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TFA III ciclo. Anief: si sta completando l’iter, fa bene il Miur a
consentire accesso ad una ampia platea di partecipanti
di redazione
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Anief – Si sta completando il lungo e complesso
iter preparatorio che porterà all’indizione del
nuovo ciclo Tfa abilitante all’insegnamento
nelle nostre scuole pubbliche:
la mancanza di garanzie per permetterne
l’accesso anche ai docenti già laureati e
possibilmente inseriti nelle graduatorie di
Istituto, sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente all’entrata in vigore del
DPR n. 19/2016, dovrebbe essere superata attraverso un apposito decreto. La
promessa è stata fatta dai dirigenti del Miur ai sindacati, riporta la rivista Orizzonte
Scuola, con l’amministrazione che si è detta disposta “a modi care il suddetto
articolo attraverso ‘l’emanando decreto’”. In questo modo, si supererebbe il problema
posto dal “nuovo Regolamento sulle classi di concorso che, oltre a presentare diversi
errori materiali, non prevede garanzie per i docenti già inseriti nelle graduatorie di
Istituto, sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente all’entrata in vigore del
DPR n. 19/2016”.
“La modi ca, qualora posta in essere, permetterà, a coloro i quali sono già laureati e
inseriti in III fascia delle GdI, di partecipare alle prove di accesso ai relativi percorsi di
tirocinio formativo attivo, fermo restando l’acquisizione dei crediti formativi
universitari mancanti alla luce del nuovo Regolamento. E’ doveroso sottolineare che il
TFA, di cui sopra, dovrebbe essere nell’ambito della fase transitoria, che traghetterà al
una legge delega ad hoc.
In questo modo, il percorso formativo abilitante per le discipline d’insegnamento
comuni si aggiungerebbe al TFA già avviato per il sostegno agli alunni disabili o con
limiti di apprendimento, seppure per un numero di posti ridottissimo rispetto a quelli
effettivamente liberi. I tempi per la pubblicazione del bando, tra l’altro, non
Codice abbonamento:
previsto dalla Legge 107/2015 e che nei prossimi mesi porterà all’approvazione di
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nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria”
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dovrebbero essere troppo lunghi, dal momento che già la scorsa estate il
sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, disse che era stata già depositata la
documentazione del nuovo tirocinio formativo attivo per mettere a bando 16.436
posti, di cui 11.328 comuni (3.270 per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108
sul sostegno (392 alla scuola dell’infanzia, 1.749 alla scuola primaria, 1.932 alla
secondaria di primo grado e 1.035 per le superiori).
Secondo Marcello Paci co, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal,
“il Miur fa bene a spianare la strada a un Tfa aperto a una rosa estesa di possibili
partecipanti, visto che si tratta di personale che è comunque interessato a svolgere
questa professione. Va, poi, ricordato che la delega sul ‘Nuovo reclutamento,
formazione iniziale e in servizio degli insegnanti’ non è vicina al compimento:
poiché la sua attuazione richiede, dopo la pubblicazione del decreto, una serie di
veri che istituzionali obbligatorie e diversi altri atti successivi, è quindi inevitabile
che questo lasso di tempo dovrà essere coperto dal conferimento di un adeguato
numero di nuovi abilitati.”.
“Ancor di più, perché la nuova legge delega in materia prevede l’introduzione di un
praticantato biennale che dovranno svolgere tutti gli aspiranti docenti che
vinceranno il concorso pubblico. Ora, visto che passeranno diversi anni, tanto vale
organizzarsi e coprire questo ‘buco’ con l’indizione di un nuovo corso Tfa da svolgere
presso le università autorizzate”, conclude il sindacalista autonomo.
Anief ricorda che è possibile prepararsi adeguatamente con Euroso a alle prove di
accesso al Tfa in via di approvazione.
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11 gennaio 2017 - 18:59 - redazione
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