crippa, martelli, andrissi (m5s): studio epidemiologico discarica di

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CRIPPA, MARTELLI, ANDRISSI (M5S): STUDIO
EPIDEMIOLOGICO DISCARICA DI GHEMME
ARTICOLO | FEBBRAIO 8, 2017 - 2:54AM
Ghemme - "Abbiamo assistito - affermano Gian Paolo Andrissi, Carlo
Martelli e Davide Crippa (consigliere regionale, senatore e deputato del
Movimento 5 Stelle) - alla presentazione dello studio epidemiologico
presentato da Dott. Palin e dal Dot. Salerno all’assemblea dei Sindaci del
Consorzio Medio novarese. Uno studio che, lo anticipiamo, sottoporremo
all'analisi approfondita di alcuni esperti del settore, ma che così su due
piedi lascia aperti diversi interrogativi, alcuni dei quali ripresi anche dagli
stessi sindaci durante la discussione successiva alla presentazione. Come
mai sono stati rilevati solo i casi di decessi dato che negli ultimi anni è
dal suo profilo Facebook
stato rilevato un’aumento delle diffusione delle leucemie? Non sarebbe il
caso di estendere lo studio anche ai casi di malattia accertata? Dato che
sono state individuate come fonti inquinanti la discarica e l’autostrada (mediante aerodispersione), perchè non è stata fatta
una modellizzazione delle ricadute al suolo di tali inquinanti sulla base dei venti prevalenti? Alla luce dell’esiguo numero di
casi riscontrati e analizzati che porta spesso il dato statistico ad essere falsato, come mai non sono stati reperite ben 64 schede
relative a soggetti deceduti nella zona analizzata Sempre riferendosi all'aumento riscontrato di casi di leucemia, i dati del
monitoraggio di acqua e aria di ARPA e ASL pare segnalino valori anomali di benzene, inquinante che potrebbe essere legato
proprio ai casi di tumori alle cellule del sangue. Il monitoraggio di tali inquinanti però è stato interrotto, così come è di fatto
ferma la bonifica della cosiddetta "area vasta". Ci chiediamo quindi, la Regione si sta muovendo? In :quale direzione? A queste
domande poi non può che aggiungersi la nostra sorpresa venendo a sapere di come durante l'assemblea dei sindaci la
distanza delle prime abitazioni viene indicata a 1.800 metri di distanza dalla discarica, mentre durante il tavolo in prefettura
la mattina ARPA ha segnalato la necessità di fare monitoraggio biogas alla cascina a 1200 metri. A quale distanza quindi si
può riscontrare un reale pericolo per la popolazione. Passando poi alle criticità "reali", è di ieri la notizia secondo cui il
Consorzio Medio novarese sarebbe impossibilitato a portare a termine le operazioni di messa in sicurezza della discarica per
quanto riguarda l'accumulo di biogas in quanto il custode giuridico (DANECO) non apre il cancelli della discarica. Una
situazione potenzialmente pericolosissima, se si considera anche solo il caso della cascina esplosa nel 1995 a Masserano
(Biella). Insomma, la situazione è quanto mai lontana dal trovare una soluzione. Due cose però possiamo dire certe: 1) il 23
dicembre 2016 si è tenuta presso la sede della Provincia di Novara una conferenza stampa con lo scopo di (citiamo la
convocazione) "presentare i dati dello studio epidemiologico relativo alla discarica di Ghemme e alle zone circostanti, dati che
confermano ufficialmente un contesto sottocontrollo e privo di elementi allarmistici". Ebbene, considerando che da questa fase
dello studio (ne seguirà una terza e ultima) nascono le domande già scritte e una buona dose di preoccupazione visto
l'aumento di leucemie e altre patologie, come si può definire la zona limitrofa al sito della Solaria come "contesto
sottocontrollo"? Dovremmo forse interpretarlo come l'ennesimo maldestro e irresponsabile tentativo delle istituzioni in
generale (e della Provincia in particolare) di distogliere l'attenzione dei cittadini dalle reali problematiche di Ghemme? 2) il
Consorzio Basso novarese, con una sua recente comunicazione, non si è detta disponibile a partecipare alle spese di gestione
"post mortem" della discarica di Ghemme (nonostante negli anni abbia fatto confluire nel sito propri rifiuti), nonostante i
rincari sulle tasse dei rifiuti per i comuni del Consorzio medio per il 2018 prospettati durante l'assemblea dei sindaci di ieri
difficilmente si riusciranno a trovare le risorse necessarie per chiudere definitivamente la questione. Un volta di più quindi,
invitiamo tutti i rappresentanti di ogni livello e di ogni colore politico a fare ogni cosa in proprio potere al fine di permettere
alla Discarica di Ghemme di rientrare fra i Siti di Interesse regionale al fine di far gestire la bonifica di questa potenziale
bomba ecologica direttamente alla Regione Piemonte" .
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08/02/2017 08:30