Scuola, Anief: Docenti, si va verso l`accesso al Tfa abilitante anche

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Scuola, Anief: Docenti, si va verso l’accesso al
Tfa abilitante anche per i laureati e precari in
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Ugo Giano
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anief, Scuola
sindacati, con l’amministrazione che si è detta disposta “a modificare il suddetto articolo
attraverso ‘l’emanando decreto’’’. In questo modo, si supererebbe il problema posto dal
“nuovo Regolamento sulle classi di concorso che, oltre a presentare diversi errori
materiali, non prevede garanzie per i docenti già inseriti nelle graduatorie di Istituto,
sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente all’entrata in vigore del DPR n.
19/2016”. In questo modo, il percorso formativo abilitante per le discipline
d’insegnamento comuni si aggiungerebbe al Tfa già avviato per il sostegno agli alunni
disabili, seppure per un numero di posti ridottissimo rispetto a quelli effettivamente
liberi. I tempi per la pubblicazione del bando, tra l’altro, non dovrebbero essere troppo
lunghi, dal momento che già la scorsa estate il sottosegretario al Miur, Gabriele
Toccafondi, disse che era stata già depositata la documentazione del nuovo tirocinio
formativo attivo per mettere a bando 16.436 posti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il Miur fa bene a spianare la strada a un Tfa aperto
a una rosa estesa di possibili partecipanti, visto che si tratta di personale che è
comunque interessato a svolgere questa professione. Va, poi, ricordato che la delega sul
‘Nuovo reclutamento, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti’ non è vicina al
compimento: poiché la sua attuazione richiede, dopo la pubblicazione del decreto, una
serie di verifiche istituzionali obbligatorie e diversi altri atti successivi, è quindi
inevitabile che questo lasso di tempo dovrà essere coperto dal conferimento di un
adeguato numero di nuovi abilitati. Ancor di più, perché la nuova legge delega in materia
prevede l’introduzione di un praticantato biennale che dovranno svolgere tutti gli
aspiranti docenti che vinceranno il concorso. Ora, visto che passeranno diversi anni,
tanto vale organizzarsi e coprire da subito questo ‘buco’.
Si sta completando il lungo e complesso iter preparatorio che porterà all’indizione del
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(AGENPARL) – Roma, 12 gen 2017 – La promessa è stata fatta dai dirigenti del Miur ai
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nuovo ciclo Tfa abilitante all’insegnamento nelle nostre scuole pubbliche: la mancanza
di garanzie per permetterne l’accesso anche ai docenti già laureati e possibilmente
inseriti nelle graduatorie di Istituto, sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente
all’entrata in vigore del DPR n. 19/2016, dovrebbe essere superata attraverso un
apposito decreto. La promessa è stata fatta dai dirigenti del Miur ai sindacati, riporta la
rivista Orizzonte Scuola, con l’amministrazione che si è detta disposta “a modificare il
suddetto articolo attraverso ‘l’emanando decreto’”. In questo modo, si supererebbe il
problema posto dal “nuovo Regolamento sulle classi di concorso che, oltre a presentare
diversi errori materiali, non prevede garanzie per i docenti già inseriti nelle graduatorie
di Istituto, sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente all’entrata in vigore del
DPR n. 19/2016”.
“La modifica, qualora posta in essere, permetterà, a coloro i quali sono già laureati e
inseriti in III fascia delle GdI, di partecipare alle prove di accesso ai relativi percorsi di
tirocinio formativo attivo, fermo restando l’acquisizione dei crediti formativi universitari
mancanti alla luce del nuovo Regolamento. E’ doveroso sottolineare che il TFA, di cui
sopra, dovrebbe essere nell’ambito della fase transitoria, che traghetterà al nuovo
sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria” previsto dalla
Legge 107/2015 e che nei prossimi mesi porterà all’approvazione di una legge delega ad
hoc.
In questo modo, il percorso formativo abilitante per le discipline d’insegnamento comuni
si aggiungerebbe al TFA già avviato per il sostegno agli alunni disabili o con limiti di
apprendimento, seppure per un numero di posti ridottissimo rispetto a quelli
effettivamente liberi. I tempi per la pubblicazione del bando, tra l’altro, non dovrebbero
essere troppo lunghi, dal momento che già la scorsa estate il sottosegretario al Miur,
Gabriele Toccafondi, disse che era stata già depositata la documentazione del nuovo
tirocinio formativo attivo per mettere a bando 16.436 posti, di cui 11.328 comuni (3.270
per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108 sul sostegno (392 alla scuola
dell’infanzia, 1.749 alla scuola primaria, 1.932 alla secondaria di primo grado e 1.035 per
le superiori).
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “il
Miur fa bene a spianare la strada a un Tfa aperto a una rosa estesa di possibili
partecipanti, visto che si tratta di personale che è comunque interessato a svolgere
questa professione. Va, poi, ricordato che la delega sul ‘Nuovo reclutamento, formazione
iniziale e in servizio degli insegnanti’ non è vicina al compimento: poiché la sua
attuazione richiede, dopo la pubblicazione del decreto, una serie di verifiche istituzionali
obbligatorie e diversi altri atti successivi, è quindi inevitabile che questo lasso di tempo
dovrà essere coperto dal conferimento di un adeguato numero di nuovi abilitati.”.
“Ancor di più, perché la nuova legge delega in materia prevede l’introduzione di un
praticantato biennale che dovranno svolgere tutti gli aspiranti docenti che vinceranno il
concorso pubblico. Ora, visto che passeranno diversi anni, tanto vale organizzarsi e
coprire questo ‘buco’ con l’indizione di un nuovo corso Tfa da svolgere presso le
università autorizzate”, conclude il sindacalista autonomo.
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