Le pagelle - Dinamo Sassari

Download Report

Transcript Le pagelle - Dinamo Sassari

Le pagelle
Bell 7 Bene in avvio, quando riesce
a sdoppiarsi nei ruoli di playmaker
silenzioso e tiratore. Sbaglia il primo tiro libero della stagione sassarese dopo 34 centri consecutivi, ma
questa è solo una curiosità.
Lacey 5,5 Minutaggio ridotto (deve
anche lui tirare un po' il fiato): attacca il ferro, piazza una tripla, difende e tira giù rimbalzi. Un po'
meno del suo standard.
Devecchi 6,5 Comincia alla grande:
due assist (uno dal palleggio) e una
tripla. Basta questo per una sufficienza piena.
D'Ercole 6 Altro match di retroguardia, con umiltà e disponibilità.
Nessun punto ma tanta difesa.
Sacchetti 5,5 Sotto lo standard, e
tanta panchina: ma con un Savanovic così tutti starebbero seduti.
Lydeka 6 , 5 Chiude con 8 punti,
bottino molto buono per quelle che
sono le sue aspettative. Utile nella
battaglie sotto misura: le prende e
le dà. Poi, amici come prima. In
squadra ci vuole uno così.
Savanovic 7,5 Un po' affaticato: le
cinque partite consecutive, in trasferta, lo hanno un po' infiacchito:
ma quando la partita entra nella
volata finale Sassari lo cerca in
post basso o sul perimetro ed è una
ottima scelta. Lui risponde presente: c'è la sua firma sul match.
Stipcevic 7 Solito ottimo impatto
con la partita: bellissimo il canestro
(arcobaleno e di tabella) sul filo
della prima sirena. Roba d'altissima classe. In doppia cifra, ancora
una volta quest'anno.
Lawal 7 Quando può vivere di pre-
BASKET EUROPEO
potenza è inarrestabile: un po' meno quando, anziché azionare la
sciabola, deve usare il fioretto. Segna nel finale i canestri che annichiliscono Le Mans.
Monaldi SV Non entrato.
Lighty 6,5 Si presenta con il numero 35: attacca il ferro più che dialogarci da lontano. Non è un doppione di Lacey, ma ha lo stesso atletismo (e coraggio). Buon acquisto.
Ebeling SV Non entrato.
Pasquini 7 Un altro passo avanti:
partita non facile gestita con chirurgiche rotazioni, è stato questo il
segreto del successo di una squadra che ha saputo, soprattutto, fare
il break al momento giusto perché
al momento giusto Pasquini aveva
in campo il quintetto migliore.
N.M.