CAROVIGNO Presido Slow Food per il Karpene

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Transcript CAROVIGNO Presido Slow Food per il Karpene

L'olio extravergine di oliva di qualità superiore "Karpene" ottiene
Presidio Slow Food
La produzione dell'olio extravergine di oliva Karpene avviene nel territorio più fertile della Puglia e cioè
sulle colline di Brindisi nel territorio tra Carovigno ed Ostuni a pochi km dalla Riserva di Torre Guaceto, dalla
tipica cultivar pugliese, produttrice di olive da olio: la Ogliarola.
L' azienda Agricola Pietrasanta di Carovigno (in conversione verso l'agricoltura biologica) della famiglia
Leobilla produce olio extravergine di oliva da più di tre generazioni con una tradizione che si tramanda da
padre in figlio. E' da numerosi anni che il titolare Raffaele Leobilla produce un olio extravergine di oliva di
qualità superiore, il Karpene, ispirato al proprio paese di origine, difatti significa: Carovigno, Carvìgni in
carovignese, Καρπενε (Karpene) in greco.
Ogni anno la qualità di questo splendido evo è cresciuta, ricevendo numerosi riconoscimenti di prestigio
fino a collocarsi nell'olimpo degli oli extravergini di oliva migliori d'Italia ed essere riconosciuto in questi
ultimi giorni Presidio Slow Food, la massima onorificenza nel campo oleario.
Le piante secolari del territorio brindisino garantiscono così l’ottenimento di olive autoctone di qualità
superiore, tipiche del paesaggio mediterraneo, spremute, successivamente alla raccolta manuale, in
brevissimo tempo.
Il paesaggio, l'età plurisecolare degli uliveti autoctoni e il bassissimo impatto ambientale delle produzioni,
hanno premiato con un prestigioso riconoscimento l’azienda agricola Pietrasanta, dichiarata "Presidio Slow
Food dell’Olio Extravergine di Oliva".
Di seguito l'etichetta narrante dell’extravergine del Presidio: Olio extravergine Karpene dell’azienda
Pietrasanta di Carovigno, in provincia di Brindisi.
Il territorio e la varietà:
Gli oliveti – circa 2 ettari e mezzo con quasi 80 piante secolari di varietà ogliarola salentina – si trovano a
circa 1 chilometro dal mare. Il clima è mite e il terreno è pianeggiante, argilloso calcareo. Diffusa nel
Salento, l’ogliarola salentina dona all’olio sentori delicati e tendenti alla mandorla. Il gusto è dolce con
leggere note di erba e carciofo.
La coltivazione: Il terreno è fertilizzato con concimi organici. Le erbe spontanee e i residui della potatura
sono trinciati e lasciati sul campo per arricchire il terreno di sostanza organica e limitare la perdita d’acqua
dal suolo. Non è prevista l’irrigazione e, per il controllo delle malattie e dei parassiti, sono utilizzati prodotti
ammessi in agricoltura biologica.
La raccolta: A metà ottobre, quando le drupe raggiungono il 40% dell’invaiatura (l’inizio della maturazione
contraddistinto dal mutamento del colore), si esegue la raccolta a mano e con attrezzature agevolatrici che
favoriscono la caduta delle olive su reti distese a terra.
Subito dopo sono raccolte manualmente, riposte in cassette di plastica forata e trasportate in frantoio.
La lavorazione: Avviene entro 10 ore dalla raccolta nel frantoio a ciclo continuo Macchiagrande di
Carovigno, distante circa 9 chilometri dagli oliveti. Le olive lavate sono frante e la pasta ottenuta è
gramolata e passata nel decanter a 2 fasi e mezzo. Infine segue l’azione del separatore centrifugo da cui si
ottiene l’olio.
La conservazione e il confezionamento: L’olio è conservato all’interno di contenitori di acciaio inox e, per
separarlo dal residuo solido che si è depositato sul fondo, è travasato. L’olio extravergine di oliva è quindi
pronto per essere imbottigliato in vetro scuro. Dell’annata 2016 sono stati prodotti circa 3 ettolitri di olio
extravergine di oliva Karpene.