C.C. di SOLLICCIANO - Comunicato stampa

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Roma, 2 gennaio 2017

COMUNICATO STAMPA

FIRENZE, DETENUTO TENTA IL SUICIDIO IN CARCERE A SOLLICCIANO: SALVATO DALLA POLIZIA PENITENZIARIA

Ha tentato il suicidio nella cella della Casa Circondariale di Sollicciano, dov’è ristretto in attesa di primo giudizio, ma l’uomo, italiano di 24 anni, è stato salvato dal tempestivo intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio. “L’insano gesto – posto in essere mediante impiccamento con una rudimentale corda ricavata da pezzi di lenzuola ed attaccata alle sbarre della finestra della cella – è avvenuto la sera di venerdì ma non è stato consumato per il tempestivo intervento del poliziotto penitenziario di servizio. Soltanto grazie all'intervento provvidenziale dell’Agente della sezione si è evitato che l'estremo gesto di un detenuto italiano avesse conseguenze mortali”, denuncia Pasquale SALEMME, segretario nazionale per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Il SAPPE evidenzia che “dal 1992 al 30 giugno 2016 il Personale di Polizia Penitenziaria delle carceri italiane ha salvato la vita, in tutta Italia, ad oltre 20.260 detenuti che hanno tentato il suicidio ed ai quasi 142mila che hanno posto in essere atti di autolesionismo, molti deturpandosi anche violentemente il proprio corpo” Commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere - come a Firenze Sollicciano - con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma non si può e non si deve ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri toscane e del Paese sia lasciata solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia, sotto organico di 7mila unità”. Ma Capece ‘punta il dito’ contro i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria: “Nei 200 penitenziari del Paese l’affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili, non quelli che teoricamente si potrebbero rendere disponibili. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando deve avvicendare dalla guida dell’Amministrazione Penitenziaria l’attuale Capo, Santi Consolo. Da quando c’è lui, le aggressioni a poliziotti penitenziari nelle carceri hanno una cadenza quasi quotidiana, anche per l’assenza di adeguati provvedimenti. L’Amministrazione penitenziaria si preoccupa di garantire l’uso della sigaretta elettronica ai detenuti o, come quest’estate, delle docce nei cortili dell’ora d’aria, sempre per i ristretti. Non pensano certo agli Agenti di Polizia Penitenziaria, alle loro pessime e precarie condizioni operative, al fatto che siamo sotto organico di più di 7mila unità, e che dobbiamo anche pagarci la stanza se dormiamo in Caserma mentre nessun detenuto paga allo Stato alcunchè per il ‘soggiorno’ nelle carceri italiane”, conclude Capece.

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE +39.335.7744686 Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma – Tel. 06.3965901 fax 06.39733669 –[email protected];

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