Terre per ricordi dimenticati

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Transcript Terre per ricordi dimenticati

Terre per ricordi dimenticati
Terre vendute, cessioni dolorose. Una pulizia etnica, fortunatamente
senza sangue, moltissimi abitanti furono costretti ad emigrare per non
diventare francesi.
di Achille Ragazzoni
Terre per ricordi dimenticati. Il 10
febbraio si ricordano le tristi vicende al
confine orientale, con la perdita di Istria,
Fiume e Dalmazia, nonché la sanguinosa
pulizia etnica operata dai titini nella
maniera più brutale (foibe, massacri di
massa, ecc.).
Purtroppo la benemerita legge ha, a mio avviso, una lacuna, in quanto si è dimenticata
delle terre perdute al confine occidentale a favore della Francia: il comune di Tenda, gran
parte del comune di Briga Marittima (una parte è rimasta in Italia, Briga Alta, ci si può
andare per vedere se la gente lì parla francese, se qualcuno avesse dei dubbi sulla
nazionalità degli abitanti…), Mollieres, frazione del comune di Valdieri che si affaccia
sulla Valle della Tinea e alcune frazioni nella Val Roja dietro Ventimiglia (Piena Bassa,
Libri, ecc.).
Anche lì, fortunatamente senza sangue, vi fu una pulizia etnica e moltissimi abitanti
furono costretti ad emigrare per non diventare francesi. Terre non vastissime, certo, ma il
loro distacco non è stato meno doloroso, esse all’Italia diedero combattenti dal
Risorgimento alla seconda guerra mondiale (non ci sono brigaschi o tendaschi caduti per
la Francia) e, per ciò che riguarda Tenda, anche letterati (mi viene in mente, per tutti,
Giovanni Battista Cotta, sacerdote e poeta in Arcadia).
Il 10 febbraio, ora che sono passati 70 anni dalla firma del trattato di pace, dovremmo
ricordare anche quelle terre, parte integrante d’Italia.
Dr. ACHILLE RAGAZZONI
Presidente del Comitato di Bolzano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
( 10.02.2017 )
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