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Precariato. Anief, docente con diploma magistrale immessa in
ruolo dal Tribunale di Milano
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Anief – La docente, su ricorso patrocinato dai legali
Anief, aveva ottenuto de nitivamente ragione con
sentenza del Consiglio di Stato, peraltro passata in
giudicato, cui il Miur aveva anche dato esecuzione:
il tutto, però, senza permettergli l’accesso, come
sarebbe stato legittimo, alla compilazione via
internet della domanda per partecipare al piano
straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla Legge 107/2015, fasi B e C,
attraverso le quali sono state immessi in ruolo oltre 56mila insegnanti precari. La
sentenzia evidenzia proprio come il Miur abbia di fatto compiuto un vero e proprio
illecito.
Anief ricorda che, per i docenti destinatari di favorevole e de nitiva sentenza del
Codice abbonamento:
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Consiglio di Stato, è ancora possibile aderire allo speci co ricorso.
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Marcello Paci co (Anief-Cisal): anche stavolta siamo riusciti a tutelare i diritti di
questa categoria di docenti precari, per troppi anni ignorati dal Miur, ristabilendo il
giusto diritto grazie anche alla professionalità dei nostri legali. Abbiamo quindi
dimostrato che avevamo ragione a pretendere il loro inserimento nelle GaE: nella
stessa situazione della docente con diploma magistrale, appena assunta a titolo
de nitivo, ci sono diverse migliaia di precari che difenderemo in tribunale, ribadendo
le medesime ragioni”.
È paradossale che a decidere per l’immissione in ruolo di un insegnante della scuola
primaria debba essere il Tribunale e non il Miur: è accaduto a Milano, dove una
docente, iscritta all’Anief, nel 2014 ha promosso ricorso contro l’impossibilità di
inserirsi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento per i docenti abilitati con
diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002. La docente, su ricorso patrocinato
dai legali del giovane sindacato, aveva ottenuto de nitivamente ragione con sentenza
del Consiglio di Stato, peraltro passata in giudicato, cui il Miur aveva anche dato
esecuzione: il tutto, però, senza permettergli l’accesso, come sarebbe stato legittimo,
alla compilazione via internet della domanda per partecipare al piano straordinario di
immissioni in ruolo previsto dalla Legge 107/2015, fasi B e C, attraverso le quali sono
state immessi in ruolo oltre 56mila insegnanti precari.
Il competente giudice del lavoro ha, invece, sentenziato la sua immediata assunzione
a tempo indeterminato, proprio in virtù del punteggio posseduto nelle GaE e della
domanda cartacea prontamente prodotta dalla docente, su indicazione del sindacato,
nell’agosto 2015: la stessa, infatti, si era vista negare l’accesso alla compilazione on
line della domanda di partecipazione al considerevole piano assunzionale, venutosi a
determinare a seguito sempre delle sollecitazioni realizzate dal sindacato verso la
giustizia europea per il palese atteggiamento discriminatorio che da decenni l’Italia
attua nei confronti dei precari della scuola e di tutta la pubblica amministrazione.
La sentenza, che accoglie integralmente il ricorso Anief, evidenzia, infatti come
“nonostante la sopra citata sentenza nonché il provvedimento emesso in
ottemperanza, non le veniva consentito l’accesso al sistema informatico predisposto
dal MIUR per la compilazione della domanda telematica di partecipazione alle fasi B e
C del piano straordinario di assunzioni previsto dalla L. 107/2015. In forza di ciò, pur
avendo avanzato domanda in formato cartaceo con le proprie preferenze, era tuttavia
risultata esclusa dal piano di assunzione, nonostante un punteggio più alto rispetto
ad altri candidati assunti a parità di condizioni”.
Il provvedimento emesso dal giudice, inoltre, condanna il Miur “ad emanare tutti gli
atti necessari per il riconoscimento del diritto della ricorrente ad essere individuata
quale destinataria di una proposta di stipula di contratto a tempo indeterminato per
la classe di concorso Scuola Primaria (EEEE) per l’anno scolastico 2015-2016
nell’ambito della fase C del piano di assunzioni straordinario previsto dalla Legge
107/15, con decorrenza 1/9/15”, con onere di pagamento delle spese di giudizio
quanti cate in complessivi 3mila euro oltre accessori.
“Ancora una volta – ha detto Marcello Paci co, presidente nazionale Anief e
dell’Istruzione, ristabilendo il giusto diritto grazie anche alla professionalità e
all’esperienza dei nostri legali. Abbiamo quindi dimostrato che avevamo ragione a
pretendere il loro inserimento nelle GaE: nella stessa situazione della docente con
diploma magistrale, appena assunta a titolo de nitivo, ci sono diverse migliaia di
precari che difenderemo in tribunale, ribadendo le medesime ragioni”.
Codice abbonamento:
possesso di diploma magistrale abilitante, per troppi anni ignorati dal Ministero
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segretario confederale Cisal – siamo riusciti a tutelare al meglio i diritti dei docenti in
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Anief ricorda che, per i docenti destinatari di favorevole e de nitiva sentenza del
Consiglio di Stato, è ancora possibile ricorrere in caso la propria domanda cartacea di
partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo, decretato con la Legge
107/2015, non abbia avuto seguito.
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19 gennaio 2017 - 17:24 - redazione
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