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fA I O iii Il If~II(.~Nl NAgI<~NALI GIUNTA PROVV~SORfA ~H GOVERNO DtUA ZONA Il B.4tA DQM000$$OLA IG*(T~rnA G(NUALE ~ta~~ø1*, Il *e11bx 4~ 4 XUT?I i QAPi )S*VflXCZ WMLIOI La OLaii~m ~.,e1,e,ia 4.A I.r~ la 4.lil.z. ~**j 1 flDa~*aaxj 4~U V~ Uoi Puhh~Lai AøUa Sna $.ib.xmlI, er~ 4’#~Up 4i lA#~a~qx. Zi 10 Ai, orA~ax. ~. X*aaagaal ~a Oax* *l~a,4.i *.ioa~.~ li pP0’VVIb4a~ ~a s.~i*~ aU ‘~. U. sL~ ~. p ei~Io~4 p.r )..jax.~i~lo~. ~ *ffto1~ iø~*~ I IP~t*r* ~r~a øtablUl, 44d ø.vi~ s ~* W, n ,*zpza,s SI~3~* •j.#, Documenti della G.P. di G. dell’Ossola k j. 7• W C~iiA?,~ 1,U~a~J 4~mt4 4~rOV15Ior~4 41. ~ ~. ~ Dino Roberto, e Odoardo Masini, addctti ai colle gamenti. - 2Q~:ic”~ •~ Cipriano Facchinetti~ Delegato della G. P. G. per i rapporti con gli Alleati ed il Governo Svizzero; Gigino Battisti, adetto cmn;nerciale della G. P. G. in Svizzera; ‘. ‘~ ~ %3 Z4 ~nn~ Ltbere1.~ €~ Um~* aOaoLfOSSOLA d,~44.. * .~ .••• — Dis~,i,at~ 1.1 tniiwoboUj øbe 4 Gi~nZ4 ~ $OrJ~a tU 4a~. L(t 1u~ Il 414a0 ~. — ~t~iRTS — ~ Per ~ 4i, ~uea*. e.pre €~, Xl Pr.ei,e..i. A.Ua A.P.~’ ( ~ -~ STORIA DEI FUORUSCITI ITALIANI IN FRANCIA SIMONETTA TOMBACCINI MURSIA Dal primo al secondo Risorgimento 23 pubblicano di Cesare, il martire del primo conflitto mondiale, uno dei capi più esposti del movimento antifascista. Ecco i protagonisti dell’Italia liberale, come il conte Stefano o (entrato il 13 settembre), esponente del Partito popolare, gia firmatario del manifesto antifascista del 1926. Ecco Cipriano Facchinetti l’esponente repubblicano, che è accon~agnatoii~E~asi completamente cieco, con le gambe che non gli reggono, in una notte tremenda di grandine e pioggia da Ernesto Rossi. -Ecco, reduce dal confino, Altiero Spineffi e l’avvocato LU~Li,Lzzatto, ricercato per motiv’t~~E ~ quindi un altro reduc~d~fc~~re, Luciano Bolis, che un contrabbandiere accompagna nei pressi di Ponte ~ Siamo alla metà di settembre, poche ore prima che il Consi glio federale ordini la chiusura ermetica della frohtiera. Fino a questo momento non più di un migliaio di fuggiaschi ha varcato il confine. Poi, la notte del 16, subentra il panico, specie fra i militari, e la grande ondata si riversa in Svizzera, nonostante le sorveglianze al di qua e al di là del confine. Nella sola giornàta del 17 settembre quasi diecimila fuggiaschi si riversarono in territorio elvetico: «Folate umane come sospinte da un uraga no», scriveva un testimone di allora. Prevalsero anche in quella occasione, nelle autorità e nella popolazione svizzera, ragioni di umanità, che finirono col preva lere sui regolamenti federali e indussero ad accogliere i profughi con cioccolato e sigarette. Fra quelle migliaia di esuli, ecco (il 17 settembre) Fii~ Sacchi, direttore ad interim del «Corriere della sera» ~1 25 i~1’~ seguito dal direttore effettivo, Ettore anni. Il giorno successivo è la volta di Umberto Terracini, re uce da diciotto anni di detenzione e confino, riceì~c~ThTn quanto comunista e in quanto ebreo. Con lui Giulio De Benedetti, vicedirettore della «Stampa». 11 22 settembre è il turno di Adolfo_Ti~~tra i fondatori del Partito d’azione e firmatario del manifesto antifascista, per il quale era ormai «impossibile la vita in Italia». Il 26 settembre passa in Svizzera (attraverso il col Fen&re, di quasi 3.000 metri) in compagnia della moglie Ida, Luigi Einaudi, che lasciava To rino dove il. governo Badoglio lo aveva nominato rettore dell’università per difendere la sua «dignità di uomo e di scienziato». Con due valigie e una cartella di carte compromettenti, gui— — —