Brian e Rok le colonne di una Dinamo in crescita

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Transcript Brian e Rok le colonne di una Dinamo in crescita

B A S K E T » SERIE A AL GIRO DI BOA
Gli innesti
del play David Bell
e del centro Gani Lawal
hanno dato equilibrio
al roster, garantendo
a coach Pasquini
una rosa di scelte
tra le più complete della A
Il play croato Rok Stipcevic guida il gruppo. Alle sue spalle Johnson Odom, Carter e Savanovic
Gani Lawal. In alto, David Bell
Brian e Rok le colonne
di una Dinamo in crescita
A metà stagione Sacchetti e Stipcevic sono i giocatori con il rendimento più alto
Dusko Savanovic paga l'età ma resta un punto di riferimento fondamentale
Capitan Devecchi
garantisce come
sempre solidità in difesa,
Lacey discontinuo
dal punto di vista
offensivo ma si conferma
un uomo cardine
del gioco biancoblù
Brian Sacchetti
Le grandi delusioni
sono Carter,
Johnson Odom e Olaseni:
dovevano essere
i perni del quintetto base
e invece sono tutti e tre
potenzialmente
a rischio taglio
Trevor Lacey
di Andrea Sini
» SASSARI
Sesto posto in classifica a 6 lunghezze dalla seconda piazza,
con 8 vittorie e 7 sconfitte. La migliore difesa del campionato, la
qualificazione alla Final Eight in
tasca ma anche diverse zone
d'ombra, come il periodo nero
attraversato tra metà novembre
e metà dicembre, e le due sole
vittorie (con Brescia e Venezia)
contro le squadre che occupano
i primi 8 posti della classifica.
Domani la Dinamo scende in
campo a Varese per la prima
giornata del girone di ritorno e il
giro di boa è il momento opportuno per chiudere le pagelle del
SERIE A
primo quadrimestre dei biancoblù.
JOHNSON-ODOM 5. Le cifre, (ire-
se da sole, sono notevoli: 14,1
punti, 3,6 assist, il 55,3% da 2 e il
42,6% da 3. Ma l'ex stella di M o quette non dà ritmo alla squadra, si esclissa troppo spesso e
tende a rimpinguare il bottino
nel garbage time. Non a caso nel-
le partite in cui ha segnato molto ta manina calda quando c'è da
la Dinamo ha quesi sempre per- raccogliere uno scarico sull'arso. Nel complesso una delusio- co. L'uscita dal tunnel della
ne. I rapporti con il coach sono
completamente deteriorati e la squadra è passata anche attrasocietà sta solo cercando 0 mo- verso il suo recupero.
SACCHETTI 7,5. Non si può più
do di toglierselo dai piedi.
BELL 6,5. Tesserato ai primi di di- neppure dire che giochi fuori
cembre per migliorare la situa- ruolo, perché ormai da ala forte
zione in cabina di regia, si dimo- se la gioca contro tutti. Cuore e
stra subito un eccellente tiratore talento, spranga e fioretto, oltre
(14,2 punti a partita con il 45,7% a una faccia di bronzo notevole,
da 3) e un discreto uomo d'ordi- sulla soglia dei 31 anni il veterane (3,4 assist). Non è egoista, è in no biancoblù è nella fase di pienetta crescita anche negli equili- na maturazione
bri di squadra e può diventare LYDEKA 6,5. Chiamato per fornire un'alternativa "solida" a quelun'arma importantissima.
LACEY 7. Ci si aspettava una lo che doveva essere l'assetto bapoint guard in grado di infilare se (cioè "dinamico", con Olaseun ventello dopo l'altro. Ci si è ni titolare), il centro lituano si è
trovati di fronte a un giocatore trovato suo malgrado a fare pengiovane e di grandissimo talen- tole e coperchi. Risolto l'equivoto, molto incostante in attacco co, dopo l'arrivo di Lawal ha tro(solo 7 volte su 15 in doppia ci- vato 0 suo equilibrio. Segna 7
fra, 9,6 punti a partita) ma capa- punti a partita e tira giù 5 rimbalce di dare tantissimo in tutte le zi, ma nelle statistiche il lavoro
fasi. Il fatto che sia il giocatore sporco non compare.
con più minuti in campo (26,2 di SAVANOVIC 7. Talento sopraffimedia) la dice lunga su quanto no, a 33 anni è nella fase calante
Pasquini lo consideri un uomo della sua carriera e in certe partisquadra. Ora ci si attende un te gambe e fiato lo tradiscono.
cambio di marcia in fase offensi- Un avvio di stagione da star, poi
va.
ha un brutto calo fisico che coDEVECCHI 7. Dove serve un pas- sta parecchi punti alla squadra.
so in più lui c'è. Dove serve un Pasquini gestisce il suo minutagtuffo o una difesa coraggiosa lui gio con il bilancino e ultimaè in prima fila. Il capitano si con- mente il suo rendimento è da
ferma una pedina insostituibile. star. Segna 11,3 punti a partita
Nonostante abbia già patito due con il 39% da 3 e 3,9 rimbalzi, e
infortuni, resta il perfetto oltre a essere un libro aperto è
"equilibratore" di quintetti, un approdo sicuro in post basso
spendibile con qualsiasi assetto quando il gioco si impantana.
di gioco.
CARTER 4. Un passato da stella
D'ERCOLE 6,5. Sino a metà diin squadre anche di prima facembre praticamente non vede
scia, come la Siena dei tempi
campo. Non si scoraggia, contid'oro. Dovrebbe fare la stella, innua a lavorare a testa bassa e apvece sta piazzato sull'arco ad
pena arriva il suo turno risponaspettare tiri aperti (ma tira con
de presenta: grande difesa, tanil 31%) e quasi mai mette la palla
to ordine in fase di regia e la soli-
SERIE A
per terra per attaccare il canestro. Solo quattro volte in doppia cifra (7,1 punti per gara) e le
ultime tre gare viste dalla tribuna. Delusione assoluta.
STIPCEVIC 7,5. Sulla carta 0 play
croato sarebbe una seconda linea, invece - se le stelle latitano
- è sempre in prima fila quando
c'è da caricarsi la squadra sulle
spalle: con 10,7 punti di media e
tanto altro è ormai una pedina
insostituibile.
OLASENI5. Arrivato per essere il
centro titolare, dopo alcune buone prove il centro britannico si è
squagliato prestissimo: tra problemi di falli, poca intimidazione e assoluta inconsistenza a
rimbalzo (4 per gara), ha costretto la società a tornare sul mercato. Altra delusione.
LAWAL 6,5. Acquistato prima
della decima giornata da Cantù,
si fa subito male e anche dopo il
rientro da sempre l'impressione
di non essere al top. Sinora ha
fatto solo intrawedere le sue potenzialità (12,2 punti e 5 rimbalzi in 17,8 minuti). Se Pasquini
riuscirà a gestire il suo caratterino può fare la differenza.
MONALDI 6,5. Gioca pochissimo
ma si fa sempre trovare pronto.
Un "undicesimo" con i fiocchi,
decisamente uno spreco.
EBELING SV. 18 anni freschi freschi, la stellina di domani guarda e impara.
PASQUINI 6,5. Se nelle vesti di
Gm quest'anno ha preso qualche granchio (Olaseni, Carter, le
combo guard che non si
"completano" tra loro), la sua gestione tecnica improntata sul lavoro ha poche lacune. Da settembre a oggi ha limato tantissimi difetti del gruppo, mostrando il coraggio di cambiaree tornare indietro su alcune scelte.