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12 gennaio 2017 delle ore 11:12
La Svizzera restaura il Piemonte. E il teatro della
"Strage degli Innocenti" tornerà alla luce nella
Cappella del Sacro Monte di Varallo
Stavolta non c'entrano i Beni Culturali italiani,
né tanto meno Diocesi o affini. A prendersi cura
di un tesoro "di culto" tutto italiano, nel
vercellese, sarà la Svizzera. Grazie alla
presenza sul territorio della Scuola universitaria
di restauro della Svizzera Italiana, al supporto
della Fondazione Isabel und Balz Baechi di
Zurigo (che ha messo nell'operazione 400mila
euro) e alla fondazione Ernst Göhner di Zug.
Con un piccolo trucco: poiché la Isabel und Balz
Baechi per statuto finanzia solo il lavoro di
operatori svizzeri, gli interventi al Sacro Monte
di Varallo (Vercelli) saranno realizzati appunto
all'interno del corso di laurea in conservazione
e restauro, nella fattispecie realizzati dagli
allievi, guidati dai docenti e dalle Soprintendenze
competenti, che prima della fine del 2018
riporteranno alla luce un tesoro "di culto", ma
non per questo dal minore valore artistico.
L'intervento porterà al recupero dell’edificio e
delle oltre settanta statue in terracotta, tutte a
grandezza naturale, che creano la cruda
rievocazione dell’episodio descritto dal
Vangelo di Matteo, La Strage degli Innocenti.
Tutte le statue, realizzate nel 1588-90 dal
"plasticatore" Giacomo Paracca di Valsolda
detto "il Bargnola", compongono un impressionante
teatro della crudeltà biblico, e un palcoscenico
di maestria scultorea. Che potremmo rivedere
nella sua lucentezza. E un grazie alla Svizzera,
in questo caso, è d'obbligo.
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