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ISTITUTO PASTEUR ITALIA FONDAZIONE CENCI BOLOGNETTI
CERVELLO
ABILE
IN
CORPO
SANO
Claudio
Babiloni,
Dipartimento
di
Fisiologia
e
Farmacologia,
Sapienza
Università
di
Roma
Aperitivo
Scientifico
Libreria
Assaggi,
10
gennaio
2017
ore
19:30
Il cervello umano contiene oltre 100 miliardi di cellule nervose (neuroni) che dinamicamente creano, cancellano e ricostituiscono tra di esse una fitta rete di connessioni e trasmissioni in funzione dei processi di maturazione, apprendimento e invecchiamento.
Numerose malattie neurologiche che causano deficit cognitivi (attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento) e motori sono associate a connessioni nervose “aberranti” e conseguenti disturbi nella trasmissione e l’elaborazione dell’informazione sullo stato del nostro corpo, sui nostri piani, sulle nostre esperienze e sulla comprensione del mondo esterno.
In questi ultimi anni, in collaborazione con l’Istituto di Scienza dello Sport del CONI e numerose istituzioni universitarie, abbiamo messo a punto e validato metodi elettroencefalografici (EEG) in grado di mappare la sincronizzazione e le connessioni tra assemblee di neuroni del cervello in condizioni di veglia rilassata e nel corso di compiti cognitivi e motori in persone sane e con diverse malattie neurologiche.
Nel nostro seminario, vi presenteremo i risultati sorprendenti ottenuti in persone sane, vigorose, dal cervello abilissimo, vale a dire atleti di livello mondiale in varie discipline sportive (scherma, karate, ginnastica, tiro con la pistola, golf).
Le mappe EEG hanno svelato come nel cervello di questi atleti, in varie condizioni sperimentali, un certo ritmo dominante potrebbe avere la funzione di selezionare efficientemente le popolazioni di neuroni “abili” per svolgere un certo compito e di inibire le altre, irrilevanti per quel compito.
Il segreto delle straordinarie abilità cognitive ‐ motorie di questi atleti si nasconde in questo “ritmo incantatore” del cervello?
Quello è il meccanismo neurofisiologico alla base della capacità del cervello di inibire i pensieri e le azioni irrilevanti in una finale olimpica o nella vita di tutti i giorni?
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