Le mille sfide di Dusko

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Basket: l'ala-pivot serba della Dinamo è in campo da 19 anni
Le mille sfide di Dusko
Il traguardo di Savanovic: «Piaccio»
on sono un atleta,
non salto, corro poco, ma piaccio ai tifosi perché con le mie finte,
i miei giri sul piede perno vedono un basket diverso».
Glasse 1983, Dusko Savanovic dà lezioni di basket sul
parquet da 19 stagioni, come tiene a precisare. «Ho
giocato la mia prima partita
da professionista nel 1998 a
Belgrado, quando avevo 15
anni ed ero più giovane di
Tatù Ebeling. Mi sembra che
l'avversaria fosse una formazione bulgara, il Lukoil di
Sofia. Giocavo pochi minuti ma giocavo. Tra campionato, coppe slave e
Suproleague (l'antenata della Euroleague) facevamo almeno 60
partite a stagione. Ma
in Serbia non è che le
statistiche venissero tenute con precisione.
Avrò fatto un migliaio di
partite, probabilmente
di più».
LE SFIDE. Il registro ufficiale delle varie leghe e
coppe europee annovera un totale di 613 gare
fino ad oggi tra campionato serbo, Lega Adriatica, Russia, Spagna, Tur- ^
chia e Germania. Più le '
coppe europee. L'alapivot
serba le ha fatte tutte. Ma
quei dati partono dal campionato 2003/04 con l'FMP
Zeleznika di Belgrado. Fatta
una media ponderata delle
cinque stagioni e delle 49
presenze in nazionale, arriviamo a un migliaio di partite e una cifra molto vicina ai
10 mila punti. Numeri eredibili.
N
DUSKO
IL M A E S T R O .
«Ma
davvero? Stiamo parlando
però solo delle gare da professionista, perché noi giochiamo tanto anche con le
giovanili». Eppure Dusko il
"maestro" si diverte ancora.
«Perché il basket è come gli
scacchi. Non c'è mai una
partita uguale ad un'altra, a
volte varia qualche opzione
di tiro, a volte un altro movimento». A proposito, visto
che si parla di scacchi (leggendarie le partite con Rok
Stipcevic), l'alapivot serba si
paragona al cavallo. «Molti
giocano con la regina, ma il
cavallo è un pezzo d'attacco,
capace di saltare gli altri pezzi, importantissimo perché
non ha equivalenti negli altri
pezzi». Un po' come Savanovic: di fronte ha ali di 2 metri rapide come una guardia,
oppure lunghi potenti che
sanno tirare anche da tre.
Eppure Dusko fa una finta,
il difensore salta, gli passa
sotto o gli gira intorno e appoggia a canestro. E il pubblico sardo si spella le mani.
E gli tributa la standing ovation quando esce color
aragosta dal parquet,
dopo una giocata di
classe.
Giampiero Marras
RIPRODUZIONE RISERVATA
N
•
Dusko Savanovic
SERIE A