mps • sottosegretario condannato• piano energia

Download Report

Transcript mps • sottosegretario condannato• piano energia

5STELLE
V O L A N T I N O D E L L E AT T I V I TÀ PA R L A M E N TA R I - 13 G E N N A I O 2017
5 GIORNI
MPS • SOTTOSEGRETARIO CONDANNATO • PIANO ENERGIA
MILLEPROROGHE • VOUCHER • RAI • POLETTI • LEA
CHI HA SFASCIATO MPS?
#PIGNORIAMOLITUTTI
Et voilà. Ecco altri 20 miliardi di debito pubblico, di soldi dei cittadini per coprire le malefatte di manager, imprenditori e politica
(soprattutto il Pd) relative a Mps. Il M5S è
favorevole a una nazionalizzazione della
banca, ma lo Stato dovrebbe fare piazza
pulita degli amministratori, punire chi ha
sbagliato e analizzare in modo chiaro come
si sono formati i crediti deteriorati (prestiti
non restituiti).
Invece il governo si prepara a usare, a spendere al buio oltre 6 miliardi (vediamo poi
quali altri banche avranno bisogno di attaccarsi alla gonna dello Stato) per nascondere sotto il tappeto gli abusi e i crimini
commessi a Siena.
Adesso basta. L’azionista pubblico dovrebbe pignorare direttamente tutti i beni
(immobili, mobili, azioni, partecipazioni,
conti correnti, titoli, crediti verso terzi, finanziamenti pubblici, ecc.) dei vari grandi
debitori di Mps che hanno ricevuto prestiti
e finanziamenti dall’istituto, senza rilasciare
adeguate garanzie reali, e non li hanno mai
restituiti. Non stiamo parlando di milioni,
ma di miliardi e miliardi.
Chi sono i grandi debitori? Ecco alcuni
nomi: De Benedetti, tessera numero uno
del Pd, Marcegaglia, Mezzaroma, Zunino,
Statuto, Muto, Punzo, Unieco (e le eventua1
li altre Coop Rosse coinvolte). Devono pagare loro e non possono sempre rimetterci
i cittadini.
Lo Stato vada a fare quello che la Banca
avrebbe dovuto fare e che, invece, probabilmente ha omesso di fare. Vada a fare
quello che la Banca tutti i giorni fa con le
famiglie, i commercianti, gli artigiani e i
piccoli imprenditori quando non riescono
a pagare il proprio debito o una rata del
mutuo o del prestito. Vada nelle loro ville
lussuose, nelle loro barche, nelle loro banche svizzere, nelle loro società e recuperi il
maltolto.
O lo faremo noi quando andremo al governo.
5 GIORNI A 5 STELLE • 13 GENNAIO 2017
SOLDI PUBBLICI
PER SPESE PRIVATE
DECRETO MILLEPROROGHE
ARRIVA IN SENATO IL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO: SULLE ENERGIE
RINNOVABILI ALLE PROMESSE NON SONO SEGUITI I FATTI
Ha utilizzato soldi della Regione Campania, destinati ai
rimborsi dei collaboratori, per
spese private. La notizia non
la sentirete ai tg: l’ “onorevole”
Umberto Del Basso De Caro è
stato condannato a dicembre.
E per regalo il governo Gentiloni ha promosso Del Basso
De Caro a sottosegretario alle
Infrastrutture. “Deve dimettersi”, dicono i deputati M5S della
commissione Trasporti.
I NUOVI LEA
SONO SCOMPARSI
Lo scorso 22 dicembre il ministro
Lorenzin annunciava la firma del
decreto sui nuovi Lea. Ad oggi
però non si ha notizia dell’avvenuta pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale del provvedimento. Per
fare chiarezza, il M5S ha presentato alla Camera un’interrogazione nella quale si chiede anche se
questo ritardo avrà conseguenze sugli 800 milioni di euro previsti dai nuovi Lea per il 2016.
va occupazione, darebbe un
contributo importante alla
salvaguardia dell’ambiente e
della salute con una riduzione delle emissioni nocive e
dell’inquinamento atmosferico.
Nel Milleproroghe, invece, con
una miopia esagerata vengono
differiti di un anno gli obiettivi
previsti per il raggiungimento
dei target europei per quanto
riguarda la copertura energetica con fonti rinnovabili. In
particolare consumi per acqua
calda sanitaria, riscaldamento
Il decreto Milleproroghe approvato a fine anno dal nuovo
governo punta ad affossare le
energie rinnovabili, in perfetto stile renziano. In Senato è
arrivato un provvedimento
in cui sono contenuti ulteriori ostacoli per la crescita e
lo sviluppo delle rinnovabili
e dell’efficienza energetica.
Un altro regalo ai produttori di energia da fonti fossili,
che determinerà un ritardo
inaccettabile sulla strada del
risparmio e dell’efficienza
energetica. Ciò dimostra, ancora una volta, quanto le fonti
rinnovabili siano lontane dai
piani di un esecutivo che è la
fotocopia di quello precedente.
Il Movimento 5 stelle sostiene
da sempre che lo sviluppo di
questo settore contribuirebbe in maniera significativa
alla crescita economica del
Paese, perché creerebbe nuo-
LE IMPRESE LAVORANO
NELL’INCERTEZZA,
ANCORA DIFFERITE LE
NORME SULLA BOLLETTA
ELETTRICA
2
e raffreddamento negli edifici nuovi. Slitta di un anno
l’obbligo di coprire tali fabbisogni con rinnovabili per una
quota del 50% che decorrerà
dai titoli edilizi rilasciati dal
1 gennaio 2018 anziché dal
1 gennaio 2017. Il target del
35% varrà invece ancora per
tutti i titoli richiesti entro fine
2017 anziché fine 2016.
Nonostante gli annunci di
novembre del ministro dello
Sviluppo Calenda, il decreto
rinvia di ben due anni anche
il termine per la definizione
e l’adeguamento della struttura degli oneri della bolletta
elettrica per i clienti non domestici.
Lasciando così il settore delle attività produttive italiane
nell’incertezza: da un anno le
imprese lavorano nell’attesa
di nuove regole senza conoscere quanto debbano pagare per il consumo di energia.
5 GIORNI A 5 STELLE • 13 GENNAIO 2017
LAVORO: QUESTI VOUCHER POLETTI
DIMETTITI
NON SONO “BUONI”
DILAGANO GLI ABUSI. VANNO RIDOTTI ALLE MANSIONI REALMENTE
ACCESSORIE E OCCASIONALI
“I voucher Poletti si sono trasformati nella frontiera più
estrema e umiliante del precariato. Da sempre ne contestiamo l’ampliamento con l’innalzamento della soglia da 5 a
7mila euro”. Questo l’affondo
dei deputati 5stelle in commissione Lavoro.
“Proponiamo - proseguono
- con un progetto di legge a
prima firma Tiziana Ciprini, di
riportarli nell’alveo del lavoro
realmente accessorio e occa-
sionale. Ora serve un intervento normativo risolutivo, si passi
dalle parole ai fatti: in caso contrario, al prossimo referendum
non potremmo che dare indicazione di voto per l’abolizione
dei buoni”.
Nessuna concessione da parte
del M5S a una Cgil che da una
parte usa i voucher all’interno
della propria organizzazione
e dall’altra si serve di questo
tema per rifarsi una verginità.
Dall’altro lato c’è invece un
ministro, Poletti, che con un
inutile decreto correttivo circa
la tracciabilità ha, in pratica,
ammesso il proprio fallimento,
soprattutto sul fronte dei controlli. Un fallimento che, visti i
dati sull’occupazione, riguarda
l’intero impianto del Jobs act.
“Abbiamo una visione precisa
circa l’uso dei voucher, riportati alla loro originaria utilità,
che si inserisce in una concezione del tutto diversa del
mondo dell’occupazione”.
GATTOPARDO
RAI
LASCIA IL DIRETTORE DELL’INFORMAZIONE
VERDELLI. SUL TAVOLO ADESSO IL RINNOVO
DELLA CONCESSIONE
La Rai non ha più un direttore
editoriale dopo le dimissioni di Carlo Verdelli. L’ormai ex
direttore ha lasciato l’incarico
dopo che il cda di viale Mazzini ha bocciato il suo piano
news. Sulle dimissioni di Verdelli intervengono i parlamentari del Movimento 5 stelle: “è
un fallimento del servizio pubblico in salsa renziana, capace
di mostrare il vero sistema di
potere del Giglio magico fra
invidie e gelosie”.
Nel frattempo è all’ordine del
giorno il rinnovo della concessione, di questo ha parlato
il sottosegretario Antonello
Giacomelli in audizione in
commissione di Vigilanza. “La
Rai – attacca Roberto Fico –
è un grandissimo carrozzone pubblico che si muove in
modo pachidermico, infettata
negli anni dalla politica. C’è
una stratificazione all’interno
di persone che sono collegate
alla politica”.
3
M5S “L’UNICO CHE DEVE
ANDARSENE È QUESTO
MINISTRO DEL LAVORO
PRECARIO”
“Qui l’unico che dovrebbe
andarsene è il ministro Poletti. È inaccettabile che si
facciano battute sui giovani
costretti ad emigrare. Non
si emigra per scelta ma per
sfuggire all’incubo di un Italia dove il diritto al lavoro
è ridotto in briciole”. Così il
Movimento 5 Stelle ha replicato in Senato alle battute
del ministro del Lavoro del
governo
Gentiloni-Renzi.
“Ragazzi laureati e con un
dottorato di ricerca sotto il
ricatto occupazionale del
Jobs Act, dei voucher e degli
stage gratuiti ecco perchè
emigrano” - ha spiegato la
senatrice M5S Sara Paglini in
Aula replicando a Poletti.
5 GIORNI A 5 STELLE • 13 GENNAIO 2017
IL PIANO ENERGETICO DEL GOVERNO
SCRITTO DA SOCIETÀ PRIVATE
SNAM E TERNA SPA PAGANO BOSTON CONSULTING PER DELINEARE LA STRATEGIA.
GIGANTESCO CONFLITTO DI INTERESSI CHE SI RIVERSERÀ SULLE BOLLETTE
La strategia energetica
dell’Italia la sta scrivendo
un’azienda privata.
Come se non bastasse, a
pagarla sono due società,
a controllo publbico ma di
cui il nostro Paese non detiene la maggioranza delle
azioni, quotate in Borsa e
perciò soggette al mercato.
Quello che sembrava un
incubo si è rivelato realtà
e a confermarlo (a un’interrogazione presentata
dal parlamentare del MoVimento 5 Stelle Davide
Crippa in commissione Attività produttive) è stato lo
stesso governo.
Che si è difeso spiegando
che “si tratta di studi propedeutici, che non detteranno le priorità”.
Come non credergli? La
na come azienda pubblica,
perché - come ha replicato Crippa al governo - è al
30% di proprietà di Cdp
Reti che è stata svenduta per il 30% a un gruppo
pubblico cinese.
Tutti, tranne le nostre
Boston Consulting, una
mega multinazionale che
offre consulenze in tutto il
mondo, sta lavorando per
conto di Terna e Snam Rete
e gas, società per azioni
che guadagnano sul maggiore flusso energetico.
Sono soggette al mercato:
significa che più energia
si produce e transita, più i
loro fatturati aumentano.
E non si deve commettere
l’errore di considerare Ter-
agenzie pubbliche, metteranno mano al piano strategico nazionale.
Con Terna e Snam che,
dopo aver pagato la multinazionale, riscuoteranno i
frutti di un piano che porterà soldi nelle loro casse.
Volantino delle attività parlamentari - 13 gennaio 2017
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
VUOI RICEVERE QUESTO VOLANTINO VIA
EMAIL? ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
LEGGENDO QUESTO QR CODE CON IL TUO
READER
GERENZE
Movimento 5 stelle Camera
PER IL GOVERNO SI
TRATTA DI “STUDI
PROPEDEUTICI CHE
NON DETTERANNO
LE PRIORITÀ”
Movimento 5 stelle Senato
M5S_Camera
M5S_Senato
parlamentari5stelle
4