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Consiglio
dell'Unione europea
Bruxelles, 28 febbraio 2017
(OR. en)
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CH 25
AELE 27
MI 168
RISULTATI DEI LAVORI
Origine:
Destinatario:
Segretariato generale del Consiglio
delegazioni
n. doc. prec.:
6160/17 CH 23 AELE 23 MI 113
Oggetto:
Conclusioni del Consiglio sulle relazioni dell'UE con la Confederazione
svizzera
Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sulle relazioni dell'UE con la
Confederazione svizzera, adottate dal Consiglio "Ambiente" il 28 febbraio 2017.
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ALLEGATO
Conclusioni del Consiglio sulle relazioni dell'UE con la Confederazione svizzera
1.
In linea con le sue conclusioni del 16 dicembre 2014, il Consiglio ha valutato lo stato
complessivo delle relazioni dell'UE con la Confederazione svizzera. Se del caso, rivaluterà lo
stato di dette relazioni, nonché di quelle con gli altri paesi dell'Europa occidentale che non
sono membri dell'UE, entro la fine del 2018.
2.
L'UE e la Svizzera sono partner economici fondamentali e le nostre società sono fortemente
interconnesse. Al riguardo relazioni reciproche buone e affidabili vanno a vantaggio di
entrambe le parti. Il Consiglio prende atto della lettera del 27 luglio 2016 con cui la Svizzera
ha informato l'UE del fatto che la sua domanda di adesione all'UE è da considerarsi ritirata. A
tale proposito, il Consiglio accoglie con favore la conferma da parte del Consiglio federale
svizzero del suo fermo impegno a preservare e rafforzare ulteriormente la cooperazione con
l'UE e incoraggia lo sviluppo di tale cooperazione, anche sulle principali questioni di politica
estera.
3.
Il Consiglio ritiene che la libera circolazione delle persone sia un pilastro fondamentale della
politica dell'UE e che il mercato interno e le sue quattro libertà siano indivisibili. Ha prestato
grande attenzione al processo legislativo che la Svizzera ha portato avanti in seguito al
risultato del referendum di iniziativa popolare del 9 febbraio 2014 denominato "Contro
l'immigrazione di massa". Il testo risultante, adottato il 16 dicembre 2016 dal Parlamento
svizzero, può essere attuato in modo compatibile con i diritti dei cittadini dell'UE a titolo
dell'accordo sulla libera circolazione delle persone se nel necessario decreto di attuazione si
chiariranno le questioni in sospeso, quali il diritto all'informazione relativo ai posti vacanti e
la procedura di adozione di ulteriori misure, in particolare al fine di garantire il rispetto dei
diritti dei lavoratori frontalieri. Il Consiglio considera incoraggiante la disponibilità della
Svizzera a discutere di qualsiasi questione che potrebbe sorgere nell'ambito del Comitato
misto UE-Svizzera istituito da detto accordo.
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4.
Il Consiglio accoglie con favore il fatto che l'accordo sulla libera circolazione delle persone
sia stato esteso a Romania, Bulgaria e Croazia, conferendo ai loro cittadini diritti illimitati di
libera circolazione in Svizzera. Per quanto concerne la Croazia, il Consiglio riconosce che
al 16 dicembre 2016 la Svizzera ha adempiuto gli impegni assunti e ha depositato lo
strumento di ratifica, ma rileva che il suo ritardo nel processo di ratifica del protocollo III ha
causato il rinvio dell'inizio dei periodi transitori applicati ai cittadini croati. La questione
dovrebbe essere affrontata nella nuova normativa di attuazione in materia di libera
circolazione delle persone ed essere riesaminata periodicamente. Il Consiglio accoglie con
favore la conseguente piena associazione della Svizzera al programma Orizzonte 2020 e le
prospettive di prosecuzione dei negoziati sulla sua partecipazione al programma Erasmus.
5.
Il Consiglio prende atto della riconferma, da parte della Svizzera, della sua adesione
all'approccio settoriale. Tuttavia, ricorda che un presupposto per l'ulteriore sviluppo di tale
approccio resta l'istituzione di un quadro istituzionale comune per gli accordi attuali e futuri
attraverso il quale la Svizzera partecipa al mercato unico dell'UE, al fine di garantire
omogeneità e certezza del diritto a cittadini e imprese. Il Consiglio sottolinea l'intesa comune
tra l'UE e la Svizzera in merito alla necessità di portare a termine quanto prima i negoziati
sull'accordo quadro istituzionale, la cui conclusione consentirà al partenariato globale UESvizzera di sviluppare appieno il suo potenziale.
6.
La Svizzera è il terzo maggior partner economico dell'UE, che è a sua volta il principale
partner commerciale della Svizzera. Mentre, a vantaggio di entrambi i partner, l'attuale
funzionamento delle relazioni commerciali bilaterali è generalmente buono, vi sono alcune
restrizioni all'accesso al mercato svizzero per gli operatori dell'UE, in particolare nei settori
agroalimentare e dei servizi. Tali restrizioni devono essere affrontate per ovviare alle
asimmetrie delle relazioni economiche bilaterali. Il Consiglio è preoccupato dall'applicazione
incoerente di taluni accordi e dall'introduzione da parte della Svizzera, a livello federale o
cantonale, di successive misure e prassi legislative incompatibili con tali accordi, in
particolare l'accordo sulla libera circolazione delle persone. Il Consiglio invita la Svizzera ad
abrogare tali misure di accompagnamento e ad astenersi dall'adottare nuove misure
incompatibili con tale accordo.
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7.
Il Consiglio prende atto dell'adozione di una nuova base giuridica per il contributo finanziario
della Svizzera in data 30 settembre 2016. Tale contributo finanziario ha lo scopo di ridurre le
disparità economiche e sociali nell'UE e dovrebbe essere proporzionato ai vantaggi sostanziali
che la Svizzera trae dalla propria partecipazione al mercato unico. Il Consiglio incoraggia la
Svizzera ad avviare le discussioni necessarie con l'UE al fine di concordare quanto prima il
rinnovo del contributo finanziario.
8.
Il Consiglio accoglie con favore la ratifica e la tempestiva entrata in vigore, a decorrere dalla
data convenuta del 1º gennaio 2017, del protocollo di modifica dell'accordo tra la Comunità
europea e la Svizzera che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella
direttiva 2003/48/CE del Consiglio in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto
forma di pagamenti di interessi, firmato il 27 maggio 2015.
9.
Il Consiglio prende atto dell'esito negativo della votazione del 12 febbraio 2017 sulla
normativa svizzera volta a sostituire con una nuova serie di misure taluni regimi preferenziali
e pratiche fiscali che rappresentano una concorrenza fiscale dannosa. Il Consiglio sottolinea la
necessità di garantire una concorrenza fiscale leale ed incoraggia vivamente la Svizzera a
rispettare i suoi impegni internazionali e a cercare soluzioni alternative per eliminare
efficacemente e celermente i cinque regimi fiscali in questione, in linea con la dichiarazione
congiunta degli Stati membri dell'UE e della Svizzera del 2014 su questioni attinenti
all'imposta sulle società. Il Consiglio continuerà a seguire da vicino la questione.
10.
Il Consiglio accoglie con favore i notevoli progressi compiuti dalla Svizzera nella costruzione
della Nuova ferrovia transalpina (NFTA), conformemente all'articolo 34 dell'accordo fra la
Comunità europea e la Confederazione svizzera sul trasporto di merci e di passeggeri su
strada e per ferrovia. L'apertura della galleria di base del San Gottardo (il tunnel ferroviario
più lungo al mondo) in data 1º giugno 2016 rappresenta un'importante pietra miliare che
contribuirà ulteriormente allo sviluppo, in Europa, di trasporti efficienti e sostenibili dal punto
di vista ambientale.
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11.
La Svizzera è un partner importante nel settore della giustizia e degli affari interni, soprattutto
per quanto concerne l'applicazione dell'acquis di Schengen. Nel contesto dei flussi migratori
senza precedenti verso l'Europa, il Consiglio riconosce il contributo della Svizzera nonché la
sua cooperazione costruttiva e positiva, segnatamente nel quadro dell'attuazione dell'agenda
europea sulla migrazione.
12.
Il Consiglio apprezza la cooperazione permanente tra UE e Svizzera nel settore della PESC,
con particolare riguardo alla partecipazione positiva della Svizzera alle missioni PSDC e alla
sua stretta collaborazione nei settori dell'aiuto umanitario e della protezione civile, e auspica
di rafforzare la cooperazione esistente. Accoglie con favore la recente conclusione di due
accordi sulla partecipazione della Svizzera alla missione consultiva dell'UE per la riforma del
settore della sicurezza civile in Ucraina e alla missione dell'Unione europea in ambito PSDC
in Mali (EUCAP Sahel Mali). Prende inoltre atto dell'adesione volontaria della Svizzera, caso
per caso, alle misure restrittive dell'UE. Il Consiglio incoraggia la Svizzera a mantenere rigore
e coerenza nell'applicazione delle misure restrittive e anche nella prevenzione della loro
elusione. Il Consiglio invita la Svizzera a mantenere e a migliorare ulteriormente
l'allineamento alle misure restrittive dell'UE relative ad azioni che compromettono o
minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina e in
considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.
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