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PRIMO PIANO
Venerdì 17 Febbraio 2017
Rivolta contro il rinvio della stretta su Uber e Ncc del segretario pd. Proprio come ai tempi delle lenzuolate
Sui tassisti Renzi fa il Bersani
Indagati il governatore pd dell’Abruzzo e Tiziano Renzi (Consip)
DI
FRANCO ADRIANO
A
giudicare dalle piazze di Roma e Milano
sembra di essere ritornati ai tempi delle
«lenzuolate» liberalizzatrici
del ministro dello Sviluppo
economico, Pier Luigi Bersani. Invece, questa volta la
rivolta dei tassisti è proprio
contro chi sta per compiere
il duello all’Ok Corral con
l’ex segretario del Pd, ossia il
suo successore Matteo Renzi. Evidente che i due, divisi
su tutto, almeno sui tassisti,
la pensino allo stesso modo.
Renzi ha fatto presentare da
una sua fedelissima, la senatrice
Linda Lanzillotta, un emendamento al Milleproroghe, convertito
in legge ieri con il
voto di fiducia a palazzo Madama, che
rinvia le stretta su
Ncc e Uber («Ne
spiana la strada»,
dicono i tassisti)
ed immediata è
scattata la rivolta.
Davanti a palazzo
Madama si è creato
un presidio, che si è
dissolto solo in serata, ma i tassisti
hanno protestato
in tutta Italia tra
blocchi del traffico
e, a Milano, lanci
di uova contro i
servizi privati. Le
proteste dureranno fino a martedì,
quando il ministro
dei Trasporti, Graziano Delrio, incontrerà i sindacati.
Per lui modernità non può
voler dire cancellare dei posti
di lavoro e investimenti. Tuttavia, dice: «l’emendamento è
passato». Ora, un tavolo in cui
«proviamo a vedere come ragionare». «Nonostante diverse
sentenze della magistratura,
che danno ragione alla nostra
categoria», ha lamentato invece il portavoce di Federtaxi, Federico Rolando, «il
governo non ha il coraggio di
abrogare una legge». Intanto,
il Garante degli scioperi ha
aperto un fascicolo sullo stop
del servizio. Il centrodestra
è con i tassisti: «Noi stiamo
coi tassisti. Basta imboscate e scorciatoie», ha scritto
il presidente della Liguria,
Giovanni Toti. Maurizio
Gasparri se l’è presa con il
garante degli scioperi che ha
denunciato l’irregolarità della protesta: «È un attentato
alla Costituzione quello che
ha consumato richiamando
chi, di fronte a manovre improvvise, ha diritto a risposte
immediate. Che vergogna».
Andrea Cioffi, capogruppo
M5S in commissione Trasporti si chiede: «Cosa accade a tutte le cause fatte e
alle multe somministrate ai
noleggi con conducenti, che
dovevano avere la rimessa e
la residenza nel Comune dove
esercitano? Adesso possono
averla ovunque in Italia».
Secondo lui l’emendamento
della senatrice Lanzillotta è
servito soltanto a scatenare
la protesta nelle piazze in
questo preciso momento politico.
Delrio si scalda sul caso
Alitalia ma è freddo sui taxi
Lo stesso ministro Delrio
che ha dimostrato una certa
freddezza sul caso dei tassisti,
sarebbe coinvolto insieme a
un’altra quindicina di persone tra funzionari e imprenditori in un’indagine relativa al
cantiere dei lavori di palazzo
Centi all’Aquila, che prima
del sisma del 2009 ospitava
gli uffici della giunta regionale. Già sindaco di Pescara
e segretario regionale del Pd,
D’Alfonso nel 2008 fu sottoposto agli arresti domiciliari,
revocati dopo pochi giorni,
per concussione e nel 2013
fu assolto con formula piena
per non aver commesso il fatto. Anche in questa occasione
si difende: «Sono estraneo alle
vicende che mi vengono cote-
vo movimento ‘‘ConSenso’’, ha
rinnovato due o tre giorni fa la
tessera del Pd per il 2016 alla
sezione Mazzini di Roma che
gli consentirà di partecipare
a pieno titolo al congresso del
partito. Sulle vicende interne
al Pd ieri è voluto intervenire
l’arcinemico del partito ex comunista Silvio Berlusconi
per affermare che secondo
lui la scissione non ci sarà e
che si voterà nel 2018. Per il
bene del centrodestra Berlusconi guarderebbe con favore
all’avvento di Michele Emiliano mentre ha dimostrato
ai suoi di non gradire l’eventuale permanenza di Renzi
nella leadership del
Pd. Evidentemente
brucia ancora l’elezione del presidente
Sergio Mattarella pur
in presenza del Patto
del Nazareno e della
presunta promessa di
«salvacondotto».
Consip: padre Renzi
indagato per traffico
influenze
Vignetta di Claudio Cadei
ieri, si è scaldato sul fronte
Alitalia, dove ha pronunciato
un chiaro no agli ammortizzatori sociali senza un «piano
serio» della compagnia aerea,
per evitare che la «crisi profonda» si ripresenti nuovamente. «Non dobbiamo far
pagare ai lavoratori gli errori
dei manager», ha ribadito. A
questo proposito il ministro
ha sottolineato gli accordi
appena conclusi con Ryanair
e Easyjet in cui lo Stato mette
a disposizione nel 2017 circa
5 milioni di posti passeggeri
in più. E per rigirare il coltello nella piaga di Alitalia
ha aggiunto: «Il traffico è in
crescita in tutti gli aeroporti».
«Quindi», ha proseguito Delrio rivolto ad Alitalia, «c’è il
problema di essere all’altezza della sfida competitiva, di
essere capaci di fare le scelte
strategiche giuste dal punto
di vista aziendale».
Terremoto, D’Alfonso
indagato per corruzione
Il presidente della Regione
Abruzzo, Luciano D’Alfonso, del Pd, è indagato per
corruzione, turbativa d’asta e
abuso d’ ufficio, dalla Procura dell’Aquila. Il governatore
state».
Anche nel Pd
s’è alzato un muro
Nell’epoca del ritorno dei
muri spunta un muro anche
nel Pd. Pier Luigi Bersani
ha lanciato un appello a Matteo Renzi affinché si fermi:
«Viene prima il Paese poi il
partito». «Invito paradossale»
gli hanno risposto i fedelissimi del segretario dem. Il fronte legato all’ex premier invita
la minoranza a sfidare con
una proposta unitaria Renzi
al congresso se ne è capace.
Sabato Roberto Speranza,
Michele Emiliano e Enrico
Rossi proveranno a lanciare
un documento unitario contro
Renzi. La divisione si ripercuote a livello parlamentare e
di governo. Un gruppo di parlamentari pd vuole imporre
uno stop alla privatizzazioni
di Poste e Ferrovie. Ventisei
senatori hanno scritto al
presidente del gruppo Luigi
Zanda in questa direzione. Ci
sarà una riunione del gruppo
mercoledì prossimo. Intanto,
Massimo D’Alema che oggi
sarà a Lecce dove ha concluso
la campagna referendaria per
il No a presentare il suo nuo-
Il padre del leader
Pd, Matteo Renzi,
Tiziano Renzi, è
indagato dalla procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti
Consip, la centrale
acquisti della pubblica amministrazione.
A quanto si apprende
nei suoi confronti si
ipotizzerebbe il reato
di concorso in traffico
di influenze. La posizione Tiziano Renzi,
è diventata rilevante per chi
indaga alla luce dei suoi rapporti con Carlo Russo, imprenditore toscano del settore
farmaceutico, a sua volta vicino all’imprenditore Alfredo
Romeo, sotto inchiesta a Napoli per corruzione nel filone
principale. Sulla vicenda è
stato sentito il ministro Luca
Lotti tirato in ballo dall’amministratore delegato della
Consip, Luigi Marroni.
Per Raggi spunta una terza
polizza vita di Romeo
Spunta una terza polizza
intestata a Virginia Raggi,
del valore di 8mila euro, accesa il 26 gennaio dopo la convocazione della sindaca di Roma
dai magistrati nell’indagine
sulla nomina di Renato
Marra a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio.
«È inaccettabile che il dottor
Romeo abbia fatto una cosa
del genere. Ne prendo totalmente le distanze. A questo
punto con i miei avvocati presenterò un esposto in Procura
per tutelare la mia persona»,
è stata la reazione della prima cittadina. Secondo gli
sviluppi dell’inchiesta anche
una cassetta di sicurezza in-
testata a Romeo fu svuotata il
19 dicembre 2016, , un lunedì,
primo giorno utile di apertura della banca dopo una data
che in questa storia conta. Il
16 dicembre, Raffaele Marra è stato arrestato per corruzione per la compravendita
di favore di un appartamento
del costruttore Scarpellini.
«Gioielli di famiglia della mia
amica, altro non so», avrebbe
risposto Romeo agli inquirenti circa questa cassetta di
sicurezza.
Export da record nel 2016,
l’Italia batte la Germania
Anno record, il 2016, per
l’export italiano. L’Italia, infatti, batte la Germania e si
piazza al primo posto per tasso di incremento delle esportazioni (+1,8% su base annua
contro il +1,0% della Germania), raggiungendo un valore,
nei dati destagionalizzati, di
418,5 mld di euro. Stesso risultato anche in termini di
crescita dell’avanzo della bilancia commerciale (+9,5 miliardi di euro contro +7,3 del
competitor tedesco), che raggiunge la cifra record di 51,6
miliardi di euro, si legge in
una nota di Assocamerestero
sui dati Istat sul commercio
estero diffusi ieri.
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PILLOLE
di Pierre de Nolac
Bersani: «Prima il
paese, poi il partito».
Bettola?
***
Bersani: «Siamo al
partito personale».
È abituato alla solitudine.
***
Emiliano: «La scissione
è nei fatti».
E pure nelle parole.
***
Mani pulite 25 anni
dopo.
La bustarella è più
pesante.
***
Raggi, spunta una
nuova polizza.
Quando invece ha bisogno
di rassicurazioni.
***
Polemiche sulle palme
in piazza Duomo.
Ci penserà il punteruolo
rosso.