Denis Verdini condannato a 9 anni

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Transcript Denis Verdini condannato a 9 anni

“Crac” Credito Cooperativo
Fiorentino: Denis Verdini
condannato a 9 anni
Denis Verdini è stato
condannato a nove anni di reclusione (7 per il crac del
Credito
Cooperativo Fiorentino e 2 per truffa ai danni dello Stato per i fondi
dell’editoria, con interdizione perpetua dai pubblici uffici . Questa
la pena stabilita in primo grado decisa dal collegio del tribunale di
Firenze presieduto dal giudice Mario Profeta al processo per il crac
del Credito Cooperativo Fiorentino che vedeva tra i 34 imputati anche
l’ex presidente dell’istituto bancario (dal 1990 al 2010)
attuale coordinatore di Ala il quale oggi non era presente in
aula. Interdizione perpetua anche nei confronti degli altri due
imputati
Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei condannati
rispettivamente a 5 anni e 6 mesi. I pm della procura di Firenze Luca
Turco e Giuseppina Mione avevano chiesto 11 anni per il
senatore Verdini.
“Non è finita, rispettiamo la sentenza ma siamo pronti a combattere e
attendiamo le motivazioni per andare in appello” ha commentato l’
avv. Ester Molinaro, legale di Denis Verdini aggiungendo “Per ora
abbiamo dimostrato che non esiste alcuna associazione tra Verdini e i
suoi presunti sodali, in appello dimostreremo che non sussistono
neppure le altre accuse”.
Per Riccardo Fusi è invece
una “sentenza ingiusta“: “E’ stata distrutta una delle imprese di
costruzioni più importanti d’Italia , io non ho mai portato soldi
all’estero né pagato tangenti” “
Chi pagava tangenti prima – dice Fusi – continua a lavorare adesso.
Lo dice la cronaca di questi giorni. Ormai a Firenze lavorano solo
ditte che pagano tangenti“.
Per l’accusa Verdini era il ‘dominus’ della banca , che secondo i pm
usava come “un bancomat“, e di tutte le attività le attività
editoriali organizzate per ottenere contributi pubblici e nei
confronti degli “amici di affari“. Tutte accuse che gli avvocati
Franco Coppi e Ester Molinaro, difensori del senatore, nelle loro
arringhe hanno poi respinto con forza .Coppi in particolare, spiegò
che “i pm hanno travisato la sua personalità” definendolo “assetato
di potere e di denaro. Una rappresentazione che non corrisponde a
quello che Verdini già era in quegli anni, ossia un politico di spicco
e un uomo senza problemi di denaro“. Insomma non era “il dominus“. Ma
la condanna di primo grado letta oggi nell’aula bunker del tribunale
di Firenze ne ha riconosciuto invece le responsabilità.
E’ stato condannato anche Massimo Parisi uno dei più stretti
collaboratori di Verdini, attuale deputato di Ala, a due anni e sei
mesi di carcere (i pm avevano chiesto 6 anni) per la truffa
all’editoria, a un anno e mezzo con la sospensione condizionale
condannato il principe Girolamo Strozzi presidente della Società
Toscana di edizioni che editava Il Giornale della Toscana. Tutti
assolti invece dall’associazione a delinquere.
I pubblici ministeri Luca Turco e Giuseppina Mione lo scorso 12
gennaio, dopo una requisitoria andata avanti per cinque udienze,
avevano chiesto per il senatore di Ala Denis Verdini, imputato tra
l’altro per bancarotta e truffa ai danni dello Stato per quanto
riguarda i fondi per l’editoria, la condanna a 11 anni. La sentenza ha
invece ridotto la pena riconoscendo irregolarità nell’erogazione dei
fondi per l’editoria limitatamente agli anni 2008 e 2009. Il collegio
che doveva giudicare gli imputati è entrato in camera di consiglio
venerdì scorso. Alcuni degli imputati dovevano anche rispondere di
truffa ai danni dello stato per i fondi dell’editoria andati alla Ste,
la società che pubblicava Il Giornale della Toscana e Metropoli Day.
I CONDANNATI
Verdini Denis: 9 anni, Bartolomei Roberto: 5 anni e 6 mesi, Lucchetti
Giovanni: 1 anno e 8 mesi, Fusi Riccardo: 5 anni e 6 mesi, Picerno
Pierluigi: 2 anni, Rossi Leonardo: 4 anni e 3 mesi Marotti Antonio: 5
anni, Manescalchi Monica: 4 anni e 3 mesi, Ceri Simonpiero: 4 anni e 6
mesi, Galli Franco: 4 anni e 6 mesi, Marcocci Mauro: 4 anni e 6 mesi,
Rocchi Marco: 4 anni e 6 mesi, Lucarelli Gianluca: 6 anni, Belli
Luciano: 6 anni e 4 mesi Biagiotti Enrico Luca 4 anni e 6 mesi , Nucci
Fabrizio: 4 anni e 6 mesi, Biagini Piero Italo: 6 anni, Parisi
Massimo: 2 anni e 6 mesi, Samuele Cecconi: 1 anno e 6 mesi, Strozzi
Majorca Renzi Girolamo: 1 anno e 6 mesi
PRESCRITTI
Società toscana di edizioni, Sette Mari scarl Nencini Mario, Forzieri
Enzo, Olivetti Rason,
Olivetto Rason Gian Paolo, Pisaneschi
Andrea, Pisaneschi Niccolò, Barbetti Maria Antonella, Benini Galeffi
Ernesto, Chiocci Gabriele, Cammaco Gianfranco, Gambarelli Umberto
ASSOLTI
Aldobrandi David, Bartolomei Davide (prescizione e assolto) Berini
Erika, Cecchi Giancarlo, Chiti Silvano , Gori Paolo,
Lotti
Michela, Lotti Massimo, Pacca Renato, Pietrini Antonio Rosi Riccardo,
Verdini Diletta Chiara.
I RISARCIMENTI
i giudici del tribunale di Firenze hanno deciso il risarcimento dei
danni cagionati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, costituita
parte civile, “da liquidarsi in separata sede” per la truffa allo
Stato in relazione i contributi dell’editoria andati alla Ste e alla
Sette Mari, entrambe società editoriali che facevano riferimento a
Denis Verdini, che insieme a Massimo Parisi e ad altri 10 imputati, è
stato invece condannato al pagamento di una provvisionale
immediatamente esecutiva per 2,5 milioni di euro, oltre a 20 mila euro
di spese legali. In favore della Banca d’Italia, anch’essa parte
civile per il “crac” del Credito Cooperativo Fiorentino, il giudice ha
deciso una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 175 mila euro
più 20 mila euro per le spese di costituzione in giudizio, che
dovranno pagare Verdini e altri 10 ex componenti del vertice della
banca e del suo collegio sindacale.
Per il commissario liquidatore dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino,
, i giudici hanno deciso che Riccardo Fusi, Roberto Bartolomei, Monica
Manescalchi e Leonardo Rossi, dovranno pagare un risarcimento dei
danni, anch’esso “da liquidarsi in separata sede. Complessivamente il
tribunale di Firenze ha infine deciso la confisca di oltre 9 milioni
di euro, corrispondenti ai contributi per l’editoria versati dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri negli anni 2008 e 2009 alla
Società Toscana di Edizioni e alla ‘Sette Mari‘.