile repulvole oggetto dell’ira divina e per colpe sione! Francesco ha ricordato “Non si
commesse da altri! Si è tentato con i pan- può essere cattolici e settari”, parole denicelli caldi di prendere le distanze da tali stinate a creare nuove discussioni tra chi
assurdità teologiche, ma la emittente ra- sembra non gradire le sue aperture, posidiofonica che ospita questo tipo di illu- zione che si registra anche nella nostra
minanti omelie non è nuova ad diocesi tra laici devoti, sconcertati dalla
affermazioni che lasciano stupefatti. Se franchezza delle parole del pontefice, e
va accolto l’invito del padre domenicano in alcuni esponenti del clero, i quali,
in questione a ripassare il catechismo, è eventualmente silenti e cinici, attendono
opportuno anche consigliargli di dare per l’evolversi della situazione ritenendo che
primo l’esempio rileggendo anche le il tempo possa far prevalere la loro asetopere di un suo illustre confratello. In- tica e per nulla misericordiosa verità.
tanto sarebbe auspicabile che l’emittente
cattolica, la quale si è scusata dissociandosi dalle frasi incriminate con la motivazione che si tratta di espressioni di un
conduttore esterno fatte a titolo persoTel 0828. 1992339
Fax 0828. 1991331
nale, si proponga di non commettere più
e-mail: redazione@unicosettimanale. it
svarioni come quello che l’ha catapultata
url: www. unicosettimanale. it
sulle prime pagine dei giornali.
Direttore Responsabile Bartolo Scandizzo
Nella settimana trascorsa sono stati alIn redazione Lucio Capo e Gina Chiacchiaro
l’opera anche sadducei più sofisticati,
Grafica ed Impaginazione Veronica Gatta
pronti a criticare il viaggio del papa in
Testata realizzata da Pietro Lista
Svezia ed il suo anelito ecumenico teStampa C.G.M. s.r.l.
mendo la deriva protestante. Eppure
Contrada Malagenia, 84061 Ogliastro Cilento - (SA)
Francesco ha precisato che Riforma e
tel. 0974 844039
Scrittura sono due aspetti della Chiesa di
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale
di
Roma, perciò la tradizione luterana poVallo della Lucania al n. 119 Responsabile Trattamento
trebbe costituire uno stimolo a ricercare
Dati
Bartolo Scandizzo
nella propria ulteriori tesori. In una proAbbonamento annuale 25, 00 Euro
spettiva storica si può convenire che il
Abbonamento web € 10, 00
gesto di Lutero sia avvenuto in un moArretrati: € 2,00 + sp. di sped.
mento difficile per la chiesa ai cui vertici
Per abbonarsi:
operavano personaggi i cui limiti morali
Codice IBAN:
sorpassavano quelli che biografie di parte
IT55 Y083 4276 1400 0401 0040 585
intestato a Calore s. r. l.
hanno enfatizzato in Lutero. Inoltre ocTiratura: 3500 copie
corre ricordare che la Chiesa non cresce
Il N° 39 di Unico è stato
per proselitismo, ma per attrazione, come
chiuso in redazione il 08/11/2016
ha ricordato il papa emerito. Invece, le
ed è stato avviato alla spedizione agli
abbonati il giorno 10/11/2016
parole ascoltate via radio hanno determi-
[email protected]
presso il CPO di Salerno
I VIAGGI DEL POETA
n° 39 10/11/2016
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Dall’Heraion di foce Sele alle sorgenti di Capodifiume
Le sacre acque di Paestum
SEGUE DALLA PRIMA
GIUSEPPE LIUCCIO
“S
cendeva il Mississipi dall'eterno/silenzio degli Alburni verso il mare/ dei
templi..." I versi di Alfonso Gatto mi risuonano agli orecchi e mi perforano il
cuore di malinconica tenerezza per
l'amico Poeta. A Ponte Barizzo il Sele
gonfio d'acque e di memorie scivola pacioso sotto i ponti tra l'indifferenza di
quanti sfrecciano veloci sul nastro
d'asfalto. Il vecchio "Ponte del Diavolo"
(il nome esalta l'arditezza luciferina della
campata o il rosso dei mattoni "facci
vista"?) ostenta vergogna da abbandono.
Potrebbe essere, invece, una straordinaria passeggiata a fruizione di panorama
arioso tra montagna e mare, nel segno
dell'ecologia con nella mente e nel cuore
l'eco della storia e della letteratura da Virgilio a Gatto, appunto. Qui fu l'attracco
della scafa con Costabile Carducci a far
da caronte/traghettatore prima di essere
contagiato e travolto dai furori rivoluzionari. Qui potrebbe essere l'inizio di un
"PARCO FLUVIALE" a riscoperta, recupero ed esaltazione di flora e fauna ripariale fino alla foce, sempre che si abbia
la forza di smantellare l'impianto di brecciame per un riuso intelligente e, forse,
più redditizio in chiave economica/occupazionale dello spazio: attracco di traghetti non inquinanti ad esplorazione di
fiume navigabile fino al mare. Magari gli
ultimi pescatori di anguille, ma non solo,
potrebbero rievocare storia e storie dei
fiumaroli lungo la traversata nella cornice carica di fascino e di mistero delle
acque sacre al territorio.
Si impone una tappa a Gromola, che raggiungo via terra, con uno sguardo a sinistra, là dove, su una balconata del
Calpazio, balugina al sole la basilica austera in cui una Madonna nera contende
ad Era Argiva il culto della fecondità a
mostra di granato ad esplosione di chicchi rosso/perlacei. È il primo saluto di
Paestum al viaggiatore che, curioso, si
avventura alla scoperta di una bella pagina di storia della Magna Grecia. E la
mia destinazione è proprio "AllERAdicidelmito", come recita un logo intrigante già nel nome dell'Associazione
"ARGONAUTA", che vi svolge, con impegno, passione e grande professionalità,
attività di formazione per i giovani studenti che vi giungono numerosi dall'Italia e dall'estero.
La "MASSERIA PRECULIALI" esplora
il cuore antico della storia con la multimedialità del "Museo Narrante". Qui, a
prestar fede al mito, approdò Giasone
con il carico prezioso del vello d'oro. Sacrificò alla dea e le innalzò un tempio,
forse anche per scaricarsi la coscienza
dell'incubo della persecuzione di Medea.
Le colonne mozzate ed i ricami geometrici dei basamenti nella pianura a fienagione
sono
la
testimonianza
dell'HERAION, che fu il più conosciuto
e frequentato santuario dell'antichità. Vi
giungevano in pellegrinaggio le flautiste
su barche inghirlandate a risalita di corrente per chiedere grazie di fecondità ad
Era Argiva. Si potrebbe reiterare, spettacolarizzandolo, l'evento a recupero di
storia religiosa antica per i turisti, ma non
solo, a caccia di emozioni e di cultura.
C'è spazio a sufficienza per teatralizzare
all'aperto, brani tratti da "GLI ARGONAUTI" di Apollonio Rodio e/o dalla
"MEDEA" di Euripide e Seneca. La cornice sarebbe carica di magia per gli appassionati del genere antico, di cui siamo
eredi non sempre consapevoli e degni.
Ma questo già sarebbe un "volare alto"
innervati nelle radici del passato a proiezione di futuro sulle ali della cultura e
della tradizione nobile. La mia folle utopia si scontra, però, con l'abbandono
quasi degrado del luogo, reso più drammatico dall'alluvione dello scorso autunno e che reclama almeno un decoroso
intervento per gestire l'esistente.
La felice intuizione del Museo Narrante
è vanificata dalla totale, o quasi, mancanza di servizi di supporto. Un bar che
consenta un minimo di relax (c'è ma non
funziona), servizi igienici decorosi, un
chiosco/edicola per la vendita di opuscoli
ed oggettistica legati ai miti ed alla storia
del territorio, un minimo di parco esterno
attrezzato per la sosta delle scolaresche,
che, numerose, lo frequentano. Gli spazi
ci sono ed anche a sufficienza. Manca la
volontà politica…………………………
……………. E alla malora i Beni Archeologici e l'esaltazione della tradizione
in direzione della cultura, perché è bene
sottolinearlo sempre LA CULTURA È
SVILUPPO. Vorrei che ne fossero consapevoli e convinti non solo gli amministratori locali, a tutti i livelli, ma la più
vasta società civile, a cominciare dagli
abitanti………. Nella borgata è fiorente
la SCUOLA ALBERGHIERA, palestra
efficiente per i giovani che si preparano
a competere sui mercati dell'enogastronomia, che è settore strategico per una
offerta del turismo di qualità. Saluterei
con favore una iniziativa da parte di docenti e alunni di ADOTTARE L'HERAION e, scavando nella storia del passato,
di inventare un MENU' GRECO completo e non limitato ad un dolce, cosa che
lodevolmente hanno già fatto, da sottoporre agli operatori del territorio per offrirlo ai numerosi turisti che affollano "la
città dissepolta". Sarebbe anche questa
una forma concreta per risalire "allERAdicidelMito", innervando il presente nel
passato per ipotizzare un futuro diverso.
…..Ed ora passo alla seconda tappa del
mio viaggio per altre forti EMOZIONI
alle
sorgenti
di:
CAPODIFIUME/SALSO…
"Nulla è più prezioso dell'acqua-(ariston
men udor")- cantava Pindaro nella prima
olimpiade.E dovettero pensarlo anche i
nostri antenati greci, quando, sulle rotte
del Mediterraneo, approdarono nella pianura e vi fondarono Poseidonia .Il Sele,
a nord, la divideva dagli Etruschi, che
governavano città potenti e prosperose,
Picentia sui declivi dei monti e Marcinna
Fece Sele
sul mare .Il Solofrone a sud, il cui corso
pacioso dalla portata limitata consentiva
facili trasmigrazioni/espansioni verso i
promontori di Agropoli e Tresino Quei
fiumi hanno acceso la fantasia dei poeti
e dei viaggiatori colti. E sarebbe una
bella ricerca, non priva di sorprese, la letterarietà dei due corsi d'acqua, che hanno
scandito storia e vita del territorio, raccogliendole alle radici dei monti ed arricchendole nei percorsi zigzaganti prima
di miscelarle nei vortici spumeggianti
alle foci: Ma la pianura era ed è ferita da
altri fiumi, brevi di corso e di bacino, ma
preziosi per la fecondità dei campi e, oltretutto, carichi di storia in grado di accendere i riflettori sulla sacralità delle
nostre origini: Capodifiume, innanzitutto. Sgorga alle radici del Calpazio, da
cui una Madonna veglia e protegge uomini e campagne, reiterando nella ritualità cristiana il culto che fu di Era e di
Persefone, dee di tenebre e luce, di morte
e resurrezione e, soprattutto, di fecondità
nell'alternarsi delle stagioni. Il Salso ne
arricchisce la portata con quel salto di allegra e vociante libertà, che esplode all'argento della luce dopo un percorso di
prigionia nel ventre oscuro e misterioso
della terra.
Ci sono stato di recente. Nel dolce tramonto quasi primaverile erano ebbre di
luce le anatre allo scialo libero dell'acqua
nell'ansa del fiume, che fu santuario alla
dea dei frutti. Il Salso gorgogliava sempre e rifrangeva gocce di diamanti nel
breve salto ad "impetrar la trabe" con il
suo carico di sali raccolti nel ventre della
montagna: E m'era sottofondo allegro di
memorie ad evocare e ritmare la storia
che qui ha radici antiche. Nella assorta
pace del tramonto, ai margini del fiume,
ho riscoperto ed esaltato l'anima di fauno
della mia terra con negli occhi il fasto
della incipiente primavera che già ingioiellava i declivi accidentati della scalata
al santuario della Madonna del Granato.
Poteva essere un parco fluviale pubblico
di straordinaria valenza storica ed ambientale. È diventato una bella e gradevole struttura dell'accoglienza privata per
la gioia degli amanti del relax e dei cultori della buona cucina. Resta, comunque, una risorsa da immettere nel circuito
fecondo della fruizione turistica per una
contrada che per quelli della mia generazione fu il primo saluto di vita e di commercio della pianura per quanti
scendevano dalle colline dell'interno. E
lo sarebbe ancora di più se la vecchia
cava dismessa, che dà il nome alla contrada (Petrale)e che, ferita bianca nel
verde della collina, canta epopea di sudori e fatica, fosse utilizzata per "un progetto di rinaturalizzazione" con
"melograneto" a sbalzo di terrazzamenti,punto di accoglienza con chiosco
a degustazione dei derivati dei frutti e bacheche/legenda a recupero di storia e di
arte nella prismaticità delle sue espressioni (Letteratura, pittura, artigianato), di
una pianta, che è sacra al territorio.
Il sole ,che, alla distanza, è conflagrazione di cielo e mare ,mi gonfia cuore di
emozioni da poesia e accende utopia a
porte di futuro, sempre che qualche amministratore, a qualsiasi livello, accenda
i riflettori dell'interesse sulle belle pagine
della nostra storia. Temo che non succederà, ma io continuo imperterrito ad essere fecondato dall'ottimismo della
speranza, a costo di registrare un'altra delusione.
Comunque a me e a tutti i miei conterranei di Capaccio Paestum e del vasto territorio della Kora dell’antica Poseidonia
auguro che questi temi vengano inseriti
ed ampiamente e responsabilmente dibattuti nei programmi dei tanti candidati,
forse troppi, che da tempo si scaldano a
bordo campo per competere nell’agone
della campagna elettorale che si preannunzia calda e carica di sorprese.
[email protected]
8
n° 39 10/11/2016
PARCO CILENTO DIANO ALBURNI
I GAL Vallo di Diano, Cilento Regeneratio e I Sentieri del Buon Vivere
Milioni di euro a tre GAL del Parco
SEGUE DALLA PRIMA
MASSIMILIANO DE PAOLA
D
el terremoto ormai sappiamo
tutti tutto. E’ un po’ come per la
Nazionale di calcio, quando si
giocano Europei o Mondiali diventiamo
tutti ct. Il terremoto del 26 ottobre e
quello ancora più forte del 30 ottobre
sono stati avvertiti in molte zone dell’Italia. Dal Veneto alla Toscana, da Riccione
a Napoli. E a quanto pare si è sentito pure
da noi. Me lo hanno confermato alcuni
miei conterranei, anche se io stavolta, in
tutta sincerità, non l’ho sentito. Sui social
network sono state postate tutte le scosse.
I talk show sono stati animati da interviste ai terremotati poi diventati sfollati e
dai dibattiti tra esperti del settore che
hanno cercato di spiegarci cos’è che provoca questo inquietante traballamento
che ogni tanto sentiamo sotto i nostri
piedi. Anche se siamo molto lontani
dall’epicentro, telegiornali e social network hanno contribuito ad alimentare le
nostre ansie ed insicurezze per un terremoto anomalo che per la prima volta si è
sentito in tutta Italia. I nuovi crolli dell’ultima scossa di magnitudo 6.5 del 30
ottobre nei luoghi già colpiti dal sisma
del 24 agosto e del 27 ottobre, e l’allarme
lanciato da Legambiente secondo cui in
Italia quasi il 90% delle scuole sono state
costruite senza criteri antisismici, non ci
fanno dormire sonni tranquilli. Il terremoto ha relegato in secondo piano
quell’emergenza profughi che per mesi
interi ha riempito le pagine di tutti i giornali.
Intanto anche sul nostro territorio si
stanno organizzando tavoli per spiegare
le ragioni del Si o del No al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre.
Qualcuno aveva prospettato persino un
eventuale rinvio del referendum proprio
per dare priorità e centralità alle problematiche dei terremotati. Il referendum si
farà il giorno prefissato. Per ribadirlo è
sceso in campo addirittura il Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella.
Ma tra tante notizie che portano ansia e
preoccupazione, ce n’è una che porta sollievo e speranza. E’ la notizia più bella di
questi ultimi giorni! 175 mila giovani imprenditori tra i 15 e i 29 anni ce la fanno
puntando su web e turismo. Combattono
la crisi offrendo sul mercato servizi avanzati alle imprese, informatica, ma anche
ristorazione, per edilizia, ambiente, agricoltura e turismo. Li ha fotografati una
indagine del Censis, che è stata commissionata da Confcooperative. La sigla che
li individua è «Eet», acronimo di «Employed-educated and trained» (occupati,
formati e qualificati) e sono il contrario
dei «Neet» (che non lavorano e non studiano). Tra i titolari d’impresa il 24,7% è
presente nel Nord Ovest, il 15,7 nel Nord
Est, il 18,5 nelle regioni centrali, mentre
vive nel Mezzogiorno il 41,1%. Dall’indagine si scopre che, anche se la disoccupazione giovanile in Italia è molto
Carmine D’Alessandro
Vincenzo Pepe
preoccupante, ci sono segnali di speranza. Chi è istruito, ha una laurea o si è
ben formato, riesce a trovare una buona
collocazione nel mercato del lavoro,
anche nel Mezzogiorno. I giovani poi,
molti dei quali sono nativi digitali, hanno
più facilità di creare imprese nei settori
innovativi. L’analisi ci dice che ci sono
germogli di ripresa e segnali di vivacità
da incoraggiare e perseguire. Inoltre, secondo il Censis va ribadita l’importanza
della formazione. La formazione continua è volta a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale
delle persone che lavorano, assicurando
alle imprese e agli operatori economici
sia pubblici che privati, capacità competitiva e dunque adattabilità ai cambiamenti tecnologici ed organizzativi.
Altra bellissima notizia per il nostro territorio riguarda la graduatoria regionale
dei GAL che portano in dote diversi milioni di euro. Primo in graduatoria il
GAL Vallo di Diano, secondo il GAL Cilento Regeneratio e quarto il GAL I sentieri del Buon Vivere. Mi sembra un
ottimo risultato quello raggiunto dai 3
GAL salernitani classificatisi in 3 dei
primi 4 posti della graduatoria per l'ottenimento dei fondi del Piano di Sviluppo
Rurale 2014/2020. Un risultato impensa-
bile se viene considerato il punto da cui
si è partiti con l'ipotesi di accorpamento
con altri GAL Campani e le notizie fuorvianti di difficoltà nel raggiungimento
dell'obiettivo. Tutte le difficoltà sono
state superate grazie ad un intenso lavoro
di giovani del territorio che, nel mese di
agosto sono stati impegnati in un tour de
force per raccogliere le istanze provenienti dalla popolazione. Pochi giorni a
disposizione per parlare con le persone,
ascoltare le loro idee e raccoglierle in un
unico progetto. Altro elemento che ha
portato al successo, è stata la grande sinergia e collaborazione che si è registrata. Ora parte una nuova fase che,
ancora una volta coinvolgerà il territorio
e lo renderà partecipe delle opportunità
di investimento. E’ importante che la
somma imponente dei finanziamenti
venga utilizzata totalmente e, soprattutto,
vengano investiti in progetti e lavori che
apportino realmente sviluppo e crescita
per l'intera area e per chi in questa area
vuole vivere e costruire il proprio futuro.
Le notizie sono tante, alcune belle ed
altre brutte, il nostro compito è quello di
raccontarle fotografando la realtà dei
fatti.
[email protected]
IL SONDAGGIO DI OTTOBRE
Sanità
Il 73% dei votanti è contrario
Il nuovo piano sanitario dell’Asl di Salerno mira a razionalizzare l’uso delle
risorse e a migliorare le prestazioni ai
cittadini. Per farlo si prevede un ridimensionamento di alcuni ospedali, la
Favorevole
riapertura di altri e l’accorpamento di
quelli più vicini.
Sei favorevole o contrario?
Favorevole: 73%
Contrario:27%
Contrario
n° 39 10/11/2016
9
CA
CAPACCIO PAESTUM
Elezioni, ancora tutti in pista. Potrebbe rientrare in partita anche Pasquale Marino
I Grillini fanno scouting di idee e candidati, difficile avere il bollino “5 stelle”
BARTOLO SCANDIZZO
L
a pausa concessa alla “politica”
capaccese dallo svolgimento della
XIX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, è stata
propizia per raffreddare un po’ i “bollori”
di candidati e candidabili.
In fondo, di tempo ce ne è a sufficienza
prima che tutti dovranno tirare la rete e
capire se esistono le condizioni per affrontare la battaglia per vincere o solo per
fare testimonianza.
Intanto, possiamo già da ora che non vedremo liste di partiti nazionali campeggiare sui manifesti di liste o candidati a
sindaco. Il motivo è semplice, tutti i potenziali candidati a sindaco hanno difficoltà a circoscrivere in un “recinto” la
possibilità di scelta di chi dovrà appoggiarlo: sarebbe un regalo fatto agli altri
contendenti!
Poi c’è da dire che il partito più “forte”,
che è il PD, e che pure annovera tra le sue
fila Italo Voza, avrà difficoltà a farsi assegnare l’uso del simbolo dalla federazione provinciale, ammesso che lo
voglia.
Per cui, sarà il “trionfo” della “laicità” introdotta nelle amministrative a Capaccio
Paestum negli anni ’90 da Pasquale Marino e che ha fatto numerosi proseliti tra
i vari candidati a sindaco dopo di lui.
E, a proposito di Marino, non è detto che
non rientri nella partita! Infatti, a precisa
domanda, ha risposto che “non è ancora
il momento di svelare le carte”. Si tratta
di capire se lo farà dalla panchine, ma
non è nel suo stile, oppure scendendo in
campo direttamente con una sua lista o
come candidato sindaco. Sarebbe un bel
colpo per “Pasqualone” caduto tre volte
e rialzatosi per la terza volta.
A questo punto non ci resta che fare il
punto sulle voci che si rincorrono da un
marciapiedi all’altro …
Rimangono in corsa per la carica più alta
Italo Voza, Tonino De Rosa, Nicola
Ragni, Franco ed Enzo Sica, Mimmo
Nese, Gennaro De Caro e un ipotetico
candidato a 5*.
Voza ha radunato i suoi ed ha comunicato
che si ricandida. L’accoglienza è stata positiva e tutti i 12 consiglieri di maggioranza e gli assessori gli hanno
riconfermato l’appoggio. Tra questi
anche quelli che per lungo tempo hanno
tentennato se aderire o meno al progetto
per farlo decadere, per cui è lecito immaginare che molte attestazioni di appoggio
possano essere condizionate da come si
evolverà la situazione da qui a febbraio
quando si tireranno le “reti” a bordo.
De Rosa, che ha posto alcune condizioni
al momento della sua discesa in campo
(nessun consigliere della passata amministrazione …) che lo rendono immune
da adesioni strumentali ma, allo stesso
tempo, condiziona la sua scelta di candidati e, soprattutto, la possibilità di stringere eventuali alleanze con altri (di cui
sopra). Nel passato De Rosa ha appoggiato sia Enzo Sica che Italo Voza, per
cui avrebbe titolo di richiedere indietro il
favore … Ragni è già sulle “barricate” da
tempo; chi gli è vicino racconta che ha
già chiuso due liste pesanti e si prepara
ad accogliere eventuali candidati che ancora sono alla finestra a guardare l’evolversi della situazione. L’ex vice di Voza
sembra intenzionato a non rinunciare ai
pacchetti di voti di nomi noti ma vorrebbe portare in consiglio le seconde leve
(figli\e) di chi è già stato eletto in più occasioni.
Il destino dei due Sica sembra destinata
a divaricarsi! Franco ha dato l’ok a Voza,
mentre Enzo è ancora in corsa. Si tratta
di capire se i due andranno fino in fondo
nelle loro scelte oppure ci saranno cambiamenti in corso d’opera. Si tratta di
aspettare il momento della semplificazione del quadro “politico”, come si diceva una volta. Nese, come Franco Sica,
ha dato via libera a Voza, per cui le sue
“quotazioni” sono in discesa come candidato sindaco, salvo un capovolgimento
improvviso e allora “tana libera tutti”.
Anche per Gennaro De Caro la situazione è stabile. Nel senso che allo stato a
lui spetterebbe di diritto il ruolo di avversario di Voza, visto che lo ha contrastato
in consiglio comunale per cinque anni.
Questo non è un merito da poco, in
quanto tutti gli altri nella passata tornata
Pasquale Marino
elettorale si sono accomodati al “banchetto” allestito da Voza e ne sono usciti
o cacciati con varie motivazioni. Infine,
dobbiamo ricordare i “cittadini a 5*” che
hanno annunciato la loro presenza indicendo un “concorso” di idee e uno scouting per la ricerca dei candidati. Ernesto
Franco, animatore del gruppo capaccese,
e Michele Cammarano, portavoce regionale, dovranno dimostrare di aver trovato
gente “immacolata” per ottenere la “be-
nedizione” della Casaleggio associati
prima di poter utilizzare il simbolo pentastellato a Capaccio Paestum. Per cui
dovremo aspettare parecchio prima di
poter capire se saranno della partita o
meno. Di un eventuale “ritiro” delle
truppe grilline potrebbe giovare De Rosa
che più di avvicina all’archetipo a 5*.
In tutto ciò, i partiti tradizionali e, soprattutto, i loro terminali istituzionali capaccesi … stanno a guardare.
La Piana del Sele paga il conto
Embargo alla Russia
SEGUE DALLA PRIMA
ORESTE MOTTOLA
L
o stesso scenario si sta
ripresentando a seguito dei recentissimi
eventi che stanno investendo
la Turchia. Mettendo in pratica il decreto firmato da Vladimir Putin mercoledì, il
premier russo Dmitrij Medvedev ha annunciato la lista dei
prodotti agroalimentari che
per un anno saranno bloccati
alle frontiere della Russia,
"nell'interesse nazionale della
Federazione", aveva scritto il
presidente. È la risposta del
Cremlino ai Paesi che hanno
deciso sanzioni economiche
"antirusse", una decisione coronata da quella di concedere
a Edward Snowden, l'ex tecnico della Cia rifugiato in
Russia dall'estate 2013, il rinnovo del visto per ben tre
anni. Escludendo vini e bevande, e alimenti per l'infanzia, l'ordinanza di Medvedev
parla di "bando totale" sull'ingresso di carni bovine e suine,
pollame, pesce, formaggi e
latticini, frutta e verdura. E
cita Australia, Canada,
Unione Europea, Stati Uniti e
Norvegia: i più importanti,
ma non tutti i Paesi che hanno
introdotto sanzioni. La Svizzera, per esempio, non lo ha
deciso direttamente ma ha
fatto propria la lista di persone e entità prese di mira
dalla Ue, per non fornire possibilità di "aggiramento" sul
proprio territorio.
"Per noi è una mazzata tra
capo e collo". A lanciare l’allarme è il presidente di Coldiretti
Salerno,
Vittorio
Sangiorgio, che parla di svariati milioni di euro persi per
la provincia di Salerno, tra le
più penalizzate d’Italia. Per
Sangiorgio “la Piana del Sele
che produce il 70% del totale
nazionale delle insalatine da
taglio aveva aperto un nuovo
mercato. Ora la Russia si sta
orientando verso prodotti di
provenienza egiziana, israeliana e bielorussa, un danno
enorme per il nostro mercato.
La carenza di materia prima –
ha concluso Sangiorgio - rischia di alimentare in Russia
un mercato di prodotti contraffatti che richiamano il prodotto salernitano, che è il
migliore al mondo, ma che
salernitano non è, con gravi
ripercussioni per i nostri territori".
Sono 2500 gli ettari di serre
all’interno delle quali vengono coltivate rucola, valeriana, songino e tante altre
baby-leaft. La Piana del Sele
è di fatto la capitale italiana
della IV Gamma, “in grado di
rifornire, grazie al clima mite,
l’intero mercato delle insalate
da ottobre ad aprile”. Il
mondo della IV gamma, vede
nei 500 km quadrati che si
estendono nella provincia di
Salerno uno degli areali produttivi più importanti d’Italia.
Gli inizi sono nel segno della
Ortobell di Tino Bellina,
(azienda già oggetto di un articolo di "Unico") che nel
2000 passa la mano al colosso
francese Bonduelle. Punzi
(protagonista del progetto nazionale di Bonduelle “dal
campo alla busta in 24 ore”)
o Rago Società Cooperativa
Agricola . «Il 50% della nostra produzione è rivolta all’export – afferma Rosario
Rago – portiamo i nostri prodotti nel Nord Europa, est Europa, Emirati Arabi, una
crescita di esportazione molto
più incisiva rispetto al mercato italiano, proprio perché
all’estero è apprezzata di più
la qualità dei prodotti e credo
sarà proprio questo a fare
sempre di più la differenza in
futuro». Nonostante i terreni
dedicati alla coltivazione di
insalate per la IV gamma aumentino di 200-300 ettari
all’anno, secondo Rago la
crescita è destinata a fermarsi:
«d’ora in poi chi acquista inizierà a guardare sempre più
alla qualità e alla sicurezza
del prodotto, una selezione
necessaria». Non a caso ora
anche le campagne della pianura di Altavilla Silentina cominciano a vedersi le aziende
che "imbustano" insalate e la
fanno arrivare nei più rinomati supermercati. E se non
rasserena la politica mondiale
qui saranno destinate a fermarsi se Putin e il nuovo presidente
americano
continueranno il loro confronto muscolare. Da qui l'ulteriore augurio di una ventata
di politica di pace che si leva
dalle nostre parti.
10 n° 39 10/11/2016
CULTURA
“Alla fine del mondo” di Gino
Quinto a cura di Massimo Sgroi
Sabato 12 novembre 2016 ore 18.00 presso la Sala delle Esposizioni Fornace Falcone – Cilento Outlet Village – Eboli – Salerno, inizia la rassegna culturale “MATERIE3” con la personale del Maestro Gino Quinto.
Durante la serata ci sarà la presentazione del libro “La Felicità al Potere” di Massimo Sgroi.
L
a ricerca dei nuovi linguaggi, le
relazioni che le nuove forme
dell’umano hanno con la visione
contemporanea e con la memoria, la ricerca delle dimensioni immateriali. Sono
queste le tematiche che attraverso l’arte
contemporanea e che la rendono differente da tutto ciò che è venuto nei millenni precedenti. La diversa concezione
della filosofia dell’umano ha cambiato la
forma dell’arte stessa, essa non è più obbligata alla stretta codificazione estetica
del periodo anzi, nel rapporto invasivo
con la tecnologia, si libera dagli schemi
per manifestarsi attraverso il video, la
pittura, le tecniche di realtà virtuali, le installazioni e la fotografia.
Essere al centro della nuova funzione
estetica significa identificare un luogo
come detonatore dell’accadere artistico,
renderlo relazionale alla mutazione della
visione dell’uomo mediologico/immateriale, introdurlo nella concezione globale
della cultura pur rimanendo fedele alla
sua stessa identità di umano.
D’altra parte diviene assioma centrale capire da dove proviene la nostra cultura,
che ruolo hanno, nella complessa contemporaneità, la nostra storia e le nostre
tradizioni e come, in questa esistenza
contaminata dalla visione elettronica, il
cuore del cyborg sia rivolto verso una
memoria millenaria.
Non esiste identità senza memoria; essa
è rappresentata da cose talmente sedimentate nel ricordo da far parte del nostro essere abitanti di un luogo senza
Corso Italia, 39
Tel. e Fax 0828.723253
Capaccio Scalo (SA)
email: deslinelibero.it
neppure pensare
a ciò che ci circonda. Eppure
basta guardare
le opere di Gino
Quinto; basta
gettare
lo
sguardo sulla
sue installazioni
per
accedere
alla memoria assiomatica del
nostro essere,
per identificare
le sovrapposizioni di oggetti
con quello che
noi siamo e con
la terra cui apparteniamo. E’ la visione della bellezza
“di scarto” che ci rende ciò che siamo; è
la nostra cultura millenaria che ha fatto
della permeabilità il nostro stile, il nostro
modo di essere, che ci ha conferito la
straordinaria apertura culturale che ci
rende adatti alla vita anche sul confine
del terzo millennio. Un’opera di Gino
Quinto diviene più di ciò che è, rappresenta una alterità che significa, che identifica che ci permette di ricordare. Per
questo osservare il lavoro dell’artista napoletano ha un senso per la nostra cultura, per la nostra appartenenza per la
nostra capacità di sentirci uomini del
terzo millennio senza dimenticare chi
siamo. Per tutto basta guardare l’originale sintesi dell’opera dedicata a Pepe
Mujica; apparentem e n t e
didascalica
nella realtà
messaggio
essenziale e
sintetico di
una volontà
e di una
scelta
di
c a m p o .
D’altra parte
quello che la
sua sensibi-
lità di artista coglie torna amplificato all’interno del mare della comunicazione
contemporanea. Mai come ora l’arte di
qualsiasi estrazione sia, riflette ciò che
avviene nella vita reale senza, per questo,
perdere la sua grande capacità affabulatoria. Essa è destinata, per sua stessa natura, a contenere archetipi e miti non
potendo sfuggire alla maternità della memoria storica; perché solo così abbiamo
l’illusione di poter guardare fino alla fine
del tempo. Perché, anche nell’era del cyborg, ricordare significa comunque Essere.
Massimo Sgroi
Massimo
Sgroi presenta La
Felicità al
Potere,
l’unico
libro
al
mondo firmato
da
quello che
è considerato
da
tutti il politico più straordinario del
pianeta: l’ex presidente dell’Uruguay,
Josè Pepe Mujica Cardano.
Curato da Massimo Sgroi e Cristina
Guarnirei ed edito da Castelvecchi,
questo libro è stato uno dei più letti in
Italia nell’ultimo periodo.
LA STORIA
n° 39 10/11/2016
11
“Una bella soddisfazione anche se faccio solo il mio lavoro insieme ad altre persone”
Paola Daniele: la maestra piagginese premiata al Bambin Gesù di Roma
SEGUE DALLA PRIMA
ILARIA LONGO
P
er questo è giusto far conoscere le
storie belle, quelle capaci di farci
sentire che – dopotutto – esistono
anche tanti alberi che continuano a crescere forti e belli per arricchire questo
nostro mondo.
La storia dell’insegnante Paola Daniele
e del suo alunno Diego, un ragazzino di
10 anni affetto dalla sindrome di PittHopkins, rientra sicuramente nei meandri di una foresta che silenziosamente e
incessantemente cresce e si fortifica.
Paola Daniele è un’insegnante di Piaggine che nel 1994 si è diplomata all’Istituto Magistrale piagginese “G. Roselli”
e, nel 2007, ha deciso di trasferirsi a
Trezzo sull’Adda (MI) insieme al marito.
Ha iniziato a insegnare e nel 2013,
presso l’Istituto Comprensivo “Ai nostri
caduti” nella Scuola Primaria di Trezzo
sull’Adda, la sua strada ha incrociato
quella di Diego. Nel frattempo Paola
stava seguendo un corso di specializzazione per il sostegno presso l’Università
Cattolica di Milano e decise di dedicare
la sua tesi di laurea proprio alla sindrome
di cui è affetto Diego: “Sindrome di PittHopkins. Un passo dopo l’altro si va lontano”.
Questa sindrome genetica rara, di cui si
conoscono 35 casi in Italia e circa 50 nel
mondo, clinicamente è caratterizzata da
un ritardo cognitivo grave con un’importante compromissione del linguaggio, ritardo delle tappe motorie, deficit
neurologici aggiuntivi, difficoltà a coordinare i movimenti, difetti oculari, convulsioni e stipsi. Paola, con la sua tesi di
laurea, ha studiato questa sindrome non
solo scientificamente, ma anche dal
punto di vista didattico-educativo, affiancando ai freddi dati della scienza il calore
del contatto umano che la porta a relazionarsi ogni giorno col suo alunno.
La famiglia di Diego fa parte dell’AISPH (Associazione Italiana PittHopkins) che ogni anno premia la
migliore tesi di laurea o specializzazione
riguardante questa sindrome. Così Paola,
il 18 settembre scorso, è stata premiata
presso l’Ospedale Pediatrico Bambin
Gesù di Roma, perché con la sua tesi ha
parlato della Pitt-Hopkins. “Il mio lavoro”, racconta Paola, “è stato analizzato
da una commissione presieduta da una
genetista che si è detta colpita dalla modalità con la quale mi sono posta come
mediatrice tra Diego e il mondo. Hanno
deciso di premiarmi perché mi rapporto
quotidianamente a Diego e tra tanti docenti di tutta Italia ci scambiamo informazioni e facciamo rete. È stata una
grande soddisfazione, per esempio, essere contattata da un’insegnante di Rieti
che si rapportava per la prima volta con
una bambina affetta dalla Pitt-Hopkins e
mi chiedeva aiuto”.
La vittoria di questo premio ha posto
sotto i riflettori anche il “Progetto
S.I.(Scuola Inclusiva)” fortemente voluto dal comune di Trezzo sull’Adda nel
momento in cui Diego ha fatto il suo ingresso nella scuola primaria. Il progetto,
all’interno del quale attualmente sono
entrati anche altri alunni affetti da disabilità, consiste nell’aiutare i bambini a
trovare il loro spazio mediante l’inclusione garantendo loro l’espressione e lo
sviluppo degli apprendimenti e la possibilità di sperimentarsi nella relazione so-
ciale.
“Io faccio semplicemente il mio lavoro”,
chiarisce Paola. “Sicuramente per Diego
sono un punto di riferimento perché sto
con lui dalle cinque alle sei ore, ma non
mi sarebbe possibile fare quanto ho fatto
e continuerò a fare senza l’aiuto delle
mie colleghe, senza l’amorevole attenzione dei suoi compagni che sono stati
educati a relazionarsi con lui proprio grazie alle altre insegnanti, senza il personale A.T.A. e la famiglia di Diego che è
speciale”.
La comunità di Piaggine si è stretta intorno a Paola facendole sentire, nonostante i tanti chilometri di distanza, il suo
calore. “È stato bello ricevere il plauso
del sindaco di Piaggine (che su Facebook
ha scritto un post elogiando Paola, ndr)
e di tanti amici, conoscenti e parenti che
mi hanno telefonato o scritto per complimentarsi con me”, dice Paola.
Ogni tanto, allora, è doveroso – se possibile – ignorare il frastuono di una
pianta che si abbatte al suolo per dare
spazio a foreste come quella in cui abita
Diego, perché il calore e l’affetto di
Paola, delle sue colleghe, della scolaresca in cui è inserito questo bambino possano essere più rumorosi del boato di un
albero che cade.
BMTA, Corrado Matera propone la Carta di Paestum sul turismo
La commisione congiunta la presenterà al Governo
G. C.
D
urante la XIX edizione della BTMA, tenutasi a Paestum il 27/30 ottobre scorso, si è svolta la Seduta pubblica della Commissione congiunta degli Assessori al
Turismo e degli Assessori ai Beni e alle Attività Culturali della
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Al convegno sono intervenuti Dorina Bianchi Sottosegretario di Stato
ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo, Gianni Torrenti
Coordinatore Commissione Beni e Attività culturali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assessore
alla cultura, sport e solidarietà Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Corrado Matera Assessore allo
Sviluppo e alla Promozione del Turismo della Regione Campania, Carlo
Corazza Capo Unità del Turismo Direzione Generale Mercato Interno, Industria, Imprenditoria e PMI della
Commissione Europea, Tiziano Mellarini Assessore alla Cultura, Cooperazione, Sport e Protezione Civile
della Provincia Autonoma di Trento,
Antonella Parigi Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte,
Sebastiano
Maffettone
Consigliere per le Organizzazioni
Culturali del Presidente della Giunta
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
Regionale della Campania.
Le competenze e i ruoli della figura della guida turistica e lo
sviluppo del turismo digitale i due temi più caldi discussi nella
seduta congiunta in cui si è ribadita la necessità di far viaggiare
in sinergia cultura e turismo. Un punto che sarà al centro di un
documento strategico di intenti definito “La Carta di Paestum”
che la Commissione congiunta presenterà presto al Governo e
in cui si propone un sistema interregionale di sviluppo turistico
integrato. Il documento completo sarà disponibile sul sito
www. unicosettimanale.it
PERSONAGGIO
12 n° 39 10/11/2016
“Voglio fare il Grande Fratello perché la casa ha bisogno di me”
Intervista a Mico Argirò, cantautore “beat” cilentano
MONICA ACITO
“M
ico Argirò è
un cantautore
cilentano,e le
sue canzoni sanno di
strada,asfalto, reminiscenze e
vita cruda e sviscerata. Il suo
album si chiama “Vorrei che
morissi d’arte”: il sapore
sembra suggerire toni decadenti,ma ascoltando il suo
brano “Il polacco”,si scoprono anche altre gradazioni,che
vanno
dal
folklore,ai guizzi da Beat Generation fino alla profondità
abissale e cantautorale,ma
senza cadere nell’intelettualismo artificioso e fine a se
stesso. Diamo la parola direttamente a Mico Argirò,e proviamo ad addentrarci nel suo
universo di foglie secche e
strada bagnata.
Innanzitutto, chi è Mico Argirò? Se tu dovessi presentarti,
con
le
tue
influenze,radici,passioni
ma anche strane abitudini,
di cosa ci parleresti? Facci
conoscere questo Mico Argirò nel modo più inusuale
possibile senza i classici
convenevoli.
I miei pregi sono la bellezza
e la simpaticità e voglio fare
il Grande Fratello perché la
casa ha bisogno di me…o va
bene pure Uomini e Donne (o
meglio ancora Ciao Darwin).
In realtà sono solo uno che
scrive e canta canzoni, vivo
di passione e per la passione;
non mi è facile presentarmi
perché in genere la gente si
aspetta da un artista che sia
una rockstar o un poeta maledetto, io sono solo uno che
racconta storie.
Nel tuo singolo “Il Polacco”, dal testo molto
“beat”, riecheggia spesso il
verso che parla di un
asfalto amaro. La strada
simboleggia il viaggio.
Quanto è importante per te
il viaggiare e il peregrinare
nel processo creativo e da
quali orizzonti hai attinto?
Oggi un ragazzo abbastanza
giovane ha già girato varie
nazioni, più regioni d’Italia,
ha fatto gite, viaggi con la famiglia, viaggi premio per piccoli “traguardi”…questo tipo
di viaggi non mi interessa e li
trovo anche inutili: si finisce
per non vedere niente, per
non viaggiare davvero (a
volte anche per non mangiare
cibi del posto).
Credo più nel viaggio continuo che è la vita, l’incontro
con le persone, il fare qualcosa che ti porti a girare il
mondo.
Questo viaggio della vita è al
centro del mio modo di scrivere: cerco di essere sincero,
di raccontare quello che vedo
e, magari, interpretarlo…per
quanto riguarda poi il fattore
geografico cerco di mischiare
nella mia musica un po’ di
tutto, dalle mie radici fino a
musiche lontanissime (come
la musica dell’est europa, il
reggae e il rock).
Te lo aspettavi il successo
del tuo singolo?
No, e non solo per modestia
o per umiltà…mi ha stupito e
commosso la partecipazione,
l’attenzione a questa storia, a
questo personaggio fuori
schema, sempre straniero.
Le tante visualizzazioni
[120000], le condivisioni, il
sostegno a questa canzone e a
tutto l’album mi onorano e mi
fanno sentire parte di un progetto collettivo.
La musica, le canzoni, hanno
bisogno di orecchie che le
ascoltino, sennò muoiono sterili.
Quali sono le influenze cantautorali del tuo album
“Vorrei morissi d'arte?”
C'è qualche pietra miliare o
stella polare a cui ti ispiri e
da cui hai tratto qualcosa
che ti accompagnerà per
sempre?
Il Padre è sempre De Andrè,
un padre da amare e da ucci-
dere, da superare; ma non
mancano influenze molto
varie: Capossela, Fossati, ma
anche Sting, i Pink Floyd,
Yann Tiersen, Cage.
Mi piace unire cose all’apparenza lontane e creare uno
stile solo mio, caratteristico e
che sia funzionale a raccontare qualcosa.
Come è la situazione in Cilento, secondo te, riguardo
la possibilità di “vivere
d'arte”?
Il Cilento è una fucina di talenti di ogni tipo, soprattutto
giovanissimi; si muove tanto,
si crea, si rischia. Conosco
pittori straordinari, rapper,
musicisti, chef, fotografi, produttori di ogni tipo, scrittori,
artisti di ogni genere. Il Cilento scoppia d’arte, e i cilentani sanno far sentire il loro
supporto, ma c’è bisogno di
fare di più: servono più eventi
con una mentalità aperta, più
fondi, più strutture. Le istituzioni devono iniziare a capire
che l’arte è una risorsa fondamentale.
Parlaci dei tuoi prossimi
progetti.
I miei prossimi progetti sono
tutti nel portare dal vivo queste canzoni, nell’avvicinarle
alla gente; ho voglia di suonare e parlare con le persone,
continuare a creare e a vivere
d’arte (che è meglio di morirci).
Ritorna
“Il vino del Tuffatore”
L’
11 e il 12 novembre prossimi, presso il Museo Archeologico di Paestum, si terrà la seconda edizione de “Il vino del Tuffatore”.
L’evento a Paestum vuole ripercorrere un pezzo di questa
storia fuori dai libri, mettendo insieme archeologi,
antropologi, produttori, sommelier e altri esperti che si
occupano a vario titolo di
cultura vinaria. Oltre a presentazioni e incontri, infatti,
ci sarà la possibilità per il
pubblico di sottoporre domande e proporre interventi,
oltre a una degustazione di
vini nel Parco Archeologico
di Paestum.
SPORT
n° 39 10/11/2016
13
Peluso Academy sforna talenti
Roccadaspide nel Pallone
ADRIANA CORALLUZZO
O
ggi analizzo l’esplosione di talento calcistico in quel di Roccadaspide. Già cinque baby
giocatori sono stati prelevati dai vivai
delle grandi squadre: Inter, Napoli, Reggiana, Melfi e Lazio. Parlo rispettivamente di Gaetano Oristanio, Samuele
D’Agosto, Marco Zunno, Gabriele Antico e Gianmaria Guadano. Ho posto le
stesse 5 domande ai nostri calciatori, le
risposte si possono leggere nel corso
delle prossime settimane.
Gabriele Antico Rocchese Doc risponde
con la maturità di un campione:
Come si chiama la società di Roccadaspide in cui sei cresciuto? Ed il coach
che ti ha seguito in questo percorso di
crescita?
“La società in cui sono cresciuto si
chiama ASD scuola calcio Roccadaspide. I coach sono stati molteplici, dal
mister Vincenzo Brenca, che mi ha cresciuto da piccolino anche se non facevo
ancora il portiere, fino a mister Aldo
Rossomando che insieme al preparatore
dei portieri, mister Antonio Russo, mi
hanno fatto crescere davvero tanto”.
Considerando il poco fair play del calcio italiano, le società giovanili hanno
una responsabilità in questo secondo
te?Alla crescita tecnica credi sia corrisposta una crescita morale di te come
uomo, prima che come giocatore?
“Parlo della società in cui sono adesso e
nella scuola calcio dove sono stato, ci
hanno sempre insegnato il fair play. Non
so in altre realtà come funziona ma per
me è sempre stato così. Penso che questa
esperienza mi è servita soprattutto a crescere come uomo, a vivere lontano da
casa, stare con gente nuova, confrontarsi
con altre persone. Tutto questo fa si che
la crescita avvenga prima di tutto moralmente e poi tecnicamente”.
Quali altri ragazzi cilentani possono
essere futuribili secondo te?
“Ci sono: Gianmaria Guadagno un eccellente centrocampista; Gaetano Oristanio
una seconda punta con i fiocchi; Marco
Zunno posso dire con certezza fino ad
ora l'attaccante più forte con cui abbia
mai giocato e infine Samuele D’Agosto”.
Qual è il giocatore che ti ha messo più
in difficoltà nel campionato locale?
“Delle squadre avversarie non ricordo.
Anche perché niente togliere alle altre
società locali ma la ASD scuola calcio
Roccadaspide è sempre stata il top per
organizzazione a livello societario e per
preparazione a livello di mister”.
Come ti trovi nella tua nuova squadra,
città e scuola?
“La mia nuova squadra è l'ASD Melfi
che fa sede ovviamente nella città di
Melfi. Approfitto per ringraziare la società per l'opportunità che mi sta dando
allenandomi con la prima squadra. In
particolare ringrazio il Direttore Fensore,
Direttore Iorio e il grande Mister Montanaro che con la sua professionalità mi ha
sempre invogliato a dare il meglio di
me!Mi trovo molto bene nella mia nuova
squadra, questo è il secondo anno che sto
qui e non ho mai avuto problemi né a li-
vello scolastico né a livello calcistico. È
una cittadina molto tranquilla, che ti da
modo di allenarti e di migliorare giorno
per giorno, visto che attrazioni ce ne
sono poche”.
Gianfranco Battisti: “Gli intercity fermeranno a Paestum”
Cilento ad Alta Velocità
ALESSANDRO PECORARO
E
ntro l’11 Dicembre Paestum diventerà fermata per i treni a lunga
percorrenza tra Roma e la Calabria con due collegamenti giornalieri, la
sera e la mattina.
È ciò che ha promesso Gianfranco Battisti, direttore dell’Alta Velocità di Trenitalia il 28 Ottobre nel corso della XIX
Borsa del Turismo Archeologico di Paestum tenutasi all’ombra dei Templi tra il
27 e il 30 Ottobre.
Fino ad ora infatti i treni a lunga percorrenza (tipologia Intercity) hanno avuto
come fermate solo le stazioni più grandi
Salerno, Battipaglia e Agropoli.
Un grande sforzo da parte di Trenitalia
per collegare la città dei Templi e il Ci-
lento. Già quest’estate il Cilento e il
Vallo di Diano sono stati collegati all’Alta Velocità di Italo.
La società NTV (Italo) infatti grazie al
progetto Cilento Blu cofinanziato da Regione Campania e MiBACT dal 18 giugno al 12 Settembre ha collegato i treni
ad Alta Velocità con il Cilento.
Sono state attivate per i tre mesi estivi
tre linee da/per Torino, Milano, Bologna,
Firenze, Roma e Napoli. Con un solo biglietto infatti è stato possibile arrivare
alla stazione di Salerno e prendere un
bus (Italobus Gran turismo da 52 posti)
che ha portato i vacanzieri in tutto il Cilento e il Vallo di Diano con tre linee:
Paestum-Agropoli-Castellabate-Acciaroli; Vallo-Palinuro-Marina di Camerota;
e Polla-PadulaPolicastro-Vibonati-Sapri.
Ma l’iniziativa
Cilento
Blu
non si è fermata a questo.
Infatti è stato
riattivato il servizio Metrò del
Mare con 3
linee e con il
progetto Cilento Blu Express sono stati
collegati i treni
ad alta velocità con la tratta SalernoSapri grazie ad un treno dedicato con caratteristiche simili al Frecciarossa
(Minuetto Elettrico). Alla fine dei tre
mesi il progetto ha dato i suoi frutti:
52mila passeggeri via mare, 4mila viaggiatori su treni Italo e circa 3mila e 700
utenti Trenitalia hanno usufruito del servizio.
Questi dati confermano quanto il turismo sia legato a viabilità e accessibilità
al nostro territorio, troppo spesso dimenticato dalle istituzioni.
Intanto si apre la possibilità dell’arrivo
dell’Alta Velocità sulla tratta SalernoTaranto con la probabile della riapertura
della Sicignano-Lagonegro.
Fanno sapere però dal Comitato cittadino per la riapertura della tratta che non
possono essere utilizzati per queste fermate i treni Frecciarossa 1000, poiché
non consentono salita e discesa dei passeggeri a Sicignano e a Taranto e dei disabili con sedia a rotelle.
Perciò la soluzione, richiesta con una delibera della giunta comunale di Sicignano, sarebbe attivare l’Alta Velocità
con Frecciargento ETR 600, più economici e consentirebbero la fermata nel
Vallo di Diano.
In alternativa si potrebbe consentire la
riapertura del primo tratto SicignanoPolla in coincidenza con treni regionali
e ad alta velocità.
14 n° 39 10/11/2016
LA STAZIONE DEL MARINAIO
di Sergio Vecchio
Il Leone di Caprera tornerà a Marina di Camerota?
G. C.
L
a goletta “Il Leone di Caprera”, reperto storico realizzato
dal maestro d’ascia Luigi Briasco, è il simbolo dell'incredibile e coraggiosa traversata dell'Oceano Atlantico.
Partì da Montevideo il 3 ottobre 1880 con a bordo tre italiani:
Vincenzo Fondacaro da Bagnara Calabra, Orlando Grassoni da
Ancona e Pietro Troccoli da Marina di Camerota. Raggiunsero
Livorno il 9 giugno 1881 e consegnarono a Giuseppe Garibaldi
l’elenco degli emigranti in Uruguay ed in Argentina. Tale reperto storico fu conservato nel 1932 a Milano, prima nel Civico
Museo Navale Didattico, poi trasferito nel 1953 nel Museo della
Scienza e della Tecnica. Nell’Agosto del 1995 sino a Marzo del
2007 i concittadini del marinaio Pietro Troccoli che aveva fatto
parte della traversata, gli abitanti di Marina di Camerota, riuscirono ad ottenere che questo prestigioso cimelio della marineria italiana, fosse portato nella grotta di Lentiscelle, sita in
Marina di Camerota, attraendo l’attenzione e l’ammirazione di
migliaia di turisti italiani e stranieri. Fu omaggiato anche dalle
autorità uruguaiane e dal Professore Josè Pedro Diaz, già originario di Marina di Camerota, uno dei maggiori scrittori latinoamericani la cui personalità profonda si evince dal suo libro “I
fuochi di Sant’Elmo”, fatto tradurre e pubblicato dalla casa editrice Galzerano nel settembre 1997. Restaurato dal 2007 al 2009
ha rappresentato la manifestazione più patriottica nella ricorrenza del 150° anniversario dell’unità d’Italia ai piedi della sta-
tua di Giuseppe Garibaldi in Milano. Attualmente è a Milano,
al Museo della Scienza e della Tecnica, ma per i concittadini di
Pietro Troccoli il Leone di Caprera è un simbolo del paese e da
anni chiede che venga riportato a Marina di Camerota. La storia
del glorioso cimelio deve continuare. Il desiderio del suo ritorno
a Marina di Camerota, in rappresentanza di quanto il meridione
d’Italia ha contributo all’unità della nazione, è stata la motivazione del Convegno “Il Leone di Caprera, il viaggio, l’avventura
e il mare” organizzato dall’Associazione TUTTiNSIEME, Presidente Mario Salvatore Scarpitta, in collaborazione con la Fondazione Mare Nostrum.
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
n° 39 10/11/2016
15
“Vini & Sapori” ad Agropoli,
buona scelta di gastronomia selezionata
“N
on si può pensare bene,
amare bene, dormire bene,
se non si ha mangiato
bene”. Questa famosa frase di Virginia
Woolf calza a pennello al “Vini & Sapori” di Agropoli, punto vendita di prodotti
gastronomici
attentamente
selezionati. Infatti, i frequentatori del
posto cercano prodotti di qualità ad un
prezzo competitivo e onesto per soddisfare le proprie esigenze gustative. Per
intenderci, al “Vini & Sapori”, la maggior parte dei prodotti non sono quelli
che commercializzano nella grande distribuzione o in un qualsiasi negozio di
generi alimentari, ma trovate in vendita
un’infinità di prodotti artigianali. L’attività, che è a poche centinaia di metri
dalla stazione ferroviaria di Agropoli, è
gestita da Gerardo Comite, agropolese
con una grande passione per l’enogastronomia. Gerardo cerca di immedesimarsi
nei suoi clienti e cerca di proporre quello
che la gente desidera e posso aggiungere
che ci riesce molto bene. È raro che qualcuno entra nel negozio e non trova quello
che cerca. Anche se il posto non è molto
grande, c’è una ricca selezione di vini
che vanno dallo champagne, alle bollicine classiche italiane come Franciacorta
e prosecco, ai vini imbottigliati di pregio
(la maggior parte cilentani come I Vini
del Cavaliere, Rotolo, Polito, Marino,
Verrone, Maffini, San Salvatore, Astone,
ecc.) per finire al vino sfuso che è quello
della Cantina Sociale di Solopaca (BN).
Nonna Maria, 103 anni
di buona cucina
SEGUE DALLA PRIMA
L
a prima volta lo abbiamo fatto quando la signora Maria
Di Filippo, nata a Capaccio il 2 novembre 1913, ha
compiuto 100 anni. Lo rifacciamo adesso che la nostra
“nonnina” ha da pochi giorni compiuto 103 anni, e a guardare
la foto con la torta, in ottima salute. A comunicarcelo è stato
suo nipote, Giuseppe (Peppe) Di Giovanni, titolare del ristorante Il Buttero di Agropoli, molto orgoglioso della sua arzilla
nonna. Peppe ci racconta che Nonna Maria utilizza senza problemi il tablet e il cellulare e ancora oggi prepara dei piatti,
anche se semplici, che hanno un sapore unico. Ci parla con entusiasmo della zuppa di fagioli (i fasuli a zuppa) e per noi le
ha chiesto la ricetta (per 4 persone): mettere 300 grammi di fagioli nostrani a bagno per almeno 12 ore in abbondante acqua
tiepida; scolarli e cuocerli per circa 2 ore in acqua insieme a
qualche foglia di sedano; salare e successivamente metterli in
una pentola dopo aver messo a soffriggere uno spicchio d’aglio
e un peperoncino “cirasella” spezzettato; in un piatto mettere
del pane biscottato, meglio ancora se del pane raffermo, versarvi sopra i fagioli con un mestolo, aggiungendo un filo d’olio
extravergine d’oliva delle
colline capaccesi. È una ricetta facile, ma Peppe ci ha
confessato che a più riprese
ha provato a farla preparare
da uno dei suoi chef, ma
non si avvicina minimamente a quella di Nonna
Maria. Auguri e appuntamento il prossimo anno
con un’altra ricetta!
Gerardo Comite
VINO E SAPORI di Comite Gerardo, Via
De Gasperi Alcide 82, 84043 Agropoli
(SA). Tel. 0974 825251. Email: [email protected]
Eboli, la festa dei 50 anni
dell’Enoteca Gargiulo
“A
DIODATO BUONORA
Inoltre troviamo la carne di
qualità che va dall’angus,
alla chianina e a quella argentina, poi c’è una ricca
selezione di salumi artigianali, di grappe e distillati, le
mozzarelle del caseificio
“La Perla del Sele”, i formaggi freschi e stagionati,
la pasta dei famosi pastifici
di Vicidomini e Garofalo, il
caffè sfuso macinato al momento, i biscotti tipici cilentani, le marmellate, i
sott’oli e tante altre cose. Se amate il
buono al giusto prezzo e vi trovate per
Agropoli, Gerardo merita una vostra visita e sono sicuro che non ve ne pentirete.
lla storica
attività
commerciale Gargiulo che da 50
anni, con la raffinatezza
dei modi, la squisitezza
dei prodotti e la lungimiranza delle scelte porta in
alto il nome della Città di
Eboli”. In questo testo riLa famiglia Gargiulo
portato sulla targa che il
sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha offerto alla famiglia Gargiulo per la festa dei 50
anni di attività, è racchiuso praticamente tutto! È da mezzo secolo
che i Gargiulo, dal 1966 con papà Vito e dal 1989 con Carlo, complice la passione per le cose buone, selezionano prodotti di altissima
qualità. Regolarmente, Carlo insieme alla moglie Angela, bravissima
nelle creazioni di “cake design” e titolare tra l’altro del negozio Angela Caliendo Creazioni, girano l’Italia, in lungo e in largo, alla ricerca di particolarità enogastronomiche. La loro passione per questo
mondo è stata premiata con il premio nazionale “Golosaria 2016”,
famosa rassegna di cultura e gusto. Gli ebolitani sanno bene che sono
due persone di classe e lo hanno dimostrato, ancora una volta, nel festeggiare i primi 50 anni di attività. Come location è stato scelto il
rinomatissimo ristorante “Il Papavero” di Eboli, locale stella Michelin, uno dei fiori all’occhiello della ristorazione salernitana. La serata
è stata caratterizzata da gran classe ed eleganza. Con la collaborazione di molte aziende sono stati fatti degustare un’infinità di prodotti
enogastromici. Elencare tutti i partners è praticamente impossibile,
cito quelle che mi hanno colpito di più. Per le pasticcerie: Angelo
Grippa, Pietro Macellaro, Tenerità e Sal De Riso; per le aziende vinicole: Di Prisco, Vigneti Villabella, Dievole, Podere Brizio, Vietti,
Villa Sandi, Sannino, I Vini del Cavaliere e Firriato; inoltre hanno
partecipato i salumi Ricco, la Sciccheria Gourmet e l’Associazione
Master Wine. Alla fine, la serata si è conclusa con il classico taglio
della torta e la felicità della famiglia Gargiulo per la bella riuscita
dell’evento. Complimenti anche da parte nostra.
La ricetta
Zuppa di
ceci e zucca
con crostini
aromatizzati
Ingredienti per 4 persone: 80 g
di ceci secchi, 200 g polpa di
zucca a cubetti, 1 cipolla piccola
a pezzetti, 1 carota a pezzetti, 1
mezza gamba di sedano, prezzemolo tritato, 1 spicchio di aglio,
1 rametto di rosmarino, olio extravergine d’oliva del Cilento,
pane raffermo, pepe e sale.
Procedimento: lessate i ceci in
una casseruola (dopo averli
messi a bagno per 6-8 ore
prima), assieme alla carota, la cipolla, il sedano e la zucca nell'acqua salata. A cottura ultimata,
frullate col frullatore ad immersione. Preparate dei crostini tagliando a dadini del pane
raffermo privato dei bordi e facendoli tostare in un padellino
con un filo d’olio, aglio e rosmarino, entrambi tritati molto finemente. Servite la zuppa in un
piatto fondo completando con un
filo d’olio, pepe macinato al momento a piacere, i crostini e del
prezzemolo tritato.
Vino consigliato: Leukos 2015,
Fiano Paestum Igt, I Vini del Cavaliere.